| Serie A - Calderoli "Presidenti firmate accordo"
Il presidente del Palermo "Il solito assurdo teatrino all'italiana. Non occorreva l'aut-aut dell'Assocalciatori perché tutti i calciatori stanno ricevendo lo stipendio". Rivera "Motivazioni incomprensibili per fare sciopero". Della Valle "Mondo del calcio pieno di irresponsabili"
CALDEROLI "PRESIDENTI FACCIANO PASSO INDIETRO" - Dopo essere entrato pesantemente a gamba tesa il ministro della Semplificazione leghista Roberto Calderoli questa volta bacchetta i presidenti di serie A e gli chiede di evitare lo sciopero della serie A: “Credo che i presidenti debbano accogliere le richieste dei calciatori e far iniziare regolarmente il campionato – ha dichiarato Calderoli all'Ansa – Se il problema riguarda il contributo di solidarietà, lo risolveremo noi attraverso le leggi.”
TOMMASI "CONTRIBUTO SOLIDARIETA' PURO PRETESTO" - "Hanno sollevato e enfatizzato la questione del contributo di solidarietà per dire che il campionato si ferma a causa di questo, ma non è vero". Per il presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, intervistato da Radio Popolare, il contributo di solidarietà sarebbe un pretesto usato dai proprietari delle societa'. "Volevano che scrivessimo sul contratto che ci impegniamo a pagare il contributo di solidarietà, che eventualmente verrà emanato - spiega Tommasi -, Ma sarà la legge a stabilirne i tempi e i modi e in capo a quali redditi verrà calcolato. Queste dichiarazioni, a detta di tutti, anche se fatte, non avrebbero alcun valore". Poi Tommasi entra nel dettaglio: "Alcune società hanno a suo tempo firmato contratti al netto, trasferendo su di sé vantaggi e svantaggi di ulteriori diminuzioni o aumenti della tassazione. Ora corrono il rischio che cresca il carico dell'Irpef o della tassazione nei confronti del reddito dei lavoratori dipendenti e che questo ricaschi sulla società come costo aggiuntivo. Per questo si lamentano". Per l'ex centrocampista di Roma e Verona era inevitabile che la vertenza tra societa' e giocatori finisse con il rinvio del campionato, perché "era tutto stato deciso già prima da chi ha interesse a iniziare due settimane dopo". "Non so dove sia il privilegio per un giocatore di allenarsi con i compagni e non so dove sia il privilegio di aspettare una legge dello Stato che introduce una tassazione per pagarla" conclude Tommasi "Purtroppo qua funziona così: tutti ci danno contro e noi non possiamo rispondere perché in Italia il calciatore deve solo correre, dare spettacolo e stare zitto".
ALBERTINI “I PRESIDENTI SI CHIARISCANO” – Anche il vicepresidente della Figc Demetrio Albertini con una dichiarazione rilasciata all’Ansa ha detto la sua sullo sciopero della serie A: 'Prendo atto del voto dell'assemblea di Lega, 18 contro 2 per il no all'accordo, ma anche di dichiarazioni di diversi presidenti, in disaccordo con questa linea. Si chiariscano, chi la pensa diversamente parli in assemblea di Lega”. Quanto al contributo di solidarietà: “Nessun giocatore ha dichiarato che non paghera': i calciatori hanno sempre rispettato la legge”.
ZAMPARINI "IL SOLITO TEATRINO" - "Lo sciopero? Il solito assurdo teatrino all'italiana - commenta Maurizio Zamparini - Quello che voglio sottolineare è che malgrado il contratto sia scaduto - continua il numero uno rosanero - nessun calciatore è rimasto senza stipendio e nessuno subisce "violenza". Non occorreva l'aut-aut dell'Assocalciatori. Si stava cercando di dialogare con buon senso, ma non e' servito a nulla. Avrei giudicato positivamente la proposta dell'accordo ponte. Personalmente avevo anche provato a consigliare l'intervento di grandi nomi del calcio come Boniperti, Rivera, Zoff e Trapattoni, per avere un parere sul dissidio, secondo me, assolutamente sciocco". Zamparini non ricorda nella sua lunga esperienza di dirigente sportivo situazioni analoghe. "In 35 anni che faccio il presidente non ho mai avuto nessuna difficoltà con i miei calciatori. E' stata creata una cosa assurda dal nulla. Purtroppo anche nel calcio siamo quello che siamo in Italia. Sono convinto che l'11 settembre (per la seconda di campionato, ndr) si giocherà regolarmente". Il presidente rosanero si sofferma anche sul contributo di solidarietà. "Anche questa e' una cosa assurda. Per quello che mi riguarda essendo io, come società, sostituto di imposta nel momento in cui si dovrà pagare questa tassa, tratterrò dagli stipendi dei calciatori l'aliquota prevista".
MORATTI “UN ERRORE” - "Peccato, è un errore". Questo il breve commento rilasciato da Massimo Moratti dopo l'annuncio ufficiale dello sciopero del campionato di serie A per la prima giornata.
DELLA VALLE "MONDO DEL CALCIO LONTANO DALLA REALTA'" - A margine della conferenza stampa convocata a Milano il patron della Fiorentina Diego Della Valle ha anche parlato dello sciopero della serie A: ""Considero tutto questo contendere una banalità, da tutte le parti. Non entro nel merito di chi ha più o meno ragione. Dico solo che in questo momento così difficile che stiamo vivendo la gente e i tanti appassionati di calcio si aspetterebbero solo una cosa: godersi una bella partita di calcio per alleviare un po' e dimenticare tutti gli affanni della vita. Invece questo non avverrà ed è molto grave perché si intuisce come il mondo del calcio sia assolutamente lontano dalla realtà di tutti i giorni".
GHIRARDI,SERVE ASSEMBLEA LEGA SU ACCORDO PONTE - “Beretta convochi un'assemblea di Lega lunedì o martedì, l'Aic venga a spiegarci cosa intende per accordo ponte”. E’ questa la proposta che il presidente del Parma Tommaso Ghirardi, dopo il rinvio della prima giornata di serie A. “La proposta di un accordo ponte andava anche bene, ma non c'era tempo per discuterla - aggiunge all'Ansa, raccogliendo l'invito di Calderoli a fare un passo indietro - Lo sciopero è dei calciatori, non nostro, ed è intollerabile che non si giochi: si poteva scendere in campo e convocare un'assemblea”.
RIVERA “MOTIVAZIONI INCOMPRENSIBILI” – Anche Gianni Rivera dai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli dice la sua sulla tematica del giorno"Lo sciopero e' abbastanza incomprensibile, soprattutto se le motivazioni sono quelle che sono state comunicate, mi sembra davvero troppo poco. E' chiaro che, parlando di accordi collettivi e di contratti, bisognava poi capire sul piano materiale cosa poteva comportare giocare senza un contratto che garantisse i calciatori. Notiamo cosa avviene in Italia - continua Rivera - e non c'e' da meravigliarsi che tutto sia in discussione. Da quando il danaro ha iniziato a impossessarsi della vita quotidiana di tutti noi la situazione è peggiorata, mi sembra abbastanza evidente. E' un fatto che tutti riconoscono, ma alla fine nessuno fa un passo indietro". Secondo Rivera bisogna capire cosa c'e' realmente dietro lo sciopero. "E' incomprensibile la motivazione che ha spinto i calciatori a fare questa scelta. Forse ci sono altre motivazioni dietro, guerre personali o di categoria. Ma ho l'impressione che andando avanti così possa avere il sopravvento quella categoria di persone che sono nel mondo del calcio ma che del calcio non sono molto interessate".
ATALANTA, TIFOSI FURIOSI - Lo sciopero dei calciatori non è piaciuto ai tifosi dell'Atalanta. Sul muro di cinta del centro sportivo di Zingonia sono comparse le scritte: 'Sciopero vergognoso e 'Voi in villa a scioperare, noi in cantiere a lavorare’. Gianpaolo Bellini in conferenza stampa ha spiegato che lo sciopero è una “sconfitta per tutti”. Il difensore ha ammesso un certo imbarazzo, ma ha sottolineato: “Siamo molto arrabbiati per le accuse pesanti rivolte ai giocatori: si tratta di disinformazione e luoghi comuni che ci danneggiano. La questione non è economica - ha aggiunto - noi non abbiamo mai detto che non vogliamo pagare la tassa di solidarietà. A noi interessa invece l'articolo 7 che riguarda il trattamento dignitoso per i giocatori. Siamo stanchi delle promesse. Abbiamo fatto di tutto per evitare questo sciopero, ma non è servito”.
ULIVIERI “CHE AMAREZZA” – Anche il presidente dell’Associazione Italiana Allenatori ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli ha voluto dire la sua sullo sciopero della serie A: “Provo molta amarezza. Credo che oggi si sia capito da che parte sta la ragione, o per lo meno qual è la parte che ha cercato la serrata. Credo che si debba smettere di parlare dei calciatori e dei soldi che guadagnano: sono argomenti tirati fuori ad arte. Oggi queste cose vengono alla luce e si capisce chiaramente chi ha voluto questa serrata. Non si riesce a capire il perché non si giochi. I calciatori hanno fatto l'ultimo tentativo fino a questa mattina, oltre questo non si poteva andare. Da questa decisione si deve intuire quello che è l'obiettivo finale: su questo ci sono tanti dubbi e tante valutazioni da fare. Se il campionato inizierà l'11 settembre? Non lo so. Bisogna cercare di capire gli obiettivi di questa scelta fatta dalle società e non dai calciatori. A me sembrano che gli obiettivi siano chiari, che possono riguardare la federazione, il Coni, di sicuro non è il confronto con i calciatori. Siamo di fronte a qualcosa di grosso e di grossolano. Quando si usano la forza ed i muscoli, vuol dire che non c'è voglia di confrontarsi"
RICCA (LEGA NORD) “CALCIATORI VADANO IN FABBRICA" – Il consigliere comunale di Torino della Lega nord Fabrizio Ricca lancia una provocazione per far capire ai giocatori quanto sia sbagliato questo sciopero: “Per far capire ai calciatori quanto è stupido questo sciopero e quanto sia lontano dai diritti dei lavoratori veri, inviterei tutti i calciatori, lunedì mattina, a presentarsi negli stabilimenti al primo turno, per rendersi conto di qual è la realtà di noi tutti"
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