Le Finali

, Kai&Kob Vs. Kyubi&Dirge

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¬Kob
view post Posted on 28/3/2010, 22:13 by: ¬Kob







•Il vero modo di tenersi pronti per il momento finale è quello di impiegare bene tutti gli altri momenti.
~François Fénelon



~Narrato
»Parlato
•Pensato



≈ Kawa No Kuni.



~Un solo ed unico spiraglio di luce aveva attraversato la spessa coltre di fumo nero, illuminando pian piano la figura del giovane fanciullo degli Uchiha, che aveva già strutturato una buona strategia per neutralizzare una volta per tutte l’avversario che spavaldo aveva tediato la sua figura, riempiendo l’aria di parole taglienti e prive di alcun significato. Essa era infatti impregnata di boria, tracotanza, tanto che pareva essere solo uno stupido alibi da giostrare, una scusa con il quale potesse intimorire avversari deboli che di sicuro non erano fatti della stessa pasta del prodigio della casata del ventaglio: Sosuke Uchiha, considerato ormai la vera eredita del clan. Eppure Sosuke non si lasciava abbindolare dalle voci e dai pettegolezzi che la gente diceva, andava per la sua strada evitando di incontrare ostacoli che non intendeva affrontare, per un motivo o per un altro, lasciando dietro alle proprie spalle il passato ed affrontando il presente, non tenendo conto del futuro. Concetto contorto e poco affidabile, soprattutto per un Uchiha degno di tal nome il proprio potere si basa su ciò che ancora non è accaduto e su ciò che accadrà obbligatoriamente, come fosse segnato dal destino ed inciso sulla lapide del tempo arcano e funesto. Circondato da nient’altro che fumo grigio, il giovane Uchiha attendeva solo lo schiarirsi del cielo, che non tardo ad arrivare, ma costringendo nella stessa maniera al giovane di terminare la sua esibizione, durata troppo poco per esser definita divertente, e troppo statica per esser definita una vittoria. Quel giovane avversario aveva dunque tenuto testa al prodigio della casata comune, producendo un certo interesse nel petto del fanciullo, che nonostante avesse voluto continuare lo scontrò, fu obbligato a fermarsi da uno dei giudici esaminanti in quel di Kawa no kuni, che interrompendo la funesta azione aveva decretato concluso lo scontro. Erano passati appena pochi minuti da quando i due avevano iniziato il loro incontro, nessuno dei due era riuscito a portarsi in vantaggio sull’avversario ed allo stesso modo nessuno aveva riportato ferite a causa del compaesano, ma a quanto pareva, quella giuria di ninja non la pensava allo stesso modo. Non ci sarebbe stato altrimenti motivo di interrompere il duello senza risultati ben precisi, ed il tempo non pareva mancare, quindi perché fermare l’incontro in un momento del genere? Eppure le discussioni erano futili e prive di valore, le decisioni prese non potevano essere contestate, non tanto per paura delle penalizzazioni, ma quanto per l’irremovibilità di una struttura così complessa, ideata allo scopo di mantenere la pace tra i villaggi mettendo in scena una guerra tra essi all’interno di arene e paesaggi specializzati, o per uno dei tanti motivi su cui era stato posto il principio delle selezioni dei chuunin, tra cui il maggiore era quello del remuneraggio dei villaggi stessi, grazie alle scommesse della plebe e degli aristocratici sfarzosi e pieni di beni di cui realmente non necessitavano. Sosuke si avvicinò a quel l’esaminatore senza dare a vedere il suo sdegno, poggiò una mano sopra quel giubbino di color verde, all’altezza dell’ spalla, attendendo nuovamente di essere tele-trasportato all’interno di quella sala che ormai teneva le riunioni e le conferenze in quella giornata dedita all’esame di selezione dei chuunin.

~Passarono pochi attimi da quando i due giovani genin misero le proprie mani sulle spalle dell’esaminatore, ed il senso di quella tecnica di spostamento si sentì forte come le prime volte. Al giovane prodigio della casata degli uchiha sembrò quasi di esser salito su una montagna russa, dove la forza centrifuga attuata da tale congegno aveva scombussolato l’intero essere del ragazzo, che temette di perder l’equilibrio una volta toccata di nuovo la terra. Ciò, fortunatamente, non accadde, ma il senso di nausea provocato da quello spostamento improvviso rimase ancora per qualche minuto. Intanto, dopo essere tornati all’interno del castello precedentemente visitato, entrambi i fogliosi vennero accompagnati in delle stanze dove avrebbero potuto svagarsi attendendo il momento propizio per venire a conoscenza del verdetto, ancora in fase di elaborazione. In quel corridoio addobbato di innumerevoli quadri, mosaici ed arazzi di ogni epoca e stile, il giovane prodigio della foglia si diresse senza alcun indugio verso la sua accomodazione, senza degnare di uno sguardo né l’esaminatore, né quel ragazzo che ormai pareva esser diventato una sorta di conto in sospeso. Così, quasi facendo uno sgarro a quel ragazzo, non gli rivolse né la parola né nient’altro, proseguendo per la sua strada, prendendosi un attimo per se, riflettendo su ciò che sarebbe potuto accadere da quel momento in poi. Tirò dietro se la porta di legno scuro, chiudendo la serratura grazie ad una piccola chiave dorata posta all’interno della stanzetta, lasciò cadere sul letto la maglia e tutti gli oggetti di cui era provvisto, si tolse i pantaloni e completamente nudo si accomodò all’interno del vano doccia, dove aprendo il rubinetto dell’acqua calda iniziò a rilassarsi, depurando il suo corpo dalla tensione accumulata durante l’esame, che non pareva ancora averlo soddisfatto a sufficienza. Sotto la scrosciante acqua del pomolo della doccia, l’uchiha rifletteva, lasciando scivolare su di se quel liquido trasparente che pareva portare con se tutte le impurità che si erano incollate sull’epidermide del ragazzo, che con una mano poggiata al muro riposava dolcemente, non curandosi del passare del tempo che scorreva veloce come l’inseguimento gazzella-leone.

•Chissà quanto ancora durerà quest’esame... Non ho voglia di restar qui a perder tempo, soprattutto se non avrò l’occasione di scontrarmi direttamente con qualcuno di una certa levatura, un po come Kisuke... Bhà, non so nemmeno se è riuscito a passare quest’ultima prova, anche se dubito fortemente che possa aver perso un incontro. Ormai la più saggia decisione è quella di aspettare lo sviluppo della faccenda.

[...]


~Fu un forte percuotere alla porta ciò che riportò il giovane Sosuke Uchiha sulla terra ferma. Aveva infatti perso la cognizione del tempo, rimanendo sotto il getto d’acqua calda per quasi, o forse più, di un ora. Il giovane uscì senza troppa fretta dalla sala da bagno, si vestì tranquillamente ma allo stesso tempo velocemente, e scese insieme all’esaminante nella sala ove presto sarebbero stati proiettati i risultati della seconda prova dell’esame chuunin, e dove Sosuke Uchiha capì che non avrebbe abbandonato quell’esame fino a quando o non sarebbe stato sconfitto, oppure non avrebbe sbaragliato tutta la concorrenza. Non appena arrivò davanti al grosso monitor dove precedentemente era stato informato del suo successo, e dove poi aveva scoperto di doversi confrontare con il terzo classificato nella prima prova: Mitsurugi Uchiha. Al termine della seconda prova dell’esame chuunin, i partecipanti ancora in gara erano solamente quattro, ed ironia della sorte erano rimasti non solo quattro Konohani, ma due Uchiha e due Nara, clan differenti all’interno della burocratica cittadina del paese del fuoco. Pareva infatti che la foglia superasse ancora una volta tutte le altre cittadine ninja che avevano deciso di prender parte a quell’esame, tanto rischioso quanto banale, che aveva reso protagonisti i migliori ninja delle nazioni ninja. L’Uchiha tenne lo sguardo serio fisso davanti a se durante il discorso che venne proferito dalle rosee labbra del capo degli esaminatori, immagazzinando all’interno della scatola cranica il necessario per affrontare la prova successiva che si sarebbe tenuta a distanza di tre giorni da lì.

•Mitsurugi Uchiha e Kisuke Nara, contro me e quell’altro ragazzo eh? Non sarà semplice, nonostante non conosca appieno le capacità del mio compagno, ci troviamo davanti a due degni combattenti, che non saranno facili da eliminare. Mitsurugi Uchiha è un possessore di Sharingan proprio come me, mentre Kisuke Nara è una mente geniale contenuta in un contenitore di carne ed ossa molto più veloce e potente di me. Se anche combattessimo io e Kisuke da soli sarebbe tosta, ma dovendo lavorare in coppia sarà ancora più difficile, anche perché per tenere a bada l’Uchiha ci vorrebbe un possessore di sharingan come me, ma allo stesso non credo che il mio compagno sarà in grado di confrontarsi con la bestia nera della foglia, che potrebbe creare problemi persino a me. Insomma dovremo ingegnarci per portare l’ago della bilancia a nostro favore.

~Terminato il breve ma interessante discorso, non appena la gente iniziò ad apprestarsi ad uscire dalla sala dove vi era appena stato l’incontro, l’Uchiha iniziò a scrutare con gli occhi le persone, eliminando ad uno ad uno i partecipanti, o per il coprifronte o per conoscenza, terminando dunque il suo ragionamento ed apprestandosi a raggiungere il ragazzo che aveva individuato: Shintaro Nara. Fece appena quattro falcate con le gambe prima di raggiungere il nuovo compagno, gli mise una mano sulla spalla quasi strattonandolo e stabilendo un contatto con l’unica persona con cui al momento era intenzionato a parlare. Così, assicurandosi di non destar sospetti con nessun altro partecipante alle finali iniziò a parlare.

»Sosuke Uchiha. Ci troviamo questa sera presso la locanda situata presso il centro di Kawa.

[...]



~Il pomeriggio del giovane Uchiha fu monotono e privo di alcuna vicenda interessante, tanto che il ragazzo, dopo appena un ora passata tra le viuzze ed i rigagnoli della cittadina decise di dileguarsi nelle sue stanze, dove si distese sul letto riposando le palpebre ed inoltrandosi in un mondo dove le preoccupazioni e le responsabilità parevano non pesare, e dove l’Uchiha pareva persino felice e gioioso. Si svegliò diverse ore dopo, poco prima dell’incontro stabilito con l’altro Konohano presso l’unica locanda del villaggio, ed apprestandosi a raggiungere tale metà uscì da quella camera affidatagli dagli esaminatori dell’esame, e camminando pacatamente e senza fretta raggiunse quel posticino perfettamente in orario, presentandosi realmente con il ragazzo che era momentaneamente diventato il suo compagno. I due giovani passarono la serata a discutere di quell’esame chuunin che li aveva resi protagonisti, espressero i propri dubbi e dopo aver cenato adeguatamente iniziarono a concentrarsi su ciò di cui dovevano occuparsi maggiormente: l’organizzazione. Passarono non solo quella sera a discutere di eventuali tattiche, dei punti forti e dei punti deboli dei loro avversari che avevano raccolto in piccole situazioni ed idearono un sistema di gesti che li avrebbe aiutati durante l’incontro che si sarebbe disputato pochi giorni dopo.

[...]



~La mattina del terzo giorno non tardò ad arrivare. Tra i raggi lucenti emanati dal sole che si stanziavano sulle lande abitate del villaggio di Kawa no Kuni, le coperte del giovanissimo Sosuke Uchiha erano prede assai prelibate. Quel giovane ragazzo raggomitolato sotto la stoffa pallida che lo aveva coperto dal freddo durante la notte si crogiolava ancora nel letto, tentando di addormentarsi nuovamente e di tralasciare quella giornata che si preannunciava entusiasmante, complicata ed interessante sotto ogni punto di vista. Decise di alzarsi poco dopo, strisciando con la sua solita flemma fuori dalle calde coperte, che produssero un lieve fruscio quando vennero scansate dalle braccia dell’Uchiha, che iniziò a giorvagare per casa indossando solo un paio di pantaloni scuri mentre cercava di trovare qualcosa da mettere per l’esame. Così, camminando sulla soffice moquette rossa del pavimento si avvicinò verso l’armadio, aprendone l’anta e armonizzando così un cigolio fastidioso che arrivò alle orecchie dell’Uchiha disturbando la quiete che si era posata in quella stanza, e ne estrasse fuori una serie di vestiti che poggiò man mano sul braccio destro, poi, poggiati i vestiti sul letto ancora sfatto, si diresse verso il bagno, dove dopo essersi specchiato con quegli occhi deturpati dal sonno bruscamente interrotto iniziò a lavarsi. Una volta ultimato questo passaggio ritornò nella stanza attraversando quel marmo bianco del bagno, per tornare nuovamente sulla soffice pavimentazione rossa che rendeva i suoi passi felpati come quelli di un felino, ed iniziò a cambiarsi, indossando per prima cosa un paio di pantaloni neri elastici che gli arrivavano fin sotto le caviglie, indossò una giacca del kimono bianca che presentava una spaccatura a “V” che metteva particolarmente in risalto i suoi pettorali scolpiti, legò il dolcevita nero con una cintura e dopo aver accuratamente calzato i calzari neri iniziò ad aggiungere oggetti di minor importanza alla sua persona. Indossò i manicotti e le fasce da combattimento, posizionò adeguatamente dietro la schiena le sacche con le armi da lancio come kunai e shuriken, tra cui alcuni erano già preparati con cartebomba o flash, indossò i guanti con la lamina d’acciaio sul dorso e posizionò i tirapugni appena sotto le nocche ed iniziò la preparazione di un nuovo piano. Estrasse dall’armadio la Wakizashi che aveva avuto modo di derubare al ragazzo di suna incontrato poco tempo addietro, e con una flemma quasi mai vista iniziò a togliere dall’impugnatura tutte le fasce che la componevano, fino a quando non resto solo con una stecca metallica, su cui arrotolò una cartabomba giusto prima di riposizionare adeguatamente le fasce in modo da coprirla e renderla invisibile agli occhi dei nemici. Così, ultimata quest’ultima azione, posizionò dietro la schiena le sue due spade, in modo da avere l’impugnatura di esse verso il braccio destro, ed uscì da quella cameretta senza pensarci due volte. Il tragitto dalla sua stanza al luogo di incontro dei ragazzi, non durò molto, dopo appena pochi minuti il ragazzo attendeva già davanti ad un giovane che avrebbe accompagnato lui ed il suo compagno all’interno dell’arena che li avrebbe resi protagonisti di un incontro sicuramente ricco di colpi di scena.





S t a t u s

Generalità ~
Nome: Uchiha Sosuke
Villaggio: Konohagakure
Grado: Genin
Energia: Verde

Chakra: 200/200
Condizione Mentale: Non pervenuta
Condizione Fisica: Illeso


Consumi:

Armi svelate:
Katana {1/1}
Wakizashi {1/1}
Tirapugni {2/2}
Guanti con lamina {2/2}


OT: Buona fortuna a tutti





 
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