Serie A, 2011/2012

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Drak94
view post Posted on 15/9/2011, 19:48




Serie A - Vidal "La Juve deve vincere, noi guerrieri"


Il cileno traccia un primo bilancio della sua esperienza in bianconero. "Qui c'è tutto per far bene - spiega Vidal - la Juve per tradizione è obbligata a vincere e noi siamo una squadra di guerrieri. Ci toglieremo grandi soddisfazioni. Il mio ruolo? In Germania giocavo più avanti, ma mi adatto..."


Debutto con gol e larga vittoria. L'avventura juventina di Arturo Vidal è iniziata con il piede giusto. Il centrocampista cileno è partito dalla panchina contro il Parma, ma al suo ingresso ha subito trovato la rete (controllo di petto e destro dal limite all'angolino), mettendo in mostra tutte le sue qualità.

IL GOL PER LA FAMIGLIA E PER TUTTI I CILENI - Un gol festeggiato con grande trasporto e una dedica speciale, con le telecamere che inquadravano il cuore disegnato dalle dita del cileno: "Era per la mia famiglia e per tutti i miei connazionali che mi seguono - spiega Vidal ai microfoni di Sky Sport - Lo facevo già in Germania, perchè volevo celebrare il gol con le persone che amo, poi ho proseguito in nazionale e ora l'ho fatto qui, per la prima volta. Dedico il gol a mio figlio, mio nipote e poi a mia madre, alle persone che amo. Ho un rapporto molto forte con famiglia, siamo sempre stati molto uniti e sono tutti felici che le cose mi vadano bene".

NIENTE FACEBOOK, SE MI VOLETE SONO SULLA PAGINA DELLA JUVENTUS - Felici lo sono anche i tifosi che hanno subito eletto Vidal a loro beniamino: "Sono molto importanti, perchè sono quelli che ci appoggiano, nel bene e nel male". E i tifosi lo cercano parecchio anche su internet, dove era comparsa una sua pagina Facebook ufficiale. Peccato però che Vidal non ne sapesse nulla: "La pagina Facebook non era la mia - spiega il centrocampista - io non ce l'ho... Se i tifosi vogliono parlare di me lo facciano, ma quando mi creano problemi con altre persone o con la squadra allora non mi va. Ringrazio i miei fan, ma se volete sapere qualcosa su di me, andate sulla pagina della Juve".

UN RUOLO PRECISO NON C’E’, TANTO VIDAL SA FARE TUTTO - Fin qui Conte lo ha utilizzato in tantissimi ruoli, del resto la sua duttilità è sfruttata a fondo anche nella sua nazionale dove ha praticamente giocato ovunque. Con il Parma ha giocato al fianco di Marchisio e Pirlo e alle spalle di Vucinic. "Nel Bayern - spiega - giocavo un po' più avanti con due marcatori e uno avanti che era Renato, ma anche qui mi sento bene in questa posizione, perchè posso attaccare molto. La concorrenza? C'è, ma non eè un problema. A tutti piace essere titolari, però sono qui da poco, mi sto adattando e sono tranquillo, quando toccherà a me cercherò di farmi trovare pronto, anche perchè quando si parte dall'inizio bisogna dimostrare di meritarlo per tutti e 90 i minuti, non solo per mezz'ora".

PER TRADIZIONE, JUVE OBBLIGATA A VINCERE: E NOI SIAMO UNA SQUADRA DI GUERRIERI - L'avvio dei bianconeri è stato esaltante: vittoria netta sul piano del gioco e del risultato contro il Parma nel nuovo stadio, ma la strada è ancora lunga. "Per la sua tradizione la Juve deve puntare a vincere - conclude Vidal -, ma le squadre forti sono tante: Milan, Inter, Napoli, Lazio, Roma... ci stiamo preparando per affrontare un campionato lungo e combattuto, ma siamo una squadra di "guerrieri" e in campo diamo tutto".

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Drak94
view post Posted on 16/9/2011, 13:32




Serie A - Luis Enrique "nel calcio ci vuole fiducia"


Il tecnico della Roma ottimista sul proseguimento del campionato pensa alla sfida contro l'inter e prende le difese del collega Gasperini


"In Spagna succede lo stesso, non c'è pazienza nel calcio, contano solo i risultati. Se non arrivano, cala la fiducia".
Il tecnico della Roma Luis Enrique sa di essere quasi ad un bivio alla vigilia dell'anticipo di domani in casa dell'Inter, un incontro che è una sorta di derby delle deluse. "Gasperini è un ottimo allenatore, lo dimostra la sua carriera", spiega il mister giallorosso, difendendo così il suo collega 'pericolante' dopo l'ennesimo ko in Champions. Una battuta sulla sua Roma, sconfitta all'esordio dal Cagliari: "Cosa ci manca ancora? Fare un gol in più dell'avversario. Spero che questo capiti già domani".
Poi il tecnico è passato a parlare della fiducia che gli è stata conferita dai dirigenti della Roma "E' importante, quando si inizia un progetto e si sceglie una persona per portarlo avanti, che questa abbia la fiducia della società. La settimana scorsa ho ringraziato i dirigenti per questo. Abbiamo una relazione molto franca e quando la società non crederà più in me risolveremo subito il problema. Non voglio restare aggrappato alla panchina, sono qui per passione e per fare il mio calcio. Sono felicissimo di questa esperienza, la città è meravigliosa e spero di restare almeno i due anni del contratto".
Le ultime battute sono, come è lecito aspettarsi, per la sfida della prossima giornata di campionato contro l'Inter "E' una partita difficile per entrambe, nessuna delle due squadre ha avuto un inizio ottimale. Chi vincerà avrà un incremento di fiducia". "Non so se l'Inter schiererà una difesa a tre o a quattro - ha sottolineato il tecnico giallorosso - Qualunque schieramento Gasperini adotterà, per noi sarà difficile. Spero si vinca, ma quello che posso assicurare è che, con il passare delle partite, la squadra giocherà bene e avrà una manovra più fluida. Sono ottimista sia perchè è la mia natura e perchè vedo gli allenamenti tutti i giorni". Il mister spagnolo, che non vuol anticipare la formazione sia per pretattica che per rispetto verso i giocatori ("Mi pare giusto dirlo prima a loro, e poi io non so se gioca Milito, Pazzini o altri..."), spiega che sceglie il suo undici vedendo durante gli allenamenti "la fame dei giocatori" ed è certo che la posizione di Totti, dietro le punte, sia la migliore per far esprimere tutto il talento del capitano, che plaude per la cena fatta in settimana per cementare il gruppo.

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Drak94
view post Posted on 16/9/2011, 13:59




Serie A - Probabili formazioni della 3a giornata


Forlan titolare con Milito nell'Inter impegnata sabato sera contro la Roma di Luis Enrique, Milan in piena emergenza per il posticipo di Napoli contro gli azzurri nei quali rischia grosso Lavezzi. Conte potrebbe rispolverare Krasic


Terza giornata di Serie A, ma seconda effettiva del nostro campionato. Non mancano le novità soprattuto nelle big, alle prese con molti infortuni e dubbi tattici. Ecco tutte le probabili formazioni.

SABATO ALLE 18 - CAGLIARI-NOVARA
Problemi di abbondanza per Massimo Ficcadenti, che dopo l’exploit dell’Olimpico si trova ad affrontare il Novara con tutti a disposizione eccetto il lungodegente Eriksson. Si va verso la conferma del 4-3-1-2 con El Kabir e Nené in prima linea. Soltanto panchina per i nuovi arrivati Ekdal, Rui Sampaio e Thiago Ribeiro.
Attillio Tesser non cambia il 4-3-1-2 che ha fatto le fortune del suo Novara e lascia Rigoni in posizione di interno sinistro con Pinardi sulla trequarti. In attacco spazio al duo Morimoto-Granoche, con Meggiorini unico indisponibile ancora out.

SABATO ALLE 20:45 – INTER-ROMA
L’unica certezza per Gian Piero Gasperini è il modulo, ovvero il 4-3-3 visto all’opera mercoledì contro il Trabzonspor. In attacco, però, si va verso la coppia Forlan-Milito con Sneijder a supporto. Probabile conferma per Obi a centrocmapo, mentre in difesa Ranocchia dovrebbe essere preferito a Lucio con Jonathan e Nagatomo esterni. Ancora fuori per infortunio ben sei giocatori: Cordoba, Maicon, Chivu, Stankovic, Thiago Motta e Poli.
Luis Enrique non avrà a disposizione lo squalificato José Angel e gli indisponibili Juan e Cicinho. Il modulo sarà il solito 4-3-3, con Rosi ed Heinze terzini e la coppia Kjaer-Burdisso al centro della difesa. Gago verso la panchina, con Perrotta titolare insieme a De Rossi e Pjanic. Davanti Totti e Borriello sono sicuri del posto. Ballottaggio Bojan-Borini per il terzo a sinistra e panchina per Osvaldo.

DOMENICA ALLE 12:30 – ATALANTA-PALERMO
Stefano Colantuono non tocca il 4-4-1-1 del debutto a Genoa e punta forte sulla coppia avanzata composta da Maxi Moralex e Denis. Ballottaggio tra Cigarini e Carmona per il posto in cabina di regia, mentre Manfredini è favorito su Capelli per quello di centrale con Lucchini. Ancora indisponibili Ferreira Pinto, Brighi, Minotti e lo squalificato Doni.
Devis Mangia conferma in blocco l’undici che ha battuto l’Inter al debutto, un 4-4-2 con Ilicic e Alvarez esterni di centrocampo e la coppia Della Rocca-Barreto. Migliaccio farà ancora il centrale difensivo, con Cetto in panchina. Indisponibili soltanto Simon e Budan.

DOMENICA ALLE 15 – BOLOGNA-LECCE
Pierpaolo Bisoli rivoluziona la squadra che ha perso la settimana scorsa a Firenze. Il modulo diventa un 4-3-1-2 con Diamanti a supporto del rientrante Ramirez e Di Vaio. Morleo titolare sull’out mancino di difesa, mentre Raggi si sposta a destra. L’unico dubbio è in mediana, dove Koné e Pulzetti lottano per un posto da interno sinistro. Infortunati Cherubin, Rickler e Cruz.
Eusebio Di Francesco cambia le carte in tavola e schiera i suoi con un 4-2-3-1 nel quale Corvia agirà da unica punta. A suo supporto un trio composto da Bertolacci, Grossmuller e Di Michele, mentre in mediana giocano Giacomazzi e Giandonato. Niente da fare per Oddo, ancora indisponibile come Carrozzieri e Strasser. Il terzino destro sarà Cuadrado.

DOMENICA ALLE 15 – CATANIA-CESENA
Vincenzo Montella conferma il 4-3-3 del debutto con Gomez e Catellani al fianco di Maxi Lopez in attacco. Lodi sembra destinato a partire dalla panchina, con Ricchiuti titolare da interno sinistro in un centrocampo composto anche da Sciacca e Biagianti. Ancora out per infortunio Legrottaglie, Izco e Llama.
Marco Giampaolo torna a Catania dopo la parentesi dell’anno scorso confermando il 4-3-3 e schierando in attacco Mutu supportato da Eder e Ghezzal. Centrocampo di grande qualità con Candreva e Parolo. In difesa gioca Marco Rossi al posto dello squalificato Benalouane. Ancora panchina per l’ex Martinez.

DOMENICA ALLE 15 – LAZIO-GENOA
Edy Reja ritorna alla formazione titolare dopo il match d’Europa League con il Vaslui. Nel 4-2-3-1 si va verso un ballottaggio tra Zauri e Lulic per il ruolo di terzino sinistro, con il secondo favorito dopo il rosso preso dall’italiano in coppa. Davanti Mauri sembra vicino al forfait, con Gonzalez pronto a prendere il suo posto nel trio di trequartisti composto da Hernanes e Cissé. Prima punta Klose.
Alberto Malesani passa al 4-4-2 con Pratto e Palacio in attacco. Caracciolo sembra destinato ancora alla panchina, mentre Bovo si gioca il posto da centrale difensivo con Dainelli. Constant parte da esterno sinistro di centrocampo, soltanto panchina per Seymour. Squalificato Birsa, sono out per infortunio Ze Eduardo e Merkel.

DOMENICA ALLE 15 – PARMA-CHIEVO
Franco Colomba ha ritrovato tutti gli effettivi in settimana, con il rientro a tempo pieno di Gobbi, Marques, Valdes e Palladino. Ma nessuno di questi partirà titolare in un undici titolare che sarà lo stesso dello Juventus Stadium. Floccari prenderà il posto di Pellé in attacco, mentre Galloppa verrà confermato in cabina di regia. Biabiany è pronto a entrare a gara in corso.
Mimmo Di Carlo torna a Parma con il 4-3-1-2 per il quale ha virato recentemente. Con Acerbi unico infortunato, la defezione più pesante è Sardo, che libera il posto sull’out difensivo di destra a Frey. In attacco partono titolari Thereau e Pellissier, supportati da Sammarco sulla trequarti. Si scaldano però Cruzado e l’ex di turno Paloschi.

DOMENICA ALLE 15 – SIENA-JUVENTUS
Giuseppe Sannino tocca il meno possibile il 4-4-2 visto al Massimino. Fuori per infortunio Angella e Reginaldo, la coppia d’attacco sarà quella composta da Calaiò e Gonzalez con Brienza ala sinistra e Mannini sulla destra. Vergassola in panchina, mentre Gazzi giocherà al fianco di D’Agostino in mediana.
Antonio Conte torna a Siena alla prima trasferta ufficiale e sembra orientato a rilanciare Krasic nel 4-4-2 che proporrà Pepe sulla sinistra. Soltanto panchina per Giaccherini, mentre Del Piero, Vucinic e Matri lottano per due maglie in prima linea. Al posto dello squalificato De Ceglie potrebbe giocare Grosso. Altrimenti si andrà con Chiellini esterno sinistro e Bonucci riproposto titolare al centro. L’unico out per infortunio è Iaquinta.

DOMENICA ALLE 15 – UDINESE-FIORENTINA
Francesco Guidolin potrebbe tornare al 3-5-2 della passata stagione con il rientro di Isla e Armero sulle fasce. In attacco conferme per il duo Torje-Di Natale, mentre in mediana sarà Badu a fare da spalla a Pinzi e Asamoah. In difesa si va verso il trio Benatia, Domizzi, Danilo. Sicuro della panchina Neuton. Out per infortunio Floro Flores, Coda e Ferronetti. Basta verso la panchina nonostante il gol di Lecce.
Sinisa Mihajlovic ha l’imbarazzo della scelta dopo il debutto incoraggiante contro il Bologna. Il modulo sarà il solito 4-3-3 con una linea offensiva composta da Jovetic, Gilardino e Cerci. Torna però Vargas, che si gioca un posto con Lazzari ma parte da sfavorito. Occhio infine a Montolivo, che potrebbe essere risparmiato per le note questioni contrattuali. Gli unici infortunati sono Kroldrup e Gulan.

DOMENICA ALLE 20:45 – NAPOLI-MILAN
Resterà in dubbio sino all’ultimo Lavezzi, bloccato dalla botta al calcagno rimediata mercoledì a Manchester. Se l’argentino non ce la farà è pronto Goran Pandev. Per il resto si va verso la formazione dei “titolarissimi” nel classico 3-4-3 di Walter Mazzarri: l’unico dubbio è tra Gargano e Dzemaili in mediana. Lo svizzero è favorito. Out per infortunio Britos e Donadel.
Massimiliano Allegri è in piena emergenza a causa degli infortuni di Boateng, Ibrahimovic, Robinho e Ambrosini (oltre ai lungodegenti Mexes e Inzaghi). Probabile che nel tradizionale 4-3-1-2 trovi spazio Aquilani da trequartista a supporto di Cassano e Pato. In mediana Nocerino probabile titolare, mentre Antonini dovrebbe prendere il psoto di Zambrotta a sinistra in difesa.

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Drak94
view post Posted on 16/9/2011, 14:34




Serie A - Cavani "Vi regalo 3 punti con il Milan"


L'attaccante uruguaiano sente aria di vittoria contro i rossoneri e promette ai tifosi la grande soddisfazione di battere i campioni d'Italia in carica per volare a +5. "Le rivali? Pensiamo a tutte le squadre. Dobbiamo pensare - ha concluso - ogni domenica come fosse una finale"


SUL DEBUTTO IN CHAMPIONS - "Il pareggio a Manchester? L'emozione è stata grandissima. Non eravamo in Champions da tanto tempo, ero al debutto in questa competizione. Ma adesso è passata, dobbiamo pensare alla partita più importante e continuare come stiamo facendo". Lo ha detto Edinson Cavani, intervistato in esclusiva da Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live.
"L'obiettivo è giocare sempre da Napoli. Questo gruppo è fatto di grandi uomini. Questa è la caratteristica più importante di questa squadra, vogliamo il meglio per la città e per questo gruppo". Domenica c'è il big match con il Milan: "Dobbiamo ringraziare la nostra gente che ci accompagna e ci spinge verso la vittoria. Non devo invitarli allo stadio, ma solo ringraziarli".

OBIETTIVO +5? - Vincendo il Napoli si porterebbe a +5 sul Milan: "Sappiamo che è una partita importante. Dobbiamo dare il meglio - ha detto Cavani a Radio Marte-, è una gara in più che dobbiamo disputare al massimo. Dobbiamo dimostrare che questo Napoli può lottare fino alla fine per le posizioni alte della classifica. Affrontiamo ogni squadra alla stessa maniera. Il Milan ha dei campioni, anche noi ne abbiamo. Lavezzi? La rosa è ampia, ci sono giocatori che possono fare la differenza. Speriamo possa esserci, ma se non sarà in campo chi lo sostituirà farà bene. Ora noi pensiamo a preparare la gara al meglio".
Nella scorsa stagione Cavani ha segnato 33 gol: "Non dico nulla. Penso soltanto al Napoli per trascinarlo in alto. Le rivali? Pensiamo a tutte le squadre. Dobbiamo pensare - ha concluso - ogni domenica come se fosse una finale".

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Drak94
view post Posted on 16/9/2011, 15:37




Serie A - Moggi "Scoperta un'intercettazione choc"


Incredibile rivelazione dell'ex dg bianconero sul processo di Calciopoli: "Nella notte è stata trovata una telefonata che cambierà le carte in tavola e chiarirà che c'era la volontà di colpire la Juve"


"Questa notte è stata trovata un'intercettazione che sconvolge il processo". A svelare un'imminente svolta nel procedimento giudiziario di Napoli su "Calciopoli" è direttamente Luciano Moggi, intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport.
"Questa intercettazione dice che è stato fatto un processo volutamente per togliere la Juventus di mezzo e mettere al centro altri - spiega - Io dico solo di non avere mai fatto cose che invece, stando alle intercettazioni, hanno fatto altri. A me stesso spesso ripeto di aver conosciuto il calcio solo ora, dopo tutte le intercettazioni che ho letto. Non si sa mai dove sono gli amici ed i nemici, bisogna ripararsi da tutte le parti. Purtroppo quando ero nel calcio questo aspetto non l'ho combattuto a dovere".
Secondo Moggi "quello di calciopoli era già un processo sconvolto, ora è un processo chiaro. Il 27 andrò a parlare io e vedrete che questo nuovo elemento dimostrerà il contrario di quanto ci hanno detto".
Poi una frecciata all'Inter, in crisi di risultati. "La situazione dei nerazzurri è un "pianto greco" - tuona l'ex dirigente della Juventus - Il problema è societario: quando si prende un tecnico si deve sapere come gioca. Hanno messo questo povero Cristo (Gasperini, ndr) in un contesto non congeniale per lui: il dramma vero è che Moratti sui giornali ha chiesto il cambio del modulo ed il tecnico l'ha fatto. Quando un dirigente si intromette in questioni tecniche non fa che creare confusioni".

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Shah-Jahan
view post Posted on 16/9/2011, 17:38




CITAZIONE (Drak94 @ 16/9/2011, 16:37) 
Serie A - Moggi "Scoperta un'intercettazione choc"


Incredibile rivelazione dell'ex dg bianconero sul processo di Calciopoli: "Nella notte è stata trovata una telefonata che cambierà le carte in tavola e chiarirà che c'era la volontà di colpire la Juve"


"Questa notte è stata trovata un'intercettazione che sconvolge il processo". A svelare un'imminente svolta nel procedimento giudiziario di Napoli su "Calciopoli" è direttamente Luciano Moggi, intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport.
"Questa intercettazione dice che è stato fatto un processo volutamente per togliere la Juventus di mezzo e mettere al centro altri - spiega - Io dico solo di non avere mai fatto cose che invece, stando alle intercettazioni, hanno fatto altri. A me stesso spesso ripeto di aver conosciuto il calcio solo ora, dopo tutte le intercettazioni che ho letto. Non si sa mai dove sono gli amici ed i nemici, bisogna ripararsi da tutte le parti. Purtroppo quando ero nel calcio questo aspetto non l'ho combattuto a dovere".
Secondo Moggi "quello di calciopoli era già un processo sconvolto, ora è un processo chiaro. Il 27 andrò a parlare io e vedrete che questo nuovo elemento dimostrerà il contrario di quanto ci hanno detto".
Poi una frecciata all'Inter, in crisi di risultati. "La situazione dei nerazzurri è un "pianto greco" - tuona l'ex dirigente della Juventus - Il problema è societario: quando si prende un tecnico si deve sapere come gioca. Hanno messo questo povero Cristo (Gasperini, ndr) in un contesto non congeniale per lui: il dramma vero è che Moratti sui giornali ha chiesto il cambio del modulo ed il tecnico l'ha fatto. Quando un dirigente si intromette in questioni tecniche non fa che creare confusioni".

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Mha, sto povero cristo (Moggi) tenta ancora di farsi il figo e non ammettere la sua colpevolezza, se la Juve non vince più un motivo ci sarà XD magari lo avrano voluto fare fuori, questo sì, ma solo perchè face3va troppo brutto XD le imbroglie per me nel calci oci son sempre state e da tutti, però la juve è andata oltre, infatti in europa non vinceva mai XD
 
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Drak94
view post Posted on 16/9/2011, 19:18




Serie A - "La bufera è fuori, Inter crede in me"


In molti vedono la sfida contro la Roma di Luis Enrique come la prova d’appello di Gasperini. In caso di sconfitta dell’Inter, e sarebbe la quarta ufficiale, la posizione di Gasperini sarebbe definitivamente compromessa


“LA BUFERA NON E’ AD APPIANO” – E’ un Gasperini tranquillo e concentrato sul prossimo esame contro la Roma quello che si presenta in conferenza stampa alla vigilia del match contro gli uomini di Luis Enrique. Prima domanda, inevitabile, sul momento dei nerazzurri: “A dire il vero la bufera è fuori, l’Inter è abbastanza tranquilla. Stiamo lavorando per migliorare e la testa è solo alla partita contro la Roma”

“CREDIAMO IN QUESTO PROGETTO” – Un Inter tutta lavoro e concentrazione. Roma è un esame importante, decisivo per il futuro di questa squadra: “Crediamo in questo progetto, non ci sono ripensamenti, dobbiamo solo lavorare e trovare il nostro gioco e organizzazione”.

“MERCOLEDI RISULTATO BUGIARDO” – Sabato arriva la Roma ma il pensiero è ancora alla sconfitta clamorosa contro i turchi del Trabzonspor: “Mercoledì sera è stata una partita difficile, abbiamo sprecato tante buone occasioni. Il risultato è bugiardo. Negativo e bugiardo”.

“SNEIJDER? STRAORDINARIO!” – Ha già cambiato idea Gasperini. Dalla panchina, anzi dal trasferimento fatto allo United, al posto da titolare in Champions. Sneijder è ormai pronto a prendere per mano questa Inter nel disperato tentativo di far decollare questa Inter: “Sneijder è un giocatore straordinario. È un giocatore forte, intelligente e che può giocare in qualsiasi posizione”.

“CHIVU E STANKOVIC IN CAMPO? QUASI IMPOSSIBILE” – Contro la Roma spazio a Milito e Forlan in avanti, con Pazzini in panchina ma a preoccupare Gasperini non è certo il reparto offensivo. Ancora ko infatti Stankovic e Chivu: “Quasi impossibile poter contare su di loro per la gara contro la Roma”

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Andrea Prete / Eurosport
 
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Drak94
view post Posted on 16/9/2011, 19:39




Serie A - De Laurentiis "Milan, sogno di batterti"


Il patron azzurro in una lunga intervista a Sky Sport 24 ha parlato della sfida di domenica coi rossoneri: "Da tifoso io spero di vincere però sarà dura. Sono contento di giocare in un girone di Champions così complicato. Lo scudetto? Bello ma preferisco l'Europa"


Il clima di Champions ha già stregato il cuore di Aurelio De Laurentiis che è stato ospite di Sky Sport 24 oggi ed ha parlato dell’emozione vissuta a Manchester e anche del prossimo match contro il Napoli: "A Galliani starebbe bene vincere la Champions e lasciare lo scudetto a noi? Sognare non costa nulla, noi dobbiamo puntare a essere tra i primi 5 e poi, con un pizzico di suspance, sarebbe bello non conoscere fino all'ultimo il finale. Personalmente comunque dico che è meglio la Champions che lo scudetto. Sono contento di giocare in un girone così forte. Giocare in un girone debole non ci avrebbe permesso di capire quanto è importante il valore del nostro gruppo e quanto giusto fosse stato il lavoro di Mazzarri in estate. Giocare contro tre squadre forti mi dà il termometro di quello che siamo".".

COL MILAN VOGLIO VINCERE - "Da tifoso penso solo alla vittoria - continua parlando del posticipo di domenica, ospite di Sky Sport 24 - da produttore cinematografico mi godo la partita e la sua evoluzione anche se per me è sempre complicato al San Paolo, perché da quella postazione in tribuna autorità non si vede nulla, fortunatamente ho i replay sugli schermi che mi sono montato". Nel Milan mancheranno Ibrahimovic e Ambrosini e quasi certamente Boateng: "ma è una grande squadra e ha a disposizione 22 giocatori. Hanno vinto anche senza Ibra, Pato col Barcellona è stato straordinario. E poi vincere perché all'avversario mancano i pezzi da 90 non serve a nessuno, perché il Napoli ha bisogno di vincere o perdere e se vince è perché ha espresso veramente i suoi valori".

MAZZARRI, CHE REGISTA – “Con Mazzarri bisogna chiari perché è un toscano. Il rapporto è buonissimo, come con i registi. Ma se nel cinema mi sono formato e posso dire la mia con una certa competenza, nel calcio non mi posso mettere a discutere di moduli o utilizzabilità dei giocatori. Non ho la presunzione di fare l'allenatore come non ho mai avuto la presunzione di fare il regista. Come nel cinema il film si prepara a tavolino, ognuno fa il proprio lavoro e si cambiano le scene se sono venute male, così nel calcio, si parte e se c'é qualcosa che non ha funzionato e abbiamo gli esami di riparazione, cioé il mercato di gennaio".

INTER CREDI IN GASP – In estate si era parlato di Gasperini come sostituto in caso di partenza di Mazzarri. Il tecnico piemontese ora all’Inter è in difficoltà ma De Laurentiis consiglia Moratti di avere fiducia: “Gasperini è fortissimo, ha il suo gioco, il suo 3-4-3 e lo avevo considerato perché il Napoli é abituato a difendere a tre e per la sua conoscenza dei giovani - confessa il massimo dirigente dei partenopei, che ammette anche che "la sovraesposizione mi ha sempre dato fastidio ma nel calcio, non avendone mai capito nulla, bisogna metterci il cuore, il cervello e la faccia. In tutte le imprese uno deve essere responsabile di quello che fa ed essendo il rappresentante del Napoli, che si vinca o si perda, la faccia devo mettercela, anche perché il Napoli vuole avere il ruolo che gli spetta di diritto visto che la sua tifoseria e' tra le più importanti al mondo".

16 SQUADRE IN SERIE A - Aurelio De Laurentiis rilancia anche l'idea di una Superlega europea : "Platini ha un problema di allargare il più possibile il calcio al mondo perché ha bisogno di sostenere le sue candidature ma non c'e' dubbio che Spagna, Francia, Germania, Inghilterra e Italia potrebbero, in autonomia, creare un torneo europeo del domani. Diego Della Valle è una persona molto pacata ed equilibrata e sono d'accordo con lui, ci vorrebbe un azzeramento e una ricostruzione, dobbiamo capire se siamo industriali del calcio o i vecchi presidenti di una volta legati più ai club che alle S.p.a", sottolinea De Laurentiis, che partirebbe con la riduzione del numero di squadre in A. "Lo abbiamo detto 20 mila volte ad Abete, non possiamo andare avanti così - continua - Io farei un campionato a 16 squadre, provando a fare in modo che nessuna squadra retroceda, e un campionato europeo con 40 squadre, 8 per nazione, cioè Francia, Spagna, Germania, Inghilterra e Italia, e abolire Europa League e Champions".
De Laurentiis torna poi alla sua scenata in Lega alla compilazione dei calendari, con tanto di fuga in motorino. "Era un malessere per i miei collaboratori - spiega il presidente del Napoli - Avevo chiamato Beretta e il segretario generale, invitandoli a fare le cose con una certa trasparenza, nel senso di fare le cose in modo collegiale. Se ci sono squadre impegnate in Europa League e Champions cerchiamo di combinare un calendario dove non si mettano partite complicate vicino a partite complicate, il che non è stato". Ma se è vero che quello sfogo non era contro la Lega, è vero che all'interno della Confindustria del calcio ci sono troppi problemi: "abbiamo passato un'estate a scannarci per dividere i soldi che ci avevano dato ma senza mai pensare a come promuovere il nostro prodotto".

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Drak94
view post Posted on 17/9/2011, 09:23




Serie A - L'hobby di Ibra? La caccia di alci


Zlatan Ibrahimovic è fuori causa per infortunio (salterà due o tre partite per un fastidio all'inguine) e allora si può dedicare a uno dei suoi hobby preferiti: la caccia di alci in Svezia


L'infortunio all'inguine di Zlatan Ibrahimovic non è assolutamente una cosa grave, ma è certamente un fastidio, che dovrebbe tenere il campione svedese lontano dai campi per un paio di settimane. Nessun allarmismo in casa Milan, ma è ovvio che la mancanza di Ibra si fa sentire. E allora la dirigenza rossonera non ha avuto niente da ridire quando in sede è arrivata la richiesta di un permesso da parte di Zlatan, che ha deciso di tornare in Svezia per curarsi meglio e per staccare un attimo dall'ambiente del calcio.
Un portavoce di Via Turati, intervistato dal tabloid svedese Aftonbladet, ha risposto serenamente a chi gli chiedeva notizie di Ibra: "Si sta allenando duramente e ogni tanto deve prendersi del tempo libero per recuperare. Nel suo giorno libero può fare quello che vuole, ma domani riprenderà ad allenarsi".
E come ha deciso di passare il suo tempo libero Ibrahimovic? Molto semplice, assecondando uno di quelli che si è scoperto essere tra i suoi hobby preferiti: la caccia all'alce. Tra una seduta e l'altra infatti, è quindi a Östersund, a circa 500 km a nord di Stoccolma, per dedicarsi a questa pratica, peraltro non inusuale per l'attaccante della nazionale svedese. Proprio dieci giorni fa, prima della gara disputata contro San Marino, i suoi compagni di selezione hanno potuto gustare una cena a base di cinghiale abbattuto proprio dal celebre cannoniere.

E BOATENG? FUORI ANCORA PER UN PEZZO - Kevin Prince Boateng, proprio come Ibrahimovic, è costretto ai box per infortunio; ma se per lo svedese la prognosi è di due o tre partite, il ghanese ancora non sa di che tipo di acciacco stia soffrendo. Si è parlato di microfrattura alla costola, anche Emanuelson sul suo profilo Twitter lo avrebbe confermato, ma la cosa è ancora tutta da appurare: in realtà non ci dovrebbero essere fratture, ma in questi casi è meglio andare con i piedi di piombo. E magari fare un po' di chiarezza.

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Davide Bighiani / Eurosport
 
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Drak94
view post Posted on 17/9/2011, 10:56




Serie A - Zarate vs Totti, duello da derby!


Mauro Zarate sente aria di derby in vista del match di questa sera. La sua Inter affronterà infatti a San Siro la Roma di Luis Enrique e soprattutto di Totti


Veste la maglia dell'Inter ma nel cuore è ancora laziale Mauro Zarate. Lui che sarebbe potuto essere romanista, visto che prima dell'approdo a Formello, il suo manager aveva preso contatti con la società giallorossa che però aveva risposto negativamente, ora si trova ad affrontare Totti e compagni con la casacca nerazzurra, quella più indigesta ai tifosi della Lupa, dopo quella biancoceleste. In un'intervista riportata dal 'Corriere dello sport', Zarate ha parlato (su domanda del giornalista) del capitano della formazione capitolina. "I campioni sono quelli che vincono i Palloni d'Oro" ha affermato l'attaccante con chiaro riferimento al fatto che il soggetto in questione non ha mai ricevuto questo importante riconoscimento.
Le dichiarazioni dell'argentino in qualche modo non stupiscono ma aggiungono condimento ad un piatto già appetitoso. Le schermaglie tra Francesco e Mauro sono cosa 'antica'. Uno aveva parlato del rivale definendolo "un buon giocatore e non un fenomeno", e l'altro aveva risposto "Totti parla ma è finito da 10 anni". Insomma non è un derby ma il profumo intenso e acre lo ricorda molto. Le due squadre hanno battagliato per scudetto e Coppa Italia per diversi anni e la rivalità è rimasta alta, tanto più ora, visto il momento simile delle due società.
L'Inter deve rispondere a 3 sconfitte in altrettanti match ufficiali disputati e Luis Enrique, deve mostrare che il suo lavoro, definito 'innovativo', porti anche qualche risultato concreto. Per Totti e Zarate però il derby difficilmente sarà vissuto con un faccia a faccia degno di un duello western. Il numero 10 giallorosso partirà titolare mentre Maurito dovrebbe inziare dalla panchina. Gli sguardi si incroceranno ugualmente prima del match e il guanto di sfida verrà lanciato. Ne rimarrà solamente uno!

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Alessandro Lettieri / Eurosport
 
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view post Posted on 17/9/2011, 12:11




Serie A - Conte cerca conferme “Juve, avanti così”


Il tecnico bianconero torna a Siena, nella città dove lo scorso anno ha conquistato la promozione in Serie A, e la sua Juve proverà a bissare l'ottimo esordio contro il Parma


BUONA LA PRIMA - Ha iniziato il campionato come meglio non poteva: un 4-1 al Parma nel nuovo stadio, tanti applausi e i primi 3 punti in classifica che fanno subito morale. La Juventus di Antonio Conte è partita con il piede giusto, vincendo lo scetticismo di molti addetti ai lavori, ma il suo tecnico sa benissimo che nulla di importante è stato già raggiunto e il bello deve ancora venire. Insomma, vietato rilassarsi: “Voglio che vi alleniate come se aveste perso” – ha ammonito Conte ai suoi questa settimana prima di affrontare la trasferta di Siena.

TROPPE EMOZIONI - Già, Siena, un'altra bianconara nel destino di Conte; una promozione in A e tanti bei ricordi che non potranno mai essere cancellati. "Domani a Siena saranno altre emozioni forti"- ha confessato Conte nella tradizionale conferenza stampa della vigilia "Quest'anno, nelle due partite contro di loro, non sarò tifoso del Siena ma per il resto mi legherà per sempre un rapporto affettivo a questa società".

LA SOLITA JUVE - C’è curiosità nel rivedere all’opera la Vecchia Signora dopo la scorpacciata di gol contro il Parma. Una vittoria giunta un po’ ‘per caso’ o il sintomo che davvero a Torino si respira un’aria diversa dopo le ultime due disastrose stagioni?
"L'atteggiamento in trasferta non cambierà – avverte Conte - io voglio vincere sempre. Non è che la squadra dev'essere leone in casa e pecora in trasferta. L'atteggiamento è sempre uno. Gli elogi in settimana sono stati un po' troppo eccessivi. Siamo in fase di costruzione e nessuno se lo deve togliere dalla testa. La partita è stata interpretata bene, ma adesso bisogna continuare".

CON I PIEDI PER TERRA - Anche se in casa bianconera si percepisce un rinnovato ottimismo, Conte non si lascia trasportare da facili illusioni: il campionato sarà durissimo e la concorrenza, come sempre, agguerrita. "In settimana ho visto la Champions League e Milan e Napoli mi hanno impressionato. Sono squadre molto forti. Poi vedo la stessa Inter che, nonostante i problemi, ha una rosa altamente competitiva quindi rimango con i piedi ben piantati a terra perché la strada è lunga".

ANCORA DEL PIERO? - Conte (com’era prevedibile) non scioglie i dubbi legati alla formazione, anche se in attacco sembra propenso a riconfermare l’intramontabile Del Piero; il capitano della Juventus in settimana ha accusato un problema muscolare “ma non si tratta di nulla di grave” – come ha precisato Conte, e così Del Piero dovrebbe partire titolare contro il Siena , che è una delle sue vittime preferite visto che in carriera ha bucato la porta dei toscani per ben 13 volte. Al suo fianco è probabile faccia il suo esordio dal 1’ Mirko Vucininc, utilizzato da Conte solo nella ripresa nella sfida casalinga contro il Parma

QUANTA ABBONDANZA - Il rebus sull’undici titolare riguarda anche gli altri reparti. Se a centrocampo Pirlo e Marchisio sembrano inamovibili (e Vidal dovrà dunque ripartire dalla panchina), sulle corsie esterne potrebbero fare la loro comparsa gli ultimi arrivati, Elia ed Estigarribia, ma forse l’olandese e il paraguaiano dovranno attendere ancora un po’: “Stiamo cercando di farli ambientare e lo dovremo fare velocemente perché li ritengo giocatori importanti per questa squadra. Ci sarà bisogno anche di loro”. Se i tempi per un loro inserimento dall'inizio non saranno maturi, è probabile la riconferma di Pepe (molto positiva la sua prova contro il Parma, abbellita anche da un gol) e Giaccherini sull'altra fascia (o in alternativa Krasic).

GROSSO 'RIPESCATO' - In realtà è il ruolo di terzino sinistro la sola emergenza per il tecnico, dal momento che De Ceglie è squalificato e Ziegler è già stato allontanato negli ultimi giorni di mercato. Conte potrebbe decidere allora di spostare Chiellini sulla fascia, oppure affidarsi a Fabio Grosso, perennemente in bilico tra la condizione di ‘reintegrato’ e quella di ‘escluso dal progetto’ “Grosso è un giocatore che può dare ancora molto vista anche la sua enorme esperienza – ha spiegato Conte - Si sta allenando tanto e ha capito cosa voglio. E' stato reintregato per mio volere, ma non l'ho fatto per fargli un favore. E' stato agevolato dal fatto del rinvio del campionato e della sosta della Nazionale, perché ha potuto lavorare in maniera assidua e quindi capire cosa voglio. Poi nella parte difensiva, tra virgolette, è più facile per tanti versi integrarsi".

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Drak94
view post Posted on 17/9/2011, 13:50




Serie A - Mazzarri "Non pensiamo più al City"


Walter Mazzarri non ha ancora svelato il destino di Ezequiel Lavezzi: solo domenica si saprà se scenderà in campo contro il Milan nel posticipo della 3a giornata. "Dobbiamo entrare in campo come abbiamo fatto nel secondo tempo di Manchester", predica il tecnico.


"Ho detto ai ragazzi di archiviare le cose buone fatte e pensare subito alla partita con il Milan. Bisogna guardare la prestazione ma andare oltre, non deprimersi dopo una sconfitta e non esaltarsi quando le cose vanno bene. Bisogna avere equilibrio e andare avanti fino al termine della stagione".
Così Walter Mazzarri, tecnico del Napoli, presenta la sfida di domani sera contro il Milan, secondo appuntamento importante per i campani dopo il pareggio all'esordio in Champions League contro il Manchester City. "Lavezzi? Deve fare le cure, dovremo capire se è in grado di giocare al di là della volontà mia e del giocatore, aspettiamo il parere del medico. Non bisogna forzare troppo bisogna mettere in campo giocatori in condizioni al top in partite come quelle con il Milan. Rischio che non giochi? Valuteremo e vedremo se sarà al massimo".
"Dobbiamo entrare in campo come abbiamo fatto nel secondo tempo di Manchester. Non abbiamo avare timori reverenziali in partite di questo tipo. Nella ripresa ho visto un Napoli che ha cercato di imporre il proprio gioco. Turnover con il Milan? Quelli che hanno giocato a Manchester saranno privilegiati - ha spiegato il tecnico toscano - lo terrò in considerazione perchè è stata una gara particolare. Ne farò pochissimo di turnover, poi vedremo nelle prossime partite".

NAPOLI-MILAN: SEQUESTRATI 19 BIGLIETTI CONTRAFFATTI - Aveva 19 biglietti contraffatti per l'ingresso allo stadio in occasione della partita di calcio Napoli-Milan di domani sera: è stato denunciato dalla polizia. L'uomo, un trentaduenne incensurato, è stato fermato per un controllo ai Quartieri Spagnoli di Napoli dagli agenti del commissariato di Polizia «Montecalvario» e da pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Campania. Ora deve rispondere di ricettazione e contraffazione. I biglietti sono stati sequestrati.

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view post Posted on 17/9/2011, 15:08




Serie A - Allegri "Scudetto? C'è anche il Napoli"


Max Allegri deve far fronte a un'emergenza infortuni in vista della trasferta di Napoli: "Le scelte sono quasi obbligate, ma chi scenderà in campò farà una grande partita". E intanto si ferma anche Zambrotta


"Domenica sarà una gara importante anche se siamo all'inizio del campionato. Una gara difficile. Il Napoli quest'anno si è rinforzato molto. Ha migliorato la squadra a metà campo e con i sostituti. Credo che rispetto all'anno scorso che poteva essere una 'sorpresa', quest'anno è una delle candidate a vincere lo scudetto". Così Massimiliano Allegri, tecnico del Milan, alla vigilia della delicata trasferta sul campo del Napoli nel posticipo serale. "L'ambiente? Ci sarà entusiasmo, normale che sia così. Sono tornati in Champions e hanno fatto bene mercoledì a Manchester. Ci sarà tanto pubblico a sostenere una squadra che in questo momento lo merita".
Allegri torna al pari esterno sul campo del Barcellona. "Abbiamo sfruttato le qualità e le caratteristiche di quello che siamo noi. Il Barcellona è una squadra che contro tutti i club del mondo, a parte il match con il Real Madrid - puntualizza Allegri nel corso della conferenza stampa - ha sempre la gestione della palla. Contro di noi ha tirato poco in porta, contro le altre di solito dilaga, ci sono meriti anche del Milan".
Sulla formazione Massiliano Allegri ha le idee abbastanza chiare: "Mancano dei giocatori, è normale che quando hai pochi calciatori a disposizione le scelte sono quasi obbligate, ma chi scenderà in campo farà una grande partita anche perchè nei momenti di difficoltà con molti infortunati la squadra ha sempre risposto bene".

I CONVOCATI ROSSONERI, FUORI ANCHE ZAMBROTTA - Abbiati, Amelia, Roma, Abate, Antonini, Bonera, Nesta, Taiwo, Thiago Silva, Yepes, Aquilani, Emanuelson, Nocerino, Seedorf, Valoti (57), Van Bommel, Carmona (55), Cassano, El-Shaarawy, Ganz (56), Pato.

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view post Posted on 17/9/2011, 20:41




Serie A - Ribeiro e Larrivey, Cagliari in vetta!


2-1 sul Novara nel primo anticipo, ai piemontesi non basta Morimoto. Cagliari più convinto e convincente nella prima frazione, al Novara manca il peso offensivo per concretizzare il gioco prodotto. Decisive le reti di Thiago Ribeiro (la prima in A) e di Larrivey.


Il Cagliari supera per 2-1 il Novara e per una notte si godrà la vetta solitaria della classifica. Il secondo successo consecutivo in campionato arriva grazie alle reti di Thiago Ribeiro e Larrivey, mentre risulta inutile ai fini del risultato il gol di Morimoto per gli ospiti. Successo meritato per i ragazzi di Ficcadenti, più continui nella loro azione e concreti come non mai sottoporta.
4-3-3: si riparte da questa certezza in casa rossoblù dopo il colpaccio di Roma di una settimana fa. Quindi il tridente offensivo vede ancora Cossu e Thiago Ribeiro ai fianchi di Nenè, mentre a centrocampo ci sono Biondini, Conti e Nainggolan. Tesser propone, invece, qualche variazione rispetto al debutto con pareggio di Verona e ripropone Lisuzzo in difesa al fianco di Paci, Rigoni (che rientra dalla squalifica) in mezzo con Marianini e Porcari e Jeda in coppia con Morimoto, preferendolo a Granoche.

SBLOCCA THIAGO RIBEIRO - La partenza è di marca cagliaritana, con l'undici isolano bravo a premere da subito sull'acceleratore e sfruttare le discese sugli esterni di Pisano e, soprattutto, di Agostini per dare manforte a Cossu e Thiago Ribeiro e creare la superiorità numerica. Novara più manovriero nelle intenzioni, con Rigoni in veste di factotum e utilissimo tanto in fase di recupero quanto di collante tra centrocampo e attacco. All'11' è servita la prima palla-gol dell'incontro: Cossu calibra un cross meraviglioso per la testa di Thiago Ribeiro, sponda aerea del brasiliano per Biondini che trova la faccia di Ujkani a dirgli di no. Passano 12' e ancora Cagliari pericoloso, grazie alla consueta ispirazione del suo trequartista e al colpo di testa di Pisano smanacciato dal numero 1 piemontese. La partita resta comunque molto equilibrata e poco spettacolare, nonostante il Novara si limiti a pressare gli avversari e fatichi a creare gioco. Ma nessuno può definirsi sorpreso più di tanto quando Agostini sfonda sulla solita corsia mancina e, grazie anche alla deviazione a prolungare di Paci, recapita la palla sulla testa di Thiago Ribeiro (38'). 1-0 e prima gioia italiana per l'ex attaccante del Cruzeiro.
Prima dell'intervallo, i sardi colpiscono ancora con il destro da fuori di Naninggolan (42') ma Nenè è sulla traiettoria e l'assistente di Giannoccaro alza giustamente la bandierina del fuorigioco. Nessun cambio prima dell'inizio della ripresa e il Novara si presenta con piglio decisamente più coraggioso; un piglio che porta Morganella e Marianini a costruire una bella azione sulla destra, ma il traversone del centrocampista è troppo lungo per Jeda. Preme la squadra dell'ex Tesser e al 55' Porcari, su punizione, costringe Agazzi agli straordinari. Si tratterà di un fuoco di paglia: il Cagliari torna progressivamente padrone del campo, anche perchè Ficcadenti si accorge che la sua squadra necessità di maggiore freschezza e l'inserimento di Ibarbo per Thiago Ribeiro è da interpretare così. Si spegne, invece, la spinta di un Novara che inserisce i muscoli di Radovanovic e Granoche per provare a sovrastare fisicamente l'avversaria. La gara si mantiene sul filo dell'equilibrio e, dopo la grande azione personale di Nenè (72') sventata da Ujkani, arriva anche il momento di Larrivey per il brasiliano; nel finale c'è spazio anche per El Kabir al posto di Cossu.

LARRIVEY CHIUDE I CONTI - Le due contendenti sembrano stanche e il match si incanala verso il più classico degli 1-0 e invece il finale è assolutamente scoppiettante: all'86' il tiro-cross di Daniele Conti trova la deviazione astuta di Larrivey che vale il 2-0, 2' più tardi Morimoto calcia dal limite e (con la deviazione decisiva di Astori) riapre tutto. Ma il tempo a disposizione è poco e le energie delle due squadre ancora meno: la sfida del Sant'Elia termina così sul 2-1 per il Cagliari ed è giusto così per quanto si è visto in campo.

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Andrea Distaso / Eurosport
 
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view post Posted on 17/9/2011, 22:16




Serie A - Niente gol, a San Siro vince la paura


Termina a reti bianche il secondo anticipo della 3° giornata di Serie A tra le due grandi malate del calcio italiano. Inter e Roma, infatti, confermano tutti i limiti di questo avvio di stagione. Paura per Stekelenburg in avvio dopo uno scontro violentissimo con Lucio


Nessun gol, spettacolo a sprazzi e tanti errori da una parte e dall’altra. Inter e Roma non si fanno male e smuovono la classifica con il primo punticino dell’anno, Gasperini e Luis Enrique conservano le rispettive panchine, ma la sensazione che la strada per entrambi i tecnici sia ancora ricca di insidie, trappole, sorprese e soprattutto tremendamente ripida.

GASP TORNA A TRE, LUIS SORPRENDE TUTTI – Cambia ancora l’allenatore nerazzurro che, dopo la parentesi sfortunata di Champions, ripropone la tanto chiacchierata difesa a tre e boccia Jonathan con Obi a sinistra e Nagatomo a destra. Spazio alla fantasia di Sneijder, schierato alle spalle di Milito e Forlan con Pazzini inizialmente in panchina. Il tecnico spagnolo della Roma, invece, sorprende tutti e non tanto per la scelta di lanciare dal primo minuto il baby Borini al fianco di Totti e Osvaldo, ma piuttosto per il coraggio di proporre Taddei e Perrotta come terzini pur avendo i vari Rosi, Cassetti e Heinze in panchina.

PAURA IN CAMPO, PAURA PER STEKELENBURG – La posta in palio è ben presente nelle menti e nelle gambe dei giocatori che impiegano oltre dieci minuti a carburare. Tanto timore in campo, da una parte e dall’altra, con il primo sussulto che arriva solamente all’11esimo: Osvaldo si libera in area e scalda i guantoni di Julio Cesar con un destro rasoterra sul primo palo. Al quarto d’ora cala il gelo a San Siro. Cambiasso premia lo scatto in verticale di Lucio, anticipato dalla coraggiosa uscita bassa di Stekelenburg: il brasiliano, però, non toglie il piede e colpisce in pieno volto l’estremo difensore olandese che resta a terra immobile. Attimi di paura, con lo sfortunato Stekelenburg trasportato fuori dal campo in barella mentre Lucio se la cava solamente con un giallo. Luis Enrique manda in campo Lobont, mentre pochi minuti dopo arrivano notizie confortanti sulle condizioni dell’olandese trasportato in ospedale per i controlli del caso ma pienamente cosciente.

BORINI VIVACISSIMO, L’INTER CRESCE A DISTANZA – La partita si accende grazie anche a una Roma che cresce a dismisura trascinata da un Borini spumeggiante che al 20’ impegna severamente Julio Cesar. L’Inter si affida a uno Sneijder che gira però troppo lontano dalla porta e principalmente al contropiede. Milito sbatte in continuazione su Burdisso, mentre Forlan si fa notare solo con alcune conclusioni dalla lunghissima distanza che non possono certo impensierire Lobont. La migliore e ultima occasione del primo tempo capita così sui piedi di Nagatomo che, al termine di un’azione bellissima, spara di poco sopra la traversa da ottima posizione.

LA ROMA COSTRUISCE, L’INTER SPRECA – Ripresa che riabbraccia gli stessi protagonisti e lo stesso spartito, con la Roma a fare possesso palla e l’Inter a colpire in contropiede. Gli uomini di Luis Enrique partono a mille, sfruttando anche qualche amnesia di Ranocchia, ma non riescono a bucare la porta nerazzurra. L’Inter controlla e si accende a sprazzi, come quando Milito da due passi dalla porta gira fuori di testa una punizione di Sneijder. Gasperini richiama El Principe e inserisce un vivacissimo Zarate che accende il paziente pubblico di San Siro con alcune accelerazioni delle sue. La Roma fatica ad arrivare dalle parti di Julio Cesar, anche perché Borini e Totti esauriscono le batterie mentre Osvaldo non ne prende una. L’Inter invece si aggrappa esclusivamente a Sneijder, visto che Gasperini sostituisce anche Forlan inserendo a sorpresa il redivivo Muntari sfidando la pazienza di San Siro e di un Moratti per nulla soddisfatto in tribuna.

UN PUNTO A TESTA, MA I PROBLEMI RESTANO – Il numero 10 nerazzurro ci prova fino alla fine sfidando difensori avversari e sfortuna, come quando il suo sinistro a botta sicura da pochi passi dalla linea di porta si infrange sul corpo di Kjaer. Ma non basta. Inter e Roma portano a casa i primi punti stagionali, ma i problemi restano per entrambe le squadre. La Roma conferma di essere un cantiere ancora in costruzione, fatto di gran possesso palla ma con un attacco che spara ancora a salve. L’Inter, invece, pecca ancora di personalità, con un modulo che allunga eccessivamente una squadra incapace di imporre il proprio gioco e costretta ad affidarsi alle ripartenze. Un punto a testa, meglio di niente: per il gioco, lo spettacolo e soprattutto le vittorie, bisognerà ancora aspettare.

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Alessandro Brunetti / Eurosport
 
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260 replies since 10/9/2011, 12:29   1176 views
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