| Sportellate - Alonso e Rossi, vittime delle vetture
Il pilota Ferrari e quello Ducati stanno vivendo una stagione piuttosto simile, in chiaroscuro, anche se la rossa di Maranello appare in recupero rispetto al team di Borgo Panigale. Con la vettura giusta si può vincere, basta averla...
ALONSO E ROSSI: DESTINI SIMILI - E' un'annata molto simile quella che stanno vivendo Fernando Alonso e Valentino Rossi, portabandiere di due team italiani i cui colori, però, sono un po' appannati. Ferrari e Ducati hanno conosciuto periodi migliori, questo è fuor di dubbio, e chi ci va di mezzo sono i piloti, o così almeno sembra, visti i risultati di questa stagione. Va detto che le due rosse si trovano ad affrontare Red Bull e Honda, due avversarie non da poco. Stratosferiche, irraggiungibili e dallo sviluppo invidiabile. C'è ancora tanta strada da fare dalle parti di Maranello e Borgo Panigale. Mondiali già ipotecati da Vettel e Stoner in Formula 1 e Motogp e team che già pensano alla prossima stagione. Inevitabile. Anche perchè, non dimentichiamo che Red Bull e Honda, prima di giungere al successo, hanno dovuto lavorare sodo. Il successo della Ducati guidata da Stoner nel 2007, su cui forse si sono un po' adagiati sugli allori a Borgo Panigale, e i tre anni di dominio della Yamaha, prima con Rossi e poi con Lorenzo, hanno anticipato le vittorie della Honda. Discorso simile per la Red Bull che ha aspettato il 2010 per vedere trionfare per la prima volta un suo pilota. Prima di allora il circus sembrava un affare esclusivo di Ferrari, McLaren e Renault. Ma già nel 2009, quando il mondiale lo vinse la neonata Brawn Gp sorta sulle ceneri della Honda, il team austriaco prometteva bene. Problemi alle gomme, seppur di diversa natura, hanno condizionato le gare di Alonso e Rossi domenica a Spa e a Indianapolis. Tuttavia, le sorti dei due piloti sono state completamente diverse. Lo spagnolo ha terminato la gara quarto, dopo aver perso il podio a pochi giri dal termine, il Dottore, invece, ha chiuso decimo una corsa persa in partenza.
FERRARI SULLA VIA DEL RECUPERO - La Ferrari sembra sulla via del recupero: da Valencia all'Hungaroring, il cavallino è sempre salito sul podio. Solamente in Belgio si è accontentato di un quarto posto frutto anche di problemi di blistering che hanno interessato anche Red Bull e McLaren. Gara particolare quella di Spa, per le condizioni atmosferiche, per il circuito già di per sè tanto affascinante quanto complicato, per una safety car che ha, comunque, condizionato in parte la corsa. Ma le ambizioni di podio della rossa di Maranello erano legittime e questa volta la strategia non centra granchè. E' la macchina, senza grip, a non funzionare come dovrebbe, serve una maggiore affidabilità e con questa Red Bull, francamente, c'è poco da fare.
DUCATI, ANCORA TANTA STRADA DA FARE - Risultato pessimo e neanche più di tanto sorprendente quello ottenuto da Rossi che al termine della gara non si nasconde e parla di "periodo difficile". La Ducati è indietro e al di là delle responsabilità di chi la guida, non è un caso che il feeling con il pilota tarda a crearsi. L'ha dimostrato Melandri lo scorso anno faticando ad adattarsi, salvo poi partire all'attacco, quest'anno, della Ducati, rea di averlo "mandato dallo psicologo", anzichè ascoltare i suoi suggerimenti per migliorare il veicolo. E Capirossi e Hayden, certo, non fanno eccezione. "Stiamo lavorando, anche per il 2012", conferma Vale. "Speriamo di essere sulla strada giusta", aggiunge.
ALONSO DIFENDE ROSSI - Sicuramente un alleato il Dottore l'ha trovato, e proprio in quel Fernando Alonso che, come lui, non sempre si trova a suo agio sulla rossa. L'asturiano ha difeso appena un mese fa Rossi dalle critiche nei suoi confronti. "Non conosco bene i problemi che ci sono in Ducati, ma anche noi vediamo le gare in tv. Valentino fa sempre il massimo come del resto facciamo noi, ma non sempre c’è la possibilità di vincere, a volte ci si riesce ed altre no - ha dichiarato -. Valentino è un nove volte campione del mondo e non deve dimostrare niente a nessuno. E non deve neanche fare l’ingegnere, quando gli metteranno a disposizione la moto giusta tornerà a vincere". Con la vettura giusta si può vincere, basta averla...
++++++++++ Lorenza Teti / Eurosport
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