Le Finali

, Kai&Kob Vs. Kyubi&Dirge

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† K y u b i »
view post Posted on 21/4/2010, 20:28 by: † K y u b i »





..:: ۞ Cocaine ۞ ::..



~ Narrato
Parlato
» Parlato Altri
Pensato



~ ..:: ۞ ::.. ~




≈ Arena Kawazashimi



~ La verità e la menzogna sono la stessa cosa, non esisterebbero l’una senza l’altra. Cercare il pelo nell’uovo è compito dei fannulloni pronti a raggirare con le parole. E il suo lavoro non è questo. Non confonde le povere teste, si limita a tagliarle quando glielo ordinano, e vi guadagna pure un mucchio di monete. Lo dice chiaramente: La verità è dalla parte i chi paga bene e non fa domande. Le menzogna è sempre patrimonio dello sconfitto, di chi ha solo ciò che gli impongono. Tanto a chi interessa? Loro sono abituati a raccontarci la natura di un mondo che non esiste, norme e regole che si trovano solo nella mente di chi sostiene di essere guidato dalla voce di Dio. E forse, nel secolo che ci è toccato in sorte, la cosa peggiore di quella finzione è che un misero animale sia capace di pensare con più coerenza di molte persone di sua conoscenza. Avete mai visto un bue divorare uno dei suoi compagni? No, mai e non vedrete mai nulla di simile. Dicono che il bue non menta perché non fa parte della sua natura, ma si sa che non lo fa perché non ha mai voluto farlo. Ci ha pensato attentamente per anni, ne ha avuto il tempo. Eppure, a lungo andare, il suo interesse è diminuito. La verità ha smesso di interessargli e di influire sulla sua vita, ha visto troppe morti per causa sua. Preferisce pensare che non esista in un quanto tale, ma come un fiume dai molti rami che si dividono per percorrere strade differenti. E si lascia trasportare dalla corrente delle sue acque in tumulto della giustizia, forse dalla vendetta… Adesso poco importa, perché ci sono momenti in cui le parole perdono ogni significato, solo il suono delle acque porta il nome delle sue azioni. Tempo fa conobbe un uomo saggio, tanto tempo fa. Diceva che l’unico modo di contemplare la verità e conoscerla era attraversare l’oscurità. Secondo lui la verità che egli andava cercando era la conoscenza assoluta di tutte le cose, sempre lontana dalla luce, celata dalle pieghe della penombra. Allora non seppe comprenderlo, era giovane, convinto che la sua fede bastasse a proteggerlo… Ebbe anche paura. Se doveva essere sincero, il suo timore superava di gran lunga la sua fede. Forse adesso è giunto il momento: Anche se le ha sempre scampate, le tenebre vengono a cercarlo, l’hanno preso per mano e l’hanno portato sino a qui, alle soglie dell’oscurità. Non gli restava che fare un passo, un piccolo passo difficile. L’unica cosa che lo teneva in vita era il pensiero di poter portare a compimento il suo destino. E non si ingannava. Sapeva che avevano tracciato la sua strada e gli avevano dato forma senza badare alla sua opinione o ai suoi sentimenti. La verità di tutto ciò non gli interessava più di tanto, gliela avevano rubata assieme a mille altre cose. In quanto alla giustizia, sarebbe ipocrita da parte sua nascondersi dietro una parola che considera inesistente. Preferisce parlare di vendetta, senza tante scuse, adesso non ne ha più bisogno , e neanche la sua anima se ne preoccupa più. Ha vissuto per la vendetta da quando ha memoria: è l’unica cosa che gli avevano lasciato, l’unica che possedeva. Per questo la misericordia di Dio non inganna, la sua pietà non tradisce ne abbandona. In teoria. Essa non emana la verità che ci rende forti, pronti a sacrificare la nostra vita in onore della sua affermazione. Per questo l’eresia è il supremo inganno: Lucifero in persona con le vesti più suntuose canta all’orecchio dei fedeli, e le sue parole sono solo profonda invidia per il loro splendore. Coloro che lo ascoltano hanno smesso di essere uomini, sono peggio della bestia più immonda e come tali meritano di essere trattati. Non gli trema più la mano nell’impugnare la spada di luce come Gabriele e, come si potrebbe fare con il serpente che ci ostacola il cammino? Spezzarlo, romperlo, straziarlo in quanto bestia, fino a ucciderne persino il ricordo. E qui, in questo atto sublime, risiede la misericordia divina che guida la sua mano. Nell’oscurità di tutto ciò egli rimembrava a concetti filosofici. Le lame tagliavano la sua mente in due. Il dubbio offuscava la sua esistenza fin da quando aveva memoria, fino al punto di ignorare quella parte di questo dubbio, domandandosi se davvero appartenesse a lui. Era cresciuto nella stretta osservanza del bene, un cammino illuminato dalla luce del sole, in cui tutti gli esseri umani erano come lui. Tuttavia, le cose non stavano così, e non lo sono mai state.. Si era sentito ingannato, tradito dalle persone che ha amato di più, e la rabbia aveva trovato nido nel suo cuore, regnandone sovrana ancora oggi. Fin quando non si era accorto che aveva confuso ciò che reputava menzogna con il più puro desiderio della verità. Gli avevano mostrato che questo desiderio fa parte della sua volontà e gli avevano lasciato, allo stesso tempo, il dubbio sulla sua possibile esistenza tra gli uomini. Non ci aveva mai fatto caso. Hanzo gli diceva spesso che era un dannato bugiardo, ma sapeva che scherzava e, che non diceva sul serio. Forse ogni tanto gli scappava una piccola bugia, per evitare un castigo o un compito faticoso. A volte era anche per paura. Non sapeva bene il perché, ma sembrava che la verità gli si strozzasse in gola e che non ne voglia sapere di uscire. Eppure sapeva bene che era sbagliato, perché aveva avuto dei buoni maestri a Konoha e loro gli avevano insegnato che non esisteva bugia che fosse piccola. Suo padre insisteva molto e gli diceva che l’inganno serviva solo a tradire colui che se ne serve. All’inizio non ne capiva il significato, non sapeva decifrare il senso delle sue parole, ma adesso credeva di averlo compreso. Sapeva oramai, che il bugiardo mentiva sempre a se stesso. E aveva ragione. Il giudizio su quest’ultimi riguardava solo pochi eletti del Signore, perché è a lui, spetta giudicare questo elevato concetto. Sebbene umano nel corpo ad egli non sarebbe toccato quella sorte infausta. Kisuke ì, genin della foglia restava immobile aspettando l’esito del suo attacco combinato. In poche parole era fallito. Grazie alla protezione del Nara avversario, l’Uchiha non aveva fatto nessuno sforzo per contrastare quel micidiale attacco basato sul Katon No Jutsu. Era bastato un muro d’acqua per poter annientare quel combo di attacchi d’armi più arti magiche. Mentre ancora il muro acquatico si ergeva davanti ai due ragazzi, lo stesso che aveva dato vita a quel Jutsu uscì dal suo nascondiglio. L’attacco avversario era imminente.


† Eccolo che arriva.

~ Appena vide costa stava per fare il suo lontano parente Kisuke dalla sacca porta armi tirò fuori due oggetti. Il primo fu un Kunai che lanciò appena vide il suo gemello liberarsi nell’aria. L’altro era di natura più minuta. Una pallina venne inghiottita dalla bestia Nara. Un tonico di colore rosa venne ingerito dal ragazzo. Esso avrebbe reso i suoi movimenti più veloci del normale per un paio di secondi. Sebbene avesse fatto queste due cose non si limitò a finire la sua azione. Infatti, nello stesso istante in cui aveva lanciato il kunai aveva chiuso gli occhi per evitare di finire completamente accecato dalla pallina flash che il piccolo Shin vi aveva attaccato sopra. Quello che successe dopo fu confuso e difficile da spiegare per i personaggi presenti attorno all’arena. Shinitaro aveva attaccato pure una carta bomba al manico del pugnale. Detonato ancora prima di prendere il volo verso il suo compagno di squadra esso era deflagrato rendendo ancora più movimenta la sfida. Avendo gli occhi chiusi per via del flash, non vide cosa fosse successo al suo compagno. Per evitare quell’handicap decise di ottimizzare uno dei suoi cinque sensi, grazie ad un’abilità ninja che possedeva. Sensi sviluppati-Base: Potenzia uno dei cinque sensi del 25% [Udito] Anche se non era del tutto completa, quest’abilità gli permise di sentire meglio degli altri. Era pronto a captare qualsiasi suono fuori dalla norma. Non vedendo, Kisuke, ritenne opportuno spostarsi dalla traiettoria dei nemici. Mentre compiva i primi passi verso destra con l’intenzione di separarsi dai tre, sentì due rumore, il primo sembrava che bruciasse l’aria, il secondo proveniva dal terreno, o così sembrava. Non c’era tempo per pensare a cosa fossero quelle due fonti. Il rumore che sentiva era chiaro come il sole, almeno il primo dei due. Ci volle solo una posizione di mano per potersi difendere da quella seconda pioggia di fuoco. Come d’incanto un muro circolare si venne a formare attorno allo shinobi della foglia. Lo protesse da quelle fiamme rendendolo illeso da quel primo attacco. Il secondo non lo colpì direttamente, ma poco vicino a lui un paramento terreste. Sotto i piedi sentiva qualcosa muoversi. Doveva scappare. Grazie ad una velocità elevata si portò via di parecchi passi. Ad occhio potevano sembrare due metri. Niente di che in linea teorica. Ora che il rumore si era spento di colpo la luce sembrava tornata alla normalità rilasciando davanti ai suoi occhi una scena di devastazione. Il suo obbiettivo era sembra Sosuke Uchiha. Era stato chiaro con il suo compagno di squadra. Era suo. Ancora con l’effetto del tonico addosso si riversò verso di lui. L’azione offensiva era ben chiara nella sua testa. Il ragazzo della foglia era alla sua sinistra. Come detto a circa due metri. Insomma molto vicini per uno che aveva appena digerito un tonico rosa. Prendendo due kunai con due carte bomba attaccate al parte posteriore del manico, Kisuke gli lanciò con una forza inaudita. Il bersaglio non era il ragazzo, ma il terreno che aveva alle sue spalle. Considerando la zona che avrebbe colpito, gli lanciò le armi a una distanza dell’avversario di due metri. L’avrebbe preso sicuramente, volente o non volente. Aveva calcolato alla perfezione il raggio d’azione delle sue due bombe carta. Ora che i fianchi e il retro erano protetti da quel suo attacco bianco condito da due esplosioni. Il Nara si era spostato in avanti mantenendo sempre quella elevata velocità. Così veloce che nemmeno lo sharingan poteva prevedere i suoi movimenti. Appena percorse quei due miseri metri in un battito di ciglia decise di togliergli ogni via di scampo. Fermatosi a un metro esatto attivò il suo Kagemane No Jutsu. La sua droga, la sua gioia. L’ombra assetata di sangue si protrasse come una saetta verso il suo nemico. Ai lati e dietro il piccolo Uchiha aveva una morte certa, di fronte a se aveva un qualcosa simile alla morte. Ora i loro due avversari erano separati da attacchi difficili da evitare. Uno dei due sarebbe morto di certo. L’arma nera della foglia stava sovrastando tutto il terreno sottostante. Ogni cellula del suo corpo gridava di gioia quasi fossero sollecitate da una sostanza esterna, artificiale in poche parole. Ovviamente aveva mantenuto lo sguardo sul corpo del giovane. Ogni contatto con lo sharingan poteva essergli fatale. Un Genjutsu era la cosa peggiore che poteva capitagli in quel momento. Quella era l'unica mossa che poteva permettergli di battere lo sharingan. Qualcuno poteva che quel ragazzo dalla coda nera con quei comportamenti avventati fosse immortale? No, era solo che non aveva paura della morte.


† Sei mio, Uchiha.


~ ..:: ۞ ::.. ~




۞ Tecnica del controllo dell'ombra (Kagemane no Jutsu - Shadow Copy Technique

Tipo: Ninjutsu
Villaggio: Konoha
Posizioni Magiche: Topo, Tigre, Cane, Bue, Coniglio, Tigre.
Descrizione: Descrizione: Conosciuta in passato come Tecnica dell'allacciamento delle ombre, questa tecnica lega la propria ombra a quella dell'avversario, obbligandolo a copiare i propri movimenti. Dopo che il legame è stato stabilito, il ninja dispone di un determinato lasso di tempo per controllare l'avversario. Questa tecnica permette anche di manipolare a piacimento la propria ombra, modificandone forma, lunghezza e larghezza, potendola anche sommare (solo in lunghezza) alle ombre esistenti sul terreno (le ombre del terreno non possono essere modificate).
(Livello: 4 / Consumo: Basso






S t a t u s

Generalità ~
Nome: Kisuke Nara
Villaggio: Konohagakure
Grado: Genin
Energia: Rossa

Chakra: 245/300
Condizione Mentale: Non pervenuta
Condizione Fisica: Illeso


Consumi:
† Mantenimento Innata [10]
† Kagemane no Jutsu [10]

Slot Azioni:
1/3: Lancio Kunai
2/3: Tonico Rosa
3/3: Lancio Kunai + Carta Bomba
Slot Tecniche:
1/2: Kagemane No Jutsu
2/2:

Armi svelate:
Katana {2/2}
Shuriken {5/5}
Kunai {13/19} - 3
Carta Bomba {1/3} - 2
Fuuma Shuriken: {2/2}

OT: Finalmente riesco a postare



 
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