Allenamento chakra adesivo

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mike3000
view post Posted on 14/10/2010, 22:25




SPOILER (click to view)
narrato
-parlato
§pensato§


In The Morning

Da circa una settimana Mitsuo era in trepidante attesa di qualcosa,ogni notte andava dormire come se fosse la sera prima del proprio compleanno,quando si attende con ansia l’indomani per scartare i regali e scoprire quali sono i nuovi giochi e se magari tra questi ci fosse anche il tanto desiderato gioco reclamato ai propri genitori.La settimana prima si era recato di buon ora all’accademia ninja di kiri per inoltrare la sua richiesta di iscrizione e da allora attendeva la lettera di risposta.Quella mattina si svegliò però con meno entusiasmo,del resto le emozioni quotidiane diventano presto routine e perdono tutto il loro fascino,tutta la loro carica emotiva,arrivando in fine a perdere anche il connotato di emozione e divenendo,per una mentalità contorta e malata come quella di Mitsuo,dei veri e propri fastidi non dissimili da quelle mosche che durante il giorno entrano nella tua stanza senza che tu te ne accorga e cominciano a tormentarti nel momento in cui ti stendi nel letto alla sera per dormire cominciando a svolazzare per la camera,proprio nella posizione del tuo giaciglio ronzandoti con forza e vigore nelle orecchie.Fastidi di cui non puoi liberarti finchè non uccidi quella dannata mosca,ma la cosa al buio si rende estremamente difficile.Queste mosche scatenano l’ira di Mitsuo che alla fine si addormenta e comincia a sognare mille modi in cui torturare sadicamente quelle creature fino alla morte,la loro morte che porta pace nella testa del ragazzo.Non dissimile dalla tortura dei sogni di Mitsuo,quella mattina arrivò la gradita lettera.Mitsuo si era appena svegliato esordendo in un sonoro sbadiglio,di quelli gustosi che si fanno appena svegli la mattina,udì bussare alla porta così scese dal letto e si infilo le ciabatte.Ancora mezzo addormentato l’aspirante ninja trascinava quella che era solo la distorta proiezione mattutina del suo consueto vigore attraverso lo sporco e impolverato corridoio della casetta,sfregandosi gli occhi con in pugni chiusi e tenendo testa e spalle ciondolanti come se non avesse la forza per opporsi alla gravità.

§chi è quel fottutissimo stronzo che mi sveglia la mattina presto...suppongo io possa anche ucciderlo...già magari lentamente legandolo ad un palo e coprendolo di sterco finchè non viene mangiato dalle mosche!...si non sarebbe male come idea...devo contenermi cazzo,altrimenti va a finire male...e magari è anche il postino con la mia lettera§

La situazione di attesa faceva sentire il suo influsso soprattutto nella complicata mentalità di Mitsuo,accentuando la parte più recondita dei suoi pensieri e costringendolo a grossi sforzi mentali per trattenersi dal mostrare il vero se stesso,ciò non faceva altro che renderlo sempre più irascibile e la cosa lo preoccupava,rendendolo ancora più nervoso.Era un circolo vizioso che poteva portarlo alla follia più totale,se per “follia più totale” intendiamo qualcosa che vada oltre a quanto già fosse pazzo di suo.L’unico rimedio che poteva porre fine a tutto ciò era il ricevimento della risposta da parte dell’aministrazione dell’accademia del villaggio,che sperava stesse per ricevere in cul preciso istante.Così,ricordandosi gli insegnamenti della madre,fece un respiro profondo inalando molta della polvere che alleggiando nell’aria rendeva sporchi e grigi i colori del legno,quindi si mise in posizione ben eretta ed afferrò con vigore il pomello della porta color oro opaco di forma sferica.Il pomello era molto freddo e la sensazione di gelo era accentuata dal contrasto con la temperatura del corpo di Mitsuo che racchiudeva ancora tutto il calore che crea il proprio letto in una notte autunnale.Un brivido di gelo percorse il braccio destro del Mikawa che aprì la porta con calma e fremente di eccitazione esclamando:

-Chi è?

Alla porta vi era in attesa un uomo bassocon una calvizia incipiente che gli lasciava solo pochi capelli sul lato della testa a formare quello che era una sorta di zoccolo di cavallo.La calvizia unite alle vistose rughe sul volto,in special modo sulla fronte,facevano pensare che il signore avesse una cinquantina d’anni portati molto male.L’uomo era evidentemente trascurato,le mani erano piene di calli e tagli e si poteva avvertire la durezza e ruvidezza anche solo con la vista.Erano mani di un uomo corroso dal tempo e dal lavoro,e l’impressione era rafforzata dalla posizione lievemente arcuata delle spalle,tendenti al basso.La pelle era scura,ma non abbronzata bensì come ricoperta di uno strano strato di sporcizia troppo spesso per non essere notato ma troppo poco e troppo radicato per essere eliminato.La trascuratezza della persone era comunicato anche dal suo vestiario,infatti indossava una semplice maglia a maniche lunghe e un pantalone di tessuto simile al jeans ma scadente con diverse toppe in corrispendenza delle ginocchia.Sia il pantalone che la maglia avevano i bordi visibilmente usurati,inoltre non si poteva affatto dire che fossero puliti,ma neanche eccessivamente sporchi.Il colore degli abiti era sbiadito,il verde della maglietta ora tendeva al grigio mentre il colore originario del pantalone non era affatto riconoscibile.Il volto dell’uomo comunicava stanchezza persino nell’atto del sorriso,sorriso che rivolse al giovane Mitsuo più per abitudine e costrizione che per vero sentore.La scarna figura porse una lettera al ragazzo quindi disse con voce calma,tranquilla e il più cordiale possibile:

-Sono il postino ragazzo,ho qui con me una lettera da parte dell’accademia del villaggio.Sei tu Mtsuo Mikawa?-

-si sono io,mi dua la lettera e se ne vada,non voglio che perda ulteriore tempo

L’uomo lasciò la lettere al ragazzo,annuì sorridento e si incamminò con passo affaticato per la strada.Era evidente che quell’uomo vivesse in condizioni davvero difficili,al limite del sopportabile dopo così tanti anni di vita.

§Pover’uomo,se morisse le sue difficoltà finirebbero...finalmente sarebbe libero da ogni affanno...NO!basta devo trattenermi dal pensare queste cose maledizione!§

Nella mente del ragazzo si attanagliavano mille pensieri,mille problematiche,mille domande e duemila risposte.Nonostante quanto si possa credere a questo punto,però,il dissidio interiore si era attenuato col ricevimento della lettera,era finalmente svanito quel maledetto maledetto fastidio simile alle mosche.Con occhi curiosi ed eccitati Mitsuo aprì la lettera nel corridoio,proprio lì dove aveva accolto il postino.Squarciò la carta di cui era fatta la busta ed aprì il foglietto che era stato piegato in due lembi.Lesse rapidamente le intestazioni di rito,quindi si soffermò sulla parte che più gli interessava che lo informava di doversi presentare in un campo poco distante dall’accademia dove avrebbe incontrato il sensei che lo avrebbe sottoposto ad un particolare addestramento.Dopo aver esultato in modo contenuto semplicemente stringendo il pugno destro il ragazzo cominciò a prepararsi per l’incontro con il sensei che sarebbe avvenuto quella stessa mattina.

[...]

Il Campo ed Il Sensei

Vi sono momenti importanti,fondamentali e indimenticabili nella vita di uno shinobi:la prima missione,la prima lezione all’accademia,il primo scontro,la prima tecnica realizzata etc... tra questi l’evento certamente più importante è il primo incontro col proprio sensei.Da quest’ultimo, infatti,dipende gran parte del futuro avvenire dello shinobi,del suo modo di essere,del suo modo di agire,del suo modo di combattere.Il sensei è la prima fonte di ispirazione per un ninja,consciamente o inconsciamente l’allievo si rifarà sempre al maestro,anche quando lo rifiuterà per divergenza di visioni.Quella mattina era quindi la mattina più importante per il futuro ninja Mitsuo,quella mattina avrebbe conosciuto il suo sensei,non solo avrebbe anche cominciato ad allenarsi con lui.Erano le 9 e 30 del mattino e la flebile luce del sole stentava a filtrare tra la nebbia di Kiri,Mitsuo si era recato sul posto indicato dalla lettera,appena arrivato era stupito,attonito e,immancabilmente,nervoso.Non poteva credere che fosse quello il posto del suo allenamento,del suo primo allenamento,di ciò che aveva atteso per così tanto tempo.

§fottutissimi stronzi,mi dicono che devo allenarmi e mi portano in questo posto...incredibile...immagino chi sarà il mio sensei,probabilmente un pesce...maledetti...§

Il luogo dove si trovava non aveva nulla che potesse rimandare minimamente ad un campo di allenamento,era infatti una parte nascosta ai più del porto del villaggio,e l’unico vantaggio che presentava,oltre al fatto di essere appartata,era la minor presenza di nebbia rispetto al resto del villaggio.Non era altro che un vicoletto non molto largo con una piccola banchina in legno vecchia e cadente per l’attracco di piccole navi.Ben legata ala banchina vi era una vecchia bagnarola che per caratteristiche di decadenza assomigliava in tutto e per tutto alla banchina cui era attraccata.La barchetta sostava a circa 40 metri dalla riva trattenuta,oltre che dalla fune che la legava alla banchina,da un’ancora,o almeno ciò si intuiva dalla presenza di una catena che,dalla nave,scendeva sotto la superfice dell’acqua.Sulla terra ferma la strada era umido e scivoloso poichè bagnato dall’acqua marina che si trovava di pochissimo sotto il livello della strada,il luogo era inoltre circondato da 2 alti muri,uno di fronte al mare ed uno alla destra di questa parete,a chiudere poi la vista a probabili spettatori vi era un meretto spesso e alto circa la metà di quelli precedenti dietro al quale vi erano dei barili in legno marcio,alcuni rotti e gocciolanti.Tutto l’ambiente era totalmente regnato dal grigio in tutte le sue sfumature,persino il legname della banchina o della barca,e persino dei barili non era più marrone o color legno,ma il colore di questi oggetti faceva anch’esso parte delle varie sfumature di grigio,in particolari di quelle sfumature più scure.Mitsuo non vedeva alcuna persona lì,e ciò lo innervosì ulteriormente,non solo il luogo scelto per il suo allenamento non aveva nulla di simile ad un campo di addestramento ma il suo sensei era anche in ritardo.Così si sedette con le braccia conserte su uno dei barili e attese tamburellando con il tallone sul legno marcio producendo un suono sordoed irreale,e tentando di scaricare la tensione accumulata.

§benissimo adesso mi tocca anche aspettare maledizione§

[...]

Attese per diverso tempo,non gli era chiaro se fosse passata un’ora o solo 15 minuti,Mitsuo sapeva solo che era molto,troppo tempo.La sua vita era un perenne bilico tra quiete precaria e profonda ira cieca,malata e pazza,e l’attesa non aiutava di certo a farlo rimanere in stato di queiete e pace,ma ogni volta che la causa dello stress veniva a mancare la calma che scaturiva nella sua mente era,per lui,qualcosa di incredibilmente piacere,fu così anche in questo caso.Infatti non appena scorse un’ombra nella nebbia che sembrava essere il suo sensei Mitsuo balzò in piedi,eccitato e non più molto nervoso,ma pur sempre irritato.L’ombra era quella di un’uomo adulto,magro ma non esile.Mano a mano che l’ombra si avvicinava all’aspirante ninja questa diveniva sempre più definita,guadagnando colori e dettagli ed alla fine la figura che si parò di fronte al Mikawa era un giovane ragazzo alto,magro,dai capelli il cui colore,fondendosi con quello della nebbia,era cinereo e tuttavia non spento,ma vivo,ricco,colore che sembrava abbinarsi con gli occhi cerulei che spiccavano nel grigiore del paesaggio.Il ragazzo aveva il tipico vestiario da ninja,un pantalone di colore sicuramente scuro,ed il tipico giubbotto da chunin che non era ben visibile nella nebbia,se non ponendo molta concentrazione sulla parte superiore del corpo del ragazzo.Nonostante gli abiti indossati era visibile la muscolatura,specie sulle braccia,questa era si definita ma non eccessiva,di quelle muscolature che si ottengono per via del lavoro svolto quotidianamente e no di quelle artificiose dovute all’eccesso di attività fisica.L’uomo aveva una faccia molto seria,ma non turbata o nervosa,semplicemente seria,imperturbabile.Appena l’uomo e Mitsuo si trovarono faccia a faccia si guardarono negli occhi,il celeste si stagliava nel nero e il nero nel celeste.Lo sguardo era incredibilmente intenso,era un attimo di lunghezza spropositata che eliminò del tutto il nervosismo di Mitsuo.Fu uno sguardo intenso,dominato dal silenzio,uno sguardo di conferma,di ricerca di risposte alla domanda:”sei tu?”,la risposta,stando a ciò che ne seguì,fu affermativa.

-Bene tu sei Mitsuo Mikawa,io sono il tuo sensei Akihiro Hinaji e oggi ti insegnerò a controllare il chakra adesivo-

La voce con cui disse ciò era glaciale per quanto era fredda e prima di emozioni,così come il suo volto che non faceva trasparire nulla,la cosa era quasi spaventosa e stupì il ragazzo che come risposta a ciò si dipinse involontariamente un ghigno sul volto,un ghigno che aveva un chè di sadico,di cinico,di malato.Era,quel ghigno,la parte più interiore di Mitsuo che si esplicitava all’esterno,che fuorisciva dopo un lungo tempo di prigionia.Non era la prima volta che accadeva,ma era emblematico che fosse accaduto così presto nella sua carriera di accademo alla scuola ninja.Mitsuo,dopo la presentazione del sensei,aveva voglia di cominciare subito l’allenamento,oramai il luogo passava in secondo piano rispetto alla figura di Akihiro,che lo affascinava per l’incredibile freddezza.Gli ricordava molto ciò che sua madre gli diceva che doveva essere,ciò che sarebbe dovuto apparire all’esterno.La sua schizofrenia inoltre,dopo il ghigno,sembrava essersi placata,o meglio sembrava ora integrarsi con l’altra personalità,con la situazione,il suo dissidio sembrava essersi placato,sembrava essersi conciliato.

§Questo ragazzo è incredibile,dovrei essere così...e lui mi allenerà magnifico!§

-vedo che già conosce il mio nome,quindi diamo subito il via all’allenamento-

Disse ciò con tono calmo,pacato,freddo,quasi a voler imitare il sensei.Ma il tono lasciava trasparire una flebile sfumatura di ammirazione,di eccitazione,come un’interferenza sul messaggio principale,un’interferenza debole e difficile da percepire.I due non avevano ancora smesso di guardarsi negli occhi,comunicavano attraverso essi,e l’assenso del sensei alle parole del giovane allievo fu comunicato proprio in questo modo.Il sensei cominciò a parlare

-Imparando a controllare il chakra adesivo potrai camminare su superfici diversi e persiono su pareti verticali,persino sull’acqua-

Il sensei si incamminò sull’acqua con passo tranquillo,rilassato,appena toccò l’acqua con il piede non mostrò il minimo segno di perdita d’equilibrio o difficoltà.Fece 5 passi sulla superfice quindi si girò e riprese a parlare

-Questo è ciò che intendo...Per fare ciò devi concentrare il chakra nei piedi cosicchè si crei una sorta di patina adesiva che si interponga tra te e l’acqua e ti faccia rimanere a galla.La quantità di chakra precisa dovrai trovarla tu,ma ricorda che se ne metterai troppo poco affonderai e se ne metti troppo sarai poco stabile e cadrai.L’allenamento sarà finito quando raggiungerai a piedi la barca laggiù,ti aspetterò lì e non ti darò altre informazioni sta a te capire il resto... -

Mitsuo annuì semplicemente,gli era tutto chiaro e non era necessario parlare,ora era il momento di allenarsi,di agire.Nel frattempo Aikihiro si diresse verso la barca attraccata e vi salì dentro con un piccolo salto.La barca oscillò vistosamente ma Aikihiro non si scompose affatto e attese che si esaurisse il movimento oscillatorio.Quando questo si fu fermato si sedette su una delle assi trasversali al corpo della barca che fungono da posti a sedere nella bagnarole di quel tipo.Nella mente di Mitsuo non vi era stata così tanta pace da molto tempo,il dissidio interiore si era placato,si era riconciliato affinchè il soggetto primo potesse ottenere successo portando giovamento ad entrambe le sue parti,ad entrambe le sue versioni.Mentre guardava il suo sensei sedersi sulla nave per cominiciare il suo dolce far nulla,Mitsuo si tolse il mantello e la maglia che indossava e li ripose su uno dei barili uno di fianco all’altro.A torso nudo si potevano notare i suoi muscoli che rassomigliavano molto quelli del sensei.La muscolatura non era però equilibrata come nel caso del maestro,spiccavano agli occhi i bicipiti,i pettorali,gli addominali,le spalle ma i restantanti muscoli sembravano essere definiti solo di rimando,indirettamente.Ciò era dovuto al tipo di allenamento che sosteneva Mitsuo,incentrato sulle poche conoscenze ed esercizi che poteva fare nella sua casa.I lunghi capelli neri raccolti al livello della nuca scendevano centrali lungo la schiena fino alla sesta o settimana vertebra toracica,più o meno a metà dei trapezi,e risaltavano in tal modo il fisico del ragazzo,in special modo l’ampiezza delle spalle.A torso nudo faceva certamente freddo al ragazzo,ma vi era il rischio di bagnarsi e se fosse accaduto con indosso la maglietta sarebbe stato certamente peggio.
Mitsuo fissò l’acqua,prese un bel respiro e raccolse le idee su ciò che doveva fare:


§dunque devo concentrare il chakra,fin qui facile...ma lo devo fare nella giusta quantità altrimenti affondo...proviamo§

Chiuse gli occhi e mise le mani nella posizione della pecora,si incammiò verso l’acqua e nel mentre concentrava il chakra nei piedi nella quantità che riteneva consona,aprì gli occhi quando sentì l’odore dell’acqua salata più forte e tentò di fare il primo passo sull’acqua,poggiò il piede destro sul liquido senza ancora porci peso,quindi provò a portare anche il sinistro ma nel farlo,avendo spostato il pesso sulla gamba destra,cadde in acqua a peso morto.La cosa fu inaspettata e gli fece bere parte di quell’acqua sporca.Si riportò a galla con le mani e tossì un paio di volte,quindi afferrò il pavimento della banchina e facendo forza e perno sulle braccia tentò di riportarsi sulla terra ferma ma scivolò e cadde di nuovo in acqua.Rapidamente si riportò a galla e ripetè l’operazione con successo.Stette piegato sulle ginocchia a gattoni per qualche secondo per riposarsi,l’insieme di cose l’aveva stancato.Si rialzò e guardò verso la barchetta dove doveva trovarsi il sensei per accertarsi che avesse o meno guardato tutta la scena,fu stupito da ciò che osservò:il sensei era girato dall’altra parte e gli dava la schiena.

§ma che cavolo di sensei è,mi ignora totalmente,non guarda neanche cosa sto facendo!...maledizione che schifo...e inoltre l’allenamento è cominciato malissimo...però devo rimanere calmo e concentrato...come prima...§

Chiuse di nuovo gli occhi e fece un respiro profondo,sentiva che stava per cominciare a provare nervosismo e rabbia,e non poteva permetterselo ora.Si concentrò profondamente per calmarsi e provò a svuotare la mente come gli consigliava di fare la madre,fece vari respiri profondi quindi aprì di colpo gli occhi pronto per un nuovo tentativo.

§Maledizione...calmo...forse ho messo troppo poco chakra...si è così...riproviamo!§

Prese di nuovo a fissare l’acqua,fece un altro respiro e mise le mani nella posizione della pecora esattamente come la prima volta,stavolta però concentro subito una buona quantità di chakra più alta della prima ma non di troppo,quindi prese a correre verso lo specchio d’acqua.Quando il piede destro toccò l’acqua Mitsuo cadde di nuovo in essa.Questa volta,aspettandoselo,tornò rapidamente a riva.Disse a bassa voce tra sé e sé:

-Devo trovare la giusta quantità di chakra,devo provare con diverse quantità e ce la farò...dovrebbe andare così-
Mitsuo cominciò a fare quindi diverse prove con diverse quantità di chakra,alle volte correndo alle volte camminando,ma otteneva sempre lo stesso risultato,cadeva inesorabilmente in acqua.Cominciava ad essere irritato dalla situazione,ed anche stanco.Ogni volta che usciva dall’acqua il suo affanno aumentava ed aveva bisogno di sempre maggior tempo per riposare.C’era qualcosa che non funzionava,che non gli era chiaro,che non gli era stato detto.Cominciò a pensare,a raccogliere le idee su tutto ciò che sapeva sul chakra e ciò che gli aveva detto il sensei.

§Dunque il chakra è l’unione di spirito e corpo...il corpo c’è,suppongo...forse non mi concentro abbastanza...forse mi concentro su qualcosa di sbagliato...§

Ogni volta che Mitsuo provava a camminare sull’acqua,dopo un’iniziale concentrazione sul chakra per impastarlo nei piedi,la sua attenzione era tutta rivolta ai piedi ed alla sensibilità nonchè alla stabilità di questi ultimi.Fino ad ora questo metodo aveva dato esito negativo.Ripensò a ciò che gli aveva detto il sensei e provò a trarne una conclusione.

§Dunque devo concentrare il chakra in modo che si crei una patina che mi tenga a galla...io cosa faccio?...ma si!maledizione io mi limito a concentrale il chakra nei piedi e mi fermo la,non vado oltre...ecco dov’è l’errore!sono un maledetto deficiente!...già sei un maledetto deficiente porca miseria!§

Si alzò in piedi,si rilassò con il solito metodo dei respiri.Aprì gli occhi e cominciò a fissare l’acqua,il suo movimento era ipnotico,il lieve suono prodotto dall’infrangersi delle piccole onde contro la battigia svuotava la mente,continuando a fissarla Mitsuo cominciò ad ascoltare il suo respiro,mai come ora aveva bisogno di svuotare totalmente la mente.Sapeva che la chiave di tutto era la concentrazione,e sapeva che la chiave della concentrazione perfetta era lo svuotare la mente da qualsiasi cosa potesse distrarla,e sapeva come fare,la madre era servita a qualcosa dopotutto.Quando si sentì abbastanza rilassato cominciò a camminare fino al confine tra la battigia e l’acqua,mise le mani nella posizione della tigre e cominciò a concentrare il chakra nei piedi,chiuse gli occhi e pose la sua attenzione sul chakra,sulla forma che doveva avere sotto i suoi piedi.Mantenendo la concentrazione e gli occhi chiusi fece un passo,poi un altro e quindi si fermò,ed aprì gli occhi.Stava camminando sull’acqua,galleggiava,ce l’aveva fatta.Provò a fare un ulteriore passo,era stanco e debilitato ed aveva consumato molto chakra ma ce l’aveva fatta.Quando il piede toccò l’acqua,Mitsuo notò un vistoso calo di stabilità,l’immagine mentale che si era fatta del chakra sotto al suo piede scomparve e si ritrovò sott’acqua quasi privo di forze e con la bocca ricolma di liquido.

§Sto morendo...la tua catarsi sta avvenendo cretino riprenditi e sali a galla,non è ora di morire per noi,muoviti§

Un ghigno si dipense sul suo volto,il solito ghigno.Leggermente rinvigorito ingoiò volontariamente l’acqua che aveva in bocca e prese a nuotare verso la superfice.Appena sbucò fuori dall’acqua cominciò a sorridere,si diresse verso la battigia e uscì fuori dall’acqua.Poggiato sulle ginocchie e le mani cominciò a ridere fragorosamente,una risate che aveva un ché di tetro,la risata si interruppe all’improvviso,e disse a bassa voce:

-ci siamo andati cosi vicino...pazzesco,che esperienza magnifica!-

§basta devo contenermi!

Il ghigno scomparve,sul volto tornò l’inespressività e la freddezza di sempre.Si rialzò,sapeva cosa l’aveva fatto cadere in acqua,si era decocentrato e inoltre aveva cambiato la quantità di chakra nel piede.Ora per raggiungere la nave doveva sintetizzare ciò che aveva appreso non solo dall’ultima prova,ma da tutte quelle precedenti.Si avvicinò all’acqua e ripetè tutti i procedimenti precedenti.Cominciò a camminare,stavolte i suoi movimenti erano più naturali,più sicuri,dopo una decina di passi ci aveva preso la mano,decise allora di provare un po’ di cose.Cominciò a correre verso la barca,una corsa non rapida ma sostenuta,non vacillava affatto,aveva un ottimo equilibrio per aver appena imparato a camminare sull’acqua.Si fermò di colpo,ora doveva provare qualcosa di più difficile,doveva saltare.Fece il suo solito respiro,poi si caricò sulle gambe e saltò,dopo poco riatterrò sull’acqua.L’atterraggio fu difficile,vacillò vistosamente e sembrava stesse per cadere di nuovo,inoltre i suoi piedi non galleggiavano più sulla superficia ma erano ricoperti d’acqua che gli arrivava fin poco sopra alle caviglie,ciò era probabilmente dovuto alla leggera perdita di concentrazione dovuta la salto e alla perdita di stabilità.Fece di nuovo il suo immancabile respiro,si concentrò di nuovo e riprese a camminare sull’acqua.Il primo passo fu complesso,estrarre il piede dall’acqua era molto difficile e richiedeva molta forza ma i successivi filarono lisci come l’acqua,oramai aveva imparato.Si diresse verso la barca,la raggiunse e vi salì con facilità,quindi si sedette di fianco al sensei,il quale non si scompose e rimase fermo nella sua posizione.

[color=red]-complimenti ce l’hai fatta...-[color]

Il tono era lo stesso di prima,non era cambiato affatto,Mitsuo non potè far nulla se non limitarsi ad annuire,era troppo stanco e troppo bagnato.Il sensei si alzò e si incamminò via,Mitsuo non si voltò,si limito a sentire il rumore della sua presenza,dei suoi passi farsi sempre più lieve.Si stese lungo l’asse in legno dov’era seduto e si riposò in vista del ritorno,l’allenamento era stato molto duro dal punto di vista psicologico più che fisico,ma aveva imparato delle importanti lezione.

SPOILER (click to view)
mi scuso se alcune parti sono fiacche ma è stato scritto in momento di poca ispirazione^^il sensei l'ho ruolato poco perchè preferivo caratterizzare il mio pg rispetto che inoltrarmi in qualcosa di non mio e che magari non avrei sviluppato come nella mente dell'autore.Infine mi scuso per le parolacce ma servono a caratterizzare il pg

p.s. nell'edit ho oggiunto questo spoiler


Edited by mike3000 - 15/10/2010, 22:01
 
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Shiryu Uchiha
view post Posted on 15/10/2010, 21:53




CITAZIONE
Veniamo alle valutazioni. Dopo un punto o una virgola lascia uno spazio, rende visivamente più semplice la lettura. Attenzione ai periodi troppo lunghi, utilizza di più il punto. Attento a non ripetere sempre Mitsuo, utilizza dei sinonimi. Non abusare dei puntini di sospensione, spezzano troppo la narrazione. Nella descrizione dell'allenamento ti sei perso un po' in ripetizioni e in contorti periodi. D'ora in avanti dovrai cercare di rendere al meglio i movimenti che vorrai far compiere al tuo personaggio, in modo tale che un lettore possa comprendere facilmente cosa esso stia facendo. Sinceramente potresti caratterizzare ancora meglio il tuo personaggio, facendogli compiere gesti unici, personali che riflettano il suo carattere. Tutte quelle parolacce non è che facciano un gran lavoro sulla sua caratterizzazione, ma se piace a te. Comunque venendo a noi, voglio premiarti per aver scritto abbastanza, ma ti avverto che mi aspetto da te grossi miglioramenti. Puoi già preparare il post di presentazione nel corso di Oto, giustificando il tutto con un semplice accordo che "Nebbia" e "Suono" hanno fatto per gli esami Genin. Ti accompagnarà il tuo sensei. Ryo ed Exp li aggiungerò a fine corso: ti sei scordato lo status finale.

Chakra Adesivo e Repulsivo: Acquisto.
Energia Gialla: Acquisita.

 
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1 replies since 14/10/2010, 22:25   80 views
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