Notizie dal mondo dell'atletica

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Drak94
view post Posted on 26/9/2011, 16:06




Atletica - Passaggio di consegne, Makau primatista


Il keniano infrange il record nella maratona che era di Gebrselassie. L'etiope è in gara e va forte fino a un certo punto, ma poi ha problemi di stomaco e, dopo una prima defaillance, si ritira. Nella gara femminile vince Florence Kiplagat all'esordio; torna Paula Radcliffe ed è subito terza


Aveva già annunciato il suo ritiro, poi aveva cambiato idea. Haile Gebrselassie è quindi regolarmente alla partenza della maratona di Berlino, quella maratona che nel 2008 gli aveva regalato la gioia di stabilire il nuovo record del mondo sui 42 km in strada, con 2:03.59.
Tuttavia questa volta, dopo un inizio brillante, gli va male: in testa per buona parte della gara, al km 27 accusa problemi di stomaco, probabilmente riflesso di qualche guaio muscolare, e si ferma. Riparte, aspettato da un altro dei concorrenti che lo tira di nuovo fino a farlo tornare secondo, ma intorno al km 40 arriva il ritiro definitivo. Nel frattempo Patrick Makau (foto AP/LaPresse), già vincitore nel 2010, prende il volo e va a vincere la corsa. Raccoglie dunque le consegne dell'etiope, stabilendo il nuovo primato mondiale con 2:03.38.
Se è appassionante la gara maschile, lo è altrettanto quella femminie. con il tempo si 2:19.44 trionfa Florence Kiplagat, al suo esordio nella massima distanza e capace da subito di correre il sesto miglior tempo di sempre. Ottima però anche la prova - e "pericolosa" in ottica Londra 2012 - la prestazione di Paula Radcliffe. La veterana delle corse, ferma da ben due anni per problemi di tiroide, centra subito il podio con un bel terzo posto.

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Drak94
view post Posted on 28/9/2011, 16:47




Maratona di New York - Phelps e Ohno preparano la Maratona


Un allenatore d'eccezione per preparare l'appuntamento con la Maratona di New York del prossimo 6 novembre. Sia il nuotatore che il pattinatore statunitensi sono fieri di poter parlare di una grande famiglia "olimpica"...


La squadra olimpica statunitense è una grande famiglia. Questo è il messaggio che Micheael Phelps e Apolo Ohno vogliono mandare nell'intervista andata in onda sui canali di Eurosport. Il nuotatore, ribattezzato il 'Cannibale di Baltimora', ha deciso infatti di prestare le sue attenzioni alla preparazione di Ohno, pattinatore di short track e vincitore della medaglia d'oro alle Olimpiadi invernali di Torino nel 2006.
"Poter aiutare Apolo per la prossima Maratona di New York è qualcosa di sensazionale per me - ha dichiarato Phelps, vincitore di ben sedici medaglie olimpiche - Sia io che lui facciamo parta della 'famiglia olimpica' ed essere qui oggi, avere la possibilità di frequentarci e divertirci un po' durante gli allenamenti è molto bello. Cercherò di fare il mio meglio per aiutarlo e supportarlo al massimo".

Agli sgoccioli di settembre, Ohno avrà a dispozione poco più di un mese per preparare la Maratona della 'Grande Mela' che passerà attraverso i cinque grandi stretti della città e risposto commentato con entusiasmo la disponibilità del suo 'collega olimpico'.
"Io e Michael siamo veramente dei buoni amici e ci conosciamo da molto tempo. Mi ha supportato in tutta la mia carriera ed io ho fatto lo stesso con lui. Sarò a Londra per i giochi olimpici del 2012 per fare il tifo, contribuire ed assistere ad una nuova impresa storica. E' bello sapere di poter contare su un grande staff, noi atleti olimpici costituiamo una vera e propria famiglia" - ha concluso. L'appuntamento con la prossima Maratona di New York è per il prossimo 6 novembre.

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Drak94
view post Posted on 5/10/2011, 17:38




Atletica - Farah miglior atleta europeo dell'anno


Il britannico, oro a Daegu nei 5000 metri, si è aggiudecato il titolo piazzandosi davanti al francese Lemetre e al connazionale David Green (FOTO AP/LAPRESSE)


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E' il britannico Mo Farah il "Miglior atleta europeo dell'anno".
Oro mondiale nei 5.000 metri a Daegu, distanza sulla quale ha stabilito anche il nuovo record indoor continentale lo scorso febbraio a Birmingham, e argento iridato nei 10.000 (solo 2 sconfitte in 14 gare quest'anno, record europeo a Eugene a luglio), Farah si è piazzato al primo posto della classifica stilata dalla EAA (la Federatletica europea), davanti al vincitore del 2010 Christophe Lemaitre, secondo, e a un altro britannico, David Greene, terzo.
Farah riceverà il riconoscimento il prossimo 15 ottobre ad Arona, in Spagna. Con lui sarà premiata anche la Miglior atleta europea dell'anno, la russa Mariya Savinova.

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Italpress
 
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Drak94
view post Posted on 16/10/2011, 13:33




Atletica - L'addio di Brugnetti "Siviglia memorabile"


L'atleta, iridato, campione olimpico e ora ai Giochi del Mediterraneo, lascia le gare. Il rimpianto? "Non essere riuscito a vincere il secondo mondiale a Osaka, perchè mi hanno buttato fuori a 2 km dall'arrivo, sarebbe stata la ciliegina sulla torta".


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Sedici anni di gare, una medaglia d'oro olimpica, un mondiale nella 50 km, un oro nei Giochi del Mediterraneo. Ivano Brugnetti oggi sta vivendo il suo ultimo giorno da atleta agonista per diventare grande e continuare a dare il suo contributo allo sport italiano e alle Fiamme Gialle chissà in quale ruolo.
"Oggi è una giornata memorabile, partita presto con questa bellissima commemorazione ai 100 anni di impegno della Guardia di Finanza, delle Fiamme Gialle nello sport, e finirà oggi pomeriggio con una grande gara", ha dichiarato all'Italpress Ivano Brugnetti, dopo aver letto la preghiera del finanziere nel corso della cerimonia che ha visto la scopertura della targa che il comune di Roma ha voluto dedicare ai 100 anni dei gruppi sportivi della Guardia di Finanza e prima di andare allo Stadio dei Marmi, dove si svolgerà la 6 prova del Grand Prix di Marcia "Trofeo Energest".
"Sarà il mio addio alle gare anche se non riuscirò a gareggiare perchè ho avuto un problema fisico e dovrò partecipare da fuori e li spingerò in tutto e per tutto". Una vita in marcia che oggi lo costringe a pensare al futuro: "Sto pensando a cosa fare da grande, è una cosa molto importante perchè sarà una scelta, una seconda pagina della mia vita tutta da scrivere, spero che tutto il bagaglio che mi ha dato in questi 16 anni di attività con le Fiamme Gialle mi possano servire in quello che deciderò di fare in futuro".
Tanti successi, tanti chilometri percorsi, qualche rimpianto e molte gioie: "Un rimpianto grosso è di non essere riuscito a vincere il secondo mondiale a Osaka, perchè mi hanno buttato fuori a 2 km dall'arrivo, sarebbe stata la ciliegina sulla torta".
La gara più bella non è tanto Atene quanto Siviglia (Mondiale di atletica leggera 1999 dove vinse l'argento e due anni dopo si trasformo in oro per squalifica del russo German Skurygin per doping), "perchè era la mia prima esperienza a livello mondiale, seconda medaglia per l'Italia, un argento che due anni dopo è tramutato in oro, ci ho lasciato il cuore - spiega -. Siviglia è stata la gara iniziale e culmine come tipologia di gara mia, anche perchè facevo la 50 km che è molto molto dura".
Nel pomeriggio l'addio alle gare, alle piste, una grande festa che aprirà una nuova pagina della sua vita.

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Italpress
 
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Drak94
view post Posted on 17/10/2011, 15:12




Atletica - Wilson Chebet fa il bis in Olanda


Il keniano trionfa ad Amsterdam dopo aver vinto in primavera la Maratona di Rotterdam. Attacco al 35 chilometro e tempo sotto le due ore e sei minuti


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Sotto lo striscione, nello stadio che ospitò le Olimpiadi del 1928, Wilson Chebet si conferma fra i grandi sui 42 chilometri e 195 metri e vince l’edizione 2011 della Maratona di Amsterdam. In una giornata di sole ma molto fredda gli atleti si sono dati battaglia su ritmi di poco inferiori a 3 minuti al chilometro per arrivare nella parte finale a contendersi il successo. Su un percorso notoriamente veloce per la mancanza di variazioni altimetriche oltre alla vittoria c’era da guardare anche il tempo. Al traguardo il vincitore lo ha fermato sulle 2h05'53", ottimo crono che conferma come questo 26enne keniano, alla sua terza maratona da protagonista in carriera (aveva iniziato a correre la distanza nel 2009 come lepre) sia già da considerare alla stessa stregua dei connazionali Makau, Mutai e Kosgei che dominano la scena.
La gara, andata via senza emozioni sino al 20 chilometro, si è infiammata per il ritmo impresso dalle lepri che hanno aumentato le frequenze e per tirare la volata a un gruppo di una decina di concorrenti che sono rimasti al comando. Il passaggio alla mezza maratona è stato di 1h02'39" con una proiezione finale al di sotto delle due ore e sei minuti .
Al 25° chilometro due delle lepri terminano la gara e il gruppo dei keniani e degli etiopi, fra i quali c’è anche il plurimedagliato Sihine al suo esordio sulla distanza, si assottiglia ancora di più. Dopo il passaggio al 30° chilometro e la caduta senza conseguenza a un rifornimento di Kiprotich parte Chebet. Il favorito rompe gli indugi al 33 chilometro e vola via inseguito da una delle lepri, Ndiema, che non intende finire in anticipo la sua gara. Il ritmo resta veloce sul piede dei 2’58’’ e il kenano finito secondo lo scorso anno, prende un buon margine che lo porterà sino al traguardo. Dietro di lui a prendere gli applausi del pubblico assiepato sulle tribune dello stadio Olimpico altri due keniani: Laban Korir sul traguardo in 2.06'05" ed Erica Ndiema in 2.06'07". Primo degli olandesi Butter davanti a Stitzinger mentre si è ritirato dopo 50 minuti l'olandese Koen Raimakers atleta di casa accreditato del miglior tempo fra i partenti olandesi ma costretto allo stop da problemi di stomaco. Nella gara femminile ha deluso Lornah Kiplagat finita quarta e soddisfatta solo per aver centrato il tempo minimo per entrare nella squadra per i Giochi Olimpici di Londra. La gara è stata dominata dalle etiopi con Tiki Gelana, alla sua prima maratona in carriera, che si è imposta in 2.22’.08” nuovo record della corsa davanti alle connazionali Getane e Kuma.

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Maurizio Trezzi / Eurosport
 
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Drak94
view post Posted on 5/11/2011, 13:45




Atletica - Tutto pronto per la Maratona di New York


Domenica 6 scatterà la 42esima edizione della celebre maratona che attraversa le strade della Grande Mela


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Domenica 6 novembre le strade della Grande Mela torneranno ad essere invase dal popolo globale dei runners della 42esima New York City Marathon. Un sogno e una sfida lunghi 42 chilometri e 195 metri, ovvero la distanza esatta tra lo start sul ponte di Verrazzano e l'arrivo a Central Park. Saranno oltre 40.000 quelli che anche stavolta attraverseranno, ognuno al suo passo e con quella personale motivazione che li ha condotti fin qui da ogni angolo del mondo, i cinque distretti della metropoli americana. In mezzo a loro anche tanti italiani, volati dall'altra parte dell'Oceano. Più ristretto, ma di alto livello, invece, il numero di quelli che ci saranno per vincere. È il caso dell'etiope Gebre-egziabher Gebremariam. Un anno fa era stato lui il primo al traguardo in 2h08:14. Domenica si troverà di fronte i keniani Geoffrey Mutai ed Emmmanuel Mutai. Stesso cognome, ma non sono parenti, anche se in comune hanno l'aver vinto nel 2011 due delle maratone più importanti: Geoffrey quella di Boston (con quel 2h03:02 non omologabile a primato mondiale per le ben note caratteristiche del percorso) ed Emmanuel quella di Londra (2h04:40), dopo essere giunto secondo un anno fa a New York.
Quarto incomodo, un altro etiope già primo a Londra, ma nel 2010: il bronzo olimpico Tsegaye Kebede. Attenzione, però, anche all'esordiente Matthew Kisorio, fresco di personal best di 58:46 sulla Mezza, al marocchino, argento olimpico e due volte iridato, Jaouad Gharib, all'etiope bronzo mondiale a Daegu, Feyisa Lilesa e al campione d'Europa Viktor Röthlin. Di primo piano pure il cast femminile che, anche in questo caso, porta sulla linea di partenza la vincitrice di Londra (e primatista mondiale dei 21,097km, 1h05:50), Mary Keitany, e quella di Boston, Catherine Kilel.
Tra di loro proveranno a farsi largo l'altra keniana Caroline Rotich, e una agguerrita pattuglia di etiopi con la tre volte vincitrice di Roma, Firehiwot Dado affiancata da Werknesh Kidane (moglie di Gebre Gebremariam), Misiker Mekonnin Demissie e Buzunesh Deba, atleta che a New York (nel Bronx) proprio ci vive.
Il Vecchio Continente mette in campo un folto gruppo di specialiste composto dalle russe Inga Abitova e Galina Bogomolova, dalle portoghesi Jessica Augusto e Ana Dulce Felix e dalla primatista svedese Isabella Andersson-Omoro. In chiave Usa atteso debutto per Lauren Fleshman, senza perdere di vista nemmeno la primatista neozelandese Kim Smith. Per l'Italia, al via l'ex pilota di Formula 1 Alex Zanardi che con la sua handbike torna a cimentarsi nell'evento che nel 2007 aveva inaugurato la sua bella avventura nel mondo dello sport paralimpico. In gara anche una rappresentativa di 14 parlamentari del Montecitorio Running Club.
Obiettivo della partecipazione dei parlamentari alla Maratona di New York è quello di raccogliere fondi a sostegno del Centro di Riabilitazione Don Orione di Ercolano (Na) e in particolare per il "Progetto Speciale Londra 2012" finalizzato al completamento di impianti sportivi per ragazzi disabili mentali con il sogno di prendere parte ai Giochi Paralimpici del prossimo anno. Diretta tv su RaiSport 1 dalle 15 alle 17.55.

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Drak94
view post Posted on 9/11/2011, 17:36




Atletica - Geoffrey Mutai e la Dado primi a New York


Geoffrey Mutai si impone con il nuovo record della gara nell’edizione 2011 della ING New York City Marathon. Successo in rimonta per l’etiope nella competizione femminile. Zanardi vince nella handybike.


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GARA MASCHILE - Una gara tattica e una piena di colpi di scena hanno segnato l’edizione 2011 della Maratona di New York, la gara sui 42 chilometri e 195 metri più famosa del mondo. Con condizioni perfette, sole e basse temperature, sono stati 47.000 gli atleti che hanno preso parte alla competizione, partita in mattinata dal Ponte Giovanni da Verrazzano nel quartiere di Staten Island e conclusasi, dopo le canoniche 26 miglia, in Central Park. Una gara massacrante non solo per la lunghezza ma per i continui saliscendi del percorso. Ad imporsi nella gara maschile è stato il keniano Geoffrey Mutai, già vincitore della Maratona di Boston dove aveva stabilito la miglior prestazione di sempre in 2: 03: 02, tempo però non omologato dalla IAAF. Sulle strade di New York Mutai ha dimostrato di essere fra i migliori interpreti della disciplina e anche di valere tempi stratosferici tagliando il traguardo in 2:05:06 crono che abbatte, di oltre due minuti, la precedente miglior prestazione a New York. La gara maschile è vissuta su buoni ritmi (10km in 30:22, 20 km in 1:00:02) e con un gruppo di testa formato da dieci top runners sino al 30km (1:29:45). A quel punto, dopo un rifornimento, Mutai ha saggiato la gamba dei suoi rivali con un primo scatto al quale hanno risposto il connazionale Emmanuel Mutai e i due etiopi Kebede e Gebremariam, vincitore dello scorso anno. Al secondo attacco di Mutai, un chilometro dopo, il solo Gebremariam ha provato a stargli dietro, staccandosi però nel successivo tratto in salita. Dietro il duo Emmanuel Mutai ha tenuto il passo e dopo aver visto il connazionale e omonimo scappar via ha ripreso i due etiopi per avviare la lotta per il secondo posto. Davanti Geoffrey Mutai non ha perso ritmo e da solo ha corso in progressione gli ultimi 10 chilometri di gara riuscendo a chiudere la seconda parte con un tempo di un minuto inferiore rispetto a quanto fatto nei primi 21 km di gara. Per il keniano tempo finale di 2:05:06, crono impensabile fino a qualche anno fa sulle strade di New York ma che conferma i progressi dei maratoneti che quest’anno hanno portato al nuovo record del mondo di Makau a Berlino (2;03:38).

GARA FEMMINILE - Completamente diversa la gara femminile. Qui la keniana Mary Keitany, terza lo scorso anno e vincitrice della Maratona di Londra 2011, è partita fortissima sin dall’avvio. Messasi in testa la Keitany ha staccato dopo soli 3 chilometri di gara le rivali per involarsi in una corsa solitaria gestita su tempi pazzeschi. Passaggio ai 10 km in 31:54 e approdo alla mezza maratona in 1:07:18 con oltre due minuti di vantaggio sul gruppetto di cinque atlete che la rincorrevano. I problemi per la leader sono arrivati al passaggio dal Queensboro Bridge e all’ingresso nella First Avenue, dove il suo ritmo si è fatto pesante e non più fluido. Il vantaggio sulle inseguitrici è iniziato a diminuire soprattutto per il lavoro dell’etiope Deba che ha sempre guidato il secondo gruppo. La Keitany ha tentato di resistere ma al 38 chilometro ha ceduto di schianto perdendo un minuto di vantaggio in un solo chilometro. Su di lei sono piombate le due etiopi Deba e Dado ma al momento del ricongiungimento a keniana, certamente più con la forza della mente che delle gambe, ha reagito rimanendo ancora al comando per un chilometro. I conti con la fatica non le hanno però lasciato scampo e il suo cedimento è stato ben letto della Dado che si è prodotta nell’allungo decisivo. Non ha mollato alle sue spalle la connazionale Deba che ha provato negli ultimi metri a rientrare finendo staccata solo di 4 secondi. 2:23:15 il tempo finale di Firehiwot Dado, per tre volte in carriera prima nella Maratona di Roma, a meno di un minuto dal record della corsa femminile di 2:22:31 che appartiene alla keniana Okayo. Terzo posto per la Keitany a cui non può non essere risparmiata la critica per aver affrontato in maniera troppo presuntosa la gara partendo troppo presto.
Da segnalare al vittoria di Alex Zanardi nella gara di handybike, un’altro passo verso la partecipazione dell’atleta azzurro alle Paralimpiadi di Londra 2012.

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Maurizio Trezzi / Eurosport
 
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21 replies since 27/7/2011, 21:45   142 views
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