Corso K-20

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Vik.
view post Posted on 29/7/2010, 18:15 by: Vik.

Anbu

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"L' odio è un liquore prezioso, un veleno più caro di quello dei Borgia; perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno [...]



Narrato
Parlato
*Pensato*



[size=1] E' ormai tutto concluso.


Ormai la missione andava per le lunghe. Le ambizioni di Kimimaro crescevano a vista d'occhio, voleva a tutti costi terminarla e diventare un Genin a tutti gli effetti. Erano rimasti in tre, gli altri due nuovi iscritti non avevano dato nessun segno di vita. Erano rimasti lì immobili mentre gli altri avevano provato tutto per portare a compimento la missione. Ormai erano arrivati dall'altra parte del lago, si trovavano davanti un' immensa distesa di alberi. Improvvisamente, dopo aver messo piede sul manto erboso, partirono verso di loro una quindicina di kunai, Hebi si fece avanti per prima e ci urlò il pericolo, era sola contro quelle trappole, ma li fece sbalordire usando una tecnica che distrusse 4 delle trappole dinnanzi a loro. Kimimaro prese un suo kunai dalla tasca per fronteggiare tutte quelle armi che arrivavano, mentre gli altri due si difendevano come meglio credevano. Dopo aver cercato di evitare il maggior numero di armi possibili, Kimimaro si trovò con un taglio più o meno profondo sul braccio sinistro, niente di preoccupante, fortunatamente non era il suo braccio preferito, avrebbe potuto continuare senza alcun problema. Il giovane Kiriano poi, udì delle frasi di Hebi che sembrava stanca per lo sforzo fatto nell'usare la sua tecnica e sembrava anche ferita, aveva tagli in tutto il corpo, ma come era successo a Kimi, niente di problematico. Lui sentì cosa avesse in mente la sunense, disattivare le trappole da dietro, visto che erano collegate in qualche modo tra di loro. La situazione sembrava ormai essersi calmata, ma Kimimaro non aveva la minima intenzione di abbassare la guardia, anche se i lanci di armi erano cessati, non v'è n'era certezza del fatto che non ce ne fossero più. Partendo in velocità riuscì ad arrivare dietro alle trappole e a disattivarle senza alcun problema. Urlò ai suoi compagni di corso che non vi era più alcun pericolo.

“E' Tutto apposto! Non c'è più nessun peric-”

Mentre formulava queste parole, venne spaventato da un ululato. Non appena si girò, vide dinnanzi a lui due enormi lupi, un problema che difficilmente avrebbero risolto.

“Zoro, sono convinto che mi servirò del tuo aiuto in questo caso”

Urlò all'altro Kiriano che prontamente sarebbe accorso ad aiutarlo, o almeno lo sperava. Benché fossero grandi erano pur sempre animali, Kimimaro balzò verso l'alto e cercò subito di colpirne uno con alcuni Kunai che aveva appena tirato fuori dalla sua tasca. Un lancio di tre kunai ad un solo lupo e dopo che l'animale avesse deciso la direzione per evitarli, ne avrebbe lanciati altri due, in modo da non lasciargli scampo, mentre Zoro si sarebbe occupato dell'altro. Le armi erano state lanciate e ormai la sua strategia stava per essere ultimata mancava solo un unico attacco quasi letale. Sarebbe stato sicuramente colpito da almeno uno dei Kunai e mentre quell'ignobile animale che difendeva la pietre fosse stato a terra agonizzante dal dolore, l'unica cosa da fare sarebbe stata usare di nuovo la sua tecnica preferita, il soffio artico. Ormai Kimimaro era con i piedi saldi al terreno e questa era l'occasione giusta per usarla, impastò il chakra e prima di far uscire il getto congelato dalla sua bocca, disse a Zoro:

“Spero di non essere fermato da te anche questa volta”

Con quel sogghigno stampato sul volto, un risolino malvagio che faceva capire quale erano le intenzioni del Kiriano. Quel fascio di vento congelato si sarebbe abbattuto su quel lupo, la cui unica sfortuna era stata quella di aver incontrato una delle migliori squadre ninja mai creata, disposte a tutto per la missione.

[…]



I lupi erano stati ormai sconfitti e l'unica cosa da fare era solo prelevare quelle pietre che intanto la ragazza era andata a cercare e riportarle al richiedente. Il raggiungimento della missione era ormai alle porte e la stanchezza si faceva sentire, fortunatamente la sunense ci aveva risparmiato un altra fatica e la pietra era ormai in mano sua. La sua mente ormai era libera e le sue ambizioni completate... Si trovavano davanti alla pietra tutti e tre, Hebi le aveva salde in mano, la stringeva talmente forte, quasi da romperla. Si incamminarono verso il loro Sensei che fiducioso nelle loro capacità si era lasciato andare alla lettura più completa dei suoi libri. Era sempre lì, sotto quell'albero, sembrava quasi addormentato, nessun segno di vita, solo la testa chinata su quei volumi. Forse un piccolo segno di reattività lo dava in qualche modo, girando le pagine e continuando a leggere. Era ormai il tramonto, e quello che si poteva dire era che quella era stata una giornata stressante e sopratutto fredda, molto fredda. Iniziava a tirare vento, ma l'unica cosa che importava ora, era di ricevere quello che tutti si aspettassero, il coprifronte di Kiri e di Suna per la ragazza. Il legame con Zoro non si era ancora instaurato, e quello sbruffone cercava in tutti i modi di essere distanziato da Kimimaro. L'evento avvenuto sul campo di battaglia gli faceva ancora ribollire il sangue secondo le sue idee, ma l'unica cosa da fare era solo adempire ai compiti stabiliti. Nella sua mente gli passavano le immagini di quell'altro piagnone della sua famiglia e su come si era comportato in combattimento. Erano davanti al Sensei tutti e tre, le pietre erano in mano loro, Kimimaro aveva intenzione di parlare al sensei, ma un qualcosa lo bloccava, forse era la “paura” di subire uno dei suoi sguardi truci, ma poi la ragazza di suna lo anticipò e iniziò a parlare urlandò, offendendo il sensei, più che giusto, ci aveva fatto rischiare la vita per una stupida pietra. Non appena ebbe finito di parlare, Kimimaro provò a dire quello che pensava:

“Eheh, naturalmente sono d'accordo con la sunense, ci ha fatto rischiare inutilmente, poi per quando riguarda quel MARARARE-san di cui parla, non me ne importa un bel nulla. Comunque abbiamo portato a termine la missione che ci aveva assegnato, e pensiamo di non aver sbagliato niente. Dopotutto lei ha creato una delle squadre più forti dell'accademia. Siamo decisamente più forti di qualsiasi altro studente che abbia intrapreso l'accademia negli stessi giorni nostri.”

Si sentiva molto entusiasta Kimimaro, uno strano sentimento cominciava a sentirsi dentro, forse era felicità. Non l'aveva mai prima e si sentiva molto bene. Poi disse al Sensei con voce soddisfatta:

“Come detto prima... Siamo i migliori!”

Queste parole forse avrebbero fatto sobbalzare Kiro, anche se Kimimaro lo dubitava fortemente, visto il suo carattere di ghiaccio. Pensava anche che una volta divenuto Genin avrebbe potuto lasciare quel misero villaggio e partire insieme a lui, in cerca di potere. Kiro sembrava uno a cui piacesse il potere e che anche lui era alla ricerca di qualcosa che avrebbe cambiato la sua vita. Era deciso, avrebbe lasciato per non soffrire e per intraprendere una vera vita in un villaggio che non era bersagliato sempre da guerre e che non era sottomesso a nessuno. Disse un ultima cosa a Kiro, gli fece una domanda, e sperava che la risposta sarebbe stata un si:

"Spero sia finito tutto ora no? E' possibile ricevere i nostri coprifronte?"

[…]



Alla fine dell'accademia sarebbe poi tornato a casa a contemplare il suo successo. Un successo importantissimo per la sua vita. Adesso l'unico altro traguardo era il grado Chunin e la fuga dal villaggio. La cattiveria doveva essere assecondata, non si poteva sopprimerla, altrimenti ci si sarebbe trovati come quel bambino Kaguya che si era presentato all'accademia il giorno prima. Avrebbe cercato in lungo e in largo un qualsiasi modo per arrivare al potere, avrebbe voluto mettere a ferro e fuoco quel povero paese che niente gli aveva dato. Ma ora era tempo di dedicarsi alla semplice e disgraziata vita da ninja e di non pensare a cose che sarebbero avvenute in futuro.

SPOILER (click to view)
Status:

Grado: Studente
Energia: Gialla
Chakra: 80/100
Condizione Mentale: Calmo e penserioso.
Condizione Fisica: Perfetto.
Consumi:-
Recuperi:-
Slot Tecniche 1/1: Soffio artico:
Posizioni Magiche: 5 ( medio )
Villaggio: Kiri
Descrizione: Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di vento ghiacciato che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza all'estremità pari a tre metri. Chi viene colpito da questo jutsu riporta ustioni da congelamento leggere su tutte le parti colpite; inoltre se il ninja venisse anche solo in parte investito da tale jutsu sugli arti, risentirà di un peggioramento della velocità del 15 % per 2 turni. A causa del leggero congelamento dei muscoli. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)
Azione: 2/2:Lancio di Kunai ai lupi.
Bonus:-
Malus:-
Edit:-

Armi mostrate:
6 Kunai

Code Preso da Kob


OT:
Non so che dire. Boh, non ho inventiva manco sull'OT del post xD




 
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38 replies since 24/5/2010, 17:18   925 views
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