| Il rovescio della medaglia - Gli US Open dei tennisti italiani
Cosa attenderci dagli italiani impegnati nell'ultimo slam della stagione? Il cemento non è la superficie preferita dei nostri portacolori che, però, venderanno cara la pelle. Schiavone, Vinci e Fognini possono fare bene
Si avvicinano gli US Open. I big sono già a riposo e a prepararsi per l'ultimo slam dello stagione a New York, gli altri giocatori, invece, approfittano degli ultimi torneii che precedono l'appuntamento nelle Grande Mela per conquistare punti preziosi e trovare la forma, abituandosi alla superficie. Tra questi anche i nostri italiani ma, soprattutto, le italiane. La compagine guidata da Francesca Schiavone non ha rinunciato alla trasferta oltreoceano e prova a giocarsi le proprie carte fino all'ultimo. Dunque, abbiamo deciso, in prospettiva degli US Open, di provare a esprimere un parere sul cammino dei nostri portacolori a Flushing Meadows. Partiamo proprio dalla schiera rosa.
***DONNE***
FRANCESCA SCHIAVONE - La leonessa milanese difende i quarti di finale dello scorso anno quando fu battuta da Venus Williams. La numero 8 del mondo quest'anno ha confermato la finale del Roland Garros, pur non riuscendo a ripetere l'exploit dello scorso anno. Ma la terra è superficie ben più gradita alla numero 1 azzurra rispetto al cemento americano. Non parte tra le favorite alla vittoria finale, ma con un buon sorteggio, concentrazione e il repertorio di colpi a sua disposizione può fare bene.
ROBERTA VINCI - Tra le azzurre è quella in maggiore crescita. Il 2011 si sta rivelando per lei l'anno d'oro. Ha raggiunto il best ranling, posizione numero 19, e ha vinto solamente in questa stagione, tre dei sei tornei del suo palmarès (Barcellona, Hertogenbosch, Budapest). La settimana scorsa a Cincinnati è uscita subito all'esordio, forse vittima anche della stanchezza accumulata nelle ultime settimane. La settimana prima a Montreal aveva, comunque, raggiunto i quarti di finale arrendendosi solamente alla finalista Samantha Stosur. Se la stanchezza non gioca brutti scherzi, a New York potrebbe creare qualche problema alle sue avversarie.
FLAVIA PENNETTA - Male, molto male la stagione sul cemento della brindisina che proprio negli Stati Uniti due anni fa aveva raggiunto l'apice della carriera, entrando per la prima volta nella top ten. L'infortunio alla spalla di cui è rimasta vittima in primavera, purtroppo, ne ha condizionato la seconda parte della stagione. Dopo il terzo turno a Wimbledon Flavia non è riuscita a riconfermarsi e anche sul cemento americano ha rimediato sconfitte al primo e al secondo turno. Difficile fare pronostici, ma una cosa è certa: deve ritrovare gioco e convinzione nei propri mezzi e nelle proprie capacità.
SARA ERRANI/ALBERTA BRIANTI: La prima è appena uscita di scena a New Haven, la seconda attende Sabine Lisicki al secondo turno del Texas Tennis Open. Entrambe stanno attraversando un momento positivo di forma e, conoscendo la loro tempra, siamo sicuri che a New York venderanno cara la pelle.
***UOMINI*** Anche i colleghi maschi hanno provato a misurarsi con il cemento. Fognini, Seppi, ma anche Cipolla, ammirevole per lo sforzo profuso cimentandosi nelle qualificazioni al Masters 1000 di Toronto dove ha strappato il pass per il tabellone principale ed è stato fermato al primo turno da Nikolay Davydenko. Potito Starace ha, invece, preferito rimanere sulla rassicurante terra europea dove sa di poter fare bene e dove ha conquistato punti preziosi per la classifica. Volandri, invece, ci ha provato all'ATP di Salem, purtroppo con scarsi risultati.
FABIO FOGNINI - E' la speraza dell'italtennis azzurro. reduce dai quarti al Roland Garros, è stato costretto a saltare Wimbledon per l'infortunio al retto femorale della gamba destra. Il successo al primo turno del Masters 1000 di Cincinnati su Viktor Troicki fa ben sperare, ma la sconfitta contro un redivivo Blake al secondo è segno di una discontinuità che agli US Open non può permettersi. Se la concentrazione, la forma e - perchè no - un buon sorteggio lo sosterranno può ottenere discreti risultati.
ANDREAS SEPPI - Sul veloce è, forse, il migliore dei nostri giocatori, ma l'infortunio a un piede rimediato la settimana scorsa a Cincinnati che l'ha costretto al ritiro nel match contro Juan Martin Del Potro mette a rischio la sua partecipazione e, comunque, non gli permetterà di arrivare nella Grande Mela in buone condizioni.
POTITO STARACE - San Marino gli porta bene: si è laureato campione per la terza volta, ma si trattava di terra, amica del tennista campano. Sul cemento è tutta un'altra storia. Farà il possibile e cercherà confidenza sulla superficie che sarà teatro dello spareggio di Coppa Davis contro il Cile.
FILIPPO VOLANDRI/FLAVIO CIPOLLA/PAOLO LORENZI: Il cemento non è il loro migliore amico, ma ci metteranno il cuore. I primi due sono già qualificati, Cipolla ringrazia il ritiro del francese Jeremy Chardy che gli ha permesso di conquistare un posto nel main-draw. Lorenzi, invece, partirà dalle qualificazioni, ma è tra le teste di serie. Farà il suo, l'ha già dimostrato.
+++++++++ Lorenza Teti / Eurosport
|