Sinceramente penso di aver fatto una difesa più che regolare. Anzi, credo di essere stato anche abbastanza permissivo, perché volendo avrei potuto evitare tranquillamente il primo colpo. Penso che, date le ferite, specialmente quella al piede, la velocità del tuo PG sia fortemente diminuita. Non solo, il fatto che ad ogni passo il perno di legno si muove e provoca un dolore dovrebbe essere un detrarrente per movimenti così veloci.
CITAZIONE
Il Genin tentò di muovere lentamente il braccio sinistro, cercando di familiarizzare con i limitati movimenti eseguibili a causa del chiodo ligneo conficcato nel deltoide: con la mano destra il giovane toccò il corpo estraneo, intento a studiarne le caratteristiche per riuscire ad estrarlo, tuttavia il contatto con le dita e la leggera pressione esercitata scatenarono in lui una sensazione di dolore e, soprattutto, di nausea talmente violenta da indurlo a vomitare.
Questo poi è un punto dove descrivi le ferite. Questa è la ferità al deltoide, dove c'è scritto che, appena viene toccata (leggera pressione), provoca una sensazione di nausea e ti fa vomitare. Ora, non sostengo che tu debba vomitare ogni due passi, però non puoi ricevere una ferita e fare come se nulla fosse.
Il fatto del Flash poi mi trova in completo disaccordo: sia perché, a mio avviso, chiudere gli occhi basta per evitare di venire accecato, anche un poco, perché la luce è potentissima e, come descritto nel mio primo post di combattimento, quando io lo uso, do le spalle al Flash. In più non si sa come fai a sollevare il braccio sinistro quando hai il perno conficcato dentro e quando prima, nella parte che ho riportato in questo post, scrivi chiaramente che i movimento del braccio sono, giustamente, limitati a causa della ferita. E il movimento di sollevare il braccio è il più complesso e dolorante per chi ha ricevuto un trauma in quella zona (lo dico per esperienza).
Inoltre vorrei sottolineare che, ammesso che l'alzata della foglia la esegui senza poggiare la mano sinistra per terra, quando fai la tecnica tutto il peso del tuo corpo grava sul piede infortunato e, come se non bastasse, un istante dopo, senza sentir dolore né nient'altro, fai un salto per continuare la combo. Penso di avere tutto il tempo per reagire, tanto più che, al contrario della Shishi Rendan dove nella tecnica è descritto l'avvicinamento all'avversario, qui tra una tecnica è un'altra c'è un vuoto in cui sta al tuo PG avvicinarsi, con tutti i problemi legati alla velocità e alle ferite.
In sintesi concludo dicendo che secondo me la mia difesa è più che regolare, anzi, penso di essere stato anche abbastanza concessivo perché la strategia di Daniele era buona e, se non fosse stato per le ferite, sarebbe andata a buon segno completamente.