Calciomercato - Milan, tutti i nomi del dopo-Cassano
Da Quagliarella a Borriello, passando per Drogba, Anelka e Podolski. I dirigenti rossoneri sondano tutte le piste nel mercato italiano e in quello europeo, ma guardano anche alle soluzioni interne: Inzaghi ed El Shaarawy scalpitano
Il Milan aspetterà Antonio Cassano. L’ha detto e ripetuto Adriano Galliani in questi giorni, per dimostrare la vicinanza, soprattutto umana, a un ragazzo bloccato dal destino proprio nel momento più importante della carriera. Un’operazione al cuore, dopo l’ictus ischemico di sabato scorso, che lo terrà lontano dai campi fino al termine della stagione e che priva Allegri di una pedina importantissima per provare a vincere tutto. Mai come in questa stagione, Cassano aveva recitato un ruolo da protagonista e si era meritato la fiducia di tutto l’ambiente a colpi di giocate spettacolari e prestazioni super.
Annata davvero disgraziata per il tecnico rossonero, che in questa stagione ha già dovuto affrontare diverse defezioni nel reparto offensivo: ha iniziato Robinho con la pubalgia che lo ha tenuto lontano dai campi fino a poche settimane fa, poi il momentaccio è proseguito con i problemi muscolari di Ibrahimovic e di Pato, in ordine di tempo. Fino al malore di Fantantonio. Il cui stop impone ai dirigenti milanisti di tornare sul mercato per individuare un rinforzo che mantenga alto il livello qualitativo.
LE SOLUZIONI ITALIANE - Il mercato di gennaio offre spesso occasioni insospettabili e a buon mercato, come insegnano i casi Van Bommel e proprio di Cassano dell’annata passata, che arrivarono a parametro zero dai rispettivi club e diedero un apporto fondamentale per la conquista del 18° titolo. Il panorama italiano e quello europeo offrono un discreto numero di alternative che potrebbero fare al caso dei rossoneri. Galliani guarda con interesse a interlocutori privilegiati come la Juventus di Agnelli e Marotta, che potrebbe mettere sul piatto tre giocatori come Quagliarella, Amauri e Toni. L’attaccante napoletano per caratteristiche fisiche e tecniche si avvicina maggiormente a Cassano, ma l’attuale capolista del campionato lo ritiene giocatore di valore e quindi preferirebbe non cederlo a una diretta concorrente. Amauri e Toni andrebbero a colmare un vuoto nella rosa del Milan, quello dell’assenza di un vice-Ibrahimovic, ma il primo (per ammissione diretta del suo procuratore) avrebbe già un futuro scritto in Inghilterra, mentre il centravanti dell’Italia campione del mondo nel 2006 non convince appieno per questioni anagrafiche e tecniche. L’impressione è che il meglio lo abbia già dato e che la Juventus stia solo aspettando l’occasione per rifilarlo al primo malcapitato. E se la soluzione fosse un gradito ritorno? Sarebbe il caso di Marco Borriello, che lasciò Milano nell’estate 2010 per fare posto a Ibrahimovic, ma che a Roma non ha mai trovato la considerazione che avrebbe meritato. Luis Enrique non lo vede e il giocatore attende la finestra di gennaio per cercare una sistemazione adeguata. La necessità dei giallorossi di liberarsi di una mina vagante da 4 miloni a stagione potrebbe spingere il Milan a tornare sui propri passi; senza considerare che la compatibilità tecnica con Ibra non sarebbe irrealizzabile.
SUGGESTIONI STRANIERE - Spostandoci fuori dai confini italici, ci sono un paio di nomi decisamente affascinanti che potrebbero catturare le attenzioni degli uomini-mercato di via Turati. Bomber finiti ai margini nei rispettivi club, magari con un’esperienza alle spalle che possa tornare utile anche in ottica Champions. E’ il caso di Didier Drogba o Nicolas Anelka del Chelsea, poco coinvolti da Villas Boas nelle ultime settimane e in bilico nelle strategie societarie. Particolarmente accattivante la situazione dell’ivoriano, che non ha ancora disputato un solo minuto in Europa (condizione essenziale per essere iscritto nella lista di gennaio) e il cui rinnovo a Stamford Bridge tarda ad arrivare. Spostandoci in Germania, c’è un attaccante che Galliani e Braida seguono da tempo: si tratta di Lukas Podolski, mancino terribile della Nazionale tedesca che è riesploso a Colonia dopo 3 anni in chiaroscuro al Bayern Monaco. Giocatore duttile, ancora abbastanza giovane (è un classe ’85) ma già con due Mondiali e un Europeo alle spalle.
E SE SI LANCIASSE IL FARAONE? - Per ora restano nomi, ipotesi, idee, ma dal quartier generale rossonero non filtra nulla, anche se i bene informati confermano che l’amministratore delegato dei campioni d’Italia abbia già attivato i suoi uomini per rinforzare la squadra con almeno due colpi tra centrocampo e attacco. E se invece la risoluzione dell’enigma fosse già in casa? Pippo Inzaghi e il giovanissimo Stephan El Shaarawy scalpitano, dopo essere stati esclusi troppe volte da Allegri. Ma se il primo non può rappresentare per questioni di età il futuro del club, il piccolo Faraone incarna per estro, velocità di esecuzione e genialità proprio il sostituto ideale del fenomeno di Bari Vecchia. Spesso la necessità aguzza l’ingegno e… fa risparmiare tanti soldi.
+++++++++++
Andrea Distaso / Eurosport