NBA - Stelle in tour, ma si muove qualcosa
Tante stelle NBA partiranno per un tour di 10 giorni attorno al mondo che toccherà Porto Rico, Londra, Macao e Melbourne, ma nel frattempo, a New York, l'associazione dei giocatori e quella dei proprietari fanno un passo in avanti verso l'accordo sul nuovo contratto collettivo
Il nuovo incontro fra giocatori e proprietari è arrivato molto prima rispetto alle nere previsioni di inizio settimana: le parti si sono ritrovate a New York, e dopo una riunione-maratona di 15 ore qualcosa si è mosso nella giusta direzione, quella che porterebbe al termine del lockout.
Onde evitare irrigidimenti in partenza, il tema più spinoso - quello della suddivisione degli introiti - è stato toccato soltanto marginalmente, ma i giocatori si sono detti disposti ad abbassare le loro richieste al 52.5%, cedendo un altro mezzo punto (leggasi 20 milioni di dollari all'anno) ai proprietari, che avevano invece chiesto una ripartizione equa, su base 50-50.
Il discorso è stato più che altro incentrato sulla strutturazione del salary-cap: i proprietari vorrebbero introdurre forti limitazioni sulla possibilità di superare il tetto, di modo che anche le franchigie con mercati più piccoli possano reggere la concorrenza delle grandi piazze, ma i giocatori temono che l'inasprimento della luxury-tax e delle exception possa rendere il cap "hard" e non flessibile come è sempre stato.
"Non possiamo dire che ci siano stati grandissimi progressi - ha commentato Derek Fisher, presidente dell'assogiocatori, alla chiusura della tavola rotonda - ma abbiamo fatto qualche passo in avanti, sufficiente per permetterci di tornare a parlare". "È troppo presto per dire che abbiamo trovato un accordo - ha aggiunto il vice-commissioner, Adam Silver, nella foto -, ma di certo sono stati fatti progressi su alcune questioni importanti come la luxury tax". Le parti si ritroveranno nella notte fra giovedì e venerdì, ora italiana. Anche il commissioner David Stern, che ha già tagliato le prime due settimane di regular-season, si è detto positivo: la sua speranza è di riuscire ad evitare il secondo taglio (già annunciato martedì) che polverizzerebbe l'intero mese di novembre e ri-stilare un calendario completo di 82 partite.
LE STELLE VANNO IN TOUR - Nel frattempo, però, diverse star NBA lasceranno gli States per impegnarsi in un tour mondiale fra domenica 30 ottobre e mercoledì 9 novembre: la prima tappa sarà a San Juan, in Portorico, poi seguiranno due esibizioni a Londra (1 e 3 novembre), una a Macao (6 novembre) e due a Melbourne (8 e 9 novembre). La selezione sarà capitanata da Kobe Bryant, Kevin Durant e Dwyane Wade, cui si aggiungeranno Amare Stoudemire, Blake Griffin, Carlos Boozer, Chris Kaman, Chris Bosh, Dwight Howard, Kevin Garnett, Kevin Love, Paul Pierce, Rajon Rondo e Tyson Chandler.
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Daniele Fantini / Eurosport