Suna S-7, Sensei: Sabaku no Gami

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~Daniele
view post Posted on 2/7/2008, 14:17




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Innata e Tecniche

Traguardo?



Hiroshi completò ancora una volta la prova assegnatagli dal sensei, e mentre attendeva nuove istruzioni da parte sua, il quale non gli aveva ancora risposto dicendogli il proprio nome, cercava di normalizzare il fiato, leggermente spossato e alterato dall’esecuzione dell’esercizio. Poi, vedendosi ancora seduto sulla superficie del laghetto, ripensò a tutta la giornata, cercando di realizzare quanto fosse migliorato, in non molto tempo: qualche ora fa, si era presentato, timoroso e nervoso all’appuntamento datogli dalla lettera dell’Accademia, poi si era timidamente presentato al sensei, mostrandogli, involontariamente, la sua debolezza più intima e profonda: il suo passato.
Dopo questa piccola presentazione gli fu assegnato un test, che, secondo i severissimi criteri del maestro, era appena sufficiente, e dopo questo si passò alla pratica, basata unicamente sul controllo del chakra: bastone, alberi e acqua. Hiroshi, alla fin fine, era migliorato moltissimo, e solo grazie al sensei che era diventato potente e forte, rispetto a quando varcò la soglia della porta dell’aula numero 7.
E io che lo consideravo un inetto, una persona incapace di insegnare al prossimo le arti dei ninja. Mi sbagliavo, i suoi modi, il suo carattere, anche se un po’ odioso e rustico riuscivano a spronare le persone, inducendole a dare il proprio meglio. Alla fine, se lo riesci a prendere nel modo giusto, magari diventa pure simpatico, chissà?!.
Il Sunese terminò questo incredibile flusso di pensieri, di immagini e ricordi recenti, e ritornò alla realtà, e notò che l’uomo gli fece nuovamente segno di seguirlo, cosi egli si alzò, e insieme si avvicinarono alla sponda. Arrivati a terra, egli saltò. 5 metri, più o meno, allontanandosi da lui, dandogli a vedere di non raggiungerlo, poi parlò:
Il mio nome è Sabaku no Gami... questa sarà la prova finale con la quale giudicherò se sei degno o meno di diventare uno shinobi del sunagukure. Il tuo obbiettivo è colpirmi!
In breve lo aveva invitato a combattere, dandogli la possibilità di attaccare, lasciandogli la prima mossa, mentre lui stappava la giara, cosi da poter controllare il flusso di sabbia al suo interno.
Ecco i nodi che vengono al pettine, il traguardo di una corsa, la fine.
Ecco l’esame finale, ciò che determinerà il futuro del ragazzo: vincente o perdente, ninja o non, realizzato o fallito.
Hiroshi accettò di buon grado la sfida del sensei:
Sabaku no Gami-sensei, accetto di buon grado la sua sfida, perché questa determinerà la mia promozione a Genin. Utilizzerò tutto ciò che ho imparato durante il corso per contrastarla. Si prepari, non sono più il pivello che ha conosciuto, qualche ora fa. Non vedrà lacrime sul mio volto.
In questo momento organizzare e pensare ad un buon senjustu era quasi impossibile, per vari motivi, in primis Hiroshi non conosceva la potenza e le capacità effettive del sensei, per questo doveva prima capire qualcosa di più sul suo avversario. Attaccarlo frontalmente, a mani nude, significava morire, nel vero senso della parola, conoscendo Sabaku-san, ma Hiroshi conosceva una buona tecnica che lo avrebbe equipaggiato di un’arma, di un bastone molto resistente.
Velocemente compose i 4 sigilli necessari per l’attivazione della tecnica.
Bastone del Soccorso
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Bastone del Soccorso
Villaggio: Sabbia
Posizioni Magiche: 4 (medio)
Descrizione: Tecnica elaborata da un antico possessore di Shukaku, consente al Ninja di condensare una certa quantità di materiale sgretolabile in robusto bastone di circa 120 centimetri. Il bastone, normalmente, ha una resistenza tale da eguagliare armi con attacco simili a Wakizashi. Da Genin in su la sua capacità di contrastare le suddette armi aumenta. Usato come arma è un normale bastone. L'arma dura due turni, e può essere tenuta insieme con un ulteriore consumo bassissimo per ogni turno addizionale.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 - Consumo di Chakra: Basso)

Composte le varie posizioni con le mani, Hiroshi le mise aperte sul terreno, poi con la destra afferrò un bastone formato dalla terra compattata presente nel sottosuolo, e lo estrasse dal pavimento, e lo afferrò a due mani.
Quest’arma è molto resistente, ed efficace in attacco, ma anche in difesa. Se mi lancerà armi di piccola grandezza, potrò deviarli, e poi potrò parare anche colpi e fendenti di altre armi, ma basterà una katana che il mio bastone cederà
Cosi Hiroshi si lanciò contro l’avversario, portando un calcio con il piede destro all’altezza del ginocchio. Questo calcio rotante, vale a dire eseguito tramite una rotazione del corpo dello studente di 360°. Era chiaro che l’uomo lo avrebbe schivato con semplicità, ma il diplomando avrebbe colpito la parte destra della schiena del sensei con il bastone. Anche questo colpo era stato portato tramite una rotazione di 360° del corpo del ragazzino, ma con un leggero ritardo, cosi da intercettare la possibile schivata dell’uomo, in altre parole un piccolo salto in alto.
Questa combo di taijustu non era delle migliori, ma Hiroshi doveva cercare di capire come agisse Sabaku-sensei, per poter pianificare un attacco migliore. Poi aveva intuito che questa prova serviva a dimostrare i progressi fatti dallo studente, e più ne usava, ingegnandosi, più la soddisfazione del sensei sarebbe cresciuta, rendendolo cosi uno studente degno di meritare la promozione a Genin. LA strada era ancora tutta in salita. Hiroshi si sbagliava: questo combattimento non segnava un traguardo, bensì un inizio.

CITAZIONE
Condizioni Fisiche Ottime
Condizioni Mentali Competitivo, Determinato
Equipaggiamento 4 kunai, 3 shuriken
Armi Impugnate Bastone di terra(ottenuto tramite Justu)
Chakra 90/100



Edited by ~Daniele - 2/7/2008, 15:50
 
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~DaTTe~
view post Posted on 3/7/2008, 11:09




CITAZIONE
Bhe direi che per quanto riguarda gli errori grammaticali e di battitura li hai pressochè eliminati e di questo ne sono molto soddisfatto^^ .... allora non sono così male come sensei... La forma del post va migliorando, in quanto all'inizio la qualità è bassa e i discorsi sono un pò contorti e difficili da leggere.. però la seconda parte è molto meglio... per quanto riguarda gli "errori" di combattimento se ne occuperà il sensei XD

CITAZIONE

Narrato
*Parlato*
=Pensato=


§_Questione Di Esperienza_§


Alle mie spalle avevo ormai innumerevoli combattimenti che mi avevano visto uscirne vincitore, la mia esperienza non era per niente paragonabile a quella del giovane che mi trovavo di fronte impegnato nel tentativo di colpire me, il suo sensei, per raggiungere il suo obbiettivo. Ma di sicuro non gliela avrei data presto vinta, però non mi sarei di certo impegnato al massimo delle mie potenzialità, infatti se l'avessi fatto molto probabilmente alla fine del corso non avrei avuto più un allievo nè da bocciare nè da promuovere. Quel che volevo da lui era che imparasse a far fronte a ogni situazione sfruttando a pieno le proprie possibilità, fino a quando non avesse avuto la giusta intuizione non mi sarei fatto colpire per nessun motivo. Doveva diventare un ninja della sabbia e non potevo permettermi di promuoverlo fino a che non ne fosse all'altezza. Ci trovavamo a 5 metri di distanza l'uno dall'altro grazie al balzo che avevo eseguito poco prima e osservavo la reazione del mio allievo alla mia proposta di sfida, a differenza dalle mie aspettative sembrava essere contento di doversi confrontare con me, dopo tutto quello che gli avevo fatto passare e dopo avergli dimostrato la mia superiorità sembrava non veder l'ora di battersi. Infatti disse:

CITAZIONE
Sabaku no Gami-sensei, accetto di buon grado la sua sfida, perché questa determinerà la mia promozione a Genin. Utilizzerò tutto ciò che ho imparato durante il corso per contrastarla. Si prepari, non sono più il pivello che ha conosciuto, qualche ora fa. Non vedrà lacrime sul mio volto.

Lo guardai con aria di superiorità e con un leggero sorriso, quasi sadico, sul mio volto poi a mezzo tono risposi al ragazzo.

*Tu sarai sempre un pivello...*

Dentro di me risi quasi, mi divertiva il fatto che quel moccioso ora si sentisse così sicuro di se stesso, troppo per i miei gusti, doveva capire che di fronte non aveva un avversario che era in grado di sconfiggere. Dovevo fargli abbassare la cresta. Il ragazzo compose alcuni sigilli, si trattava di una tecnica base che io conoscevo bene anche se grazie alla mia abilità non avevo bisogno di mezzucci simili per manipolare la sabbia. Il ragazzo sollevandolo da terra creò un bastone di circa un metro e venti di lunghezza che poteva resistere a notevoli urti. Ero proprio curioso di sapere se avesse avuto qualche buona idea per attaccarmi. Ma forse pretendevo ancora troppo, presto avrei ricevuto una forte delusione. Infatti il ragazzo iniziò a corrermi incontro frontalmente senza fare uso di alcun diversivo. Maneggiando il bastone di sabbia con entrambe le mani si scagliò contro di me eseguendo un calcio rotante diretto alle mie ginocchia, ma era ovvio che se aveva evocato quel bastone non era per puro senso estetico, lo avrebbe utilizzato per attuare un secondo attacco. Ma era semplicemente un particolare, non mi avrebbe colpito comunque, un attacco frontale ad una velocità nettamente inferiore alla mia non mi poteva impensierire. Rimasi immobile a braccia conserte come era mio solito fare e quando venne il momento del primo calcio tentai di bloccarlo facendo sollevare della sabbia dal terreno e subito dopo il ragazzo fece partire un colpo inferto con il bastone a cui risposi allo stesso modo. Era pressochè impossibile che la forza del ragazzo superasse la mia barriera di sabbia e quindi mi sentivo assolutamente al sicuro. Dopo l'offensiva scarna del ragazzo avrei tentato di afferrarlo con una lingua di sabbia come avevo fatto durante il corso e poi lo avrei scagliato esattamente nel punto da cui aveva ricominciato l'azione. Poi lo avrei ammonito con le seguenti parole:

*Non potrai mai colpirmi se mi attacchi così frontalmente... Così non va proprio... Valuta bene chi hai davanti...*

CITAZIONE
Cerca di scrivere un pò di più... il tuo post precedente era un pò cortino... voglio più impegno da parte tua... ragiona di più sul senjutsu...

 
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~Daniele
view post Posted on 4/7/2008, 11:46




Testa Quadra



Testa Quadra. Un bel termine per definire un idiota. Hiroshi non aveva mai usato quel termine, ma neanche ricevuto. Ma adesso se lo meritava, se non di peggio.

Senjustu: senza di esso sei morto. Puoi anche essere un ninja potente quanto un Kage o un Sennin, puoi anche conoscere tecniche talmente potenti da cambiare la morfologia del terreno, da causare fulmini, tempeste, eruzioni, ma se non sa pianificare una tattica decente ed efficace, anche un ninja inferiore, ma dotato di questa fondamentale capacità, potrà sconfiggerlo, o almeno colpirlo.
Questa è la carriera di un ninja: gli esami, i passaggi di grado, gli esaminatori non promuovono chi sa padroneggiare molte tecniche e chi possiede alte quantità di chakra, bensì premia chi sa pensare pianificare strategie, da attuare individualmente o in squadra.
Al momento egli poteva essere classificato come una testa quadra, come un inetto che fa ricorso alle sue tecniche, che, tra l’altro, anche non molto potenti, cercando di sconfiggere un nemico di grado superiore con attacchi frontali. Qui urgeva una serie e ponderata riflessione, perché tutti gli attacchi non potevano sempre fallire. E quell’attacco si che era fallito: lo studente si trovava bloccato da tre lingue di sabbia, una gli aveva bloccato la gamba con cui voleva sferrare il colpo, e la seconda gli immobilizzava il bastone e il braccio e infine l’ultima lingua di sabbia mirava al suo torace, cosi da afferrarlo, e con un movimento simultaneo delle tre “braccia” di sabbia, lo rilanciarono al punto di partenza. Per moderare i danni, Hiroshi cercò di attutire la caduta servendosi del bastone, ma comunque lo studente non riuscì ad evitare un piccolo graffio sul gomito sinistro, il quale aveva strusciato sul terreno, e in questo modo l’attrito fra terra e pelle aveva causato una piccola spaccatura in quest’ultima. Scendeva qualche goccia di sangue, ma niente che preoccupasse il ragazzo.
Aveva ricevuto più una ferita “interna”. Il suo orgoglio era stato fortemente colpito, perché, ancora una volta, aveva agito da stupido ragazzino, e come era prevedibile, era stato respinto in pochi secondi. Il diplomando doveva pensare, pensare ad una maledetta strategia, per cercare, per avvicinarsi a colpire il sensei, ma se continuava cosi sarebbe stato bocciato in pochi attimi.
Dal recente fallimento il Sunese aveva confermato la netta superiorità del maestro, la sua forza e la sua velocità. Inoltre, egli poteva affidarsi anche al solido aiuto della sabbia.
Sembrava una situazione impossibile da fronteggiare.
Se almeno avessi un team. Insieme ad altri parigrado ci sarebbero più possibilità di colpire l’avversario. In uno scontro 1 VS 1 non ce la posso fare, neanche ad avvicinarmi. Mi servirebbe un piccolo diversivo, che lo tenga impegnato quanto basta per poter sferrare un attacco.
Inoltre le tecniche che conosco non sono cosi tante, e soprattutto sono le basi del Ninjustu di Suna.
Però forse qualcosa posso inventarmi: nella mia piccola e modesta schiera di tecniche, vi è anche un Genjustu. Certo non sarà potente, ma comunque l’avversario per rilasciarlo, dovrà perdere del tempo per eseguire la tecniche apposita. In quel breve lasso di tempo, sferrerò il mio attacco. Lancerò 2 shuriken e un kunai verso il sensei cosi da dargli due possibilità: saltare in alto per schivarli, dato che le altre direzioni sono “occupate”, oppure deviarli, rimanendo nella stessa posizione. A quel punto, io, che dopo il lancio di armi, salterò in alto verso il nemico, lo colpirò con un calcio in testa. Spero che questo impressioni il maestro. Prima ho fatto una figura da cane, anche un poppante avrebbe fatto meglio. Bene si comincia!!

Hiroshi aveva appena pianificato un altro senjustu, sperando che questo si rivelasse migliore del primo, e che lo portasse al successo. Principalmente era fondato sul fattore sorpresa, perché, a causa di un piccolo diversivo, avrebbe colto di sorpresa Sabaku-san, o cosi almeno sperava.
Ritrovando il perduto vigore e la perduta determinazione, egli si preparò al contrattacco.
Era l’ora di intrappolare il sensei in un Genjustu. Guadagnò un paio di metri, cosi averne solo tre che lo distanziavano dal maestro, poi compose i sigilli necessari all’attivazione della tecnica, sussurrandone il nome: sapeva che il sensei avrebbe riconosciuto i sigilli, ma comunque doveva cercare di occultare tutte le sue azioni.
Tecnica Minore delle Sabbie
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Tecnica Minore delle Sabbie
Villaggio: Suna
Posizioni Magiche: 5 (medio)
Descrizione: Questa basilare arte illusoria fonda la sua applicazione nella profonda conoscenza che ogni ninja di Suna ha del deserto. Se l'onda di questo Genjutsu raggiunge il bersaglio, egli crederà di essere vittima delle sabbie mobili. Il realismo dell'illusione non è affatto influenzato dal tipo di ambientazione e di terreno, in quanto sembrerà che il ninja le abbia "evocate" modificando il campo di battaglia. Ovviamente, visto il basso livello della tecnica, essa non danneggierà la vittima in alcun modo, ma per tutta la sua durata gli dimezzerà il movimento e gli impedirà di attaccare con gli arti inferiori. Normalmente interrotta da Rilascio, o da un danno Medio, termina invece spontaneamente dopo tre turni completi. Il suo raggio invece è proporzionale al grado del ninja: uno Studente può cercare di ammaliare un bersaglio a dodici metri, un Genin a sedici metri (con un consumo bassissimo aggiuntivo), mentre un Chunin a venti (con un consumo basso aggiuntivo).
Tipo: Genjustu
(Livello: 5/4 / Consumo: Medio-Basso)

Il Genjustu era partito. Come ben sapeva Hiroshi, e come aveva riconfermato nel test di inizio corso, il Genjustu era l’arte illusoria, una versione avanzata dell’arte magica, del Ninjustu, anche cosi veniva definito.
Il Ninjustu è quell’arte che permette di evocare una “forza”, elementare e non, capace di ferire fisicamente l’avversario, mentre l’arte illusoria mira a ledere e ferire il sistema nervoso avversario, e in primis il cervello. Certo non si può considerare vistosa come l’arte magica, ma è comunque molto efficace, soprattutto perché per uscirne vi sono solo pochi metodi, cosa completamente diversa nella prima, dove basta anche una schivata per salvarsi la pelle.
Finito di eseguire la tecnica il ragazzino sfoderò le sue armi. Lanciò nel medesimo istante un kunai dritto al cuore del sensei, e due shuriken ai lati, e questi, viaggiando più veloce, per volere del lanciatore, stavano eseguendo una lunga parabola, cosi da arrivare all’avversario nello stesso istante del kunai.
Fatto ciò il ragazzo si avvicinò di qualche passo, tenendo ancora il bastone in mano, il quale, questa volta, sarebbe stato utilizzato solo per scopi difensivi, e poi saltò in alto, eseguì una capriola, e posizionò la gamba destra dritta davanti al suo corpo, cosi da colpire con il tallone il capo del sensei, che fosse saltato in alto oppure no.
E cosi che Hiroshi era alle prese con il maestro. Una lotta persa in partenza, ma fondamentale per la vita di Hiroshi. La promozione a Genin era fondamentale per iniziare a coronare il suo sogno, e Sabaku-san, come aveva spiegato all’inizio della giornata, non avrebbe mai promosso un inetto.
Questa prova, per quanto assurda e difficile da superare, era ciò che separava il senese dal diventare ninja, per questo egli si stava impegnando al massimo, stava lottando per i suoi sogni

CITAZIONE
Condizioni Fisiche Buone (Ferita lieve sul gomito sinistro)
Condizioni Mentali Competitivo, Determinato
Equipaggiamento 4 kunai, 3 shuriken
Armi Impugnate: Bastone di terra(ottenuto tramite Justu)
Armi svelate: 1 kunai, 2 Shuriken, Bastone di Terra
Chakra 75/100

 
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~DaTTe~
view post Posted on 15/7/2008, 15:53




CITAZIONE
Oooh finalmente un post degno di questo nome^^... sono molto soddisfatto da questo post... Ovviamente non ti credere un fenomeno.. però questo è il livello che voglio che tu mantenga, ora puoi solo migliorare non ti voglio veder tornare indietro, pena la bocciatura... Ora che mi hai dimostrato di saper fare un buon lavoro non hai più scuse XD

Narrato
*Parlato*
=Pensato=


[/QUOTE]

§_Niente Male_§


Come immaginavo il moccioso aveva ancora parecchio da imparare. Il suo primo attacco era stato a dir poco banale e molto ovvio, chiunque sarebbe riuscito ad eluderlo anche un bambino che non era ancora in grado di reggersi in piedi. Dopo il volo che gli avevo fatto fare speravo che avesse imparato qualcosa, che avesse capito dai suoi errori e gli fosse servito per non sbagliare più. Strisciando per terra si provocò una lieve ferita al braccio che però non avrebbe avuto alcun effetto negativo sulle sue performance psico-fisiche. Si era rialzato pressochè subito offeso forse nel suo orgoglio per il tentativo mancato. Doveva pensare ad un senjutsu un po' più elaborato, ovviamente io non avrei combattuto al massimo delle mie capacità anche per il fatto che solitamente quella prova veniva svolta da più studenti contemporaneamente e ora lui si trovava da solo a doversi fronteggiare contro di me.

=Che seccatura... devo limitarmi altrimenti rischio di farlo fuori... e poi chi li sente i superiori.. finirei nelle grane e non ne ho voglia... bha speriamo che trovi un modo per colpirmi perchè non ne ho davvero più voglia... voglio tornare ad allenarmi per conto mio..=

Il ragazzo mi fissava e si scervellava per pensare ad un modo per colpirmi, ma forse non aveva idea di chi aveva di fronte. Un altro attacco frontale non sarebbe servito assolutamente a nulla e questo ormai il ragazzino doveva averlo capito, ero curioso quindi di sapere che cosa avrebbe fatto. Ad un certo punto lo vidi prepararsi con decisione. Compose alcuni sigilli e mi fissò intensamente negli occhi. Riconobbi ben presto la tecnica: Genjutsu. Intorno a me e sotto i miei piedi si formarono delle sabbie mobili, ma sapevo bene essere soltanto un'illusione ma mi avrebbero comunque impedito una completa libertà. Così molto velocemente composi il sigillo necessario per liberarmi da quella tecnica.

*Genjutsu... KAI*



Immediatamente la sua arte illusoria base svanì nel nulla e mi accorsi che il suo attacco non era ancora ultimato, aveva usato il genjutsu come diversivo. Forse aveva capito in cosa consisteva l'arte del senjutsu. Quando feci svanire l'illusione alcune armi da lancio mi vennero incontro, quindi controllando la mia sabbia sollevai una barriera davanti a me in cui si infranse la sua offensiva. Aveva usato una buona combinazione di attacchi ma non era ancora abbastanza. Feci riabbassare la barriera ma il ragazzo ora non era più davanti a me, sembrava sparito nel nulla. Capii subito che non poteva che essere in alto quindi alzando la testa lo vidi piombarmi addosso sferrando un calcio in direzione della mia testa. Era molto vicino, ma la mia velocità era nettamente superiore e così mi spostai lateralmente. Ma qualcosa accadde, si udì un rumore sordo: "toc". Il tacco del ragazzino aveva sfiorato la mia giara di sabbia che era leggermente sporgente sul lato sinistro. Il moccioso era riuscito a colpirmi seppur non mi avesse recato alcun danno. Finalmente era riuscito a dimostrarmi di essere degno della carica di Genin. Avevo plasmato quel ragazzino, da piagnucolone a ninja. Per una volta avevo ricevuto un pò di soddisfazione da quella maledetta accademia, speravo soltanto che un giorno sarebbe diventato abbastanza forte da difendere il villaggio. Senza aspettare oltre infilai una mano all'interno del vestito ed estrassi un coprifronte di Suna. Glielo lanciai e dissi.

*Tieni... Ora sei un Genin.. Addio...*



Non gli diedi il tempo di dirmi nulla, composi alcuni sigilli davanti ai suoi occhi e svanii nel nulla.

CITAZIONE
Haha scherzetto XD piaciuta la sorpresa? Fai un bel post finale... se no revoco il corprifronte XD poi ti darò exp e ryo...

 
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~Daniele
view post Posted on 16/7/2008, 13:57




Genin?!



Colpo di scena. Qualcosa che succede all’improvviso, e che te riesci a realizzare qualche secondo dopo. Come in un film, come nella vita.
La vita è fatta di colpi di scena. Anche Hiroshi era solito “vittima” di colpi di scena, e non sapeva che fra poco avrebbe assistito ad un altro, forse il più bello della sua vita, che stava a significare il primo passo sul lungo percorso che lo avrebbe portato a raggiungere il suo sogno.
Ma in questo momento lo studente non poteva fantasticare sul futuro, su tutte le sue sfaccettature, su cosa avrebbe fatto, sulle scelte. Era impegnato in un complesso combattimento. La prova finale, che lo avrebbe fatto promuovere.
Aveva pianificato tutte le mosse e le aveva attuate: Genjustu, lancio di armi e infine colpo a sorpresa proveniente dall’alto, che mirava alla testa del suo severo e formidabile maestro.
Anche il cambiamento di opinione sul maestro si poteva definire un colpo di scena: qualche ora fa, Hiroshi, era seduto a quel banco nell’aula sette dell’Accademia della Sabbia, scrutava Gami-san con odio e disprezzo, pensando e domandandosi come questi poteva insegnare qualcosa alle reclute di Suna, con questo comportamento rigido e, secondo il suo parere, non costruttivo; adesso, sul campo di battaglia, vedeva Gami-sensei sotto un’altra luce: severo, o peggio, a volte bastardo, ma forte, il cui comportamento ti sprona a fare di più, incide sul tuo carattere senza accorgertene, solo alla fine capisci che in poco tempo sei maturato, non più frignone, ma ninja.
Ora bisognava vedere se il diplomando avesse le capacità e le abilità per ricoprire il ruolo tanto ambito di Genin.
L’attacco fu quasi un successo: il Genjustu lo colpì in pieno, e come sapeva Hiroshi, velocemente lo avrebbe sciolto con la tecnica apposita. Le armi vennero facilmente bloccate da una lingua di sabbia, che proteggeva l’uomo, era una difesa molto efficace.
Non vedendo più il ragazzo il sensei intuì subito che era in alto, il calcio era inevitabile da parare con la sabbia, troppo vicino, ma grazie alla sua sorprendente velocità, affiancata da ottimi riflessi, gli permise di spostarsi di lato, ma non abbastanza: Il Senese colpì la giara che conteneva la sabbia, arma micidiale in attacco e difesa impenetrabile in difesa.
Alla fine, anche se non l’aveva ferito, Hiroshi era già contento dei progressi fatti: almeno l’aveva sfiorato.
Si preparò ad un altro attacco, estrasse un kunai nella mano sinistra, ma non ebbe il tempo di attaccare, che Sabaku no Gami gli lanciò una fascia, una fascia con in mezzo una lamina di metallo, con inciso il simbolo caratteristico della Sabbia. Hiroshi afferrò quel coprifronte, lo strinse, come a significare che non l’avrebbe mai più lasciato.
Voleva ringraziarlo, ma questi non gliene diede il tempo, infatti compose dei sigilli e scomparve in una nuvola grigia.
Anche se l’uscita dell’uomo fu veloce, il ragazzo era quasi certo che sul suo viso duro, era abbozzato un semi-sorriso, di soddisfazione. Non sapeva se fosse vero o no, ma voleva crederci, voleva illudersi di essere riuscito a strappare una mezza smorfia al maestro più severo di Suna, sempre se fosse lui, ma Hiroshi a stento immaginava un uomo più severo di Gami-san.
Sabaku no Gami. Penso di averlo colpito. Chissà se mi porterà in una missione con lui, sciandomi. Da quanto ho capito non aveva mai promosso nessuno. Devo averlo colpito. Bè smettiamola di parlare da solo, che sennò mi prendono per matto
Cosi il diplomato si infilò il coprifronte sulla testa, raccolse tutte le armi lanciate, e lasciò il bastone a terra, che ormai si stava sbriciolando, tornando terra semplice, ed uscì dal campo di allenamento numero 3.
Ripercorse i vari corridoi che aveva intrapreso prima al seguito del sensei, ricordando i vari avvenimenti del suo allenamento. Poi arrivò all’entrata dell’Accademia, doveva si trovava il vecchio custode maltrattato prima dall' uomo. Lo salutò con la mano ed uscì dall’edificio, intraprendendo la strada di casa,
Appena uscito fuori, il vecchio iniziò a parlottare a bassa voce con un addetto all’Accademia, forse un altro insegnante
Hai visto, Raito?? Quel ragazzino è stato promosso! Ha passato il corso di Sabaku no Gami! E’ incredibile! Forse è il primo ragazzo che viene diplomato da quel chunin, sembra impossibile. Quel ragazzo deve avere delle potenzialità, forse è la nuova promessa del Villaggio, chi può dirlo??
Il chunin assentì, un po’ svogliato, magari innervosito dal custode, e dai complimenti fatti al ragazzo: forse era irritato dal fatto che considerava il ragazzino una promessa solo perché allievo di Gami, cosi senza dire nulla, girò i tacchi e riprese i propri passi, occupato dal lavoro che doveva sbrigare.
Ormai il Genin era arrivato al suo appartamento ninja, aprì la porta ed entrò. Si tolse il coprifronte che venne accuratamente riposto sul comodino e si distese sul letto, stanco e contento del corso appena terminato con successo.
Era un Genin di Suna. Da domani avrebbe iniziato ad allenarsi ed a svolgere le missioni.
Oramai era un ninja ufficiale di Suna, aveva delle responsabilità sulle spalle, doveva rispettare le aspettative del suo grado, del villaggio e soprattutto del suo sensei. Probabilmente se l’avesse fatto pentire della sua nomina l’avrebbe ucciso.
Cosi, immerso negli avvenimenti futuri, si addormentò in quella calda, ma ventilata giornata al Villaggio

SPOILER (click to view)
Non metto la scheda QUOTE in quanto il combattimento è finito. Come scritto sopra ho raccolto tutte le mie armi. Datte a te con le ricompense^^
 
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~DaTTe~
view post Posted on 16/7/2008, 19:44




Bene anche questo ultimo post, anche se un pò inferiore a quello precedente... la strada della perfezione è ancora lunga^^ ma per il livello di genin è sufficiente... l'assegnazione di exp e ryo è complessiva di tutto il corso.. quindi ho dovuto tener conto dei tuoi primi post che erano pieni di errori e soprattutto ripetizioni... sei migliorato e per questo sei stato premiato...
45 exp
80 ryo
 
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20 replies since 14/5/2008, 12:47   505 views
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