C'era una Fitta nebbia nel paese dell' acqua,come era consueto in quei luoghi,su una strada stretta e nascosta tra gli alberi,un ninja stava camminando con passo lento ma sicuro,non aveva fretta, ma la cosa più curiosa era che non sembrava proprio di quei luoghi. Era Gaara uno shinobi del Villaggio della Sabbia,precisamente un genin,si trovava molto lontano da casa.
Camminavo in un luogo abbastanza conosciuto,dato che negli ultimi mesi avevo vagato molto per i villaggi del Kirigakure no Sato, per ampliare le mie conoscenze della zona. Sicuramente il clima era molto diverso da quello a cui ero abituato nella mia nazione,ma noi ninja siamo temprati per qualsiasi situazione dalla più semplice alla più rischiosa. Sulla mia schiena avevo la mia giara,con il tappo leggermente aperto,dato che ero in territorio ostile,lontano dalla civiltà. Prima di arrivare ad un centro abitato o piccolo paesino mancavano ancora diversi kilometri,ne avevo ancora di strada da fare,ma non avevo per niente fretta. Passo dopo passo le goccioline d'acqua continuavano a crearsi sui miei vestiti dato che il paese dell' acqua è famoso per la sua nebbia,di conseguenza è molto freddo e umido. Tutt'intorno era tranquillo,nel periodo che avevo passato in questi luoghi avevo potuto apprendere la tranquillità che regnava in questa nazione,molto diversa dalla mia,che era caotica e allo stesso tempo poco organizzata. Quando l'avevo lasciata il villaggio era in decadimento,sempre meno missioni per noi giovani, e le nuove generazioni stentavano a dare il loro contributo alla causa,così avevo deciso di punto in bianco di prendermi un periodo di riflessione così da decidere poi cos'avrei fatto al mio ritorno in patria. Visto che la mia considerazione per il mio villaggio non ha eguali con nessun altro mio compaesano. Sempre più bagnato continuavo sul mio percorso,cercando di trovare qualcosa di importante sulla mia strada,l'obbiettivo principale era tornare nel mio paese,ma se ci fosse stato qualche bell imprevisto non mi sarei sicuramente tirato indietro. Dovevo solamente aspettare l'occasione,che sicuramente si sarebbe presentata. Durante la mia carriera di shinobi avevo incontrato pochi ninja di altri paesi,solitamente quelli di Konoha erano i più conosciuti,mentre gli altri mi erano ancora sconosciuti, a parte qualche informazione appresa sui libri,ma come si dice è sempre meglio la pratica che la teoria. I miei cinque sensi erano tutti allerta per individuare un minimo movimento o rumore nelle vicinanze,questa nebbia non era proprio il massimo per viaggiare,dato che non riuscivo a vedere a più di un metro dal mio naso. Fortunatamente oggi non era densa come giorni addietro dove non riuscivo a vedere a quindici centimetri di distanza. Spero solo che succeda qualcosa di interessante,così potrò finalmente fare un po' di sano movimento.
Kirigakure no Sato. Eccola di nuovo,eccola lì la nebbia che odiavo,che teneva tra le sue umide braccia la mia preda,la mia dolcissima preda da smembrare.Oh, la vendetta era così dolce,così vicina che qualsiasi parte del mio corpo generava adrenalina senza un preciso comando. Stavo seduta su un albero,calcolavo la distanza tra me e il mio obbiettivo visto che, con quella nebbia, era difficile per me orientarmi.Dovevo essere cauta,silenziosa come un serpente e colpire velocemente.Mi poggiai al tronco in attesa che la notte calasse il suo scuro mantello per introdurmi nel villaggio senza che le guardie del portone mi riconoscessero. D'altronde,ero stata lì qualche anno fa per quel corso.Kiro-sensei.Era lui,ne ero certa.La sua immagine si stagliò nitida nella mia mente,i lineamenti del suo viso,i suoi capelli e quegli occhi,che odiavo,che avrei staccato dal suo teschio con le mie stesse mani.L'avrei ucciso.Era qualche giorno che ero fuori dal villaggio,con la scusa di una ricognizione nel confine tra la terra del Vento e la terra dell'Acqua,dei briganti si erano visti nei villaggi fuori Suna e ne approfittai per guardare da lontano il mio vero obbiettivo.Non ero stanca per il viaggio, ero su di giri,come se avessi tracannato un intera bottiglia di saké e non sentissi altro che caldo ed enorme eccitazione. Era ancora mattino inoltrato quando arrivai a quell'albero. Mi concentrai per sentire e captare qualsiasi movimento in quella zone e puff, sentii subito qualcuno che camminava,lì in mezzo alla nebbia.Mi tirai su e cercai di seguirlo,senza farmi sentire,molto difficile visto che non riuscivo a vedere ad un palmo dal naso.Sbuffai e scesi dall'albero,nascondendomi dietro esso e continuando a seguire quell'uomo o donna. Riuscivo a vedere solo un enorme giara con il tappo scoperto, ma il resto dell'individuo era quasi invisibile. Poggiai la mia mano sulla mia katana,pronta a qualsiasi scontro.
' Fa che sia qualcuno di forte,tanto forte da dovermi impegnare. Non come quei stupidi briganti da quattro soldi'
Mi avvicinai lentamente e scorsi una testa rossa,anzi rossiccia. Mai visto in tutta la mia vita. Quel rosso che amavo,che era mio...apparteneva anche a qualcun'altro.Salii su un altro albero per cercare di guardare meglio lui ma i miei tentavi di riuscire a vedere si limitavano alla giara e ora ai capelli. Rimasi immobile lì,ferma a fissare "l'intruso",come una serpe guarda fisso qualsiasi cosa che si muove e che la minaccia.
Stavo già camminando da un po' per quello stretto sentiero umido e nebbioso,i miei sensi erano all'erta per captare quasiasi movimento o rumore intorno a me,non mi piaceva essere seguito o osservato. Ero sempre più fradicio data l'umidità presente,ma per me non era un problema,anzi mi teneva fresco,visto che er abituato a temperature molto più elevate di queste. Come stato dicendo i mei sensi erano all'erta soprattutto l udito,visto che con la vista non riuscivo a vedere a più di un metro dal mio naso. Ero pronto a qualsiasi evenienza,anche alla più complicata,sapevo molto bene che il viaggio per tornare a casa sarebbe stato ancora lungo,dovevo ancora superare tutto il paese del fuoco prima di giungere nel mio. Le mie mani erano incrociate davanti al busto,per far sembrare che fossi indifeso,mentre era totalmente l'opposto,dato che nella sinistra tenevo un piccolo shuriken,da utilizzare nelle necessità. Dopo qualche passo,sentii grazie ai mio udito migliorato dei movimenti dietro di me,sui rami degli alberi,qualcuno mi stava seguendo,ma da come si spostava non doveva essere molto forte,dato che qualsiasi shinobi con un buon orecchio l'avrebbe potuto sentire. Continuavo a camminare facendo finta di niente,ma avevo già l'arma nella mano pronta ad essere lanciata. Dopo un po' scese dagli alberi poichè avevo sentito un piccolo scrosciare di foglie sempre nella stessa posizione dove i rumori si sentivano quasi nitidamente. Non sapevo dire se era uomo o donna,almeno per il momento. L'inseguitore si nascose da qualche parte dato che non sentii più alcun rumore, questa nebbia mi impediva di vederlo o vederla in faccia,poteva essere un qualsiasi ninja di un villaggio o addirittura un criminale,ipotesi scartata subito dal fatto che era troppo rumorosa. Forse avrei fatto meglio a fare qualcosa per farla o farlo uscire allo scoperto. Così mi fermai di colpo, lo shinbi si era nuovamente mosso,era vicino e si era appena appostato su un albero in attesa che qualcuno faccia la sua mossa. Non potevo farlo attendere così con un movimento rapido del braccio feci partire lo shuriken nella direzione dell'ultimo suono udito dalle mie orecchie,nel mentre tolsi completamente il tappo dalla giara,facendo però rimanere la sabbia al suo interno,non avevo intenzione per il momento di prenderla dal suolo circostante. Per finire la mia azione,così da sperare che questa persona esca allo scoperto,proferi parola, non era mio solito parlare con sconosciuti ma feci una piccola eccezzione,anche se tra poco quest'ultimo potrebbe ritrovarsi morto,idea molto allettante.
Esci allo scoperto non mi piace essere spiato e ancora meno essere pedinato,fatti vedere.
Rimasi li sul posto ad aspettare un eventuale risposta e soprattutto pe conoscere l'individuo che mi stavo osservando alle mie spalle.
Ero immobile,sicura di me,sicura del fatto che ero stata perfetta.La troppa sicurezza mi tradì ed ecco che il mio avversario mi aveva lanciato contro uno shuriken.Sentii il rumore lieve dell'aria tagliata in due e il mio istinto mi fece concentrare il chakra sotto la pianta dei piedi e capovolgermi a testa in giù,i miei lunghi capelli che quasi sfioravano a terra,il visto rosso.Rimasi appesa all'albero,immobile.
CITAZIONE
Esci allo scoperto non mi piace essere spiato e ancora meno essere pedinato,fatti vedere.
Il suo tono era fermo,sicuro..minaccioso.Proprio come un capo,come un membro alpha di qualsiasi branco di lupi. Ma io ero una serpe,non seguivo i lupi. Rimasi ancora attaccata ma cominciai a camminare sul ramo robusto per risalirci.Io non scendevo da lì,a costo della mia vita.Non avrei eseguito quell'ordine imposto da chissà chi. Cosa mi aveva tradito? Forse avevo fatto troppo rumore? Perchè? Cosa avevo sbagliato?. Se il portare a termine una missione era roba da niente per me,perchè ora quel tipo riusciva a sentirmi,riusciva a percepirmi,quasi a vedermi. Lo guardai fissa e notai subito che il tappo della giara era volato via o meglio,lo aveva tolto il furbacchione. Nel mio villaggio pochi erano gli individui che giravano con una giara sulle spalle e ciò era simbolo della loro abilità innata: il controllo della sabbia. Quindi lui era capace di catturarmi silenziosamente.Non conveniva farlo arrabbiare troppo,ma non avrei ceduto,mai e poi mai.
~Visto che fai lo spavaldo,perchè non mi fai scendere tu? Lo so che ne sei capace...ho visto la tua giara e significa solo una cosa o forse due...O sei un cammello e hai tanta sete oppure controlli la sabbia e io sinceramente opto per la seconda.
Forse avevo esagerato ma poco mi importava. Il fatto che quell'individuo avesse quella giara,che controllasse la sabbia significava tante e tante cose.Pensieri che mi mischiavano nella mia mente,tanto da confondermi,tanto da rendermi vulnerabile a quel nemico nettamente superiore. Forse mi ero imbattuta in un chuunin o in un jonin ma di sicuro aveva avuto un sensei di Sunagakure no Sato. Mi sedetti sul ramo,mano poggiata alla mia katana, avrei combattuto se fosse stato necessario. In tutto questo,la nebbia non accennava a diradarsi ma il freddo pungente cominciava a pizzicare la mia pelle scoperta dal kimono troppo corto ma d'altronde non era prevista una visitina nelle terre di Kirigakure no Sato.
Rimanevo immobile ogni mio muscolo era teso pronto ad agire al minimo segnale di movimento per attaccarmi. Non avevo moltissima voglia di confrontarmi con questo individuo in un posto così nebbioso,ma se il fato aveva riservato per me questo lo avrei accolto a braccia aperte. Dalle mie prime impressioni non doveva essere un ninja superiore a me,dato che tutti sanno che lo spostarsi silenziosamente è la miglior arma per colpire o pedinare. Questa persona che avevo di fronte a me a qualche metro forse non lo sapeva,riuscendo così a farsi smascherare. Il mio diversivo per vedere se si sarebbe presentato al mio cospetto andò a vuoto,dato che il mio shuriken venne evitato da quello che potevo dedurre o forse bloccato,poco importava,ma un informazione la trovai poco dopo quando la ragazza parlò,ora posso dire con sicurezza che era così dal suo tono di voce. Dalle sue frasi sembrava anche un po' troppo spavalda,quasi arrogante,voleva che fossi io a muovermi per farla scendere e dalle altre affermazioni avrebbe anche capito che abilità innata avevo,non che fosse difficile da capire,ma un ninja che va in giro con una giara enorme sulla schiena e con il coprifronte della sabbia può avere solo il controllo della sabbia. Su questo dovevo darle ragione, aveva intuito tutto. Il suo tono nel rivolgersi a uno shinobi del mio calibro però non mi è piaciuto per niente,è un indice di coraggio ma al tempo stesso di ignoranza, non sapendo chi si ha di fronte,peccato che abbia incontrato uno tra le persone più impulsive che ci siano in circolazione. Non avevo intenzione di espormi troppo nei confronti di una sconosciuta,così da mostrarle le mie abilità nascoste,avevo già in mente qualcosa di molto più semplice da fare. Ora che sapevo quasi abbastanza bene la posizione della ragazza potevo avvicinarmi senza problemi almeno fino a che no riuscivo a distinguerla solamente allora avrei attuato la mia strategia. Così ricordando la posizione della voce,iniziai a camminare verso quella direzione,c'erano pochi metri di differenza ma la nebbia mi rendeva tutto più complicato. Però per un ninja del mio calibro,anche se solamente genin questo era un ostacolo alquanto insignificante. Ormai mancava poco ad avere nella mia visuale il viso della ragazza che aveva osato provocarmi con quelle parole esagerate,ora ne avrebbe pagato le conseguenze,non avevo intenzione di farle del male,solo farle vedere la mia superiorità nei suoi confronti. Ancora qualche passo prima di vedere la sua faccia,aveva dei capelli lunghi e rossi,proprio come i miei. Però indossava un kimono,strano per una ragazza del posto indossare una veste così leggera,doveva essere sicuramente straniera. Osservando meglio,per quello che si riusciva notai il simbolo della sabbia sul coprifronte,doveva essere come minimo un genin del mio villaggio. Non appena la inquadrai meglio attuai il mio piano,feci molto velocemente un seals con le mani mi spostai molto velocemente dalla mia posizione alla posizione in cui era lei,ovvero sul ramo dell'albero a pochi metri da me,al mio posto,dopo aver utilizzato la tecnica si alzarono qualche foglie per il movimento improvviso appena compiuto,non avevo intenzione di attaccarla. Ora se lei non si fosse mossa le ero perfettamente accanto io in piedi e lei seduta sul ramo.
Hai esagerato,però essendo del mio stesso villaggio non ti farò niente,se non complicherai le cose,anche se non avresti scampo contro di me.
Detto questo attesi fermo li,immobile,con i muscoli tesi pronti ad uno spostamento rapido in meno di un secondo,dovevo essere prudente lo stesso. Non si può mai sapere cosa pensa l'altra persona.
Sentii che si stava spostando. Si avvicinava.Forse avevo sbagliato a parlare,svelando così la mia posizione ma poco mi importava,non avrei mai attaccato un ninja del mio villaggio,tanto meno uno con quell'abilità. Mi morsi le labbra per non essere ancora riuscita a sbloccare la mia innata,mi sarebbe servita in quel momento.Improvvisamente senti il mio nemico/amico accanto a me e rimasi immobile,come se fosse normale,ma sentivo il mio cuore che batteva forte,veloce,quasi impazzito per quella sua mossa. Chissà che grado era?Quanto era forte? Domande che si affollavano imperterrite nella mia mente,ma che provavo a controllare. Era strano avere accanto a me un ninja del mio villaggio.Rimasi seduta,stringendo l'elsa della mia katana forte,muscoli tesi a qualsiasi passo falso,a qualsiasi atto di attaccarmi.Ero un cane sull'attenti.
CITAZIONE
Hai esagerato,però essendo del mio stesso villaggio non ti farò niente,se non complicherai le cose,anche se non avresti scampo contro di me.
Risi sottovoce,come una nobildonna ma il mio risolino si trasformò in ghigno.Avrei voluto rispondere per le rime e forse l'avrei fatto.Ma non subito,avrei fatto cuocere lentamente il mio interlocutore. Guardai la nebbia e subito mi venne un'idea di come "sfruttare" la sua presenza. Per essere qui,forse conosceva perfettamente il villaggio e ciò mi serviva alla mia missione personale.Sempre guardando la nebbia rividi il viso di Medarame-san e di Kiro-sensei,il suo ghigno malefico,la sua "punizione".
Oh,devi scusarmi,ma purtroppo ho la lingua biforcuta ed è per questo che nessuno al villaggio mi sopporta...tsk
Restavo immobile,pronta a colpire semmai mi avesse attaccato. Però avevo anche voglia di parlicchiare un pò con quel tipo,magari avrei capito il suo punto debole. Soffiò un leggero venticello,sentivo il rumore delle foglie,i miei capelli lunghi che si muovevano lenti.Cercavo di calmare me stessa ma non ci riuscivo. Sentivo ancora il cuore battere forte. Paura? No,io non provavo paura. Imbarazzo? Nemmeno. Non mi era dato di provare emozioni,tranne l'odio,la vendetta e il senso di dovere verso il mio villaggio e il mio clan.Alzai il mio sguardo verso di lui,Guardavo i suoi capelli rossi,il suo modo di sembrare fiero,potente. Perchè io non ero come lui? Perchè io non riuscivo ad essere altro che una delusione per tutti? Mi sentivo una nullità e al solo pensiero che qualcuno fosse più forte e bravo di me dentro Sunagakure no Sato,mi faceva ribollire di rabbia.
~ Beh ovviamente hai anche un nome stupendo sai? Infatti mi sono subito ricordata di te.
La mia ironia era come delle freccette,come dei piccoli aghi che partivano dalla mia lingua e si conficcavano nell'orgoglio dell'altro. A pensarci ora,non l'avevo mai visto al villaggio e non avevo nemmeno sentito parlare di lui al villaggio,lo avrei saputo se qualcuno fosse stato molto più forte di me.Tornai a guardare la nebbia come se niente fosse,come se in realtà non mi aspettassi una risposta da lui,in quella sua posizione di statua greco-romana.
Rabbia,stava nascendo della rabbia dentro di me. Volevo ucciderlo ma non potevo, anzi non ne avevo voglia. Dovevo invece dedicarmi alla ricerca di quel dannato assassino. Furono le sue parole a mandarmi su tutte le furie. Come diavolo si permetteva un essere del genere a insultarmi così? Come osava solamente.Vidi che scese dall'albero perchè troppo annoiato e rimasi un attimo a guardarlo. Mi venne un idea davvero simpatica per fargliela pagare a quell'idiota. Mi alzai sul ramo e, vedendo che si stava incamminando lentamente verso il boschetto, decisi di "saltargli addosso", così per il gusto di vederlo a terra per una volta, ma in realtà qualcosa mi bloccò. Vidi qualcosa tra i cespugli del boschetto, o meglio qualcuno, visto che da quassi la vista era migliore. Forse quello stupido se n'era già accorto ma anche stesso dovevo "difendere" uno del mio villaggio anche se avevo voglia di vederlo morto.Avrei lasciato fare tutto a lui per studiare chi fosse quello stupido sulla mia...ehm nostra strada.
'Pazzo folle...si mette contro un sunese con quell'abilità innata e contro una maestra delle katane? Vuole proprio tentare il sucidio'
Forse era meglio scendere da lì. In modo più silenzioso possibile cercai di scendere saltandogli addosso e facendolo cadere a terra.Praticamente mi sedetti su di lui e avvicinai di molto il mio viso al suo, coprendo buona parte del terreno con i miei capelli lunghi e rossi. Sentii i suoi vestiti umidi e un brivido scosse la mia schiena al contatto di quei vestiti bagnati dalla nebbia. Il mio naso poggiava quasi al suo e riuscivo sentire chiaramente il suo respiro che sembrava irregolare, riuscivo a percepire l'odore della sua pelle, diverso da quello di un abitante di suna, diverso dall'odore di sabbia e caldo che ti si attacca alla pelle. Lui aveva un odore diverso, sapeva di pioggia, di acqua, di vegetazione...sapeva di vita, cosa che non esisteva a suna e che non avevo mai visto. Chiusi gli occhi per inspirare meglio quell'odore, per imprimerlo nella mia mente che ormai non conosceva altro che l'arido deserto e così stavo diventando io...ma era giusto, doveva essere così.Un ninja non prova emozioni, non prova altro che senso di dovere verso la propria patria, ma a furia di ripetermi quelle parole, cominciavo a far vacillare la strada su cui dovevo camminare per raggiungere il mio obbiettivo. Restai lì, immobile, respiravo lievemente, cercando di non far pesare anche quel lieve respiro sul suo corpo. Guadai i suoi occhi scuri, segnati dalle occhiaie, strani, pieni di rabbia e odio verso gli altri, ma non mi importava. Il kimono copriva davvero poco le mie gambe che avevano i muscoli in tensione, a qualsiasi mossa dello sconosciuto sarei scattata. Non per difendere lui come persona, ma dovevo difenderlo...era un mio "concittadino".Una strana espressione si dipinse sul mio viso, forse malizia, ma non ci feci caso.
~Adesso chi è quello in difficoltà, Piccolo Sabaku? Penso avrai notato subito che un suicida ci spia, e credo anche da un bel pò, ma non crede che ti sia "saltata addosso" per salvarti o perchè tu sia così irresistibile...sinceramente mi infastidiscono le persone che provano ad offendermi, non che ci riescano facilmente, ma non provare mai più a dire quello che hai detto,o ti giuro che ti strappo le membra del corpo lentamente... niente di personale, ovviamente.
Ora attendevo una sua mossa e una mossa dallo sconosciuto. Inconsciamente provavo piacere a stare lì e sfiorai per caso il suo naso col mio, sentendo il suo respiro, quasi accelerato. I miei capelli sembravano una pozza di sangue e il mio kimono mi lasciò quasi semi nuda. Ora bastava...attendere.
Conoscenze Stavo camminando tranquillamente verso il boschetto,non avevo nessuna fretta,avevo solamente trovato una scocciatura durante il tragitto ma con le ultime dichiarazioni che le ho fatto dovrei averla sistemata,non era minimamente alla mia altezza e di quello ero più che sicuro. Passo dopo passo mi avviavo verso un luogo a me misterioso e sconosciuto,ottimo per trovare qualcosa con cui divertirsi. La nebbia ormai aveva completamente bagnato i miei vestiti ulteriormente,avevo anche le mani abbastanza umide,non era un problema. Avevo imparato a combattere in molte situazioni diverse. Avevo sempre un occhio di riguardo al nostro piccolo intruso,che forse non aveva ancora capito di essere stato scoperto o forse voleva proprio che noi lo scoprissimo. Feci solamente più qualche passo in avanti toccando il terreno molliccio che sentii un piccolo movimento alle mie spalle,qualcuno era saltato,mi girai verso la posizione in cui avevo sentito il suono e vidi a pochi metri da me la ragazza dai capelli rossi,venirmi addosso,la lasciai fare,anche se mi sarei potuto spostare, in modo che non mi venisse addosso,ma se voleva giocare così,accettavo il suo gioco,forse in fin dei conti mi sarei potuto divertire con lei anche se era del mio stesso villaggio. Mi lasciai andare appena mi tocco,cosicché tutto il mio corpo aderì al terreno,ovviamente sporcandomi tutti i vestiti. Non che era molto importante,ma se rimanevo solamente bagnato era meglio. Mi stava molto vicino mi osservava ed annusava svariate volte,non ero abituato a stare a stretto contatto con una ragazza,visto che ultimamente sono rimasto da solo. Il mio cuore cambiò leggermente i battiti,erano un po' più accelerati del solito,forse la vicinanza con questa kunoichi mi stava facendo questo effetto per me tutto nuovo. Non mi aiutava neanche il suo kimono che mostrava molto più di quello che normalmente si dovrebbe vedere. Iniziò a farmi un breve discorsetto sullo sconosciuto che ci guardava,cosa che avevo notato da tempo ormai,altra cosa non dovevo più rivolgermi a lei in quel modo,che a me sembrava particolarmente gentile nei suoi confronti. Era dieci centimetri più alta di me,e sembrava anche con più anni,ma non avevo mai fatto caso a questi dettagli quando dovevo combattere con qualcuno nemmeno in questo caso lo feci.
Bene vedo che ti vuoi divertire.
Bastarono poche parole,poi con tutta la velocità che avevo in corpo cercai di spingerla in aria, così da rimettermi in posizione eretta,con qualche metro che ci distanziava dal suo probabile atterraggio. Avevo trovato di che divertirmi. Mentre osservavo lei tenevo anche d'occhio ogni tanto il ragazzo dietro di me,a circa 15 metri di distanza. Volevo vedere come se la cavava,in particolare mi aveva incuriosito l'ultimo pezzo del discorso che mi aveva fatto,"ti giuro che ti strappo le membra del corpo lentamente",volevo vedere se ci sarebbe veramente riuscita o stava solamente sparlando.
Vediamo se riesci a fare effettivamente quello che mi hai detto,strapparmi le mie membra lentamente,sono molto curioso di vedere come farai.
Rimasi in posizione eretta con le braccia incrociate in attesa di una sua mossa,tutti i miei muscoli erano pronti all'azione.