Bundesliga - Breno si è bruciato la casa da solo?
Il 21enne brasiliano è stato arrestato perché sospettato di aver incendiato la sua stessa villa nei pressi di Monaco. Dietro c'è una storia triste, tra infortuni e depressione...
Una storia curiosa e triste quella del difensore brasiliano del Bayern Breno, scampato all'incendio della sua villa nei pressi di Monaco ed ora arrestato perché sospettato di aver provocato l'incidente.
Il giocatore, dopo aver passato in ospedale qualche ora per dei lievi problemi respiratori, era stato ospitato dal connazionale Rafinha, ma nell'arco di un paio di giorni sono emersi dei particolari che mettono questa storia sotto una nuova luce.
Prima l'iscrizione nel registro degli indagati e poi l’arresto di Breno, deciso dal tribunale di Monaco e motivato dal pericolo di fuga e di inquinamento delle prove. Nel mezzo, come se non bastasse, anche l’indiscrezione del Munchner Merkur, che ha rivelato che il Bayern Monaco aveva deciso di supportare il difensore con un consulente psicologico presso il Max Planck Institute, lo stesso centro che lavorò in passato con un altro sfortunato giocatore bavarese, Sebastian Deisler.
Tra infortuni e case bruciate, non si può dire che questo sia un buon periodo per Breno: il brasiliano è fuori dalla fine della scorsa stagione per un problema al ginocchio e anche quando tornerà al 100% sarà difficile per lui conquistare un posto da titolare nella difesa di Heynckes, che sembra aver trovato grande stabilità con la coppia centrale Boateng-Badstuber.
Per Breno si era anche parlato di un interesse della Lazio e della Fiorentina nello scorso mercato invernale, ma ora chi avrebbe il coraggio di scommettere su di lui? Cinque anni fa questo ragazzo sembrava uno dei difensori di maggior talento in assoluto con la maglia del San Paolo, ma a Monaco questo talento non si è mai visto e adesso la spirale della depressione (e, chissà, la prigione…) pone un grosso punto di domanda sul futuro di questo giocatore, appena 21enne.
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Luca Stacul / Eurosport