| Champions League - Zanetti "Non mi aspettavo un inizio così"
Il capitano dell'Inter preoccupato per lil difficile avvio di stagione vuole dare fin da subito una svolta alla situazione dei nerazzurri "Siamo tutti consapevoli di dover dare qualche cosa di più"
Tre gare ufficiali, tre sconfitte cocenti. Prima il ko nella Supercoppa italiana contro il Milan, poi i tre punti lasciati a Palermo (con 4 gol incassati) nel match d'esordio in campionato, ieri lo scivolone interno con il Trabzonspor nella prima di Champions League. Un avvio disastroso per l'Inter di Gasperini. "Nessuno si aspettava un inizio così". Lo dice capitan Javier Zanetti, ospite di Inter Channel nel giorno in cui festeggia i 10 anni di nascita della Fondazione Pupi. "C'è grande rammarico, ma è solo l'inizio - prosegue l'argentino. -Questo gruppo può dare delle risposte molto positive, ora vogliamo vincere sabato sera e cambiare questa tendenza. Nell'arco di una stagione capitano dei momenti di difficoltà, speriamo che il nostro sia solo questo e si possa ripartire da qui. Il calcio è fatto di episodi, a volta va bene, altre non gira, ieri con un solo tiro in porta ci hanno fatto gol e noi abbiamo sbagliato delle cose incredibili". Diciassette anni in nerazzurro, dieci dedicati alla sua fondazione. Lavoro per il quale il capitano dell'Inter vuole ringraziare "tutti, soprattutto il popolo italiano che mi ha dato una mano sin da subito, dimostrando una grande sensibilità e anche tutti i miei colleghi, che mi regalano le loro maglie o scarpe da mettere all'asta per raccogliere fondi per la Pupi. Voglio ricordare, ad esempio, che nel 2001, la fondazione doveva ultimare la costruzione della struttura che avevamo a Buenos Aires e i miei compagni di quell'anno lì, mi hanno permesso di farlo. Da qui è iniziato tutto...". "Nessuno pensa a fare rivoluzioni, noi le critiche non le sentiamo, pensiamo solo a lavorare. Moratti? E' amareggiato come tutti noi, ma è fiducioso". Così Javier Zanetti, ai microfoni di Sky Sport 24, sul momento dell'Inter e anche sulla posizione di Gian Piero Gasperini. Il capitano dell'Inter è stato anche il portagonista della "Prima serata" del canale tematico nerazzurro. "Bisogna superare tutti insieme questo momento di difficoltà - ha spiegato - ma ripeto siamo solo all'inizio, c'è ancora del tempo per poter rimediare. Noi siamo consapevoli di dover dare qualcosa in più, tutti quanti, soprattutto per uscire da questo momento e poi speriamo le vittorie arrivino". Certamente una di queste, davvero importante, Zanetti è vicinissimo a conquistarla. Sarà un record storico per il capitano nerazzurro, quello delle presenze assolute con la maglia dell'Inter: "Stiamo pensando a qualcosa, di sicuro creeremo una fascia speciale per quella data e magari una maglia. Sicuramente, questo traguardo è anche dei nostri tifosi, quindi festeggerò con loro, che da quando sono arrivato a Milano mi hanno dimostrato sempre tanto affetto". Si parla poi di calcio giocato. Di quello argentino, "se è possibile riuscire a dribblare Leo Messi? Con certi campioni accade che pensi di rubare palla, ma loro con la punta del piede arrivano sempre prima di te...Certo che gli parlo bene di Milano, sempre. Zanetti torna anche sulla serata del 22 maggio 2010, su quella Champions League alzata al cielo. "È stato un momento unico - ricorda sorridendo il capitano - indimenticabile non solo per me, ma tutti gli interisti soprattutto perchè eravamo in uno stadio bellissimo, il Santiago Bernabeu, nel quale io non avevo mai giocato prima di allora perchè quando avevamo affrontato il Real Madrid abbiamo giocato a Siviglia, poi c'era stata un'altra amichevole, ma io ero impegnato con la nazionale. Se sono pentito di non aver accettato l'offerta che mi fece il Real Madrid, visto che l'Inter in quel periodo proprio non vinceva? No, anzi pensavo il contrario: quando non si vinceva avevo fiducia nel fatto che il tempo avrebbe cambiato le cose. È così è stato".
++++++++++ Italpress
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