Corso K-20

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gAg
view post Posted on 13/7/2010, 19:24 by: gAg




CITAZIONE

Parlato
Pensato


* Dannate poste! Dannate poste! Dannate…*

Questo pensava Ikki mentre preparava, in fretta e furia – grande la prima,enorme la seconda – l’occorrente per quello che lo aspettava in quella giornata: un addestramento in piena regola per diventare Genin. A dir la verità, l’addestramento lo attendeva già il giorno prima, ma causa,appunto,ritardo delle poste, la lettera di convocazione non era giunta in tempo utile.

* Dannate poste!*

Aveva quindi già saltato il primo giorno d’addestramento e di certo adesso non voleva perdersi anche il secondo. Fortuna che si era svegliato presto quella mattina, alle prime luci dell’alba, per andare a fare legna in un boschetto non molto lontano da casa sua. Vestito pesante, ascia in mano e gambe in spalla: i tronchi stavano già tremando di paura. Al suo ritorno, dopo qualche ora – e molte “vittime” – aveva trovato la lettera infilata sull’uscio della porta, tra la base di robusto legno della stessa e il piccolo rialzo in legno che serviva ad evitare di sprofondare nella neve appena usciti da casa. Non ci mise molto a capire cosa doveva fare, ovvero sbrigarsi a prepararsi ed essere veloce quanto una lepre di fronte ad un lupo; pensò a se stesso come alla lepre e al suo futuro prossimo maestro come al lupo e la visione lo fece rabbrividire. Già lo sapeva che lo avrebbe sgridato e messo ai lavori forzati...no vabbè, dai, stava esagerando con la fantasia e lo sapeva. Prese il solito fazzoletto da usare come cappello, per legare e coprire i capelli neri, ed uscì.
L’aria era frizzantina quella mattina e non c’era tanto freddo, se ne era reso conto già uscendo nelle prime ore dell’alba. Adesso il suo abbigliamento era visibilmente più leggero: pantaloni lunghi leggeri di color blu scuro e maglietta smanicata grigia. Chiuse la porta e partì verso valle, direzione villaggio di Kiri. Sulla lettera c’era chiaramente spiegato il luogo dove si sarebbe dovuto incontrare con il maestro e con gli altri...ma il giorno prima! A questo non aveva pensato minimamente. L’incontro era sì stabilito, sia come luogo che come ora, ma sarebbe valso anche per il giorno dopo, per la seconda prova?
* Ok...stiamo calmi! Ci sarà una soluzione...è impossibile che abbiano scelto un altro posto, nel frattempo...quindi io vado lì e poi casomai si vedrà. *
La strada, o meglio, il sentiero che portava a valle non era certo dei migliori. Era abbastanza impervio per i più, impervio per i meno. Ma per Ikki, che in quei sentieri c’era nato e cresciuto, era la cosa più naturale e bella del mondo camminarci, tra la flora e la fauna che aveva imparato a conoscere negli anni. Per lui era quindi facile dire che quel sentiero si snodava tra betulle e querce, tra nidi di fringuelli e tane di conigli
*...Conigli? * il flash precedente della lepre e del lupo si ripresentò per un attimo * E no! *
Non si incontravano case né altri tipi di costruzioni durante lo snodamento di tutto il sentiero; partendo dal villaggio, l’ultima costruzione a vedersi sarebbe stata l’entrata dello stesso e la prima costruzione sarebbe stata – semmai qualcuno ci arrivasse – proprio la casa di Ikki. Viaggio solitario, non c’è dubbio, ma ideale per schiarirsi le idee.
Stava percorrendo la strada che l’avrebbe portato al primo grande passo – seppur in ritardo – che gli avrebbe permesso di entrare nel mondo dei ninja. Non amava quel mondo, non aveva avuto aspirazioni inerenti agli shinobi fin da piccolo come la maggior parte dei propri coetanei – peraltro molti già almeno Genin. La scintilla, la decisione, maturò subito dopo il funerale del suo nonno adottiv...no, nonno reale: le circostanze della sua morte, l’impossibilità di difenderlo e la propria quasi morte, con il salvataggio di un Ambu, lo avevano portato a prendere la decisione di intraprendere questa lunga strada per diventare quanto meno un Chuunin e proteggere se stesso e le persone a lui care...sempre se ce ne fossero state, oltre al defunto nonno.

[...]



Arrivò abbastanza in tempo al villaggio. Seppur non ci andasse spesso, sapeva com’era strutturata Kiri e raggiunse senza problemi il luogo indicatogli nella lettera; la paura che il posto di ritrovo fosse diverso quel giorno svanì quando vide un ninja del villaggio insieme a quattro ragazzi.
Il ninja era un Chuunin alto, di bell’aspetto e sembrava proprio uno che sapeva il fatto suo; lo mise a disagio il fatto che potesse anche essere più giovane di lui e che quindi, anagraficamente parlando, i ruoli dovrebbero essere stati invertiti. Avvicinandosi focalizzò meglio i quattro ragazzi che stavano con lui: erano tre ragazzi ed una ragazza. Uno di loro aveva un aspetto strano per essere di Kiri: non tanto per i capelli neri,lunghi e legati sulla testa, ma quanto per lo strano simbolo che aveva sui suoi vestiti...Ikki non aveva mai visto simboli come quelli. Sembrava un tipo pigro, o comunque abbastanza svogliato; aveva la tipica espressione che si ha quando si è in un posto controvoglia...a pelle gli stava simpatico.
Il secondo ragazzo era, invece, facilmente inquadrabile per chi ha vissuto a Kiri e dintorni: era un Kaguya. Kimono lungo, sguardo freddo e distaccato, pelle ai limiti dell’albinismo: gli erano sempre stati un po' antipatici, alla vista...ma inutile dire che sperava che quella non fosse altro che un’idea figlia di inutili stereotipi.
Capelli verdi: questa fu la prima – e unica – cosa che colpì Ikki nel vedere il terzo ragazzo, non bastevole a dare una prima descrizione, se “buono” o “cattivo”.
Il piatto forte della portata, però, era la ragazza. Capelli rossi, attaccati sulla nuca come una perfetta signora della guerra, kimono in accoppiata con il colore dei capelli. Era strano come una ragazza di quel tipo, con uno sguardo così freddo, glaciale, così distaccato che in confronto quello del Kaguya sembrava sprizzare sentimenti da tutti i pori, si vestisse del colore del fuoco.
Lo scalpiccio dei propri passi fece girare tutti e il non entusiasmo salì alle stelle: lo sguardo più amichevole fu quello “neutro” di Capelli Verdi, tra sguardi gela-ossa e sguardi pigri.

<< Salve a tutti! Mi chiamo Ikki, piacere di...ehm...conoscervi! >>

Si presentarono tutti, maestro e compagni, ma l’impressione fu che il piacere fosse tutto di Ikki...il che non lo mise certo più a suo agio.

[...]



* Cioè...Fatemi capire...Sono sceso da casa mia, fino al villaggio...per poi risalire?! *

Stavano salendo su per un sentiero poco scosceso, in mezzo alla vegetazione ben conosciuta a Ikki. Si fermarono all’inizio di una pianura, dove il maestro – che si presentò col nome di Kiro – spiegò cosa avrebbero dovuto fare.

* Fango...ok...Kunai vaganti...bello..Lupi...magnifico... *

Ikki non era per niente sicuro sul da farsi: si era allenato col chakra adesivo, certo, in previsione dell’esame, ma non sapeva ancora usarlo correttamente.

CITAZIONE
“Ragazzi, direi che il modo migliore per passare questa palude è di passare tra gli alberi che circondano tutta la zona, oppure di usare il chakra repulsivo per camminare sulla palude, sta a voi decidere, non voglio condizionare nessuno. Se avete altre idee proponetele, non sono una cima in queste cose. Forse voi potreste aiutare gli altri. Comunque io sono uno dei pochi in questo gruppo che sa usare il chakra adesivo, quindi se volete un aiuto a scalare alberi o a passare sulla palude, posso essere di aiuto.

Il Kaguya aveva parlato...e neanche tanto male. Una cosa era sicura e Ikki pensò bene di dirla, giusto per rompere quel ghiaccio artico che il Kaguya e la "Principessa di Ghiaccio" avevano ben sparso nell’atmosfera. Stava per aprire bocca quando la "Principessa" si svegliò:

CITAZIONE
Yaaawn.Vedo che qualcuno finalmente sente la presenza del proprio cervello.Comunque il Kaguya ha ragione,bisogna studiare attentamente ogni minimo passo o qui ci si lascia la pelle,ad ogni modo il nostro sensei ama far fare il lavoro sporco agli altri...sono dell'opinione di dargli una bella lezioncina su come ci si comporta con i propri allievi.Prima di fare qualsiasi mossa avventata,o iniziare la ricerca,dobbiamo studiare ogni angolo di questo posto.Abbiamo un Nara qui,e so che la vostra casata è abile nelle strategie.Aspetto istruzioni,compagni.

L’istinto di non parlare dopo di lei, giusto per non aggiungere altro, stava per prendere il sopravvento ma alla fine decise di dire comunque qualcosa:

<< Sono anch’io dello stesso parere, per quanto possa contare: bisogna considerare l’ambiente e poi preparare un piano tutti insieme. Dobbiamo lavorare di squadra, pochi fronzoli >>


CITAZIONE
Grado: Studente
Energia:Bianca
Chakra:50/50
Condizione Mentale:Teso
Condizione Fisica: Apposto.
Consumi:-
Recuperi:-
Slot Tecniche 0/2:-
Azione: 0/2:-
Bonus:-
Malus:-
Edit:-

Armi mostrate:Nessuna.



SPOILER (click to view)
Scusate se non sarà il massimo,ma ho avuto solo oggi per scriverlo ^^ Buona ruolata
 
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38 replies since 24/5/2010, 17:18   925 views
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