Corso KR-10, Sensei: Akihiro Hinaji/Corso Sperimentale/Portato a Termine

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~Jonin~
view post Posted on 4/4/2009, 18:49 by: ~Jonin~




SPOILER (click to view)
parlato
parlato altri
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Nessuna delle reclute era riuscito a colpire una delle due copie del sensei, neanche Kobo Armada,il giovane delle periferie di Kiri; inoltre,solo uno degli allievi era riuscito a colpire il fantoccio al centro.
-Infondo credo che l'importanza della seconda parte della prima prova era di colpire il bersaglio e non di centrarlo in pieno addome e credo anche che al livello della pancia il colpo può essere meno vulnerabile mentre un colpo diretto in una parte ben precisa e maggiormente scoperta ed esposta a rischi sia ben meglio.
Ma non so qual'è il criterio con cui il maestro valuta la prova e non mi interessa saperlo, l'importante è che io diventa un Genin e di diventare un Anbu il più presto possibile.

Ma quello che turbava kobo era il corportamento tenuto dal suo sensei.
Il maestro non gli era sembrato simpatico già dal principio, ma Kobo sapeva che il sensei lo faceva per non avere un rapporto troppo stretto con i propri allievi;infatti le sue frasi ed i suoi comportamenti erano fin troppo bruschi
-Avete due ore, non un minuto di più, per attraversarlo come ho fatto io. E' una forma molto avanzata di controllo del chakra. Ne dovrete accumulare una giusta quantità sotto i piedi, per poi renderla stabile. Ciò vi permetterà di rimanere in piedi su delle superfici liquide. Di solito si inizia con il chakra adesivo che viene usato per camminare su tronchi di alberi ecc., ma io ho fretta e quindi non ho tempo da buttare con voi stupide reclute. Il trucco risiede nell'imparare dagli errori precedenti.
Il ragazzo si rivolse ai compagni sussurrando:
-Questo sensei mi fa innervosire ma si comporta così per il nostro bene se ci penso.Credo che sia uno dei migliori maestri in circolazione qui a Kiri
Le parole del sensei erano state molto pesanti e a suo avviso inutili infatti, Kobo, non si era demoralizzato dopo lo scarso risultato avuto nella prima prova.
Il sensei gli sembrava molto seccato,del resto lo era parso anche all’inizio e questa volta il giovane ragazzo lo voleva stupire.

La seconda prova


Non voleva partire per primo,poiché voleva analizzare le prove degli altri.
Dopo aver esaminato con cura le due “esibizioni” che si erano appena concluse; si alzò dal tronco su cui era appoggiato con la schiena dandosi una leggiera spinta portando le spalle in avanti.
-La prova è più difficile di quanto possa apparire…i miei compagni di corso hanno avuto molte difficoltà.
Questo però non vuol dire che io non ce la debba mettere tutta per superarla.

Restò in piedi per alcuni secondi; poi si avvicinò all’acqua.
-Sensei sono pronto!
Si preparò prima mentalmente, per cercare sempre la sua solita calma interiore che lo aveva accompagnato nella vita fino ad ora.
In seguito cercò di portare una quantità media di chakra in ognuno dei suoi piedi e sentì il chakra scorrere fino ai suoi arti inferiori.
Poggiò un piede sull’acqua e appena cercò di portare l’altro il primo piede affondò nell’acqua fredda del torrente; tornò indietro pensieroso.
-Eppure quel che ho fatto mi è sembrato giusto.
Ma in realtà non voleva ammettere che quando stava per appoggiare il secondo piede aveva concentrato il chakra su di esso e aveva fatto diminuire la quantità del chackra nell’altro.
-Ora riprovo; effettivamente la prova non è facile.
Questa volta voleva concentrare una quantità maggiore nelle sue gambe perché l’insuccesso del tentativo precedente gli sembrò dovuto a quel motivo.
Allora si preparò e appoggiò decisamente il piede sull’acqua e si accorse ce esso era stabile allora mise sulla superficie acquatica anche l’altro, ed anche questo gli sembro stabile ma non appena fece un altro passo affondò nuovamente.
-La quantità di chakra che ho messo questa volta è stata eccessiva perciò mi sono affaticato e sono sprofondato un ennesima volta.
Il suo animo era agitato e cercò di calmarsi svolgendo alcuni esercizi di respirazione.
Girò lo sguardo verso il sensei che gli parve ancora più seccato di prima ma questo non gli fece alcun effetto, anzi lo fece caricare di adrenalina.
-Ora ce la devo fare!
La quantità che voleva imprimere sui propri piedi questa volta era minima perché gli parse che anche nelle due prove precedenti gli allievi abbiano superato il secondo ostacolo in questo modo.
Questa volta gli sembrò di avercela fatta perché era quasi arrivato dall’altra sponda ma all’improvviso il piede sinistro scese sotto il livello dell’acqua e anche questo ennesimo tentativo fu fallito.
-Anche questa volta ho errato perché non sono riuscito a frenare le mie frenetiche emozioni

Un salto nel passato


Con questo pensiero si ricordò suo padre quando andava a raccogliere della frutta dall’altra parte del fiume che si trovava alle spalle di casa sua.
Gli venne in mente che un giorno aveva chiesto al suo amato papà:
-Come fai a correre anche sulle superfici acquatiche senza affondare?
Egli gli aveva risposto:
-Non è molto difficile per noi Anbu.
È vero gli anbu sono esperti in queste cose ma Kobo insistette e gli ripose la domanda
-Come fai a correre sull’acqua?
-Vedi ragazzo mio, noi ninja della radice, veniamo sottoposti ad allenamenti durissimi e dobbiamo tenere a freno le nostre emozioni ed è questo lo spirito giusto con cui devi affrontare i problemi che ti si presenteranno in futuro.
Ed è anche per questo che tu per me non conti molto.

Il bambino aveva dato importanza solo al lato negativo della risposta ed era per questo che stava fallendo i suoi tentativi.
[...]

Zero Emozioni


Ora aveva capito che le parole di suo padre erano per il suo bene e che quella frase era stata enunciata per creare nel ragazzo una figura negativa del padre, in modo che dopo la sua morte Kobo non avrebbe avuto più emozioni né negative, né positive.
-Sensei ora raggiungo i miei due compagni di corso dall’altra sponda.
Dopo aver pronunciato tali parole portò una quantità di chakra pari in tutti e due i piedi e incominciò a muoversi sulle acque e passo dopo passo le sue emozioni si stavano azzerando completamente.
Ora Kobo era diventato un ragazzo con il cuore di pietra, nessuno l'avrebbe fatto più intenerire ne tantomeno fatto andare su di giri.
Ormai la sponda era vicina,mancavano pochissimi passi e avrebbe raggiunto Kengah e Takeshi, per poi assistere alle rimanenti "esibizioni" degli altri compagni.
-Sinceramente le prove degli altri non mi interessano, quindi, appena arrivato dall'altra parte, mi farò un pisolino mentre aspetto che tutti i miei "colleghi" abbiano concluso la propria prova.
CODICE
Status:
Status
Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 30/50
Condizione Fisica: Illeso
Condizione Mentale: Zero Emozioni
Consumi: [Medio 4x5]
Recuperi: //

Armi ed Equipaggiamento
Shuriken:4
Kunai:3



Edited by ~Jonin~ - 7/4/2009, 21:02
 
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