Corso K-20

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darkmoon94
view post Posted on 9/7/2010, 13:42 by: darkmoon94

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SPOILER (click to view)
Premetto che non avendo un office come si deve [Non ho nemmeno Windows T__T] ho cercato di scrivere più righe possibili ^o^ mi scuso con tutti per questo inconveniente *o*


QUOTE
Narrato
~Parlato
'Pensato'
*Parlato altri-passato*
-Parlato altri-presente-

Dopo quei duri giorni di allenamento insieme a mio padre e a Ojiisan non mi restava altro che riposare a casa,esattamente nella mia dolce camera.Ogni tanto mi affacciavo alla finestra per sentire il richiamo del mio amatissimo deserto.Lui mi parlava e ogni volta che sentivo la sua voce,il mio cuore palpitava sempre di più,sempre più forte,come dei tamburi di guerra che richiamano i propri soldati al fronte.Sì,quello era il mio posto,quello era il mio mondo.Il Deserto.Caldo,arido,privo di vita e di sentimenti e io dovevo essere così.Senza sentimenti,senza alcun briciolo di umanità,fredda come il ghiaccio e arida come il deserto.Mio padre cercava in tutti i modi di rendermi il più possibile una ragazza dolce come tutte quelle che esistevano al mondo ma io avevo sempre odiato unirmi alla massa.Io sarei diventata la migliore anbu di tutta Sunagakure no Sato,avrei portato in alto il nome della mia famiglia,proprio come aveva fatto mio nonno,ovvero il capo clan.Avevo sempre avuto una sorta di devozione nei confronti di quell'uomo,devozione mista ad un senso di paura e terrore.Ogni volta che impartiva un ordine le parole diventavano fredde e distaccate,come se fossero tanti piccoli shuriken conficcati nella carne debole e pallida di ogni insulso umano.Io odiavo essere considerata una donna,perchè per mio nonno essere una donna significava essere debole e dovevo dimostrare il contrario.Ovviamente per quanto potessi spezzarmi la schiena,riempirmi di lividi,non ero mai abbastanza per lui,tranne quando vide il mio interesse per le marionette.Allora ricordo che i suoi occhi cambiarono e cambiò anche il suo modo di guardarmi.Ero diventata la nipote prediletta ed era deciso a darmi le redini del clan,una volta diventata una ninja di tutto rispetto,proprio come lui.Il mio sogno era diventato anche il suo.Ogni giorno mi guardava mentre mi allenavo da sola o con mio padre e ogni giorno mandava Hidaru-san,una delle guardie più giovani in tutta la residenza della nostra famiglia,a farmi compagnia e ogni tanto capitava che lui,l'unico che riusciva a farmi sorridere,insegnasse qualche trucchetto per imparare più velocemente le tecniche di famiglia.Hidaru-san era davvero speciale,come se fosse il fratello maggiore che mai avevo avuto ma tutto ciò non doveva ostacolarmi,anche a costo di far soffrire le persone a cui tenevo da morire.I giorni passavano e avevo inviato la mia iscrizione all'accademia solo una settimana prima.Niente risposte,niente lettere,nulla di nulla.Come se tutto si fosse fermato,come se non fosse destino che io diventassi un anbu.Cominciavo ad innervosirmi e Hidaru-san lo vedeva.Cercava di farmi distrarre con diversi allenamenti ma io ero ancora in pensiero per la risposta dall'ufficio di smistamento di Sunagakure no Sato e Ojiisan un giorno decise di allenarmi.Per me fu un onore,in parte,ma anche una specie di condanna.Conoscevo a fondo tutti i metodi di insegnamento di Ojiisan e li temevo più di qualsiasi battaglia,più di qualsiasi missione che comportava la morte.Ma dovevo farmi forza,dove dimostrargli che ero ancora quella donna pronta ad uccidere anche l'amico più caro per diventare forte.La prima cosa che mi disse fu appunto che se anche avessi fallito una missione ma avessi salvato la vita del mio compagno di squadra,sarei stata la migliore ninja di tutto il villaggio.In quel momento capii che lui non voleva solo la forza bruta,quella fisica,ma anche la forza d'animo perchè un nemico teme di più il coraggio e la forza di volontà che una qualsiasi tecnica potente.Passarono ancora settimane intere,tutte passate insieme ad Hidaru-san e a Ojiisan in allenamenti speciali e non.Quando accadde.Sì,arrivò finalmente la risposta da parte dell'ufficio di smistamento di Sunagakure no Sato ed il mio cuore poteva essere percepito anche da grandi distanze poichè il mio sogno di diventare la migliore ninja del mio villaggio stava per realizzarsi!.Appena aprii la busta lessi tutto d'un fiato la lettera ma qualcosa non andava.Non riuscivo a comprendere poichè mio avessero mandato in un corso a Kirigakure no Sato,lo squallido villaggio della Nebbia.Guardai prima Ojiisan e poi mio padre.Al mio solo sguardo,Ojiisan prese in mano la lettera e,come me,la lesse velocemente e poi assunse lo stesso sguardo e quando i suoi occhi diventavano così scuri e temibili,nessuno osava fare domande,nemmeno mio padre.

-Come hanno osato!Come hanno osato mandare la mia erede a Kiri,quello sporco villaggio di demoni e trasandati abitanti!
~Ojiisan devo andare per forza,ha letto anche lei la lettera,Sunagakure no Sato non ha altri iscritti che me,in accademia.Conoscono la nostra famiglia e forse mi hanno mandato a Kirigakure appunto perchè vogliono che diventi la loro migliore combattente.Farò di tutto per portare in alto il nome della nostra nobile famiglia

Ostentavo un volto duro e contratto,rigido a quella decisione che il mio villaggio mi imponeva e io dovevo rispettarla,avrei portato il nome degli Akasuna anche a Kirigakure e lo avrebbero temuto,avrebbero sussultato ogni volta che veniva pronunciato.Tornai in camera mia visto che il giorno dopo sarei dovuta partire insieme a Hidaru-san e a Kinoichi-san per quello squallido villaggio.Cominciai a sistemare tutto ciò che mi servisse quando entrò in camera Hidaru-san.Mi osservava,lo faceva sempre prima di parlare,cercava di studiare il mio volto che non tradiva nessuna emozione,anche se dentro morivo.Avrei dovuto abbandorare la mia oasi,il mio deserto...il mio mondo per uno squallido corso accademico a Kiri.Hidaru-san si avvicinò a me e cominciò ad aiutarmi a sistemare le "valigie" e mentre lo faceva mi osservava ancora.Nessuno dei due aveva il coraggio di rompere quel silenzio,di cui sentivo il peso,un silenzio carico di tensione e paura,di solitudine e di malinconia ma dovevo farcela,io non sarei stata sola,c'era hidaru-san con me,c'era parte della mia famiglia,anche se erano solo due guardie della residenza.Io sarei stata la migliore del corso,senza ombra di dubbio.Sistemate le valigie,mi guardò per un ultima volta e poi chiuse la porta aspettando che scendessi per la cena,ma non scesi,non volevo far vedere che mi sentivo avvolta dal nulla,in preda all'angoscia,mi sentivo morire dentro ma forse a Kirigakure no Sato,avrei imparato a non provare più sentimenti o forse a non dare loro un nome.Mi sdraiai sul letto aspettando che il torpore del sonno mi cogliesse ma non ci riuscivo.Il solo pensiero di lasciare quel posto mi faceva impazzire ma dovevo essere forte,avrei sofferto un pò ma bisognava sacrificarsi per un obbiettivo superiore.Mi addormentai poco dopo quel pensiero e non mi accorsi che il vento del deserto soffiava per me,forse era un augurio o forse era un arrivederci,non so,quella sera avevo dimenticato il mio deserto.La notte passò in fretta,troppo veloce per capire che era già l'ora di andare via.Venne a svegliarmi Hidaru-san ma questa volta non cercò il mio sguardo per capire cosa provassi.Quando chiuse la porta dietro le spalle,mi alzai dal letto a baldacchino che era nella mia stanza e aprii l'armadio per prendere il kimono che indossavo quasi sempre,quello rosso e oro.Legai i capelli e misi il mantello nero con il simbolo del nostro clan,lo scorpione.Non avevo mai capito per quale motivo avessero scelto proprio lo scorpione ma,diciamo,era il mio secondo animale preferito,dopo il serpente ovviamente.Scesi le scale per andare in cucina a trafugar qualcosina da mettere sotto i denti e trovai Hidaru-san che sorseggiava del tè verde con gli occhi chiusi.Assomigliava tanto a Ojiisan in quel mondo.Entrai in cucina e presi il solito tramezzino che sicuramente Yamino-sama aveva preparato.Yamino-sama era la nostra governante,se così possiamo definirla.Era una persona dolce e gentile ma si infuriva sempre quando vedeva le cose in disordine.Mi sedetti di fronte a Hidaru-san e questo mi passò una tazza con del tè verde dentro.Era da ieri che non mi parlava e ciò mi faceva star male.Che Hidaru-san non volesse accompargnarmi fino a Kiri?Cacciai via quei pensieri dalla mente,nessun ninja li avrebbe avuti.Finì il tè velocemente e salii di nuovo in camera a prendere il mio equipaggiamento e una borsa dove avevo deciso di mettere altre cose tra le quali un diario.Avrei scritto tutto ciò che accadeva lì a kiri,le mie impressioni e tutto il resto,in modo di liberarmene completamente durante le lezioni al corso.Per ora sapevo solo che vi erano circa 3-4 giorno di viaggio e sarebbero stati duri.Usciti dalla residenza,davanti alla porta delle mura esterne vi era il Kazekage stesso che consegnò a Hidaru-san tre fogli,le nostre autorizzazioni a lasciare Sunagakure e ad andare a Kirigakure.Ci inchinammo tutti e tre di fronte al Kazekage e poi ci avviammo verso la porta ad est di Suna.Lì trovammo altre due guardie,oltre alle sentinelle di turno,che ci accompagnarono per tutto il deserto.Mentre passavamo quelle lande aride e spoglie,sentivo la voce del deserto che mi parlava,ma non avevo il cuore di sentire ciò che dicesse.Faceva troppo male lasciare la mia terra,ma era un sacrificio che dovevo fare.Dopo esser arrivati vicino al bosco che segnava il confine di Konohagakure no Sato,le due guardie tornarono verso Sunagakure e anch'io avevo l'istinto di farlo,di tornare indietro,nella mia terra,nel mio deserto...nel mio mondo.Mi voltai per guardare Hidaru-san che silenzioso cominciava ad attraversare il bosco di confine con il prossimo villaggio.All'incirca,passare tutta la terra del Fuoco,bastavano due o tre giorni e da lì vi era un solo giorno di viaggio in nave.Per la maggior parte del tempo nessuno parlava tranne le poche domande essenziali.Che Hidaru-san aveva capito il mio stato d'animo e lo condivideva?Non capivo cosa stava succedendo ma mi dava fastidio da morire così una sera,doveva accamparci per riposare la notte,mentre osservavo il cielo della terra del fuoco da un ramo,sentii Hidaru-san sedersi vicino a me e osservare il cielo come me.

~Hidaru-san!Dimmi che ti sta passando per la testa,ora!Non sopporto il fatto che tu non mi parli,che mi ignori!
Non mi rispose e sapeva che non faceva altro che farmi arrabbiare di più.Decisi alla fine di andare a dormire,se voleva parlarmi avrebbe iniziato lui.La notte passò velocemente come tutte le altre,i giorni del viaggio sembravano che non finissero mai e quando attraversammo tutta la terra del fuoco era già quasi il terzo giorno di viaggio.Dovevamo prendere solo la nave per Kirigakure no Sato e non tardò ad arrivare.Il viaggio dal porto di Konoha a quello di Kiri durò circa un giorno ed ormai,lasciato il pensiero dell'abbandono del mio villaggio,non vedevo l'ora di arrivare a quel dannato villaggio per iniziare il corso.Il mare,durante il tragitto,era silenzioso e calmo,come se fosse contento del nostro passaggio ma tutto quel silenzio non faceva che farmi impazzire.Così decisi di star zitta e provare a capire cosa mi dicesse il mare.fin da quando ero bambina,ero sempre stata abituata ad ascoltare la voce del vento del deserto,percepire cosa dicesse e capire se seguire quei consigli oppure no.Penso che per chi è sempre stato abituato a stare vicino al mare,sia la stessa cosa.Quando arrivammo fui la prima a scendere,prendendo con me le mie valige e tutto.In quei giorni non avevo ancora scritto nulla in quel piccolo diario che avevo portato con me e non pensavo di scriverci perchè dovevo scrivere solo le impressioni che avevo sui miei compagni di corso e sul villaggio in se.Dal porto del Paese dell'acqua fino a Kirigakure vi erano si e no 8-9 ore di viaggio e ovviammente partimmo subito.Ormai l'unico compagno di questo viaggio era il silenzio che Hidaru-san ostentava a tenere vivo tra tutti e tre componenti del gruppo.Ma mi sarei vendicata per tutto questo.La luce cominciava a diventare leggermente più scura ma ancora per il tramonto vi erano un bel pò di ore e ovviamente eravamo quasi in prossimità le porte ad Est del villaggio.Arrivammo a due ore prima del tramonto e mostrammo alle sentinelle di turno,ninja dall'aria mooolto trasandata e con abiti sudici e a dir poco fetidi,le autorizzazioni del Kazekage dicendo che eravamo lì per il corso sperimentale tenuto da un sensei di Konoha.Quando videro il cognome sul mio foglietto,una delle sentinelle spalancò gli occhi e mi osservò quasi stupefetto.


-Possibile che voi siete la nipote di Kioshin-sama?
~Mh?intende Ojiisan??
L'altra sentinella misa una mano sul petto del compagno e mostrò un quarto foglio,forse allegato alle tre autorizzazioni.Questo diventò rigido in volto e poi guardò avanti,come se non mi avesse mai rivolto la parola,il compagno,alto e all'apparenza debole, ci fece cenno di entrare subito dentro il villaggio.Hidaru-san era a capo della fila e ci guidava lungo la via principare di tutto il villaggio.Mentre camminavamo io mi guardavo intorno e vedevo solo povera gente,alcuni ubriachi dalla notte prima,altri che litigavano animatamente per un semplice pezzo di pane.Quel villaggio stava andando davvero a rotoli come dicevano.Stavamo andando in verso la segreteria dell'accademia per mostrare la lettera che l'ufficio di smistamento di Suna mi aveva dato.Una volta arrivati di fronte alla porta Hidaru-san mi lasciò fuori con Kinoichi-san che per tutto il viaggio non faceva altro che fumare e osservarmi attentamente.Beh almeno lui mi degnava di qualche attenzione e non mi importava il motivo.Passarono un bel pò di minuti prima che Hidaru-san uscisse e quando lo fece si presentò con un foglietto in mano che rileggeva tante volte quasi se volesse imprimere nella propria memoria qualcosa da non voler rivelare a noi.Riprendemmo a camminare e ci fermammo a circa 20 metri dall'ufficio dell'accademia.Pensai subito che dovesse essere il nostro "albergo" o meglio pensione visto che aveva più l'aria di una vecchia casa abbandonata.Entrammo dentro e la situazione sembrava non voler cambiare.Un uomo anziano,dopo aver visto il foglio che teneva in mano Hidaru-san,ci condusse davanti due porte affiaccante lontane soltanto pochi metri.La prima porta era la mia camera e forse era quella meno malandata e vecchia di tutto l'edificio visto che era chiusa anche a chiave,mentre la stanza di Hidaru-san e Kinoichi-san era diversa.Le pareti erano quasi nere e i letti all'apparenza un pò sudici.Ringraziammo il vecchio ed io entrai in camera senza dare troppe spiegazioni.Guardando la mia camera vidi una porta sulla parete a destra,pensavo che fosse il bagno ma appena la aprii capii che era la porta comunicante tra la mia stanza e quella delle mie due guardie silenziose.Mi sdraiai sul letto e fu tanta la stanchezza che mi addormentai immediatamente.Domani dovevo andare in accademia quindi dovevo dormire abbastanza per essere in forma e dare il meglio di me.Chissà se mi sarebbero andati a genio i miei nuovi compagni,se il sensei era preparato o se il corso sarebbe stato una noia mortale.Questi pensieri mi frullavano in mente anche mentre dormivo.Quando mi svegliai ancora il sole doveva sorgere,e capii che avevo dormito per tutta la notte,senza cenare e senza vedere i miei compagni di viaggio.Mi alzai dal letto e mi diressi verso il bagno.Era una piccola stanza con le pareti piene di piastrelle bianche,forse l'unica parte di tutta la pensione che aveva un colore candido.Decisi di fare una doccia rilassante per scaricare tutto il nervosismo che avevo accumulato in quei giorni.Sciolsi i capelli da quel piccolo chignon e mi infilai subito sotto la doccia calda.Cercavo di lavar via tutti quei pensieri,quel dolore,quel senso di solitudine che avevo dentro di me.Mi mancava Sunagakure no Sato,mi mancava la mia famiglia...mi mancava il mio Deserto.Uscii dopo qualche ora e mi rivestii,indossando il mio tipico kimono rosso e oro,legai nuovamente i capelli ancora bagnati e misi al proprio posto i miei shuriken e kunai.Quando scesi al piano terra trovai Hidaru-san e Kinoichi-san seduti ad un tavolo che aspettavano solo me.Mi sedetti accanto a loro e subito fu portata la colazione.Bevvi solamente un succo di frutta e presi un pò di pane tostato,poi risalii in camera e sistemare le ultime cose e a prendere il biglietto con il luogo di incontro con la mia classe.Dovevo resistere fino a quando non sarei tornata a quella che momentaneamente avrei chiamato "Casa."Hidaru-san e Kinoichi-san mi accompagnarono alle porte del villaggio e lì vidi alcuni ragazzi che aspettavano.Era sicuramente il mio suqllido corso sperimentale.Respirai a fondo,come per chiamare a me la calma e la pazienza,virtù che nella nostra casata mancavano,e poi mi voltai verso Hidaru e Kinoichi.

~Hidaru-san,Kinoichi-san io sono arrivata e credo proprio che quelli siano i miei compagni di corso,mi chiedo cosa farete qui per tutto il resto della giornata...?
Finalmente mi rispose Hidaru-san e il mio animo fu più sollevato e tranquillo
-Non si preoccupi per noi Hebi-sama,gireremo per il villaggio e cercheremo di studiare i suoi shinobi e tutti gli altri combattenti presenti.Mi raccomando,Hebi-sama,stia attenta per favore.

Sorrisi e mi avviai verso quella marmaglia di gente che pian piano aumentava.Vi erano un Kaguya e altri due individui.Ttti tipi strambi che sicuramente avrebbero creato problemi.Sapevo solo che dovevamo aspettare lì que sensei di Konohagakure no Sato e lì lo avrei aspettato.Mi avvicinai a quel gruppetto e mi poggiai al muro osservandoli,studiando i loro visi,i loro lineamenti e soprattutto osservando i loro occhi che sicuramente avrebbero tradito qualsiasi emozione passava per la loro mente.Gli umani fanno così,devono per forza classificare ciò che provano.Amore,amicizia,panico,felicità...Nomi inutili per un ninja,per chi voleva diventare un'arma da guerra,un assassino...un essere come me.Sicuramente lì,in quel freddo villaggio,avrei imparato a frenare il mio cuore e la mia mente,perchè un ninja ha bisogno di una mente fredda e distaccata.Guardavo ancora i miei compagni ma ancora non mi fidavo di loro,a tal punto da non dire nemmeno il nome,anche se era buona educazione dirlo.Li guardai uno ad uno e dissi con un tono molto apatico,non per fare scena,ma solo perchè tutto quella messa in scena,quell'aspettare il proprio sensei,o frequentare uno squallido corso sperimentale a kiri mi annoiava a morte...

~Ebbene,salve.Io sono la nuova arrivata,mi chiamo Akasuna no Hebi,spero che non siate noiosi come già apparite,vi dò il beneficio del dubbio.Tsk

Arrivò il sensei poco dopo aver concluso il mio breve discorso.Qualcosa scattò nella mia mente,come se avessi avuto un Déjà-vu.Io avevo già visto quel tipo di Konoha ma non ricordavo quando.Cercai di non badarci troppo e quando cominciò ad incamminarsi,ovviamente seguito a ruota da quei piccoli cagnolini,fui obligata a seguirlo.camminavo a braccia conserte,osservando i miei cari compagni e cercando di capire chi usasse quel che possiamo chiamare cervello.Non li conoscevo quindi non potevo saperlo,non avendo poteri di chiaroveggenza.Sbuffai per la noia mentre camminammo a lungo.Ci addentrammo tra le montagne ricoperte di neve,un grosso strato di neve,e avremmo dovuto attraversarlo.Dopo qualche altra ora di camminata arrivammo in una radura dall'aria strana e poco piacevole.Sentivo che avremmo dovuto fare una specie di lavoro sporco e lo capii quando vidi il sensei spiegarci la nostra prova e serdersi a terra per leggere i suoi amati libri.Tipo intrigante,che sapeva cosa voleva ed io dovevo scoprirlo.Avevo già visto quell'uomo ma non riuscivo a capire dove.Lasciai perdere l'impresa di indentificarlo.Mi voltai a guardare il luogo dove ci aveva portati quando sentii uno degli studenti parlare al gruppo intero.

QUOTE
Ragazzi, direi che il modo migliore per passare questa palude è di passare tra gli alberi che circondano tutta la zona, oppure di usare il chakra repulsivo per camminare sulla palude, sta a voi decidere, non voglio condizionare nessuno. Se avete altre idee proponetele, non sono una cima in queste cose. Forse voi potreste aiutare gli altri. Comunque io sono uno dei pochi in questo gruppo che sa usare il chakra adesivo, quindi se volete un aiuto a scalare alberi o a passare sulla palude, posso essere di aiuto.

A sentire quelle parole,un ghigno spuntò sul mio viso,uno di quei sorrisetto che amavo tanto mi avvicinai a quel Kaguya e a quel Nara e,con molta nonchalance,disse col mio solito tono apatico e sarcastico

~Yaaawn.Vedo che qualcuno finalmente sente la presenza del proprio cervello.Comunque il Kaguya ha ragione,bisogna studiare attentamente ogni minimo passo o qui ci si lascia la pelle,ad ogni modo il nostro sensei ama far fare il lavoro sporco agli altri...sono dell'opinione di dargli una bella lezioncina su come ci si comporta con i propri allievi.Prima di fare qualsiasi mossa avventata,o iniziare la ricerca,dobbiamo studiare ogni angolo di questo posto.Abbiamo un Nara qui,e so che la vostra casata è abile nelle strategie.Aspetto istruzioni,compagni.

Mi sedetti sul prato,cercando di far capire ai miei compagnucci che prima di iniziare a fare cavolate,bisognava,sedersi e prefissare un piano,magari di più di uno se il primo avesse fallito.Li Osservavo aspettando che,come me,si sedessero a terra ma d'altronde perchè fidarsi di una di Suna.E forse facevano bene.Chiusi gli occhi ascoltando la leggera brezza che muoveva le foglie.Sentivo molto la mancanza del mio deserto,quei piccoli granelli che scivolano a contatto della propria pelle,ma sarei ritornata a casa solo in due casi:o da genin o da morta.


QUOTE
Grado: Studente
Energia:Bianca
Chakra:50/50
Condizione Mentale: Annoiata
Condizione Fisica: Perfetta.
Consumi:-
Recuperi:-
Slot Tecniche 0/2:-
Azione: 0/2:-
Bonus:-
Malus:-
Edit:-

Armi mostrate:Nessuna.

 
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38 replies since 24/5/2010, 17:18   925 views
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