Corso K-20

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† F e F F e †
view post Posted on 23/7/2010, 23:32




Stop. Time is Over.
Kob è incazzato, avreste già dovuto concludere la sua consegna in questo post, ma ve la siete cercata: avrete un post in più da fare. Ora voi rimanenti concludete la sua consegna, i giudizi li darà lui martedì.
 
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¬Kob
view post Posted on 28/7/2010, 16:52




Tsuki
Il tuo post va abbastanza bene per quanto riguarda la stesura, ma continui a fare errori o di distrazione o di battitura che compromettono la qulità del post. Devi stare molto attenta alle doppie, a volte ne metti troppe e a volte ne metti poche, devi stare attenta a non storpiare le parole togliendoci le lettere. Ricontrolla tutto il testo alla fine, in modo da evitare questi errori.
On gdr invece è più complicata la faccenda. Hai caratterizzato bene il tuo pg, costruendo una trama appropriata, ma nonostante questo hai commesso l'errore di tutti. Non avete seguito le mie indicazioni e non avete concluso in un unico post quello che c'era da fare, che vi costerà minor exp e maggior lavoro.
P.s. Nei prossimi post evita di donare al tuo pg una casuale idea di quello che si farà, in modo da difendersi appropriatamente e con un anticipo.

Jest
I tuoi soliti errori di distrazione o battitura si notano ancora, meno dei precedenti post ma si notano. Ricontrolla sempre tutto. Attento ad i verbi e alla fluidità della lettura che a volte è lenta e difficile da comprendere.
On gdr devo dire che hai fatto un po di pasticci, oltre all'errore di tutti. Pare che il tuo pg sia a disagio con il personaggio di Tsuki, quasi fosse invaghito di lei a tal punto da trattarla male. Il carattere del tuo pg non si mostra adeguatamente. Cerca di correggere questo errore nel prossimo post.

Zoro
Il tuo post va bene. Non è ne da lode ne da infamia, però non ho riscontrato grossi errori. Certo, potevi allungare un po il tutto ma sei stato bravo.
Il carattere del tuo personaggio rimane stabile, e quindi non vi sono incongruenze con gli altri post, ma cerca comunque di donargli altre sfumature ed altre piccolezze che potrebbero aiutarlo nel bg. Come gli altri non hai completato il compito.

 
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view post Posted on 29/7/2010, 17:17

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SPOILER (click to view)
Come potete ben notare è un post scritto abbastanza schifoso a causa del mio stress per i motivi che ho detto a Kob,mi spiace tanto,spero di non aver fatto degli errori e ho ricontrollato più volte XD


QUOTE
Narrato
~Parlato
'Pensato'
*Parlato altri-passato*
-Parlato altri-presente-

Missione,una parola che segna la fine di ogni cosa.Era a causa di quella missione che Medarame-san era morto,ucciso da quell'uomo che era il mio sensei,sensei che odiavo,che avrei voluto uccidere dal profondo del cuore,ma ero appena una studentessa e quello che Zoro,anzi capelli verdi,aveva detto era giusto.Ma io sapevo aspettare,sapevo attendere il momento opportuno per colpire,proprio come una serpe caccia la sua preda e la divora.Sì,io l'avrei ucciso nello stesso modo barbaro con cui lui,quell'essere schifoso,aveva ucciso il mio Medarame-san.Ma dovetti metter da parte quei pensieri,dovevo solo concentrarmi su quella missione squallida e sul completamento di questo squallido corso.Dopodichè avrei studiato la mia preda,ogni movimento,ogni pensiero,ogni battito di ciglio o del cuore.Avrei assaporato l'attimo in cui la mia lama affondasse nel suo cuore,o quando il suo fetido sangue fosse caduto a terra,mischiandosi con la feccia di quel mondo.Lo avrei fatto ma dovevo momentaneamente trattenermi.Vidi che quello stupido di un Kaguya stava facendo lo spaccone con me,osando chiamarmi Bonsai,e ciò segnò la sua condanna a morte.Nessuno si doveva permettere di chiamarmi Bonsai o qualcosa di simile.Ma,semplicemente lo ignorai chiudendo gli occhi e facendo un respiro davvero profondo.Vidi incamminare i miei compagni verso il lago di fango e così feci anche io,trovando quasi subito l'equilibrio giusto e così,il giusto consumo di chakra ma sentivo che c'era qualcosa di strano.Tutto era troppo calmo fin'ora o forse ero io a farmi paranoie.Il lago era abbastanza grande,più di quanto avessi calcolato e vedendo che quei adorati compagnucci erano più avanti di me,poichè correvano come dei bambini su una valle in fiore,fui costretta a correre anche io per raggiungerli.Non li osservavo,non tradivo alcuna emozione,tranne il mio odio verso quella stupida missione e cose del genere.Ero ancora annoiata da tutto ciò ma dovevo farlo se volevo vendicarmi su Kiro-sensei.Le parole di Zoro-kun risuonavano ancora nella mia mente,parole che erano state capaci di toccare quel tasto dolente,quell'anello debole.Ero solo una studentessa priva di possibilità contro Kiro-sensei.Arrivata a quasi metà di quel lago mi fermai poichè vedendo in lontananza quel boschetto forse per me era meglio tenere i nervi saldi e soprattuto dovevo tenere alta la mia guardia,gli altri se la sarebbero cavata anche senza di me.Dovevo solo capire in cosa consistevano quelle trappole,visto che ce ne sarebbero state di sicuro lì,e il gioco era fatto.Mi tenevo a debita distanza dai miei compagni per usarli come cavie,anzi per usarli come corpo di avanscoperta,una cosa piuttosto crudele da fare ma il mondo girava così e io potevo solo sfruttare quelle correnti a mio favore.Quando vidi che erano già arrivati alla riva cominciai a muovermi a passo normale,se così si può dire,e osservavo,osservavo i loro movimenti che mi facevano capire cosa stessero pensando,osservavo ogni singolo microspazio di quella riva e di quel boschetto.Decisi che era meglio seguire la situazione da più vicino così avrei capito attentamente.Quando misero piede sul verde che si situava quasi al centro del boschetto vidi qualcosa luccicare tra gli alberi.Trappole,semplici trappole con delle semplici armi da lancio.Corsi verso la riva e mentre mi avvicinavo vidi i primi kunai schioccare alle loro spalle.Dovevo capire che seguenza avessero quelle trappole e una volta che lo avrei capito sarebbe stato uno scherzo respingere quei kunai.


~Dietro di voi!Attenti dietro di voi,stupidi!

Non sapevo perchè avessi urlato a loro di stare attenti ma avevo come la sensazione che tutto quello fosse già successo.Mi bloccai improvvisamente a pochi metri da loro.Adesso ricordavo.Medarame era stato ucciso da un imboscata da parte delle forze segrete di Konoha.Kiro-sensei aveva solo dato il colpo di grazia e poi aveva fatto portar via il suo corpo per studiare le abilità che possedeva.Sentivo sul viso scendere delle calde lacrime.Lacrime che non ero riuscita a far cadere quella notte.Le asciugai immediatamente e corsi verso di loro.Quando li raggiunsi pensai subito a cosa dovevo fare.Dovevo trovare un modo veloce con cui respingere i kunai.Poi mi venne un lampo di genio.Hidaru-san mi aveva insegnato qualche settimana prima di venire a Kiri una tecnica molto comune a Sunagakure,Il soffio di Vento.Decisi di utilizzare quella tecnica per respingere i kunai,sperando solo che funzionasse.Composi velocemente i cinque sigilli necessari per evocare la tecnica mentre il giro delle trappole si stava dirigendo verso il centro.Avevo capito come funzionavano quelle trappole e se la mia osservazione era giusta,bisognava colpire il centro per fermare il tutto.Mi avvicinai il più possibile al centro di quel semicerchio.

~Tecnica del Soffio del Vento!!

SPOILER (click to view)
-Soffio del vento
Villaggio: Sabbia
Posizioni magiche: 5
Descrizione:Dopo aver accumulato una grandissima quantità di chakra nei palmi delle mani il ninja riesce ad emettere la massa di energia, larga massimo 50 cm, sottoforma di un'unico getto di vento che raggiunge i 20 m di estensione. Il vento creato può assumere una traiettoria solo lineare. Da genin tale limite viene superato, consentendo al ninja di effettuare una (a genin) o due(a chunin) curve alla massa di vento. Se colpisce in pieno risulta capace di causare un danno Medio. Dal grado di genin la tecnica può essere potenziata facendo viaggiare nel vento un massimo di 4 kunai, i quali seguiranno la traiettoria del vento. Spostare la massa di vento costa un Bassissimo, richiede un corrispettivo movimento di mani, diminuisce la potenza di 10 a curva e può essere al massimo di 90°. Ogni kunai è come se venisse lanciato con un potenziamento in forza pari a Basso.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)


Quando la mia tecnica colpii gli alberi vidi cadere a terra quattro delle trappole centrali legate tra di loro da una lenza.Era quello che temevo.Ogni congegno era legato agli altri in piccoli gruppi di quattro trappole in tutto e per me era difficile utilizzare nuovamente il soffio del vento.Gia mi sentivo affaticata ma dovevo resistere,speravo solo che i miei compagni mi aiutassero in quell'impresa.Il lato positivo della faccenda era solo di aver scoperto come erano combinate le trappole tra loro.Mi girai verso i miei compagni per riferir loro quello che avevo scoperto e un kunai sfiorò il mio braccio destro,profocandomi solo un graffio.Presi il primo kunai che avevo vicino e cercavo di evitare gli altri che mi arrivavano addosso senza provocarmi delle ferite gravi.Una volta arrivata vicino a Zoro ero piena di ferite e tagli ovunque ma ero ancora in piedi e di certo delle trappole così banali non mi avrebbero fermata.

~Zoro!Le trappole sono unite tra loro da una lenza poco visibile tra gli alberi e quattro formano un gruppo.Bisogna che qualcuno vada a smontarle da dietro!

Guardai il kaguya,sperando che avesse recepito il messaggio ma non fidandomi pienamente delle sue capacità intellettive,corsi di nuovo verso la riva quando improvvisamente la pioggia di kunai si interruppe.Mi voltai verso i miei compagni e pian piano mi avvicinai a loro.I graffi continuavano a sanguinare un pò ma non erano un problema.Anche se il mio fisico cominciava a risentire dell'utilizzo di quella tecnica,dovevo continuare per dimostrare quanto valessi e quanto fossi forte.Caddi semplicemente in ginocchio e chiusi gli occhi mentre cominciavo a respirare più velocemente,come un atleta dopo una corsa.Mi rialzai nonostante la stanchezza e mi riavvicinai ai miei compagni.Decisi di camminare a testa alta e anche se fossi stata ferita gravemente avrei continuato la prova.Dovevo farmi dire da Kiro-sensei che fine aveva fatto il corpo di Medarame-san e poi mi sarei liberata di lui,di quell'assassino,di quell'uomo viscido.Non feci il primo passo verso il resto della radura poichè non sapevo se avremmo incontrato qualcosa di pericoloso,ma sentivo,riuscivo quasi a percepire la presenza di qualcosa o qualcuno.Le mie ipotesi erano sempre le stesse:Animali o Ninja ben addestrati.In entrambi i casi bisognava combattere anche se non ne avevo le forze.Quando vidi che i miei compagni mi precedevano,applicai lo stesso metodo di osservazione di prima.SPeravo che fossero quei due a combattere e io a recuperare la pietra oppure tutti e tre ma io non avrei combattuto tranne in casi speciali quali fossero stati dei ninja esperti invece di semplici animali da boscaglia.Mentra camminavamo i miei sensi erano all'erta,a captare il minimo movimento,suono oppure odore che reputavo sospetto.Il bosco si rivelò alla fine una vera e propria linea di confine.Poteva essere largo si e no una cinquantina di metri e non di più.Appena fummo fuori sentii un rumore pesante,come delle zampe strascinate tra le foglie secche che giacevano a terra e che creavano un sottile tappeto dai più svariati colori,colori che erano simbolo di autunno frettoloso e aperto alla neve invernale di Kiri.Con la coda dell'occhio cercavo di vedere cosa diavolo si fosse mosso ma di sicuro non era un ninja esperto poichè esso ci avrebbe attaccati senza far alcun minimo rumore.Quindi doveva essere per forza qualche animale oppure un bandito.La risposta mi giunse immediatamente poichè il rumore si spense del tutto e vidi due enormi lupi di fronte a noi,o meglio di fronte a Capelli Verdi e a quello stupido Kaguya.Di sicuro avevano notato anche me ma pregavo perchè non mi intromettessero in questa inutile battaglia.Quando i due lupi cominciarono a correre verso i miei due compagni io rientrai nella foresta cercando di fare il meno rumore possibile e quindi far capire ai lupi dove mi trovassi.Mentre correvo oltre quell'improvvisato campo di battaglia andai alla ricerca della pietra.Uno stupido cristallo di Fenolo.Uscii pian piano dalla foresta e corsi via,senza farmi notare dai lupi che,a quel che potevo saperne,stavano combattendo con i miei due compagni.La ricerca fu difficile proprio come mi aspettavo.Kiro.sensei ci aveva detto solo che era un cristallo di Fenolo grande quanto un pugno ma niente colore.Avevamo un sensei davvero simpatico!Mi sarei vendicata anche per questo affronto,per questa umiliazione durante questa stupida prova che per me non aveva alcun senso.Sbuffai annoiata come al solito,mentre con il kunai che avevo recuperato dalla serie di trappole che avevo distrutto cominciai a scavare nel terreno.Più cercavo più quest'oggetto sembrasse nascondersi ancora di più.La mia pazienza cominciava a raggiungere il limite quando mi sedetti e cominciai a riflettere su dove avesse potuto essere.In fondo si trattava solo di uno schifoso cristallo e il fatto di non riuscire a trovarlo mi faceva innervosire ancora di più.Il sangue aveva smesso di fuoriuscire dalle ferite leggermente più gravi ma non mi importava.Anche se avessi perso un braccio,una gamba,un qualsiasi cosa del mio corpo,io dovevo ritrovare quel dannato cristallo di Fenolo.Mi alzai e mi diressi sempre di fronte a me,oltrepassando la zona doveva avevo scavato.Subito dopo vi era una serie di roccie sparse qua e la,alcune enormi quanto i palazzi a Suna e altre più piccole.Possibile che il cristallo fosse lì,in mezzo a quelle roccie?Cominciai a cercare nelle roccie più piccole con scarsi risultati e dopo passai a quelle più grandi.Nel frattempo speravo che i miei compagni avessero sconfitto quei lupi e mi raggiungessero per cercare la pietra ma era inutile sperarlo.Dopo aver guardato la quarta roccia mi infuriai e piantai,più o meno,il kunai in quella vicina ed eccolo.Il cristallo di Fenolo che stavo cercando era stato nascosto dentro una roccia dove era stato scavato un buco nel quale vi era inserito il cistallo e poi il tutto era stato ricoperto da altre pietre più piccole.Lo presi velocemente e scesi giù a cercare i miei compagni ma non sapendo se stessero combattendo oppure no decisi ugualmente di andare da loro e vedendo che erano fermi mi avvicinai lentamente mostrando loro il cristallo

~Ta-daaa...ecco il cristallo di quel dannato

Mi sedetti per riprendere fiato e per la prima volta sorrisi ai miei compagni.Fu una sensazione strana per me,tanto da rimanerne stupita.Era strano poichè prima pochi secondi prima li avevo usati come cavie per capire quali fossero i pericoli in questa prova.Abbassai il viso e dopo qualche minuto decisi di alzarmi per andare dal sensei a dire ciò che pensavo di lui,di questo corso e di questa prova e mi avrebbe sentita,avrebbe sentito la mia furia.Ci incamminammo tutti e tre con un passo abbastanza veloce e la stanchezza infatti cominciava di nuovo a farsi sentire ma continuavo ad andare avanti.Se forzavo il mio corpo così avrei ceduto molto presto.Non ero più abituata a usare le tecniche di Sunagakure fuori dalla terra del vento e solo adesso capivo perchè nessuno le usava oltre quei confini.Attraversammo il bosco in una manciata di minuti e ci immettemmo nello spazio che creava di fronte al lago.Mi guardavo ancora intorno come se aspettassi che qualche kunai schioccasse contro di noi.Tenevo il cristallo stretto nelle mani mentre ci avvicinavamo al lago di fango.Arrivati alla riva tutti utilizzarono un perfetto controllo del chakra mentre io,stanca come non mai,barcollavo ogni tanto.Dopo circa trenta minuti riuscii a uscire dal lago di fango e poggiai i piedi a terra,contentissima nel farlo.Il sensei distava a qualche metro da dove ci eravamo riuniti noi per elaborare il piano.Mi diressi da lui tutta infuriata e con la testa alta,proprio come avrebbe Fatto Medarame-san e arrivata quasi ai suoi piedi lo guardai lanciandogli delle occhiate raggelanti

~Hey lei,mi guardi negli occhi ora!Qui c'è il suo schifoso cristallo,tenga e mi stia bene a sentire.Lei si è permesso di mettere in pericolo la mia vita e quella dei miei compagni,io so chi è lei e cosa è capace di fare per questo aspetterò per la mia vendetta.Dovrà morire come ha fatto con lui,mi ha capito?E sarò io a farlo,ad avere la mia vendetta e a vedere lei,uno schifoso assassino,morto ai miei piedi.Si ricordi di me perchè io la ucciderò ovunque si trovi.Per quanto riguarda la sua "prova" è finita e veda la prossima volta di farsi mandare esseri schifosi come lei da Konoha,magari fra voi sapete intendervi,io non farò più nulla per aiutarla con il suo piano qualunque cosa sia!Potrà prendere per i fondelli il Kaguya e Capelli verdi ma l'erede del clan Akasuna mai!E lei patirà le stesse cose di quella notte di undici anni fà.Si ricordi bene cosa è successo e si prepari per le torture che avete fatto a Medarame-san!Non la perdonerò mai di quello che ha fatto,mai!Lei merita di morire più di qualcunque altro essere che esista in questo schifoso pianeta.Ma per prima cosa deve dirmi che fine ha fatto il corpo di Medarame,che cosa ne ha fatto??.

Gettai il suo cristallo vicino ai suoi piedi e,pronunciando quelle parole,i miei occhi si riempirono solo d'odio nei confronti di quell'uomo e il solo pensiero di essermelo messo contro mi faceva raggelare il sangue nelle vene ma l'avrei ucciso con le mie stesse mani per Medarame-san.Adesso ricordavo tutto e mi sarei vendicata,avrei ammazzato quell'uomo come se fosse una bestia e non mi importava diventare del suo stesso livello,non mi importava più di nulla ormai.Kiro-sensei doveva morire per mano mia e di nessun'altro.

QUOTE
Grado: Studente
Energia:Bianca
Chakra:30/50 cp
Condizione Mentale: Affaticata,determinata
Condizione Fisica: ferite non gravi
Consumi:-20 cp
Recuperi:-
Slot Tecniche 0/2:-1
Azione: 0/2:-
Bonus:-
Malus:-
Edit:-

Armi mostrate:1 Kunai preso da terra

 
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view post Posted on 29/7/2010, 18:15

Anbu

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"L' odio è un liquore prezioso, un veleno più caro di quello dei Borgia; perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno [...]



Narrato
Parlato
*Pensato*



[size=1] E' ormai tutto concluso.


Ormai la missione andava per le lunghe. Le ambizioni di Kimimaro crescevano a vista d'occhio, voleva a tutti costi terminarla e diventare un Genin a tutti gli effetti. Erano rimasti in tre, gli altri due nuovi iscritti non avevano dato nessun segno di vita. Erano rimasti lì immobili mentre gli altri avevano provato tutto per portare a compimento la missione. Ormai erano arrivati dall'altra parte del lago, si trovavano davanti un' immensa distesa di alberi. Improvvisamente, dopo aver messo piede sul manto erboso, partirono verso di loro una quindicina di kunai, Hebi si fece avanti per prima e ci urlò il pericolo, era sola contro quelle trappole, ma li fece sbalordire usando una tecnica che distrusse 4 delle trappole dinnanzi a loro. Kimimaro prese un suo kunai dalla tasca per fronteggiare tutte quelle armi che arrivavano, mentre gli altri due si difendevano come meglio credevano. Dopo aver cercato di evitare il maggior numero di armi possibili, Kimimaro si trovò con un taglio più o meno profondo sul braccio sinistro, niente di preoccupante, fortunatamente non era il suo braccio preferito, avrebbe potuto continuare senza alcun problema. Il giovane Kiriano poi, udì delle frasi di Hebi che sembrava stanca per lo sforzo fatto nell'usare la sua tecnica e sembrava anche ferita, aveva tagli in tutto il corpo, ma come era successo a Kimi, niente di problematico. Lui sentì cosa avesse in mente la sunense, disattivare le trappole da dietro, visto che erano collegate in qualche modo tra di loro. La situazione sembrava ormai essersi calmata, ma Kimimaro non aveva la minima intenzione di abbassare la guardia, anche se i lanci di armi erano cessati, non v'è n'era certezza del fatto che non ce ne fossero più. Partendo in velocità riuscì ad arrivare dietro alle trappole e a disattivarle senza alcun problema. Urlò ai suoi compagni di corso che non vi era più alcun pericolo.

“E' Tutto apposto! Non c'è più nessun peric-”

Mentre formulava queste parole, venne spaventato da un ululato. Non appena si girò, vide dinnanzi a lui due enormi lupi, un problema che difficilmente avrebbero risolto.

“Zoro, sono convinto che mi servirò del tuo aiuto in questo caso”

Urlò all'altro Kiriano che prontamente sarebbe accorso ad aiutarlo, o almeno lo sperava. Benché fossero grandi erano pur sempre animali, Kimimaro balzò verso l'alto e cercò subito di colpirne uno con alcuni Kunai che aveva appena tirato fuori dalla sua tasca. Un lancio di tre kunai ad un solo lupo e dopo che l'animale avesse deciso la direzione per evitarli, ne avrebbe lanciati altri due, in modo da non lasciargli scampo, mentre Zoro si sarebbe occupato dell'altro. Le armi erano state lanciate e ormai la sua strategia stava per essere ultimata mancava solo un unico attacco quasi letale. Sarebbe stato sicuramente colpito da almeno uno dei Kunai e mentre quell'ignobile animale che difendeva la pietre fosse stato a terra agonizzante dal dolore, l'unica cosa da fare sarebbe stata usare di nuovo la sua tecnica preferita, il soffio artico. Ormai Kimimaro era con i piedi saldi al terreno e questa era l'occasione giusta per usarla, impastò il chakra e prima di far uscire il getto congelato dalla sua bocca, disse a Zoro:

“Spero di non essere fermato da te anche questa volta”

Con quel sogghigno stampato sul volto, un risolino malvagio che faceva capire quale erano le intenzioni del Kiriano. Quel fascio di vento congelato si sarebbe abbattuto su quel lupo, la cui unica sfortuna era stata quella di aver incontrato una delle migliori squadre ninja mai creata, disposte a tutto per la missione.

[…]



I lupi erano stati ormai sconfitti e l'unica cosa da fare era solo prelevare quelle pietre che intanto la ragazza era andata a cercare e riportarle al richiedente. Il raggiungimento della missione era ormai alle porte e la stanchezza si faceva sentire, fortunatamente la sunense ci aveva risparmiato un altra fatica e la pietra era ormai in mano sua. La sua mente ormai era libera e le sue ambizioni completate... Si trovavano davanti alla pietra tutti e tre, Hebi le aveva salde in mano, la stringeva talmente forte, quasi da romperla. Si incamminarono verso il loro Sensei che fiducioso nelle loro capacità si era lasciato andare alla lettura più completa dei suoi libri. Era sempre lì, sotto quell'albero, sembrava quasi addormentato, nessun segno di vita, solo la testa chinata su quei volumi. Forse un piccolo segno di reattività lo dava in qualche modo, girando le pagine e continuando a leggere. Era ormai il tramonto, e quello che si poteva dire era che quella era stata una giornata stressante e sopratutto fredda, molto fredda. Iniziava a tirare vento, ma l'unica cosa che importava ora, era di ricevere quello che tutti si aspettassero, il coprifronte di Kiri e di Suna per la ragazza. Il legame con Zoro non si era ancora instaurato, e quello sbruffone cercava in tutti i modi di essere distanziato da Kimimaro. L'evento avvenuto sul campo di battaglia gli faceva ancora ribollire il sangue secondo le sue idee, ma l'unica cosa da fare era solo adempire ai compiti stabiliti. Nella sua mente gli passavano le immagini di quell'altro piagnone della sua famiglia e su come si era comportato in combattimento. Erano davanti al Sensei tutti e tre, le pietre erano in mano loro, Kimimaro aveva intenzione di parlare al sensei, ma un qualcosa lo bloccava, forse era la “paura” di subire uno dei suoi sguardi truci, ma poi la ragazza di suna lo anticipò e iniziò a parlare urlandò, offendendo il sensei, più che giusto, ci aveva fatto rischiare la vita per una stupida pietra. Non appena ebbe finito di parlare, Kimimaro provò a dire quello che pensava:

“Eheh, naturalmente sono d'accordo con la sunense, ci ha fatto rischiare inutilmente, poi per quando riguarda quel MARARARE-san di cui parla, non me ne importa un bel nulla. Comunque abbiamo portato a termine la missione che ci aveva assegnato, e pensiamo di non aver sbagliato niente. Dopotutto lei ha creato una delle squadre più forti dell'accademia. Siamo decisamente più forti di qualsiasi altro studente che abbia intrapreso l'accademia negli stessi giorni nostri.”

Si sentiva molto entusiasta Kimimaro, uno strano sentimento cominciava a sentirsi dentro, forse era felicità. Non l'aveva mai prima e si sentiva molto bene. Poi disse al Sensei con voce soddisfatta:

“Come detto prima... Siamo i migliori!”

Queste parole forse avrebbero fatto sobbalzare Kiro, anche se Kimimaro lo dubitava fortemente, visto il suo carattere di ghiaccio. Pensava anche che una volta divenuto Genin avrebbe potuto lasciare quel misero villaggio e partire insieme a lui, in cerca di potere. Kiro sembrava uno a cui piacesse il potere e che anche lui era alla ricerca di qualcosa che avrebbe cambiato la sua vita. Era deciso, avrebbe lasciato per non soffrire e per intraprendere una vera vita in un villaggio che non era bersagliato sempre da guerre e che non era sottomesso a nessuno. Disse un ultima cosa a Kiro, gli fece una domanda, e sperava che la risposta sarebbe stata un si:

"Spero sia finito tutto ora no? E' possibile ricevere i nostri coprifronte?"

[…]



Alla fine dell'accademia sarebbe poi tornato a casa a contemplare il suo successo. Un successo importantissimo per la sua vita. Adesso l'unico altro traguardo era il grado Chunin e la fuga dal villaggio. La cattiveria doveva essere assecondata, non si poteva sopprimerla, altrimenti ci si sarebbe trovati come quel bambino Kaguya che si era presentato all'accademia il giorno prima. Avrebbe cercato in lungo e in largo un qualsiasi modo per arrivare al potere, avrebbe voluto mettere a ferro e fuoco quel povero paese che niente gli aveva dato. Ma ora era tempo di dedicarsi alla semplice e disgraziata vita da ninja e di non pensare a cose che sarebbero avvenute in futuro.

SPOILER (click to view)
Status:

Grado: Studente
Energia: Gialla
Chakra: 80/100
Condizione Mentale: Calmo e penserioso.
Condizione Fisica: Perfetto.
Consumi:-
Recuperi:-
Slot Tecniche 1/1: Soffio artico:
Posizioni Magiche: 5 ( medio )
Villaggio: Kiri
Descrizione: Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di vento ghiacciato che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza all'estremità pari a tre metri. Chi viene colpito da questo jutsu riporta ustioni da congelamento leggere su tutte le parti colpite; inoltre se il ninja venisse anche solo in parte investito da tale jutsu sugli arti, risentirà di un peggioramento della velocità del 15 % per 2 turni. A causa del leggero congelamento dei muscoli. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)
Azione: 2/2:Lancio di Kunai ai lupi.
Bonus:-
Malus:-
Edit:-

Armi mostrate:
6 Kunai

Code Preso da Kob


OT:
Non so che dire. Boh, non ho inventiva manco sull'OT del post xD




 
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Zoro_Roronoha
view post Posted on 30/7/2010, 22:07




CITAZIONE

Narrato
Parlato
Pensato
Parlato Altrui


…Capitolo Sette…
…La Fine…
T
utto era pronto per finire la missione affidataci dal sensei: ritrovare il cristallo di fenolo. La strategia era ben preparata e niente e nessuno avrebbe potuto fermarci, o quasi. Stavo affianco a Kimimaro, sulla riva del lago, in attesa di una qualche risposta dei miei compagni. Purtroppo due della squadra si ritirarono e così rimanemmo io, Akasuna e lo stolto Kaguya. Una squadra alquanto strana, viste le antipatie varie dei diversi componenti ma per qualche ora avremmo dovuto mettere da parte tutto l’orgoglio e il rancore nei nostri confronti in modo da portare a termine nel minor tempo e miglior modo possibile, io compreso. Il tempo era giunto, così, non appena vidi Kimimaro partire verso la riva opposta, feci lo stesso, in modo da non dividerci troppo e da non cadere in una qualche trappola. Potevo sentire l’emozione crescere nel mio corpo e l’adrenalina scorrere come un fiume in piena. Era la mia prima missione, la più importante, quella che mi avrebbe portato al raggiungimento del grado genin e all’avvicinarmi al mio sogno. Non dovevo, anzi, non dovevamo fallire; la sconfitta o la resa non erano contemplate quel giorno, solo la vittoria e il ritorno a Kirigakure no Sato da vero ninja, con addosso il coprifronte del mio villaggio. Se avessimo dovuto fallire non me la sarei mai perdonata, nessuno me l’avrebbe mai perdonata. Intanto vedevo l’altra riva avvicinarsi sempre di più e con lei anche i pericoli. Davanti da me Kimimaro apriva il gruppo, mentre dietro di me c’era Akasuna, distante qualche metro. Il Kaguya fu il primo a toccare terra, seguito dopo qualche istante da me. Intorno a noi giaceva il silenzio: solo alberi e sterpaglie si ergevano tutt’intorno e la cosa era alquanto sospetta. La quiete si interruppe dopo pochi secondi: un grido d’allarme della ragazza, ancora sul lago, mi fece voltare di scatto. Quello che vidi mi fece sobbalzare: una raffica di kunai, partiti dalla radura, stavano per colpirci e il tempo di reazione era veramente minimo. Composi subito il sigillo dell’ariete, sbattei il piede atterra e scatenai la tecnica.

Tecnica del geyser respingente!


Una colonna d’acqua si alzò davanti a me, bloccando i kunai diretti verso la mia direzione. Ma il pericolo non era ancora finito e le armi continuavano imperterrite la loro avanzata. Estrassi due kunai dalla tasca e cercai di difendermi come meglio riuscivo dall’attacco. Il tutto sembrava fin troppo facile, fino a quando non venni colpito da un kunai nella coscia sinistra: il taglio sembrava non troppo profondo, ma comunque mi inginocchiai atterra a causa del dolore immediato. Anche i miei compagni non erano messi meglio: Akasuna di diresse verso di me, pieni di graffi, e mi spiegò la sequenza delle trappole: gruppi di quattro e unite da una lenza. Purtroppo non riuscivo a muovermi momentaneamente così guardammo entrambi Kimimaro, che non appena ebbe finito di liberarsi dei kunai, corse dietro le trappole e le disattivò tutte senza problema. Il primo pericolo era scampato, anche se con qualche graffio più o meno pesante. Rimisi le armi nella tasca e ci incamminammo subito verso l’uscita del bosco, sempre nello stesso ordine: Kimimaro, io e Akasuna. Dopo qualche istante ci trovammo fuori da quella parete di foglie e rami, pronti per cercare l’oggetto del sensei, ma qualcosa tra gli alberi attirò la nostra attenzione: un rumore di foglie e neve fresca li anticipò. Due enormi lupi si pararono dinnanzi a me e a Kimimaro, ancora indolenziti dall’imboscata. Pr la prima volta il Kaguya mi rivolse una frase quasi amichevole, chiedendomi di combattere fianco a fianco.

Beh credo che questa volta ti aiuterò.


Gli lanciai un sorrisetto da spavaldo e ci gettammo entrambi verso le bestie. Ormai ero esausto ma dovevo assolutamente chiudere in fretta quell’incontro. Mi avventai subito addosso al lupo e quando gli fui a due metri saltai, cercando di arrivargli alle spalle. Ora la bestia era spiazzata ed era giunto il momento di farla finita. Gli corsi incontro nuovamente, scagliandogli contro tre shuriken diretti alle gambe in modo da bloccarlo poi tirai fuori due kunai e mi avventai sulla giugulare dell’animale.

[…]


Lo scontro non era stato affatto facile e le forze a poco a poco cominciavano ad abbandonarmi ma la missione non era ancora finita: dovevamo ancora trovare la pietra. Fu solo in quel momento che mi accorsi che la ragazza era sparita, poi mi ricordai del piano: in caso di animali lasciali a noi e tu vai alla ricerca del cristallo. Mentre aspettavamo la giovane mi voltai verso Kimimaro.

Bello scontro! Complimenti!


Seguito da un sorrisino misto di felicità e cafonaggine: ancora non mi andava a genio ma quell’incontro aveva fatto scattare qualcosa dentro di me nei confronti del compaesano, che oramai potevano definirsi compagni di squadra. Dopo qualche minuto Akasuna arrivò di corsa con un sorriso stampato in volto ed in mano una pietra: il cristallo di fenolo. La missione era quasi completata, rimaneva solo la consegna, sperando di non trovare trappole, animali o altri pericoli nel tragitto. La squadra si avviò verso il lago, passando per il boschetto. Ci volle più del previsto per arrivare sull’’altra sponda: la stanchezza e le ferite rallentavano di non poco la marcia. L’attraversamento del lago fu estenuante e ogni istante di quella missione mi tornò alla mente: l’imboscata, il combattimento con lo stolto e addirittura il sorriso di Akasuna nei nostri confronti. La riva opposta era ormai vicina e la missione stava per essere completata. Avanzavo con in volto lo stesso sguardo dei vecchi samurai di ritorno dalla guerra, dipinti nelle tele nell’armeria di mio padre. Arrivammo finalmente sulla terra ferma, stremati ma pieni di gioia. Ci avvicinammo al sensei in modo da consegnargli la pietra. Akasuna sembrava molto arrabbiata. Cominciò a minacciarlo, riesumando un fatto accaduto tempo addietro, infamandolo e dandogli la colpa della morte di qualche suo amico o parente. Guardavo attentamente la scena e avrei voluto fermarla e tappargli la bocca in modo da non metterla in pericolo ma le sue parole mi raggelarono il sangue e la stanchezza era ormai arrivata al limite della sopportazione. Il sensei stava sempre lì, seduto a leggere i sui libri, come se non gli interessasse minimamente delle parole della ragazza. non appena ebbe finito gli gettò la pietra ai piedi. Kimimaro parlo subito dopo, e le sue parole, forse per la prima volta non furono del tutto sbagliate: eravamo veramente una grande squadra, forse non la migliore e magari neanche la più affiatata, ma eravamo veramente forti, capaci di costruire una strategia in pochi istanti e di affrontare pericoli imminenti. Appena ebbe finito il discorso guardai il ragazzo e gli feci un cenno d’approvazione con la testa, poi finalmente era il mio turno.

Non aggiungerò altro a quello detto dai miei compagni. La missione è terminata e la pietra ora è in mano sua. Credo, anzi penso di poter parlare per tutti, crediamo di esserci meritati la promozione a pieni voti.


Detto ciò mi inginocchiai a terra, allo stremo delle forze, mi girai verso il resto della squadra e alzai il pollice in segno di vittoria con un sorriso di felicità stampato in volto.


SPOILER (click to view)

¤Status¤

Grado: Studente
Energia: Gialla
Chakra: 90/100
Condizione Mentale: Stremato ma felice
Condizione Fisica: Taglio alla coscia sinistra
Consumi: 10
Recuperi:-
Slot 1/2: lancio di 3 shuriken 2/2 attacco diretto
Techiche 1/1
Tecnica del Geyser Respingente
Villaggio: Kiri (Orig. Nebbia)
Posizioni Magiche: Ariete; (molto veloce)
Descrizione: Questa tecnica permette di dare vita ad una piccola colonna d'acqua, da un punto a terra a meno di cinque metri dall'esecutore.
Dopo l'esecuzione dei seals, si sbatte con forza un piede a terra, così da smuovere la quantità d'acqua presente nel sottosuolo, comprimendola.
La tecnica è preannunciata da una piccola pozzanghera, dalla quale sghorgherà un getto acquatico che avrà un doppio ruolo.
L'utilizzo del getto è doppio: è possibile tentare di respingere il bersaglio, con la pressione creata dalla colonna. Nel caso in cui la colonna colpisse l'avversario esso verrebbe sbalzato nella direzione opposta al getto per un totale di metri dettati dal grado, e risulterà inoltre leggermente stordito fino al termine del turno, per l'impatto;
Oppure è presente un uso difensivo, è possibile utilizzare il getto d'acqua per bloccare un attacco con armi, che non abbiano potenza superiore a quella d'un kunai.
Ciònonostante la tecnica non ha proprietà offensive, e non è in grado di infliggere alcun danno. La tecnica è di rapida esecuzione, ottima se usata in combinazione con armi a distanza.
[Distanza max. d'allontanamento: Reclute 2 Metri, Studenti 4 Metri, Genin 6 Metri]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 - Consumo: Basso)
Bonus:-
Malus:-



OffTopic: Non è molto ma ciò messo tutto l'impegno possibile.
 
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¬Kob
view post Posted on 31/7/2010, 16:47




Tsuki
Il tuo post è andato discretamente bene. Hai narrato bene tutta la faccenda, senza tralasciare troppi particolari e senza aggiungerne. Ho riscontrato alcuni errori nel tuo post, questa volta diversi dalle doppie, ma comunque di grave distrazione. Ho notato che tendi a cambiare, di tanto in tanto, delle lettere nelle parole, lettere con suoni pressoché simili. Per risolvere questo problema di consiglio di rileggere ad alta voce tutto mentre lo controlli, in modo da accorgerti degli errori.

Jest
Il tuo post non è stato malaccio, non ho riscontrato grossi errori, anche se parte del post te la avevo già vista. Ti ricordo di ricontrollare sempre i verbi, anche se questa volta di errori verbali non ne ho trovati, tranne quello che precedentemente ti avevo esposto.
Uno dei tuoi errori, che continui a fare nonostante le diverse riprese, è quello di mantenere uno stile di scrittura difficile da leggere. Devi cercare di rendere tutto più veloce e scorrevole, e lo puoi fare contando molto sulla punteggiatura.

Zoro
Il tuo post non presenta errori grossolani, però stai molto attento alla punteggiatura che a volte è messa nel modo sbagliato, e rende anche a te qualche frase più lenta.
Il tuo errore maggiore però è stato un errore che già in post precedenti ho riscontrato, e si tratta di quello dell'autoconclusività. Non puoi dire che mentre gli altri parlano il mio pg rimane fermo a leggere, non lo sai quello che farà il mio pg siccome non ho ancora descritto quella situazione. Non puoi descrivere la reazione di qualcuno di tua sana pianta, devi aspettare che quel qualcuno la descriva nei suoi momenti, oppure, nel caso in cui non l'avesse fatto, e quindi avrebbe lasciato un vuoto narrativo, la puoi inventare, ma solo se tale pg è già stato ruolato, cosa che io non ho ancora fatto. Cerca di evitare errori del genere che ti abbassano di molto la valutazione.

Pian piano stiamo arrivando alla promozione eh? Non vi preoccupate, la maggior parte di voi dovrà fare solo un altro post, tu tsuki, invece, avendo iniziato dopo il corso, ne dovrai fare altri due. Non sarà lunga la cosa non disperare.
A breve avrete il mio post.

 
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¬Kob
view post Posted on 1/8/2010, 19:21






•Il progresso della civiltà si misura dalla vittoria del superfluo sul necessario.
~Alberto Savinio



~Narrato
»Parlato
•Pensato



≈ Pianure Nascoste



~Non erano passati quaranta secondi da quando il sensei del corso K-20 di Kiri aveva posato le sue membra a Terra, appoggiando la schiena al tronco di un albero trovato li per caso, iniziando a leggere, a scrutare, la pergamena, forse, più importante di tutto il villaggio della nebbia. Era di sicuro la più antica, una delle poche che si era salvata dall’incendio che pochi lustri prima aveva strutto quasi l'intera Kiri. Aveva faticano non poco per averla, rinunciando ad informazioni preziose e corrompendo gli addetti della biblioteca affinché non notassero chi avesse avuto accesso ad essa. Se si fosse saputo che un Konohano, non particolarmente affezionato al villaggio di Kiri, avesse preso visione a quei documenti, sicuramente sarebbe cascata qualche testa. Anche per questo motivo Kiro Yakushi non aveva prestato attenzione alla domanda che gli era stata posta pochi attimi da uno dei suoi allievi. Una domanda stupida, oltretutto.
Quel sensei conosciuto come Kiro era così immerso nei suoi personalissimi affari, che per una volta si era dimenticato pure di tener d’occhio quei giovani ninja che ancora non avevano guadagnato il titolo di genin. Li aveva lasciati alla mercé della natura, in modo da valutarli il più brutalmente possibile e decretare chi sarebbe stato adatto a quel mestiere carico di rischi e responsabilità. Non che gliene fregasse particolarmente di quei ragazzi, nessuno di loro fino a quel momento lo aveva soddisfatto abbastanza da fargli sfiorare l’idea di essere ammesso in quella piccola Task Force che pian piano stava mettendo su, ma doveva comunque trovare un alibi per nascondersi dietro quelle pergamene che stavano gettando le fondamenta per la realizzazione del piano che avrebbe presto reso Kiro un importante elemento del villaggio di Konoha. Non tanto per le sue doti, quanto per le sue imprese, che presto avrebbero, inevitabilmente, sorvolato la lingua delle persone, stanziandosi all’interno di un anticamera composta dalla curiosità della gente. Tutto questo, però, sarebbe accaduto in un futuro prossimo, solamente al termine del piano che Kiro ormai da tempo aveva messo in atto. La strada era ancora lunga e tortuosa però, ancora non si notava la meta. Solo una lunga ed interminabile via davanti agli occhi del ragazzo, che di minuto in minuto la trascorreva senza alcun giovamento o risultato. Pian piano raggruppava alleati, poi esperienze e armi, e poi continuava imperterrito il suo percorso senza mai scoraggiarsi, quasi fosse spinto da una forza esteriore.

Kiro continuava a leggere le sue pergamene, oggetti che riteneva fossero molto più importanti delle vite di quei ragazzi che, provandoci o meno, sarebbero presto andati incontro ad una sorte che avrebbe decretato uno come lui. Uno che non riusciva nemmeno a tener d’occhio dei ragazzi di quindici anni lontano dai pericoli, analizzando movimenti ed operazioni che, se solo lo avesse ritenuto necessario, avrebbe notato senza fare il minimo sforzo. Non lo faceva nemmeno apposta, era una selezione involontaria della sua testa che teneva fuori dalla sua portata tutto ciò non gli interessava, così da permettergli di concentrarsi su una ed una sola cosa alla volta. Restava così concentrato e lavorava. Lavorava sul suo futuro, gettava le fondamenta per poi costruire quella che sarebbe stata una struttura di elevato valore, o almeno era quello che pensava. In un certo senso stava aiutando il prossimo aiutando se stesso. Inconsciamente sperava che la sua immagine potesse essere considerata di riferimento, ispirando nuove menti e modellandole secondo il suo standard. Anche per quel motivo non gli costava troppo il lavoro che stava, o almeno avrebbe dovuto fare, in quel di di Kiri, davanti ad alunni che andavano e venivano. Già il giorno precedente uno aveva abbandonato quel corso che, secondo lo schema ideale di Kiro, era fin troppo facile, ed altri due lo stavano lasciando proprio in quel momento, incapaci di continuare una pseudo missione che perfino il più ingenuo ninja con il titolo di Genin avrebbe fatto ad occhi chiusi. Non disse molto a questi due, vedendoli tornare verso di lui nonostante il lavoro fosse stato spiegato chiaramente, si limitò a poche parole: «Spero sappiate trova da soli la strada di casa...».
Certo, non si poteva concedere a quel chuunin di Konoha il “Premio Simpatia”, la sua maschera non lasciava trasparir nulla se non la freddezza dei suoi occhi, gelidi come le notti d’inverno. Una maschera che riusciva a portare senza sentirne nemmeno il peso sulle spalle, nonostante fosse impregnata di fatti e comportamenti malevoli che avevano visto protagonista quel Konohano di diciassette anni, legato a doppio filo al suo passato, burrascoso e intrinseco di malvagità quando il nome che aveva tatuato sull’avambraccio sinistro. I pochi che l’avevano visto non lo ritenevano importante abbastanza da farci sopra ricerche o addirittura domande, niente in esso dava l’idea di qualcosa di anormale, niente tranne il suo passato, la sua origine, qualcosa che ormai apparteneva solamente al suo possessore, che tanto scrupolosamente lo copriva, prima con del trucco e poi con indumenti adatti alla giornata, mantenendo il segreto su di esso. Forse nemmeno l’uomo che aveva marchiato quel giovane lo ricordava, anche se quelle circostanze erano particolarmente impressionanti. Sicuramente Kiro aveva registrato nella sua testa l’accaduto, memorizzando ogni singolo movimento o vibrazione, ma non si poteva non dire che quel giovane fosse di parte. Quella faccenda lo tormentava più di ogni altra cosa, più dei suoi scopi o piani, scatenava dentro di lui un’ agitazione ed una rabbia che a volte parevano disumane, anche se sembrava che placasse continuamente quegli istinti, negando a se stesso tutto, o almeno rimandando quegli spasmi ad un momento più appropriato, un momento che ogni notte desiderava arrivasse presto. Come ogni notte sognava quel tanto atteso momento, però, non poteva fare a meno di dimenticare ciò che appena un decennio prima era accaduto, trasformandolo in quella persona che, a quel tempo, non si sarebbe mai sognato di diventare. Aveva segnato il futuro di quel ragazzo da dentro, tormentandolo e rendendolo, allo stesso tempo, una persona molto più attenta e calcolatrice d quello che sarebbe diventato altrimenti. Quell’avvenimento, quella disgrazia, aveva segnato il giovane Joshua, mutandolo in un giovane senza passato di nome Kiro. Solo il suo cognome, quello stesso cognome di suo padre e di sua madre e di tutto il suo clan, era rimasto lo stesso, a ricordargli chi era e qual era la sua missione. Nessuno conosceva il vero nome originale di quel chuunin di Konoha, solo lui stesso ed il tempo che gli aveva tolto tutto. Di lui rimaneva solo una maschera, priva di sentimenti e colma d’oscurità.

Era passato troppo tempo da quando quei tre giovani alunni rimanenti avevano iniziato la loro piccola missione, tanto che il giovane chuunin iniziava a stancarsi di quella situazione. Ciò che doveva leggere, lo aveva letto, aveva immagazzinato le informazioni necessarie e sperava dunque di poter terminare quell’inutile compito nel minor tempo possibile. Almeno un ora doveva esser passata da quando eravamo arrivati in quella landa nascosta, e l’orario del pranzo si avvicinava sempre di più, lasciando irritare maggiormente il Konohano. Non era preoccupato della morte di quei piccoli allievi, non lo sarebbe stato nemmeno se gliene fosse importato qualcosa di loro. Riusciva benissimo a sentire il chakra che fluiva attorno ai loro deboli muscoli, indolenziti ed ammaccati da quelle prove che molti avrebbero superato senza nemmeno un graffio. Si erano lasciati ferire, più volte, da trappole e bestie di basso livello, eppure avevano completato la prova. In altre circostanze al giovane del Konohagakure non sarebbe importato troppo, l’importante era completare la missione, ma se le facili prove a cui si erano sottoposti avevano avuto queste conseguenze, allora, come avrebbero visto le alte sfere del villaggio l’esame a cui si erano sottoposti i loro allievi? Che figura avrebbe fatto il villaggio della foglia, e più precisamente lui stesso, con l’intera Kiri? Ed allo stesso tempo come avrebbero visto la bocciatura di tutti gli studenti? Di certo non era la soluzione migliore dato il recente coinvolgimento di Konoha, molti avrebbero potuto pensare ad un complotto, un tentativo di soggiogare le nuove promesse della nebbia. In entrambi i casi non avrebbe cavato nulla di buono dal corso che stava ultimando, doveva solo calcolare quale dei due compromessi era il più rischioso per lui, e di certo non si sarebbe dovuto basare su quei ragazzi, giusto durante il ragionamento del chuunin si stavano avvicinando. Stavano ormai ri-attraversando il tratto finale del lago di fango che li avrebbe presto condotti verso il verdetto finale che Joshua stava emettendo. Si avvicinarono a passo spedito, provvisti naturalmente del cristallo di Fenolo, molto caro allo Yakushi, ostentando un espressione ed un comportamento egoista che sicuramente non andava a genio al loro Sensei.
Kiro si alzò da terra, facendo leva sulle gambe e distaccandosi dunque dalla corteccia dell’albero su cui si era riposato, attendendo gli ultimi passi di quella combriccola di studenti. Non si comportarono certo come alunni “modello”, aprendo la conversazione con un tono che, al contrario della reazione di un qualunque sensei, non fece altro che attivare un qualche istinto nascosto nel petto dello Yakushi, sovrastandolo. Le parole di quei tre mocciosi produssero un effetto che forse, in altre situazioni, l’uomo non avrebbe potuto attuare. Dalle prime parole proferite dall’unica ragazza della banda, il giovane sentiva una qualche strana forza che gli impediva di fermare le risate che produceva. Era più forte di lui, lo dominava. Tutta quell’euforia nascosta dietro quella maschera scoppiò, anche se ciò non fece fermare le parole delle nuove menti. Sembrava posseduto da qualcosa di malefico, qualcosa che gli aveva iniettato gli occhi di sangue e lo muoveva come una marionetta contro ogni sua volontà. Sentì dire cose che alimentavano solamente la sua libidine, come la presunzione che risiedeva nelle lingue aguzze e taglienti di quei ragazzi di Kiri e Suna. Finirono di parlare poco dopo, susseguendo le frasi ed intrecciandole quasi come se si fossero messi d’accordo preventivamente.
Come quell’impeto si era impossessato del corpo di Kiro, improvvisamente anche la sua maschera ricomparve, ri-ordinando la testa del giovane, scombussolata da quello strano avvenimento, e, carico di tensione e disprezzo per qui giovani, iniziò, uno ad uno, ad insegnargli una qualche forma di rispetto che non avrebbero potuto evitare o non comprendere. In un battibaleno la sua espressione cambiò, e nello stesso frangente il chuunin si mosse, inizialmente verso il giovane alla sua sinistra, il Kaguya, buttandolo a terra trascinandolo da dietro i polpacci e colpendola con particolare forza, che lo avrebbe costretto in ginocchio davanti a lui. Continuò poi sull’altro ragazzo alla sua destra, dopo essersi rimesso in piedi dall’attacco appena espresso verso il suo compare, si ritrovò al lato del giovane con i capelli verdi, posto in direzione opposta, e con il proprio arto inferiore si posizionò dietro le gambe dell’avversario, un attimo di pausa, solo per far capire ai giovani cosa stava succedendo, poi ricominciò buttando anch’esso a terra con un colpo del palmo della mano diretto sullo sterno. Si dedicò infine alla ragazza, lasciandole il suo fiore all’occhiello. Caricando il palmo della mano di Chakra elementale di tipo Fulmine, ne indirizzò una lieve quantità sulla punta del dito indice, rivolto verso la fronte avversaria, scaricando dunque una scossa che avrebbe immobilizzato completamente il corpo della ragazza per pochi secondi, facendole provare il brivido dell’elettricità sulla colonna vertebrale, terrorizzandola. Era stato buono con lei, nonostante fosse forte quanto quei ragazzi era pur sempre una ragazza, e a Kiro non andava molto a genio prendersela con le ragazze. In questa maniera cercava di risolvere in maniera più adeguata la faccenda.
«Stupidi Ragazzi Insolenti. Pensate davvero di meritare una promozione, una lode? Pensate davvero di dover ricevere qualcosa dopo la mediocre conclusione di una missione che non vi avrebbe dovuto portare nemmeno un graffio per la sua banalità? Guardate come siete ridotti, siete stati tanto a parlare ed alla fine questa è la prova del vostro ingegno nel risolvere queste situazioni. Siete lividi e pesti di sangue e non avete il minimo rispetto per qualcuno che potrebbe senza problemi bocciarvi o... altro. Pensate davvero di essere i migliori? Siete degli illusi, vivete nella menzogna e pensate che queste prove siano il massimo che dovrete affrontare, senza far conto che non avete ancora visto nulla. Non siete ancora nessuno in questo mondo, e di sicuro il vostro clan non vi proteggerà da altri e da voi stessi. ».
Fece una sosta, raccolse il cristallo che giaceva ormai ai suoi piedi ed osservò le facce fin troppo espressive di quei giovani ragazzi.
«Questa non è la vita vera, giovani ingenui. Non durereste un attimo senza che paparino o mammina vi aiutino a superare gli ostacoli più banali. Da voi ci si aspetterebbe...» pazientò un attimo cercando le parole «...Di più. Ma forse siete troppo piccoli per capirlo, non avete ancora vissuto niente, ed anche per questo vi serve il mio “lasciapassare”. ».
Si girò lentamente su se stesso, ripensando a cosa fare di quei ragazzi che giacevano alle sue spalle. Fece un paio di passi ancora, ritrovandosi perfettamente accanto all’albero, ci appoggiò sopra una mano e con l’altra frugò in una sacca all’interno della giacca, estraendone tre coprifronte, due di Kiri ed uno di Suna. Li buttò alle sue spalle sprezzante, non ascoltando una sola possibile parola di quei ragazzi, ed intimò loro un ultima frase prima di abbandonarli.
«Siete stati fortunati ad avere una persona pragmatica come insegnante. Altri non avrebbero esitato a bocciarvi. Non credete che la vostra prova sia stata più pericolosa del necessario, la vita a confronto non è niente, è una continua lotta a cui non potete sfuggire. La vita è pericolosa. Spero sappiate riprendere la strada di casa senza problemi.»
Detto ciò, unendo le mani davanti al bacino, fece affluire il chakra nelle sue mani e si smaterializzò davanti ai giovani, abbandonandoli a loro stessi.



S t a t u s

Generalità ~
Nome: Yakushi Kiro
Villaggio: Konohagakure
Grado: Chuunin
Energia: Rossa

Chakra: - /300
Condizione Mentale:Sprezzante
Condizione Fisica: Illeso
Consumi: //
Armi svelate://

CITAZIONE
P

Paralisi Elettrostatica
Posizioni Magiche: //
Descrizione: concentrando il chakra elementale nelle proprie mani, l'utilizzatore sarà in grado di trasmettere tramite contatto un impulso elettrico in grado di paralizzare l'intero avversario per circa 4 secondi nel caso in cui vengano colpiti collo, testa e petto, precisamente nella zona del cuore. In altri punti la paralisi sarà solo locale, e si estenderà dal punto colpito del 25%. La paralisi avrà effetto solo sulla muscolatura esterna e non comprometterà il funzionamento di organi interni. All'interno dell'effetto della tecnica, la paralisi comporterà l'immobilizzazione della vittima, nonché produrrà una scarica elettrica di bassa entità, che attraverserà l'intero sistema nervoso, e quindi tutta la schiena, producendo quindi un formicolio fastidioso che tenderà, nel caso in cui l'avversario sia più debole rispetto all'utilizzatore, ad assomigliare alla paura.
A questo livello della tecnica sarà possibile applicare il jutsu con una sola mano alla volta.
L'utilizzatore dopo aver utilizzato questa tecnica non potrà usufruire di altre tecniche per l'intera durata del turno.
Tipo: Ninjutsu
Minimo: Chuunin
(Livello: 3/ Consumo di Chakra: alto)








CITAZIONE
Attenzione:

So che leggendo il mio post potrete pensare che io sia stato autoconclusivo, ed in effetti una forma di autoconclusività l'ho usata. Questa specie di autoconclusività la possono in un certo senso usare i sensei per esprimere concetti e situazioni ovvii, che altrimenti necessiterebbero di due o più post per essere esposti altrimenti. Inoltre non avreste comunque potuto fare nulla a causa del divario di potenze tra il mio pg ed i vostri.
In questo post dovrete descrivere molto accuratamente le vostre reazioni, le vostre paure, i vostri risentimenti. Non chiedete ancora di farvi aprire la scheda, che potrete aprire solamente quando vi darò i risultati, ovvero al prossimo post.
Tsuki, siccome mi son già fatto un idea abbastanza precisa di come scrivi, nel caso in cui questo post vada bene non ne dovrai fare altri, anche perché ormai siamo ad agosto e vorrei terminare anche io per prendermi una pausa.

Per qualsiasi cosa contattatemi.


 
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view post Posted on 20/8/2010, 12:54

Anbu

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"Chiunque può simpatizzare col dolore di un amico, ma solo un animo nobile riesce a simpatizzare col successo di un amico."



Narrato
Parlato
*Pensato*



[size=1] La consegna dei coprifonte.


La pietra era tra le mani del sensei, e i ragazzi avevano iniziato ad urlargli contro, quasi come se volessero ferirlo e offenderlo. La sua reazione fu una cosa sbalorditiva... Risate. Forse tutti si sarebbero aspettati qualcosa di più “doloroso”, forse tutto, tranne che vedere il loro sensei ridere. Kimimaro era sbigottito, non sapeva cosa fare, ma a questo pensò il maestro; improvvisamente non lo si vide più, era scomparso. Kimimaro avvertì la sua presenza alle sue spalle, e in un batter d'occhio si ritrovò con le ginocchia al suolo, quasi implorando per la sua vita. Era terrorizzato dalla sua potenza, rimase lì immobile fino a quando il sensei non ebbe completato il suo “gioco”. Atterrò con un pugno e uno sgambetto l'altro ragazzo Kiriano, mentre alla ragazza diede un colpetto col dito, ma non un semplice tocco, aveva un qualcosa di strano, infatti la Sunense si ritrovò immobilizzata per alcuni secondi. Si leggeva negli occhi di tutti la paura, il timore per quella figura di origine Konohana; la sua velocità era stata impressionante. Kimimaro osservava tutte le sue mosse con occhio affascinato, gli piaceva quel potere, quella velocità, quel disprezzo per persone che non si conoscono. Aveva ammirato la sua potenza dal momento in cui venne fermato il suo colpo nel combattimento in accademia. A malapena gli aveva permesso di impastare il chakra con i sigilli. Dopo averli “puniti” sia fisicamente che verbalmente, con un discorso che fanno i genitori quando esci con gli amici, il Sensei disse una cosa che a Kimimaro fece più male dei calci e dei pugni. Gli ricordò per un momento i suoi genitori.

*La mamma e il papà...*

Improvvisamente, Kimimaro, cambiò del tutto espressione, dalla paura e dal timore provato per molti istanti per colpa del Maestro, mutò tutto in un misto tra la rabbia e la tristezza. Si accorse che nella sua tasca restava un kunai, lo prese per l'anello che era posto alla fine del manico e con cattiveria lo lanciò verso il Sensei, sicuro che lo avrebbe evitato; sarebbe poi passato alla spiegazione del perché di quel gesto.

“Io posso dire di aver vissuto tutto! Sono nato nel bel mezzo di una guerra e non ho mai conosciuto i miei genitori! Quindi non può interessare a niente il suo discorso! Già non ho nessuno che mi protegge o che mi dice come devono essere fatte le cose. Io voglio far del male a chi ne ha fatto a me! A qualsiasi costo!”

Le sue parole uscirono urlando dalla bocca. L'ultima frase era stata più che chiara, era una richiesta al sensei di poter accrescere la sua forza. Forse Kiro avrebbe potuto aiutarlo. Sperava che il Sensei avesse capito di cosa stesse parlando il giovane ragazzo, anche perché non piaceva ripetersi due volte; intanto si era ripreso da quel colpo subito e il taglio sul suo braccio si era rimarginato. Anche le lacrime che erano state liberate pensando ai genitori erano cessate, era tornato lo stesso di prima, freddo, libero da ogni pensiero, ma con lo sguardo rivolto sempre verso Kiro.
Ormai il clima lì a Kiri si era stabilizzato, il freddo umido che c'era sempre stato. Kimimaro riviveva nella sua mente, sotto quelle nuvole cariche di pioggia non ancora liberata, le immagini di quando era più bambino, la solitudine da sempre affrontata, forse questa accademia era riuscito a farlo interagire con altri ragazzi, cosa che non aveva mai fatto a causa del suo stare solo.
Il suo compito era ormai completato, restava prendere dalle mani del sensei il Coprifronte con quelle quattro gocce; il primo obbiettivo era stato completato, ora doveva solamente recarsi a casa dopo la risposta del maestro alla sua domanda, una proposta sconvolgente, ma andava posta; il suo odio doveva essere assecondato.

SPOILER (click to view)
Status:

Grado: Studente
Energia: Gialla
Chakra: 80/100
Condizione Mentale: Determinato dal ricevere una risposta da parte Sensei.
Condizione Fisica: Taglio sul braccio rimarginato.
Consumi:-
Recuperi:-
Slot Tecniche 0/1:
Azione: 1/2:Lancio di Kunai al Sensei.
Bonus:-
Malus:-
Edit:-

Armi mostrate:
1 Kunai(L'ultimo)

Code Preso da Kob


OT:
Questo post è una merda completa. Ma non volevo rischiare di non postare e di essere bocciato di nuovo. Quindi, scusami Kob, ma questo è il massimo che sono riuscito a fare :èlui:




 
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¬Kob
view post Posted on 28/8/2010, 11:47




E' giunto il momento di concludere questo corso.

Jest.
Sei stato sin dall'inizio determinato a finire questo corso, non hai mancato un post e per la maggior parte del tempo hai dimostrato ottime capacità anche se sei ancora ad un livello amatoriale. Devi impegnarti ancora di più, incrementando le tue abilità, ma al livello in cui sei raggiungi il grado di Genin. Stai attento alla caratterizzazione del tuo pg. Nonostante alcune volte i tuoi post sono stati corti e poco pensati hai mantenuto una media alta nei tuoi post.
Ricevi 85 exp e 255 ryo

Zoro
Anche tu fin dall'inizio hai dimostrato ottime capacità descrittive, e sei stato probabilmente il più bravo del corso. Anche se hai saltato quest'ultimo post per problemi personali raggiungi comunque il grado di genin. Ricorda però che se vorrai continuare con questo gioco dovrai impegnarti ancora e non scoraggiarti.
Ricevi 100 exp e 300 ryo

Tsuki
Anche se sei entrata dopo nel corso hai dimostrato sin da subito ottime capacità, costruendo post corposi e intriganti, ma la tua poca presenza di fa perdere punti. Hai scritto solo pochi post, anche se hai dimostrato di poter raggiungere il titolo di genin, quindi riceverai poca exp e ryo. Anche tu hai ancora molta strada da fare, soprattutto sulla caratterizzazione del pg.
Ricevi 45 exp e 150 ryo

Se pensate che le vostre valutazioni siano ingiuste contattatemi in via privata.

Complimenti, il corso K-20 è finito

 
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38 replies since 24/5/2010, 17:18   925 views
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