Prima prova-Team5, Team di Konoha

« Older   Newer »
  Share  
Shadow alkemist
view post Posted on 2/4/2008, 14:29




Qui si svolgerà la prima prova dell'esame chunin per il Team 5,composto da:

CITAZIONE

Hinato Hyuga (GiacoTemari)
Kisuke Nara (~ Kyubi ~)
Kakashi Hatake (.:[Lan Hikari]:.)



Le regole della prova sono scritte nel topic apposito: Click here
In questo topic dovrà esserci solamente lo svolgimento effettivo della prova,non dovranno esserci proteste Ot,che potrete scriverle in un topic esterno ed apposito.
L'ordine dei post è a vostra discrezione e verrà mantenuto durante tutta la prima prova,con l'unica eccezione che dovrà essere il Capogruppo a postare per primo.

Good luck ^^
 
Top
~ Kyubi ~
view post Posted on 4/4/2008, 21:18






SPOILER (click to view)


† Pensato †
~ Narrato ~
¬ Parlato
« Altri »




CITAZIONE

Chapter 0: Daīchi no shiken



~Solitudine e Pazzia.
Queste erano le parole costanti che aleggiavano a casa Nara. Quella mattina Kisuke genin di Konohagakure stava disteso su quel solito letto intento a fissare il soffito. Molte cose erano successe dalla sua nomina a genin, e pochissime di queste potevano essere considerati dei bei ricordi. In quei mesi dalla nomina a shinobi di Konoha aveva svolto solo una missone e un allenamento per controllare la sua innata. Per tutto quel tempo in cui era rimasto a vagare per il villaggio non aveva legato con nessuno. Forse era per via del suo carattere tipicamente riservato ma nonostante questo quei pochi che aveva conosciuto alla fine era rimasto inesorabilemente solo. Ormai erano passati molti giorni e ancora il giovane foglioso non era uscito dalla sua abitazione, il contatto con la gente esterna oltre che infastidirlo lo turbava enormemente, tutto quel sparlare e ridere a crepapelle gli dava molto fastdio. Così da quando aveva concluso l'allenamento con il suo vecchio sensei era uscito si e no poche volte solo per andare a mangiare qualcosa. Era in una situazione precaria, la voglia di scappare da quel posto ormai era diventato un chiodo fisso per il Nara che fu costretto ad autolesionarsi su varie parti del corpo per tornare in sè. Ormai stufo di rimanere li inerme a guardare quel puntino sul soffitto bianco decise di alzarsi dal materasso. Un sbadglio accompagnò poco dopo un lento stiracchaimento. Con gli occhi ancora socchiusi e la bocca impastata per il sonno Kisuke attraversò tutta la stanza per andare ad aprire la vetrata. Prendendo la maniglia di ottone la girò di 80° e con un lento cigolio aprì la finestra, la brezza mattutina si fece sentire fino alle ossa del genin che si trattenne dal chiuderla di scatto. Poco dopo ormai abituato alla temperatura esterna il Nara si appoggiò con i gomiti sull'inferiata e con sguardo aquoso squadrò tutta la via del suo quartiere semideserto. Stufo di quella solita monotonia che gli risevava il villaggio tornò dentro con il busto e si richiuse la finestra alle spalle. Ancora seminudo decise di vestirsi, così giunto in prossimità dell'armadio raccolse una giacca a collo alto nera con dei pantaloni lunghi in tinta. Solo quando prese anche il suo armamentario rimembrò che giorno era quello, infatti erano giorni che per il villaggio non si sentiva altro che quelle voci sugli esami chunin. La prima reazione del Nara a quelle voci ancora infondate era stata un leggero sbuffo indifferente, però ora che tutto era stato confermato e anche se contro voglia il genin di Konohagakure deicise di parteciparvi. L'unica cosa che lo spingeva a prendere parte a queste sessioni era solo perchè a casa la situazione era decisamente noiosa. Però in quella prima parte d'esame era stato detto che bisognava parteciapre a squadre, la prima idea fu quella di chiedere ai suoi vecchi compagni di team di fare la stessa squadra anche per gli esami ma questi avevano già trovato un terzo quindi non si potè far nulla. Sconsolato il genin decise di darsi per un po' alla macchia vagando in solitario per il villaggio ascoltando le voci degli abitanti che fremevano al solo sentir le parole "esami chunin". La maggior parte delle volte lanciavano occhiate indiscrete all'indirizzo del Nara, e sotto voce si potevano confabulare delle rasoiate al suo indirizzo. Ma la tempra dura del genin della foglia non si lasciò scalfire nemmeno per un istante così vagò per il villaggio per un po' di tempo. Ormai erano circa le 9:00 quando finalmente Kisuke decise di incamminarsi verso la prima prova che lo attendeva. Uscito dal villaggio, camminò e camminò per molto tempo assieme a variate persone che forse come lui si stavano dirigendo per sostenere l'esame, molte voci stavano circolando, molte di queste parlavano dei soliti Uchiha di Konoha e di quelche Kaguya proveniente Kirikagure no Sato. Tutti sembravano spavaldi e desiderosi di mettersi alla prova. Tutto il contrario del Nara che invece si diretto lì solo per dar sfogo alla sua rabbia repressa. Chiunque, uomo o donna che si fosse ritrovato difronte avrebbe dato il meglio di se per andare avanti, forse l'autorealizzazione poteva essere una cura per la sua mente da squilibrato. E mentre camminava a fianco delle persone il genin gli guardo con dei sott'occhi a dir poco agghiaccianti ,le uniche parole che gli vennero in quel momento non furono molto confortanti.


¬ Esami Chunin possiate voi togliermi questo peso dalla coscienza.




~Non seppe mai se quelle persone accanto a lui lo sentirono, cosa che al genin di Konoha non interessò. Doveva migliorarsi ulteriormente, perchè il livello per ora raggiunto non era niente a confronto di certi come Akire o Shin, doveva raggiungerli e perchè no anche superarli. Un obbiettivo postosi per fermare le azioni autodistruttive che lo stavano accerchiando. Durante tutto il viaggio non riuscì a pensare ad altro, che a: La sua vita fatta di menzogne e solitudine, ai suoi compagni Akira, Shin e Hinato i quali non aveva rivisto più dopo la missione svolta nel villaggio di Kusa no Kuni e all'accademia dov'era diventato genin e dove aveva imparato grazie al suo sensei il controllo dell'ombra. Tutte cose che ormai erano passate, ora doveva pensare al futuro, gli esami erano alle porte. Pensado a tutto ciò si ritrovò difronte a un enorme cancello di ferro battuto. Sullo sfondo si presentò un castello dall'aspetto nefasto e che non presagiva nulla di buono, inghiottito anche l'ultima parte di saliva assieme ada altri attraverso l'entrata e inziò a camminare verso il portone. Varcata la soglia entrò finalmente nel castello, un 'immagine a dir poco stravagante si presentò davanti agli occhi del Nara. Moltitudini di coprifronte di vari villaggini ninja si pararono davanti. Poi vedendomi libero uno shinobi dall'aspetto navigato si fermo davanti a lui e con voce burberà parlò allo shinobi di Konoha.


« Konoha vedo. Nome e cognome prego.


¬ Nara Kisuke


« Nara eh...? Bene ragazzo sei stato assegnato come leader al Team 5 di Konohagakure, eccoti i tuoi 2 compagni di squadra. Buona fortuna.




~Ficcando due fogli stampati in mano al Nara, lo shinobi dall'aspetto scontroso si allontanò per rivolgere a giovani come lui la stessa domanda. Con sguardo ancora perplesso guardò il vecchio shinobi, sicuramente non sarebbe diventato come lui un lontano futuro. Senza indugi alla fine guardò le due anime di cui doveva prendersi cura per tutta la durata della prova. Il primo foglio mostrava un ragazzo alquanto interessante, ma forse tutto quel'interessamento era dato da quei strambi capelli argentati, il suo nome era Hatake Kakashi. Incerto sulla bravura del ragazzo lo scostò subito e guardò il secondo foglio. Un viso famiglare gli si parò difronte egli era una persona conosciuta dal Nara, infatto con lui aveva svolto quella missione con Akira e Shin, non dovette nemmeno leggere il suo nome perchè Kisuke lo sapeva già, egli era Hinato Hyuga un vecchio compagno. Un mezzo sorriso si creò sulla faccia tetra del genin che stava ancora guardando i fogli con sguardo insepressivo, lui Nara Kisuke genin di Konohagakure assieme a quel Kakashi e a Hinato avrenno la possibilità di dimostrare il loro valore e le abilità per divantare chunin. Ora l'esame stave per inizare e avvicinandosi alla solia si appoggiò al muro e con uno sguardo ridotto a fessure scrutò la folla cercando i suoi compagni di gruppo, mentre i primi gruppi si facevano avanti per la prima prova. Rapido e fugace fu l'istinto di partire dasolo ma al via non saprebbe risulato insosservato così si costrinse ad aspettare gli altri due ragazzi.

¬ Dove sono...? Sono un po' in ritardo.




 
Top
GiacoTemari
view post Posted on 6/4/2008, 14:12




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato

CITAZIONE
A Konoha le mattine erano sempre molto soleggiate e piacevoli,quindi erano un’ottima scusa per uscire di casa ed allenarsi,oltre che stare lontano dai propri familiari che non si comportavano come tali.Proprio per questo Hinato decideva di trascorrere la maggior parte del giorno fuori a fare pratica,approfittandone per perfezionare se stesso e le proprie capacità.Da quando era uno studente aveva compiuto numerosissimi progressi,ottenendo dei risultati davvero brillanti,anche se tutt’ora,il suo talento non veniva riconosciuto da tutte le persone che li circondavano,specialmente per colpa del suo carattere:la timidezza e l’insicurezza erano dei difetti che purtroppo non riusciva ad eliminare,ma anche su di essi,il ragazzo aveva compiuto un grande ed approfondito lavoro per tentare di alleviarli,riuscendoci parzialmente;ciò,tuttavia non era ancora sufficiente in quanto un ninja non doveva farsi affliggere da tali reazioni,non doveva proprio far trasparire alcun sentimento nel suo operare,ed ancora egli era molto lontano da questo risultato,tanto che non ci credeva più così tanto.Diventare Anbu Medico era la sua aspettativa anche per questo:quando leggeva libri di medicina e metteva a frutto gli esercizi effettuati all’addestramento con Misato,non aveva paura,non temeva di fallire nel suo obiettivo ricorrendo alle sue conoscenze,gli bastava trovare una certa concentrazione e darsi il via,senza stopparsi fino alla fine;solitamente i medici affrontavano le missioni e gli scontri,ma uccidere o battere l’avversario non era il loro credo principale,poiché il loro dovere era curare chi avesse bisogno di essere rimesso in sesto.Questo voleva fare lui:aiutare i suoi amici facendo ciò che sapeva con certezza di poter eseguire alla perfezione,cosicché nessuno potesse sottovalutarlo,anzi stimarlo per le doti che possedeva.La domanda che sempre si poneva era se ce l’avrebbe fatta a farsi conoscere da chiunque come il migliore ninja medico,soprattutto perché era cosciente di non essere il solo ad ambire a quella carica;allo stesso tempo però,sapeva di avere qualche possibilità,quel qualcosa in più che altri potevano non avere,ed il passo più complicato sarebbe stato trovarlo e tirarlo fuori.Le difficoltà,ecco cosa doveva affrontare per capire come fare e crescere,a partire da subito,senza cullarsi sugli allori un minuto di più..doveva solo presentarsi l’occasione giusta e allora sì che se ne sarebbe occupato all’istante.Durante l’attesa,avrebbe continuato ad effettuare i soliti allenamenti quotidiani per rendere impeccabili le proprie arti di combattimento da membro del clan Hyuga,anche se ancora il livello dell’innata che possedeva non gli conferiva tutta questa grande potenza né infondeva troppo timore agli avversari:stava tentando di apprendere le tecniche più avvincenti e decisive in battaglia,progredendo sempre di più anche in questo caso,ma il successo sembrava essergli sempre negato.Sapeva il funzionamento di Taijutsu come la Rotazione Suprema o dell’Hakke Kuushou,ma capiva che il Controllo dei Punti di Fuga che attualmente possedeva era basso,e quindi la causa principale per l’apprendimento.Pertanto,in questo periodo di tempo,non aveva fatto altro che cercare di perfezionare il controllo del chakra,facendolo uscire dai punti di fuga del suo corpo e sfruttandolo contro qualche bersaglio privo di vita,come manichini o massi di roccia.Non si concedeva più neppure un momento di relax,ad eccezione dei pasti e della dormita notturna,non era mai arrivato a livelli tali di volontà di diventare più forte:erano accaduti numerosissimi eventi nel corso della sua storia a partire da quell’anno,e con l’ultima missione che aveva affrontato con altri tre compagni,aveva capito di non essere ancora approdato al modello ideale di ninja che tutti avevano in testa,e che semmai un giorno volesse sentirsi fare le congratulazioni non solo da parte dei coetanei,ma pure del padre,necessitava di lavorare sodo.La teoria era importante da sapere,ed in quella non aveva rivali,però le ore passate sui libri non aiutavano molto,non quanto continue situazioni reali che ti mostrassero davvero che cosa significasse svolgere la carriera cui molti giovani spiravano,perciò aveva messo da parte le solite enciclopedie della casata,eccetto quelle riguardanti questioni di medicina,privilegiando lo sforzo fisico.Presto sarebbe giunta per lui un’occasione fatale per mettere alla prova tutto ciò che aveva sperimentato in questo periodo,e,come si era ripromesso,non poteva assolutamente permettersi di rifiutarla o ignorarla,anche se temeva la sua sorte di fronte a tanti altri ninja che sicuramente erano più bravi di lui.L’Esame di Selezione dei Chunin,era alle porte ormai,e l’iscrizione era già stata compilata e spedita agli uffici di smistamento dell’hokage,i cui operatori si sarebbero occupati di creare dei team di tre persone;c’era qualcuno con cui sperava di essere,ma per ciò che poteva contare alla fine,gli sarebbero andati bene tutti,purchè non fosse lui a fare il leader.

_________________________


La mattina era giunta estremamente in anticipo rispetto a quel che poteva aspettarsi,e come al solito,paura ed incertezza si facevano sentire dentro di lui,facendolo arrivare a dubitare sul presentarsi alle selezioni.Tempo addietro si era ripromesso di dover affrontare qualunque difficoltà senza stare a rimuginare sul da farsi,ma era più difficile del previsto,ogni cosa diventava sempre più difficile del previsto quando si trattava di eventi importanti come questo.Era prestissimo,mancavano ancora molte ore all’inizio,ma si sentiva il fiato sul collo,come se dovesse sbrigarsi a prendere una decisione,in quanto,senza ombra di dubbio,nessuno sarebbe stato lì ad aspettarlo in caso di assenza.Strinse i pugni ed affondò la testa sul cuscino,rivelando la presenza di qualche lacrima che scendeva dagli occhi luccicanti,dopodichè sospirò e si dette dello stupido da solo:non era possibile che ogni volta la sua mente lo spingesse ad avere queste reazioni;un giorno sembrava essere deciso,quello dopo no,e così via,fino a raggiungere il culmine come in questo caso.Una serie di singhiozzi uscirono dalle sue labbra,soffocati però dalla superficie morbida dell’oggetto su cui poggiava.No,era necessario che ce la facesse:non avrebbero promosso a Chunin gente dal comportamento come il suo,doveva tirare fuori tutto ciò che aveva dentro,mettendo all’opera tutto il risultato degli allenamenti e dei progressi svolti fin ora.Una piccola luce di coraggio si fece sentire all’interno del suo cuore e della sua testa,spingendolo ad alzarsi e prepararsi:recarsi al posto immediatamente,seppur con un netto anticipo,gli avrebbe comportato l’alleviamento delle sofferenze oltre che l’impossibilità di andarsene come un codardo sotto gli occhi di tutti.Alzatosi,senza fare troppo rumore,dato che era presto,camminò lentamente fino alla stanza del bagno e la utilizzò per prepararsi,lavandosi e vestendosi il più velocemente possibile.Il fisico era perfetto,se non per la presenza di qualche cicatrice riportata in seguito ai continui sforzi compiuti nell’ultimo arco di tempo,inoltre aveva tagliato i capelli,facendo marcia indietro allo stile che aveva quando frequentava l’accademia,ovvero il caschetto.Gli occhi di uno Hyuga solitamente incutevano timore di fronte a chi li guardava,tuttavia in lui potevano suscitare tante sensazioni diverse a seconda delle interpretazioni;sicuramente quando Hinato si guardava allo specchio,vedeva in essi le grandi pene subite,e tutto l’impegno che metteva nei suoi obiettivi,tutto eccetto elementi di spavento.Erano diversi dagli occhi dei suoi familiari,lui era diverso da tutti i suoi familiari e non ci voleva molto per capirlo.Lui,erede della casata principale,possedeva forse qualche possibilità maggiore rispetto agli altri,a suo fratello maggiore compreso?Sì,ce l’aveva qualcosa in più,e lo avrebbe dimostrato più di quanto non avesse già fatto.Con respirazione profonda e battito del cuore leggermente accelerato,a segnare la sua tensione,finì di eseguire gli ultimi preparativi,facendo scorta delle armi che possedeva,dopodichè uscì senza salutare nessuno:non era abituato a parlare con i suoi,dato il rapporto altamente conflittuale che avevano,pertanto preferì lasciare la residenza all’oscuro di tutti i suoi abitanti,tanto nessuno lo avrebbe incoraggiato in alcun modo.Corse via,a gambe levate,come se qualcuno lo stesse rincorrendo per ucciderlo,come se dovesse passare inosservato..in realtà non aveva voglia di attendere,voleva solamente arrivare al castello dell’esame e poi rilassarsi là:restare ulteriormente qui a farsi domande faceva solo l’effetto sbagliato su di lui.Le vie erano desolate,così come le foreste esterne al villaggio che doveva attraversare per recarsi nell’arena,lo rendevano un po’ nervoso,oltre a farlo sentire anche osservato.Ogni tanto la voglia di scappare una volta per tutte,da tutto e da tutti,attraversava la sua mente,ma veniva immediatamente repressa,in quanto rappresentava un suicidio più che una salvezza.L’ombra creata dagli alberi e la brezza leggera erano gli unici elementi atmosferici a fargli momentaneamente compagnia durante l’intero tragitto,fino a che non arrivò ad un’immensa distesa d’erba verde e fresca dalla quale,all’orizzonte,si intravedevano delle torri alte ed imponenti:il castello.Finalmente..L’edifico era straordinariamente enorme,tenendo conto anche della vasta area che ricoprivano gli spazi esterni,e fatto di vari materiali pregiati che risaltavano alla luce del sole,fondendo i propri colori nella retina degli occhi degli osservatori;davvero una tale opera d’arte poteva ospitare combattimenti e missioni che potevano addirittura distruggerlo?Incerto,rallentò l’andatura,procedendo a passi corti e lenti..non c’era ancora nessuno,o almeno così sembrava dall’esterno.A giudicare dalla posizione del sole,non erano ancora le undici,quindi aveva tutto il tempo che voleva per riflettere,su una panchina sufficientemente nascosta del giardino.Genin di tutto il territorio cominciavano ad arrivare..riconobbe pure qualcuno,ma fece finta di non vederlo per non dover dare nessuna spiegazione.Aveva paura,tanta,non riusciva a nasconderlo,ma oramai era lì,aveva compiuto tanti sacrifici,portandoli a termine con molta fatica,a che sarebbe servito mollare tutto?A niente.Si allacciò il coprifronte al collo,come era solito portarlo,quindi a passi veloci e decisi entrò,guardandosi intorno per cercare una qualsiasi indicazione di dove e con chi dovesse andare.Un ninja gli comunicò di essere in team con Kisuke Nara e Kakashi Hatake,e gli indicò dove il primo dei due si trovasse al momento.Con un lieve sorriso,mise una mano sulla spalla del compagno e lo salutò,sperando che lo riconoscesse anche con i capelli tagliati.

«C-Ciao Kisuke-Kun..sono contento di essere in team assieme a te..spero di poter essere utile.»


 
Top
.:[Lan Hikari]:.
view post Posted on 7/4/2008, 20:58




Chapter Five: Chunin's Exams


• Parlato
• Parlato Altri
Narrato
Pausa [...]



Konoha. Quartiere Est, vicinanze cancello di ingresso. L’arco s’innalzava mostrando il proprio colore grigio cinereo, le pietre levigate dal tempo e dagli agenti atmosferici erano ancora abbastanza potenti da sorreggersi autonomamente tramite pressione. Poco sotto,i due enormi e spessi battenti della porta di legno bordata d’acciaio scuro erano spinti verso l’esterno, i cardini colorati d’un spento arancione ruggine la facevano scorrere ogniqualvolta li venisse applicata una forza abbastanza grande da poterle muovere. Tutt’intorno, a formale un invalicabile recinto, v’erano le imponenti mura con i mattoni faccia vista che sembravano voler intrappolare all’interno del territorio del Villaggio le persone. Dal tempo della fuga dal Villaggio dell’oramai famoso Itachi Uchiha, nessun altro aveva azzardato a mettere fuori il piede da Konoha, a parte la bella e giovane genin Satura Haruno che era stata strappata alla Foglia dal potente Mukenin. Che ella sia scappata con lui per amore o per altri motivi, non lo si può sapere. Forse il fattore fortuna aveva inciso su quel tradimento, magari le guardie non erano al loro posto, ma valutando le abilità che quel ninja portatore dello Sharingan possedeva e sapeva ben comandare, sarebbe stata dura per dei Chunin ben organizzati fermare una macchina del genere.
Era mattina, all’apparenza una come tutte le altre, che avrebbe portato un gran carico di noia che avrebbe accompagnato come al solito l’intere giornata, ma quello non era l’inizio di un giorno qualunque. Stranamente e contro le mie brutte abitudini, mentre l’immensa sfera gialla era già sbucata per scoccare le prime frecce, ero già sveglio e cambiato, pronto ad uscire di lì a poco. Il dì precedente, mi era stata recapitata a casa una lettera della quale il mittente era l’Accademia Ninja: essa parlava di una convocazione nella stessa per andare a vedere con quali altri Shinobi ero stato metto in squadra in vista della prima prova dell’esame di selezione dei chunin. L’orario era fissato sul presto, cinque minuti prima delle sei mattutine avrei lasciato l’abitazione per recarmi a destinazione. La curiosità lentamente iniziò a divorarmi.

La lancetta dei minuti di un orologio di pregevole fattura che stava in salotto si spostò finalmente sul minuto prescelto, indi m’alzai dal divano foderato di blu e di azzurro. Il divano pian piano assunse la sua forma originale, lo stampo del mio corpo stava svanendo. Riposizionai ordinatamente i cuscini e mi indirizzai alla porta. Poggiai la mano sul pomello d’oro imprimendogli una forza che lo facesse girare in verso antiorario facendo scattare la serratura; la mano destra era andata ad afferrare le chiavi che stavano appese ad un gancio a lato dell’uscio e le intascai nei pantaloni. Un bagliore di colori misti s’addentrò nell’atrio, disegnando una retta multi tonale sulla parete, andando anche a sovrapporsi su un quadro; quel lampo arrivò accompagnato da un freddo soffio che andò ad abbattersi sulla mia pelle; una lunga catena di brividi mi trapassò da capo a piè.
Chiusi il rettangolo ligneo alle mia spalle, con un paio di giri serrai completamente il dispositivo di chiusura, in seguito non potei fare meno di fermarmi un istante a rimirar il paesaggio: un pittoresco mix di gialli e rosa aveva dipinto ogni cosa circostante; le case, le strade, le piante e tutto il resto sembrava avere un aspetto più giovane e vivace grazie al colore primario ed al miscuglio di magenta e bianco. I miei capelli argentei rifulgevano sotto i flash che il sole aveva iniziato a spargere; i suoi raggi sembravano voler bussare agli scuri chiusi delle finestre di ogni abitazione, ma solamente una manciata di persone sembrava invitarli nella propria camera da letto. Percorsi i pochi passi sulle mattonelle che conducevano al cancelletto, ed una volta che s’aprì cigolando rumorosamente, mi fu permesso di oltrepassarlo; con calma m’incamminai posando passo leggero e silenzioso il più possibile per non disturbare il sonno altrui, la costante maschera da svogliato mi accompagnava presentando un aria annoiata dettata dalla palpebra calata per metà sul normale occhio; quello con la gemma, che attualmente era spenta e non luccicava di vermiglio rosso, se ne stava al caldo coperto dal coprifronte posizionato obliquamente per coprire quel dono bramato da molti, posseduto da pochi.

Dopo dieci minuti scarsi di camminare sulle palesemente deserte vie data la prestezza del tempo, vidi svettare fra le altre strutture un colosso che regnava con la sua altitudine elevata sulle basse residenze costruite attorno. Le sue finestre, il suo giardino, il suo ingresso, un mare di ricordi vecchi e bellissimi, indelebili dalla mia memoria. La Palla di Fuoco, quella jutsu del Katon che eseguii con abilità studentesca invidiabile, la ricordavo come se l’avessi appena rivista con un viaggio nel tempo. La classe non mi mancava nemmeno da inesperto che ero durante il corso K-7. E poi, impossibile da scordare era il maestro Kiba con il suo cane Akamaru, che ci testarono continuamente, finché il tutto si concluse con la prova finale: studenti versus sensei e compagno animale; io e Tiziano Uchiha, gli unici aspiranti genin rimasti chiudemmo lo spettacolo in sole due offensive.
Avanzai sempre con calma, strofinai i calzari blu sulle setole dello zerbino antistante la porta, infine m’accinsi ad entrare. Lasciai che l’apertura si chiudesse autonomamente, quindi diressi il mio unico sguardo verso la bacheca che stava appesa alla destra del gabbiotto del custode. Dapprima un’occhiata vaga analizzava i fogli sottostanti al vetro, poi la pupilla Hatake catturò una lista, che venne scrutata con cura fermandosi su una scritta che colpì molto più delle altre: Team 5, ed una riga a capo Kisuke Nara, Hinato Hyuga e Kakashi Hatake. Dunque, ero stato collocato in una squadra all’apparenza buona direi almeno dal punto di vista delle abilità: un controllore dell’Ombra, un portatore del Byakugan ed un utilizzatore dello Sharingan. Immobilizzazione, difesa e previsione, tre Kekkai Gekkai del tutto differenti, ma grazie a quelle diversità avremmo potuto creare senjutsu di alto livello combinando le già citate capacità derivanti dalle stesse. Penultimo bersaglio fu una lista sulla quale, in ordine alfabetico, vi erano impressi i cognomi ed i nomi di ogni genin del Villaggio che s’era iscritto alle selezioni. Puntai lo sguardo su un avviso impresso su cartoncino giallo, un colore vivace che attira molto l’attenzione: in rosso acceso v’era indicato luogo, data ed ora stabiliti per lo start alla prima sessione. Memorizzate le informazioni su partner e sull’esame, fui pronto a lasciare l’edificio.

[]

Il ballo spacca timpani danzato dalla sveglia ruppe il desiderato silenzio che accompagnava il mio riposo. Quella notte non tardai a coricarmi nel letto poiché per quel mattino dovevo essere riposato bene, il top di me stesso doveva possedermi. Il furente vibrare dell’oggetto tondeggiante aveva aumentato il frastuono già procurato dal trillare. Non m’opposi ad alzarmi dal letto come era mio solito fare, spostai il lenzuolo sotto il quale il mio corpo dormiva per portarmi in posizione seduta. Successivamente la mancina andò ad afferrare l’orologio munito di suoneria per far cessare il fracasso che ella emetteva, una lieve pressione sul tasto di stop riportò il non rumore a regnare unico.
La routine mattutina iniziò con un allungamento di braccia verso l’alto atto a stirare le medesime, che erano un poco intorpidite, in seguito s’allargarono le due labbra aprendosi in un lungo sbadiglio; la maschera era abbassata, prima d’andare a letto la calavo sempre, mentre il coprifronte veniva riposto sul comodino vicino a due porta-foto rettangolari. Mi diressi in bagno, girai la manopola dell’acqua fredda, posi le mani racchiuse a conca sotto il getto trasparente facendo permanere il liquido tra esse per farlo scontrare contro il mio volto, gocce vennero schizzate un po’ ovunque, sullo specchio, sui capelli e sul nudo petto, la pelle d’oca non tardò a trapassare da cima a fondo la mia pelle, un tremolio leggero mi percosse. La seconda meta fu la cucina, precisamente in primis il frigo, dal quale presi una caraffa contenente del the; in secundis la credenza, dalla quale ne uscì un tubetto di biscotti; infine aprii uno sportello collocato più in alto ed a destra del piano cottura per cercare un bicchiere pulito. Portai ogni cosa sul tavolo al quale m’accomodai, fui quindi pronto per fare colazione: versai la bevanda marrone nel contenitore vitreo, lo portai alla bocca per deglutirne un sorso, la secca gola richiamava per essere bagnata. Successivamente ingoiai tre biscotti, il loro gusto stava invadendo le mie papille, la friabilità si scioglieva con calma. Per concludere, sorseggiai fino in fondo il dolce infuso, lasciandone poco niente. Ritornai in bagno, ove curai l’igiene orale, per finire nuovamente in camera da letto. Indossai un paio di pantaloni blu, chiudendone i lembi con delle bende, ed una maglia dello stesso colore; allacciai il porta shuriken-kunai sulla coscia destra e cinturai la vita con la sacca porta vita ponendola sul rene sinistro, raccolsi tutto l’equipaggiamento che possedevo riponendolo dove più velocemente e comodamente era possibile usufruirne. Erano quasi le nove, era tempo di partire.

Lasciai l’abitazione chiudendola, il mio passo si posò sui ciottoli della strada, ma non era possibile udire rumore alcuno, il parlare della gente ed il gridare dei venditori e dei bambini che scorrazzavano felici nascondendosi dietro alla gente ovattava ogni tocco di suola con il duro percorso. A causa del fitto trafficare di acquirenti e turisti, mi fu d’obbligo balzare su un tetto per non tardare. Saltando di casa in casa impiegai pochi minuti per giungere alla porta del mio quartiere; due Chunin vigili sorvegliavano l’ingresso, chi entrava e chi usciva. Presi i documenti dalla tasca posteriore delle braghe che stava rigonfia sulla natica destra, e li mostrai alle due guardie identificandomi, mentre uno dei due avvinghiò la carta ripiegata sulla metà.

• Kakashi Hatake, Shinobi di livello Genin di Konoha. Devo allontanarmi dal Villaggio in quanto partecipante all’Esame di Selezione dei Chunin.

Il mio superiore, mentre probabilmente udiva le mie parole, scrutò con molta pignoleria lo scritto di riconoscimento, dopotutto era suo compito verificare l’autenticità di tali. Poco dopo lo rigirò fra le dita, con la mano libera rovistò in una delle tante tasche che il giubbotto verde indossato offriva, nel suo palmo riposava una lente d’ingrandimento. Il cerchio che donava l’effetto zoom venne fatto passare più volte sul marchio carminio che l’Ufficio della Foglia si prendeva la briga si stampare sui documenti d’identità. Un cenno con il capo ed un’ espressione sicura furono i gesti che tutto era ok, il foglio color beige chiarissimo ritornò al proprio posto.

• Il logo timbrato è originale, il documento è autentico. Puoi andare, buona fortuna.

• Grazie, arrivederci… Colleghi.

Risposi con tono umoristico quanto serio. Presto li avrei raggiunti, poiché avrei passato l’esame ad ogni costo. Io non sono il genere di persona che ripete le cose una seconda volta. Correndo con media velocità per non sprecare troppa energia, distanziai in breve la Porta Est. Direzionai il mio moto ad ore due e mezzo, è la che il castello si trovava, almeno così le indicazioni lette citavano.
La vegetazione bassa e brulla faceva lentamente spazio ad una sempre più lussureggiante. Mi ritrovai immerso in un colore smeraldino, la rugiada risplendeva sotto gli spicchi di sole che s’infiltravano nei pochi spazi che le fronde verdi e ramificate concedevano. Svariati tipi di arbusti disegnavano il sentiero che bisognava percorrere; ammiravo compiaciuto l’opera che la natura aveva costruito, una vera bellezza degna di un quadro. Alberi, piante e fiori costruivano un pittoresco soggetto da riportare su una tela, le sgargianti colorazioni che possedevano erano rese ancor più degne di nota grazie ai raggi che ne inventavano di nuove. Viaggiar circondato da una simile bellezza era davvero piacevole, il buon umore sembrava esercitasse pressione per disegnare sul mio volto un sorriso oscurato dalla maschera. Il soave canto degli uccelli era una melodia orecchiabile che si muoveva insieme a me, odori di ogni genere si miscelavano per dare origine a fragranze mai annusate prima.

[]

Scorsi in lontananza una figura dallo stile estraneo, ed un frammento d’esso specchiava la luce sulla sua superficie dorata. Uscito dalla galleria di rami, mi si parò d’innanzi una colosso nero di dimensioni enormi, il lusso che esprimeva era d’elevatissimo livello, oro puro era stato fuso e reso porta e finestre di quella creazione; il colore corvino si contrastava con il Terra di Siena dei suoi ornamenti. Non riuscii ad immaginare quanti soldi furono investiti fra materiale e manodopera, non valutando il costo dell’interno della struttura. E non capii nemmeno il motivo di questa ingente spesa, perché sprecare in quella maniera dei fondi preziosi che sarebbero potuti servire per esempio per diminuire la povertà? Che bisogno c’era di sperperare cifra per erigere un castello così sfarzoso? Una normale struttura era più che sufficiente, non credevo che le casse dei quattro Paesi fossero così colme di denaro da potersi permettere un uso così irrazionale. Lasciai incomplete quelle domande, la risposta l’avrei al massimo potuta supporre, ma non era mio obbiettivo interessarmene. Insieme a ninja di ogni Villaggio, varcai la soglia aurea e mi ritrovai in una sala d’accoglimento letteralmente invasa da shinobi che portavano fieri il proprio coprifronte vogliosi di rappresentare al meglio il loro loco. Una fittissima rete di sguardi stava intersecandosi sempre più, come i ninja entravano gli incroci aumentavano, nell’arie ve erano un’aria di sfida ed una tensione quasi palpabili. Avanzai di qualche metro, che venni placcato da un Chunin.

• Konohagakure da quel che vedo… Cognome e nome prego.

• Hatake Kakashi.

• Mmm… Si, eccoti qui… Queste sono le foto dei tuoi compagni.

Con una penna l’uomo tracciò una linea orizzontale per segnare il mio nome, quindi mi porse due foglietti rettangolari: a sinistra vi stava una foto, a destra le informazioni sul soggetto. Lo Hyuga era un ragazzo con i capelli lunghi e viola, il leader Nara invece aveva un codino scuro e portava gli orecchini su entrambi i lobi. Iniziai ad ispezionare la zona, fastidioso era il vociferare inintelligibile dei presenti. Costantemente posavo occhio sia sulle immagini dei miei partner sia intorno a me; non mi fu difficile individuare il portatore degli Occhi Bianchi, la sua zazzera aveva un colore raro almeno quanto il mio. M’avvicinai senza indugiare, portai la mano destra a lasciar giacere i due foglietti nella tasca anteriore della stessa parte. Accennai un saluto alzando la mancina, la mia espressione tuttavia non mutò, la palpebra abbassata per metà forse avrebbe reso l’impressione che fossi svogliato, ma i due avrebbero capito presto di essersi sbagliati.

• Kakashi Hatake a rapporto signori.

Poche parole, come era mia abitudine. Attesi l’inizio della prima prova e le direttive di Kisuke.
 
Top
~ Kyubi ~
view post Posted on 10/4/2008, 15:52






SPOILER (click to view)


† Pensato †
~ Narrato ~
¬ Parlato
« Altri »




CITAZIONE

Chapter 1:Tamesareta shishitsu



~Vivere o morire.
Il Nara stava ancora aspettando i suoi due compagni per l'esame e con sguardo truce aveva inziato a guardare le prime squadre entrare per la prima prova. Uno sbuffo dopo l'altro Kisuke iniziò a sbattere in modo continuo le dita sulle braccie. Fu solo in quel momento che sentì qualcuno toccagli il braccio. Poi udì una voce famigliare chiamarlo, era Hinato Hyuga suo ex compagno di team. Il suo aspetto non era mutato per niente da quando avevano intrapreso quella missione con Akira e Shin nel paese dell'Erba. Un rapido cenno con la testa fece capire allo Hyuga che il ragazzo l'avevano notato. Bene almeno uno su due era venuto all'appuntamento. Ormai stufo di rimanere li senza far nulla il Nara si staccò dal muro e con un lieve sbadiglio si stiracchiò la schiena, nel farlo sentì una seconda voce provenire dalla folla, un ragazzo dai capelli argentati si era presentato con il nome di Kakashi Hatake. Il genin ancora nella sua fase di stiracchiamento lo squadrò con un rapido sguardo, il suo viso era a dir poco curioso. Infatti altre ai capelli dall'aspetto bizzarro aveva il volto completamente coperto tranne per l'occhio destro che era chiaramente visibile sotto il ciuffo sbarazzino, per quanto riguardava il suo gemello invere era coperto dal coprifronte di Konohagakure. Era proprio un Tipo. Quali abilità celava dietro quell'occhio tenuto nascosto con tanta pena? Forse era uno dei più potenti doujutsu di Konohagakure? Quello difronte a lui era un ragazo avvolto dal mistero, la sua squadra era veramente interessante. Se l'ultimo componente era avvolto nel mistero l'altro era tutto il contrario perchè Kisuke conoceva bene Hinato Hyuga e sapeva che quella sua abilità innata avrebbe fruttato grandi vantaggi al team 5 della foglia. Un piccolo sorriso si increspo sulla faccia del Nara che con occhi fieri guardava i suoi due compagni, la cosa si stava facendo veramente interessante,chissà che prove gli aspettavano, l'esame chunin si poteva dire che era iniziato in quel momento. Con fare lezioso diede le spalle ai suoi due compagni e si schiarì la voce con un colpo di tosse. Lo sguardo fisso su un chunin che piano paino chiamava i pochi partecipanti rimastì, fu lì, in quel momento che parlò con voce pacata:


¬ Ragazzi. Non mi dilungherò oltre in questi discorsi privi di senso logico, ma sappiate che ho fiducia in voi, più di quanto pensiate. Credo che possiate dare molto in queste prove che ci attendono e voglio aspettarmi il meglio da voi sia come compagno che come vostro leader. Ci saranno molti ostacoli durante questa sessione d'esame e farò di tutto per trovare una migliore strategia per farveli superare indenni. Ora basta con discorsi sentimentali andiamo; la prima parte dell'esame chunin è iniziata e non possiamo farci attendere oltre. Dimostreremo a tutti quanto valiamo.



~Furono parole riflessive forse un po' troppo. Ma tutto quello che aveva detto ai due era la verità, anche se aveva utilizzato parole un po' troppo dolci per descrivere la verità dei fatti. Cosa o chi si sarebbe parato difronte ai tre Konohani impedendoli di proseguire verso la meta ? Inutile pensarci ora, le cose vanno fatte una per volta. Sospirando seguì le indicazioni di un chunin ed entrò in una porta. La prima prova era al culmine e con la porta chiusa alle spalle l'unica cosa visibile era un lungo corridoio illuminato con delle candele disposte in lenea retta lungo tutte e le due pareti. Quali trappole e quante trappole erano stete messe durante il percorso? Con piede pesante il Nara iniziò a tastare il terreno cercando delle mattonelle mobili ma niente, nemmeno il soffitto dava segni di essere stato manipolato. Tutto era molto strano, incerto su tutto quel silenzio fece qualche passo avanti per scrutare il fondo del corridoio, ma niente. Ancora stranito del tutto si voltò verso i suoi due compagni, era venuto il momento di dare fondo a tutte le loro qualità. Da quello che aveva letto sulle schede rifilatogli prima dal chunin l'unica cosa sensata da fare in quel momento era quella di far attivare il Byakugan a Hinato; grazie a lui si poteva vedere possibili armi nascoste pronte a scattare al minimo movimento. Poi c'era anche da decidere la posizione della squadra per avanzare, al ragazzo dai capelli corvini bastarono pochi minuti e prima di partire si girò verso i compagni per spiegar loro la sua strategia.


¬ Bene Hinato, Kakashi. Questo corridoio non mi convince affatto. Ci sono molte probabilità che delle trappole siano state piazzate lungo il percorso, considerando lo spazio attorno potrebbero essere armi di vario tipo, ma questa è solo un ipotesi potrei sbagliarmi. Per evitare ciò ci metteremo in una formazione seguendo una fila indiana. Il primo della fila sarà Hinato. Voglio che tu attivi il Byakugan e che lo usi per scoprire le eventuali trappole situate lungo il percorso. Il secondo sarai tu Kakashi, tu difenderai i lati del gruppo, in coda starò io e vi coprirò le spalle da possibili attacchi posti alle nstre spalle. Mi sembra tutto chiaro, avanti non c'è nulla di cui proccuparsi.




~Il piano d'azione era stato spiegato accuratamente nei minimi particolari, e il Nara posizionato dietro ai suoi due compagni stava camminando con passi lenti e decisi che si andavano a confondere con quelli di Hinato e Kakashi. Forse aveva versato molte responsabilità ai 2 ? Dubbioso come sempre Kisuke continuava a guardarsi le spalle aspettandosi possibili attacchi pronti a sorprenderli nel loro punto cieco. I minuti passavano, e ancora nulla si era presentato davanti agli occhi dei ragazzi. Ma nell'aria c'era l'odore di un pericolo imminente, lo si sentiva, quel silenzio surreale, era come la quiete prima della tempesta. Poi fatto un passo di troppo su quella pietra umida e un rumore tagliò l'aria. Prontamente un muro d'acqua si parò difronte, Kakashi aveva fatto bene il suo lavoro. Molti rumori mettallici stavano a indicare che kunai e shuriken erano caduti al suolo. Quest'ultimi furono visibili poco dopo, proprio nel momento in cui la tecnica fu sciolta. Però sembrava tutto troppo semplice, bisognava restare cauti. Così facendo il Nara iniziò a scrutare le partì più in ombra del corridoio e quando vide un'altra sequenza di armi piombare sul team non perse tempo e decise di fare qualcosa pure lui. Fino adesso era rimasto immobile facednosi aiutare dai 2, ma ora doveva e poteva dimostrare di essere un degno leader. Tutto durò un momento, il tempo di sfilare il tatami dalla tasca posta sulla coscia che usò prontamente la tecnica che molte volte in passato gli aveva salvato la vita. Un forte esclamazione risuonò per tutto il corridoio, fu li che in quel momento, sopra alle teste degli shinobi si creò una sorta di muro invisibile che parò completamente l'attacco portato dai kunai.



SPOILER (click to view)
† Tecnica del Tatami – Tatami Gaeshi
Posizioni Magiche: Nessuna
Descrizione: Questa tecnica di taijutsu permette al ninja di difendersi dalle armi da lancio. Il suo funzionamento è molto semplice in quanto si tratta di frapporre una "barriera" fra se stessi e l'avversario. E' applicabile solo in presenza dei pannelli rimuovibili (tatami) presenti nelle tipiche abitazioni orientali. Chi possiede questa tecnica ha automaticamente e gratuitamente nel suo equipaggiamento un "Tatami Pieghevole".
Tipo: Taijutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo)


SPOILER (click to view)

Energia:Verde
Chakra:200/200----> 195/200
Stato mentale:
Frustrato
Stato fisico:
Illeso
Armi ed equipaggiamento:
Shuriken [x7]
Tatami Pieghevole [x1]--->Usato
Katana [x1]
Kunai [x2]
Blowgun:Cerbottana [x1]
Fukibari [x10]
Kama [x1]
Carta Bomba[x3]
Consumi:
5%:Tecnica del Tatami – Tatami Gaeshi


 
Top
GiacoTemari
view post Posted on 11/4/2008, 14:19




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato

CITAZIONE
C’era tantissima folla all’interno di quel salone d’ingresso del castello,ed ogni team stava radunando i suoi componenti per poi partire con la prima prova,una volta raggiunta la totalità.Hinato,per non mettere in evidenza la sua alta tensione,si guardava nervosamente attorno,ricercando volti familiari per poter accennare loro un saluto o un in bocca al lupo;non riusciva a dire altro al suo caposquadra,forse perché il suo complesso di inferiorità lo spingeva a mantenere il silenzio fino a che Kisuke non avesse dato ordini,o forse perché non aveva proprio voglia di spiccicare parola in un momento come questo,anche perché,come di consueto,non gli sarebbe uscito altro che un ridicolo balbettio.Trai numerosi presenti,riconobbe la coda di cavallo bionda di Misato,oltre alla chioma color blu elettrico di Akira ed il piccolo-grande Shin.Sembravano tutti molti ansiosi,ma allo stesso tempo sapevano mantenere una tranquillità fuori dal comune,di cui purtroppo lo Hyuga non disponeva.Forse avrebbe dovuto confidarsi con l’amico che era accanto a lui,tanto ormai lo aveva avuto come compagno anche nella missione per conto di Konoha e non avrebbe corso alcun pericolo,tuttavia era più forte di lui:preferiva tacere e condividere le proprie sensazioni solamente con se stesso,donde evitare di mettersi in ridicolo.Il tempo sembrava non trascorrere più,ed ogni volta che posava gli occhi su una scena particolare,gli sembrava di averla già vissuta,e che si muovesse a rallentatore,così come la forza dentro di lui:indugiava,non era capace di prendere la decisione più adatta,ovvero di uscire fuori in tutte le sue forme;un inesorabile ticchettio rimbombava nella sua testa,senza che essa potesse in qualche modo fermarlo,o fare a meno di sentirlo:era nervoso,si stava facendo prendere troppo dalla paura,il che,era ciò che temeva più di ogni altra cosa.Sicuramente il Nara lo avrebbe notato subito,in quanto aveva avuto l’opportunità di stargli accanto in una precedente occasione,eppure da ciò che aveva potuto vedere,sarebbe spiccata senz’altro la grande abilità che veniva sempre alla luce,quando ce n’era bisogno.Sguardo basso,mani che tremavano e piede destro che rintoccava i secondi,furono interrotti non appena si presentò Kakashi Hatake.Sobbalzò nel vederlo,ma non per la sua figura estetica o per le parole utilizzate come presentazione,ma a causa della concentrazione che stava spendendo unicamente per tentare di tranquillizzarsi,invano.Non ci pensò due volte a rispondergli:

«C-Ciao..io s-sono Hinato Hyuga..»


Il nuovo arrivato,era un ragazzo le cui capacità si potevano facilmente dedurre anche solo da uno sguardo,ma eccetto i primi dettagli come i capelli grigi ed il coprifronte indossato in maniera alquanto strana,non si soffermò a prestargli attenzione.I suoi conflitti interiori gli stavano dando gravi problemi,e lo facevano sfigurare notevolmente..era l’ora di darci un taglio,una volta per tutte.Fortunatamente pareva che tutti,o quasi,gli iscritti si fossero presentati al castello assieme al loro team,e che la prima fase della selezione stesse per iniziare.Dei ninja di rango superiore al loro,li condussero ciascuno davanti ad una porta diversa..chissà che cosa c’era dentro,che cosa nascondeva quel pezzo di legno dietro di sé,se una trappola oppure una semplice galleria per giungere alla sala d’inizio vera e propria?Dubbi che presto sarebbero stati svelati,e che finalmente avrebbero fatto prendere forma al vero Hinato Hyuga,un abile Genin della Foglia che si apprestava a diventare un Chunin.In fondo aveva moltissima voglia di attivare il Byakugan e di poterlo sfoggiare per aiutare i compagni,mettendo in pratica tutti i vantaggi che aveva imparato ad utilizzare alla perfezione.Dopo qualche secondo arrivò il loro turno,e prima di avviarsi,il capitano decise di parlare,facendo un discorso introduttivo con il quale cercava di infondere coraggio ai suoi sottoposti.Il ragazzo sorrise,annuendo di fronte a tali parole,riuscendo a trovare una calma interiore che prima non aveva avuto,quella calma che serviva per andare avanti in situazioni pericolose come queste,dalle quali non si sapeva mai cosa aspettarsi.Non erano disposti in un ordine ben preciso,sarebbero entrati così come sarebbe capitato,per poi decidere successivamente una vera e propria disposizione,a seconda di ciò che avrebbero incontrato.Silenzio,così procedeva Hinato,senza proferire parola inutilmente per sprecare la voce,anzi la utilizzava per caricarsi dentro ed essere emotivamente pronto a controbattere qualsiasi avversità avrebbero incontrato durante il cammino,dato che il suo aiuto sarebbe risultato fondamentale per il completo successo delle prove con i compagni.Deglutì un’ultima volta:stavano varcando la soglia una volta per tutte.
La porta si chiuse alle spalle dei ragazzi,segnando che da lì non sarebbero più potuti passare.La strada da percorrere verso l’uscita era rettilinea,e sarebbe anche stata tutta buia se non fosse stato per delle candele poste ai piedi delle pareti.Si mise sul lato destro,attendendo che il capitano potesse dargli ordini,ed osservandolo mentre tastava qualsiasi parte del terreno per tentare di capire che cosa c’era sotto:era palese che non si trattava di una semplice passeggiata verso la prossima stanza,e che quei muri o il pavimento stesso,nascondessero qualche trappola pronta a scattare non appena sarebbero state soddisfatte determinate condizioni.C’era puzzo di pericolo e di losco,non si poteva tranquilli,ma neppure perdere le staffe:la concentrazione era l’elemento giusto che serviva adesso,o meglio ancora era il Byakugan di Hinato che avrebbe potuto dare una svolta a quell’intricato problema che dovevano risolvere:se c’era la presenza di qualche trappola o comunque di qualsiasi oggetto strano,egli avrebbe potuto confermarlo attraverso la sua vista fenomenale,che riusciva a trapassare persino i muri,seppur per una breve distanza.Tuttavia non voleva fare assolutamente di testa sua,ma avrebbe aspettato il comando di Kisuke,che senz’altro non avrebbe tardato nell’esporre un piano;non doveva essere facile stare a capo di un team,in primo luogo perché doveva prendere tutte le decisioni,ovviamente ascoltando anche il parere degli altri,ed in secondo luogo perché aveva addosso tutta la responsabilità riguardante la vita degli altri compagni;era richiesta pertanto una personalità forte,determinata e che sapesse reagire in maniera istantanea di fronte a tutte le peripezie che si sarebbero poste loro innanzi.Non conosceva Kakashi,ma poteva benissimo affermare che Kisuke fosse stato collocato in maniera perfetta,poi sarebbero stati i fatti a mostrare quale delle due personalità si sarebbe distinta maggiormente,ma Hinato era senz’altro fuori da quella suddetta ‘gara’.Cercò di sforzare la vista per vedere la fine,ma nulla,sembrava lungo molto più di una ventina di metri,e l’aspetto tetro e oscuro non facevano affatto sentire a proprio agio chi vi era all’interno.Dopo un’accurata analisi,svoltasi in qualche breve minuto,prima di procedere il Nara illustrò le sue perplessità,ricercando anche l’aiuto del Byakugan di Hinato per la sicurezza di tutti.

«Ok capitano..M-mi metto subito all’opera..Byakugan!»


Sentì il chakra fluire all’interno dei suoi occhi,ed i vasi sanguigni aumentare di volume attorno alle sue pupille,in conseguenza al grande afflusso di energia che si stava verificando.Con l’innata attiva si sentiva molto più a suo agio,sia perché aveva dei vantaggi maggiori,sfruttabili sin da subito,sia per la maggiore sicurezza che gli infondeva.Come dettato dal capitano,si mise in cima alla fila ed iniziò a percorrere la superficie della stanza,tenendo continuamente d’occhio dove camminava e ciò che gli stava attorno.Quella posizione non gli si addiceva molto,poiché lo faceva sentire troppo in risalto e con troppa responsabilità a carico,ma non doveva tremare,doveva dimostrare che anche lui era forte e poteva essere utile agli altri.Inizialmente non vi era traccia da nessuna parte di trappole o tranelli vari,ma man mano che si avvicinavano ai venti metri di percorrenza,iniziò a notare in stranezze:la sua vista permetteva di vedere anche oltre le pareti,pur limitandosi a solo un metro,infatti era stato capace di scovare molteplici armi,infisse all’interno dei muri laterali e quello superiore.Non doveva procedere ancora oltre,prima sarebbe stato meglio discutere con i compagni.

«Kisuke-Kun..C-come sospettavi,queste pareti,sia a destra che a sinistra,nascondono qualcosa,armi per la precisione.Sfortunatmente la mia vista non arriva molto a fondo,quindi non posso saperne le dimensioni ed il numero,però potrei ipotizzare che siano Kunai,data la forma delle punte.Il soffitto è altrettanto fornito di quegli oggetti,mentre il pavimento ne sembrerebbe privo.Uhm?!U-un momento,fermi,c’è qualcos’altro..D-deve essere il meccanismo che attiva la trappola,ma è impossibile da rimuovere,a meno che uno di voi se ne intenda.Non so come si attivi,probabilmente non a vicinanza di chakra,sennò sarebbe scattata quando ho attivato il Byakugan,perciò..Tsk,non c’è niente che possiamo fare,se non oltrepassarla.Personalmente,se posso,suggerirei di tenerci pronti alla difesa..non c’è alternativa se non affrontarla.»


I venti metri erano stati attraversati,e la scarica di armi si lanciò immediatamente contro i tre Konohiani,dai lati e dall’alto.Sembrava un’azione continua,di cui la durata era molto incerta,indi per cui non c’era tempo da perdere:nell’istante in cui si erano sentiti i primi movimenti metallici,sia Kakashi che Hinato,avevano provveduto a proteggere l’intero team rispettivamente a sinistra e a destra,ricorrendo al Muro d’Acqua:era una tecnica veloce,dato che aveva una sola posizione magica;poi era in grado di parare tutte le armi di piccole dimensioni,oltre ad aver maggiore resistenza se usata come parete rettangolare,piuttosto che cilindrica.Formazione a tartaruga poteva chiamarsi,a causa dello schema d’azione che aveva creato una specie di guscio,fatto di acqua ai lati e Tatami sopra.A parere di Hinato era una difesa impeccabile,se la scarica di armi fosse terminata entro pochi secondi,tuttavia,non sapendo che cosa aspettarsi,estrasse un Kunai e se lo mise alla mano destra,sperando che tutto andasse per il meglio,e tenendo sempre d’occhio col Byakugan com’era la situazione al di là degli ‘scudi’ creati;un po’ di tensione c’era,ma alla fin fine,aveva la garanzia di poter curare tutti se si fossero riscontrate ferite serie.Strinse i denti,ma per la prima volta tenne gli occhi aperti per assistere alla scena.

CITAZIONE
Chakra: 200-10-30+6=166.
Stato Fisico: Per ora illeso.
Stato Mentale: Abbastanza tranquillo.
Armi Utilizzate: 1 Kunai
Tecniche Utilizzate:
.:Byakugan Livello 1 (Minimo Genin):.
image
Al ninja che attiva questa innata compaiono dei segni sui lati del viso, vene scure per l’afflusso di chakra, che rendono i normali occhi bianchi dei possessori della bloodline ancora più inquietanti. Il fatto stesso derivato dal grande afflusso di energia attiva una serie di particolari vantaggi, che sono elencati di seguito.
-Vista a 200 gradi (contro i normali 100°).
-Vista telescopica frontale a 500 metri.
-Visione del sistema circolatorio del chakra, ma non delle porte e dei punti di fuga (quindi si riconoscono come false le moltiplicazioni che non possono fare tecniche).
-Possibilità di vedere attraverso oggetti poco spessi (fino ad 1 metro).
-In corpo a corpo la precisione è mediamente aumentata, al livello di un “principiante” tra i possessori di questa innata, perciò anche a questo livello si può aspirare a colpire punti di difficile raggiungimento con una buona percentuale di successo (circa il 70%, ovviamente possono sempre essere schivati).
-A distanza il discorso è simile , e il ninja che si avvale di questo potere ha una precisione abbastanza superiore alla media: i suoi attacchi a distanza (che comunque possono sempre essere schivati) troveranno il bersaglio scelto il 50% delle volte anche se questo è difficile da colpire.
-Per ogni Tecnica Avanzata effetuata con successo, si risparmia il 15% del consumo della Tecnica eseguita.
Consumo di Chakra per Turno: Bassissimo

_________________


Muro d'Acqua - Suiton: Suijinheki
image
Villaggio: Konoha
Posizioni Magiche: Serpente con indice destro fuori.
Descrizione: Tramite questa tecnica il ninja crea davanti a se un resistente muro d'acqua, che gli permette di preteggersi da attacchi di fuoco e dalle armi da lancio. A seconda delle necessità il muro può assumere una forma cilindrica e proteggere il ninja a 360°, in quel caso però la sua robustezza risulterà indebolita. Il consumo varia da Medio in presenza di una consistente quantità d'acqua (almeno 20 litri concentrati entro 3 metri dall'utilizzatore) ad Alto in assenza della suddetta condizione.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo di Chakra: Variabile)

EDIT: errore di calcolo (XD) e aggiunta Byakugan nella lista delle tecniche utilizzate.
EDIT 2: Consumo del Muro d'Acqua (è 30 non 40).

Edited by GiacoTemari - 13/4/2008, 12:55
 
Top
.:[Lan Hikari]:.
view post Posted on 13/4/2008, 08:32




Title: Perfect Shield


• Parlato
Narrato
Pausa [...]



Permanevo nell’aria pesante, irrespirabile, palesemente tesa che si rintanava nella regale costruzione, il respiro era accelerato come il battito cardiaco, la paura lentamente conficcava le unghie e s’arrampicava sull’essenza, lo stato d’animo lentamente perdeva lucidità il che era un brutto male, le sorprese e l’essere a conoscenza alteravano lo status psicologico. Il timore di non essere all’altezza della situazione e di diventare un peso per i compagni di squadra se ne stava nascosto, ma era pronto a sbucare dal nulla in qualsiasi momento. E ciò non poteva significare altro che una meritata bocciatura. Ero perfettamente a conoscenza dei miei limiti, cosa che molti ninja non avevano ancora appreso almeno da quanto vidi fino al momento di quel pensiero, ero cosciente di non andare ad una scampagnata ma bensì ad una Selezione per decretare chi era idoneo o meno per rivestire la media classe dei Chunin. Le mie possibilità, auto reputate alte sulle quali confidavo giusto il tanto da non peccar d’eccessiva sicurezza, mi avrebbero portato abbastanza avanti almeno secondo le mie previsioni. Se poi mi fossi sbagliato, nonostante lo credessi assai difficile, mi sarei assunto le mie colpe senza problemi; una seconda chanche non l’avrei apprezzata particolarmente, anche perché la mia stima sarebbe crollata vertiginosamente sotto zero. Mantenere i nervi saldi in situazioni importanti come in quel caso non era semplice, ma il sangue doveva rimanere assolutamente freddo, il rischio che avrebbe intaccato le mie prestazioni e di conseguenza la salvaguardia mia ed altrui sarebbe nato rapidamente. Il lieto concludere della prima prova quindi sarebbe stato anche mia responsabilità. Avrei fatto qualunque cosa per arrivare sino in fondo, non intendevo fermarmi prima; une delle cose che più mi preoccupava era il fatto delle ferite, non ero un ninja medico quindi non ero dotato di strumenti di cura e anche se li avessi posseduti non sarei stato in grado di servirmene con decenza. Forse lo Hyuga od il Nara controllavano il Chakra verde chiaro, sperai vivamente che uno do loro due fosse in grado di usufruirne. Arrivare ad una seconda sessione con danni fisici eccessivi significava partire con un piede nella fossa, donando prezioso vantaggio al nemico in caso di scontro che di certo avrebbe ringraziato.

Eravamo finalmente riuniti, il trio del quinto Team era pronto a partire non appena il segnale dello start venisse annunciato. L’occhio normale si dilettava a fissare gli pregevolissimi interni del castello, ogni suo bassorilievo marroncino contrastante con il nero dello sfondo raffigurava una scena differente, opere d’arte realizzate da un vero esperto in materia. La forte luce penetrava attraverso gli spiragli delle finestre appositamente aperti per permetterle accesso, e subito andava a scontrarsi con le pareti disegnando lunghe strisce verticali, oppure si incrociava con un pesante battente d’oro che avvolto dal lampo accecante rifulgeva in tutto il su splendore riflettendo quell’aura simil divina tutt’intorno. L’afflusso di persone s’era interrotto, le porte preziose erano state spinte fino a chiudersi, la luminosità della stanza si spense gradatamente, ma a sopperire la mancanza della naturale fonte vi furono una ventina di lampadine che s’accesero fioche, lentamente invigorendo i bagliori regalati. Nel mentre di tutto ciò, gli ultimi Chunin erano intenti a controllare gli ultimi arrivati e fornire loro gli identikit dei partner. Il viavai di gente era diminuito, ormai quasi tutti i gruppi erano completati, il tono delle voci era rimasto tale a prima. Al mio arrivo, il giovane dai capelli viola, che erano corti mentre nella foto non lo erano, sembrò sussultare forse a causa del mio modo particolare di disporre il coprifronte o del mio aspetto fisico, la chioma danzava di metallo sotto il giallo delle sfere riposte in alto, poteva essere ciò che lo colpisse. Mi salutò educatamente non appena pronunziai le mie parole, apprezzai il gesto cordiale, fu un primo passo verso il minimo feeling necessario per collaborare in squadra, soprattutto se le persone con cui cooperi non sono conoscenti, il che è più difficile. Distolsi lo sguardo dall’ambiente circostante per inquadrare la figura, ricambiai le parole assumendo un’espressione serena; allungai sotto la maschera un sorriso distendendo le labbra che salde rimasero unite, la palpebra coprì la pupilla per brevissimo tempo; si schiuse tornando al proprio posto.

S’avvicinarono shinobi di livello superiore, due precisamente, vedendoli già mi immaginavo con indossato il giubbotto verde ad accompagnare dei genin. Fummo scortati fino ad una porta di grandi dimensioni, sopra d’essa vi era una targhetta con impreso un cinque; dietro a quella barriera sarebbe cominciata la nostra avventura. Dopo l’apertura, compii pochi passi, un forte rumore echeggiò percorrendo il corridoio in tutta la sua lunghezza, il suono non tardò a perdere udibilità. L’ammasso rettangolare di puro acciaio si chiuse alle nostre spalle, non potevamo più andare indietro, era troppo tardi per tornare sui propri passi. La lunga serpe di mattoni presentava un aspetto tetro, flebili luci disposte ad pochi metri di distanza le une dalle altre lasciavano in ombra molto spazio, vi erano anche piccole finestrelle in alto, ma sfruttarle per una eventuale fuga era impossibile poiché in ognuna vi era una griglia molto spessa, impossibile da piegare o rompere per braccia così poco potenti come quelle nostre. Restava un’unica via possibile, ovvero proseguire. La frase di rassicurazione di Hinato fu l’incipit per partire senza paura. Quelle pareti, quel soffitto e quel pavimento duri ed impenetrabili parevano una prigione, ma ciò che mi balenò in breve in testa fu la possibilità che vi fossero nascoste chissà dove delle sorprese: kunai, shuriken o spiedi sarebbero potuti essere sparati non appena il meccanismo necessario per farli scattare venisse attivato, e non mi parve corretto escludere la possibilità che esse fossero intinte di veleni, sonniferi od altri inimmaginabili intrugli, una sola ferita a componente e l’esame si sarebbe concluso all’istante.
Il leader prese parola, parlando in primo luogo di ciò che frullava nella mia mente preoccupandomi non poco, ma non alterando comunque la lucidità e la concentrazione. Secondo argomento fu la disposizione delle pedine sul piano di gioco; formammo una fila indiana, lo Hyuga munito di Byakugan venne collocato in prima posizione, al centro c’ero io, in ultima il leader. Proteggere i lati era il compito affidatomi, e per poterlo eseguire al meglio dovevo attivare il mio potere speciale, non prima però di aver detto la mia opinione.

• Ci sono distinte probabilità che vi siamo delle trappole qui, potrebbero essere armi da lancio di vario genere. Non sappiamo ne quando partiranno ne da dove, dobbiamo stare molto attenti, poiché oltre ai normali danno da taglio, bisogna tener presente che le lame potrebbero essere ricoperte da sostanze tossiche o simili, quindi una ferita significherebbe grossi problemi. Non dovremmo avere grandi difficoltà dato che gli Occhi Bianchi, assieme ad un altro potere di cui non siete a conoscenza, ci supporteranno notevolmente nel caso vi fossero sorprese. Stiamo all’erta, sempre e comunque. E ricordate che volere è potere, possiamo partire.

La colonna s’avviò restando ordinata. La mia mano destra s’elevò dal fianco lungo il quale penzolava per portarsi nella zona segreta del mio volto; le dita s’incurvarono sotto la lamina e con lentezza spostò il coprifronte in posizione orizzontale, lasciando il palco alla Bloodline che mi scindeva dalla comune massa di ninja, sebbene non l’avessi ereditata attraverso in DNA. La cosa mi rendeva veramente unico, uno shinobi non appartenente a nessun clan che però possedeva l’Abilità Innata di una delle più potenti, nobili e famose famiglie del proprio Villaggio era una vera e propria rarità, di ciò potevo essere molto fiero. Il rubino scarlatto, carico di chakra appena attinto ed irrorato, mostrò l’unica tomoe che navigava sul mare rosso sullo sfondo. Forse qualcuno avrebbe notato l’attivazione, ma se non era adesso, quasi certamente poco avanti. I calzari posarono uno dopo l’altro cauti passi sul roccioso pavimento, mantenevo la pietra preziosa puntata sulle pareti e sul soffitto minacciosi di sparare munizioni. Avverti il pericolo, lo Sharingan sembrò accendersi maggiormente; sfruttai la mia capacità di preveggenza, che addizionata ai miei riflessi maggiorati grazie al bonus che mi era offerto, mi permise di agire con largo anticipo. Dalla posizione in cui mi trovavo, avanzai il piede destro percorrendo un breve arco ed usando come perno l’altro mi ritrovai con il muro di fronte. Concentrai una quantità di Chakra pari ad Alto dopo aver congiunto le mani nella particolare posizione del serpente mantenendo però alzato l’indice destro, per dare vita all’unica tecnica Suiton di cui ero a conoscenza.


.:Sharingan:.

.:Livello I:. (Minimo Genin - Energia Verde)

Le capacità di questo doujutsu sono ancora a livello di un "principiante". La presenza di questo particolare attiva una serie di particolari vantaggi, che sono elencati di seguito.
- In corpo a corpo (fase difensiva) un portatore di Sharingan può usare la sua capacità di preveggenza per leggere attraverso i movimenti avversari. A questo livello può avvantaggiarsi di questo potere una sola volta per turno. Grazie ad esso è però in grado di schivare in extremis anche gli attacchi più rapidi. (perchè questo potere funzioni, è necessario che il portatore di sharingan guardi in nemico).
- Sempre in corpo a corpo (stavolta in fase offensiva) il portatore di Sharingan può usare la sua capacità di preveggenza per leggere attraverso i movimenti avversari. A questo livello può avvantaggiarsi di questo potere una sola volta per turno, e solo se non l'ha già utilizzato in fase difensiva. Grazie ad esso è però in grado di indovinare il movimento di schivata nemico, rendendo insicure anche le difese più solide. (perchè questo potere funzioni, è necessario che il nemico guardi il portatore di sharingan).
- Nel combattimento a distanza (fase offensiva) in ninja è in grado di attaccare con grandissima precisione anche i bersagli in movimento, cogliendo il punto esatto di un corpo circa sette volte su dieci. Il ninja, se durante il turno non l'ha ancora fatto, può utilizzare la sua unica possibilità di preveggenza per anticipare il movimento di schivata nemico, rendendo uno dei suoi lanci davvero difficile da evitare. (perchè questo potere funzioni, è necessario che il nemico guardi il portatore di sharingan).
- Contro ogni tipo di illusione e contro tutte le tecniche che agiscono sulla percezione visiva, il ninja può vedervi "attraverso" se il loro consumo è pari a Basso o inferiore. Riconosce inoltre le copie che non sono in grado di effettuare le tecniche distinguendole da altri corpi.
Consumo di Chakra per Turno: Bassissimo


.:Muro d’Acqua:.

Villaggio: Konoha
Posizioni Magiche: Serpente con indice destro fuori.
Descrizione: Tramite questa tecnica il ninja crea davanti a se un resistente muro d'acqua, che gli permette di preteggersi da attacchi di fuoco e dalle armi da lancio. A seconda delle necessità il muro può assumere una forma cilindrica e proteggere il ninja a 360°, in quel caso però la sua robustezza risulterà indebolita. Il consumo varia da Medio in presenza di una consistente quantità d'acqua (almeno 20 litri concentrati entro 3 metri dall'utilizzatore) ad Alto in assenza della suddetta condizione.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo di Chakra: Variabile)


Una creazione cristallina venne formarsi a nostra protezione; possente il muro sbarrò la strada alle armi da lancio, le si sentivano sbattere contro l’acqua che continuava a scrosciare; il rumore era susseguito immediatamente dai metallici rimbalzi che compivano shuriken e kunai una volta schiantatisi a terra. L’elemento naturale che non era presente nelle circostanze, aumentò la quantità di energia psichica e corporea da spendere per realizzare il costrutto, ma ne era valsa la pena poiché nessuna lama era penetrata nelle carni. Nel frattempo, probabilmente i due compagni s’erano organizzati per coprire il lato destro e l’alto dalle armi. Ruotai il busto abbastanza da permettermi di vedere ciò che accadeva alle mia spalle: Hinato come me, aveva creato il muro liquido che insieme al mio stava ancora contrastando stelle e pugnali volanti; il leader invece, aveva estratto e posto sopra le nostre teste un Tatami, ovvero un pannello pieghevole che veniva usato nelle case orientali. Una tecnica insolita, mai vista prima, che però sembrò rivelarsi utile ed efficiente. Creammo quindi una valida difesa, ben coperta ovunque che almeno all’apparenza rese inoffensive tutte le armi, ero illeso così come i miei compagni. A breve le barriere laterali avrebbero cessato di erigersi, ma dato che con certezza non potevo sapere se la scarica fosse terminata o no, posai una mano sulla presa della katana che portavo dietro la schiena, pronto a sguainarla velocemente ed a menare fendenti per deviare dardi rimanenti, nel caso ce ne fossero stati. Mi voltai nuovamente, perdendo di vista lo Hyuga ed il Nara e concentrandomi sulla mia porzione di campo, prontissimo a respingere ogni genere d’arma mi fossi trovato d’innanzi, salvando gli altri componenti del team e me.

Chakra: 160/200
Consumi:
Basso ---> Attivazione Innata
Alto ---> Muro d'Acqua
Status Fisico: Illeso [Da giudicare]
Equip Svelato: Katana
 
Top
Shadow alkemist
view post Posted on 18/4/2008, 00:08




Post del giudice



CITAZIONE
Ottengono il permesso a proseguire la prima prova: ~ Kyubi ~ GiacoTemari .:[Lan Hikari]:.
Conteggio dei danni: Il team ha presentato una valida difesa,che blocca la quasi totalità dei colpi. Tuttavia c'è un piccolissima discrepanza nella tempistica a causa del ridotto tempo massimo che concede la tecnica del Muro d'acqua. Essendo questa duratura al massimo tre secondi,vi ritrovate sprovvisti di difesa completa negli ultimi decimi(dato che ho considerato le azioni l'una successiva all'altra e non contemporanea per sommarvi i secondi e raggiungere i 5 della prova)di secondo prima dell'arresto definitivo. Kyubi riporterà una,al massimo due ferite lievissime da taglio nella parte davanti del corpo,mentre GiacoTemari e .:[Lan Hikari]:. riporteranno uno o due danni di ferita da taglio,d'entità lievissima,ai fianchi sinistro e destro(ovviamente chi è più vicino al muro di destra subisce l'arma a destra,chi è più prossimo alla parete sinistra,prende quello al lato sinistro. Vii ricordo che le ferite sono appena percettibili e non provocano veri e propri danni. La dinamica del colpo spetta a voi descriverla,considerate anche di deviare alcuni oggetti con le armi che avete poi impugnato. Ne uscite praticamente illesi grazie alla vostra strategia. Potete proseguire

 
Top
~ Kyubi ~
view post Posted on 25/4/2008, 13:43




SPOILER (click to view)


† Pensato †
~ Narrato ~
¬ Parlato
« Altri »




CITAZIONE

Chapter 2: Snake Eatrer



~Paura e soddisfazione.
Tutti i ragazzi avevano eseguito le azioni in una rapida successione e la maggior parte delle armi erano state fermate, ma non tutte. Infatti mentre il caposquadra Kisuke stava tornando a terra, con lo sguardo ancora fisso al soffitto vide ancora due kunai viaggiare verso di lui. Un battito, un singolo respiro ad ogni secondo stava portando le armi verso il ragazzo. Lui d'altro canto trovandosi ancora sospeso a mezz'aria non poteva fare movimenti pronti a schivare le lame che si facevano sempre più vicine, poteva solo deviarle. Mollato il tatami che aveva usato poco prima per la difesa del gruppo, con la mano sinistra sfilò dalla tasca portaoggetti un kunai. Ma ormai non c'era più tempo, la prima arma era passata e aveva strappato la parte destra della maglietta e con se si era portato dietro anche un po' cute. Una lieve bruciatura venne percepita dal Nara che assunse un'espressione di dolore mentre l'arma era ormai passata. Ma non bisognava distrarsi perchè non era ancora finita, il secondo kunai che era rimasto leggermente dietro si stava avvicinando minaccioso come il precedente. Ancora un po' dolorante al fianco destro, il genin della foglia allungò il braccio tenendo il kunai in linea orizzontale deviando l'arma che ormai si era fatta sempre più vicina, l'ultimo rumore metallico cessò. Il kunai cadde a terra e con lui anche il giovane che si era difeso poco prima, un po' sbilanciato Kisuke non riuscì a trovare un buon punto d'appoggio così toccato terra scivolò all'indietro sbattendo la schiena sulla fredda roccia del tunnel. Tutto sembrava finito, le armi non continuavano più a spuntare dai muri o dal soffitto, il team si era salvato grazie a un'azione combinata dei suoi componenti. Il Nara preoccupato per i suoi compagni, mettendosi subito seduto lì guardò con occhi ridotti a fessure, partendo da Kakashi arrivò Hinato. Tutti e due erano riusciti a non subire danni gravi proprio come il ragazzo si era aspettato. La squadra cinque, originaria di Konohagakure no Sato aveva superato quella che dava di essere la prima prova degli esami chunin. Rendendosi conto di trovarsi ancora a terra, il genin si alzò subito dalla distesa di pietra e continuando a guardare i suoi due compagni cercò parole per rassicurarli e per metterli in guardia allo stesso tempo.


¬ Ragazzi sentite. Devo dire che non mi aspettavo un attacco così massiccio, per un momento ho temuto per la nostra vita, ma a quanto pare avete la tempra dura e mi fa piacere, però lo dico subito, non montatevi la testa per così poco, se questa è la prima trappola che abbiamo incontrato non voglio pensare a quello che ci aspetta più avanti, quindi fino a quando non usciamo da questo tunnel voglio che mantenete la stessa formazione usata prima dell'attacco delle armi. Hinato, Kakashi ed infine io, mi sembra abbastanza semplice. Inoltre Hinato voglio che tu tenga sempre il Byakugan attivo, ci potrebbero essere altri armi pronte a scattare situate più avanti nel corridoio. Kakashi te devo dire che sei ancora un mistero, la tua abilità nel prevedere l'arrivo delle armi è stato esemplare per non dire perfetto, mi hai fatto ricordare una persona conosciuta poco tempo fa che aveva lo stesso dono della preveggenza, vorrei che celassi più tua abilità perchè potrebbe essere utile avere un arma in più per superare le prove. Più dettagli so sui miei compagni di gruppo e meglio posso analizzare le situazioni che ci capiteranno più avanti. Bene ora prima di partire se avete ferite gravi, e per gravi intendo perdite di sangue curatele subito, anche se come ho visto prima sembrate illesi. Detto questo è inutile continuare a perdere tempo, le altre squadre saranno già arrivate alla seconda prova, ci stiamo mettendo troppo, forza in marcia.



~Finito di parlare il ragazzo Nara si rimise dietro ai compagni e senza indugi ripresero il tragitto. Un misto di paura e dis soddisfazione albergava dentro il giovane che non smetteva di guardarsi le spalle per paura di possibili nuovi attacchi. Ma per un paio di minuti non vi furoni nuovi attacchi, dando tempo a Kisuke per pensare al suo compagno. Quel Kakashi Hatake l'aveva spiazzato, non sapeva molto di lui, ma quel dono che aveva permesso al team di proseguire illesi la prova aveva dato molto da pensare al genin di Konohagakure. Quei movimenti, le tecniche sincronizzate al millesimo di secondo. Solo un'abilità sembrava essere l'unica soluzione a quello che ormai era divento un enigma. L'occhio rosso di Konoha, conosciuto e temuto in tutto il mondo ninja. Lo sharingan, l'occhio che può prevedere e copiare attacchi e tecniche avversarie. L'ecctazione di avere in gruppo un possesore di quell'abilità innata era incredibile. Un piccolo ghigno si creò sulla bocca del pupillo Nara. Anche se era una deduzione plausibile sembrava aver trovato maggior convincimento ad ogni passo che il ragazzo faceva dietro a quel ragazzo dai capelli grigi. Il passaggio alla fase successiva degli esami sembrava praticamente automatica se anche l'ultimo componente aveva una dote così incredibile, perchè oltre allo sharingan che non era sicuro, le altre due abilità del gruppo era quella di Hinato, utilizzatore del Byakugan ed infine il manipolatore d'ombre nonchè caposquadra, Kisuke Nara, proprio un team vincente. Dopo aver divagato su pensieri assai futili in quel momento il leader del gruppo vide che davanti a loro finalmente si trovava un'uscita. Il ghigno scomparve lasciando posto a un flebile sorriso, la fine del tunnel era arrviata prima del previsto. La mano sinistra fu stretta in un pugno, la gioia di abbandonare quel luogo buio era lì, a pochi passi da loro. Varcata la soglia, il sorriso lasciò posto a un espressione di puro terrore, difronte al team di Konohagakure si parava un gigantesco serpente. Quella era la seconda prova, Kisuke ne era convinto. Recuperata la sua solita calma lasciò lo sguardo dalle scaglie del mostro che ancora non si era accorto della presenza dei tra ragazzi per posarlo sui 2 compagni di gruppo. Toccando le loro spalle li fece inginocchiare e mantenendo una voce bassa iniziò a spiegare il piano ai due.


¬ Cazzo. Giovani sentite qui un secondo. Il piano dovrà svolgersi in rapida successione, partiamo con la fase più difficile e la più complicata. Hinato tu dovrai fare da esca, voglio che ti sposti sul lato sinistro della bestia e che lo distrai utilizzando tecniche illusorie se ne hai. Mentre tu farai questo io controllerò ogni minimo particolare e appena la bestia ti attaccherà io la bloccherò con la mia ombra e in quel momento toccherà tutto a te Kakashi, avrai pchissimi secondi, visto che la bestia è molto più veloce di noi e notevolmente più forte, non riuscirò a tenerla ferma per non più di pochi secondi. In quel lasso di tempo tu l'attaccherai con ogni tecnica possibile o arma. Bene ragazzi, questo è il piano d'azione, nessuna azione individuale se no moriamo tutti. Forza e coraggio la gloria ci aspetta oltre a questa bestia non vorremo rinunciarci proprio adesso vero ? Lest go...




~Il piano era stato spiegato in tutti i minimi particolari. Ora la vita dei suoi sottoposti era in un pericolo assai più grave rispetto al precedente. Lo sbaglio era dietro l'angolo, il team di Konoha era pronto a partire. Ora la sodisfazzione aveva lasciato spazio alla paura.


SPOILER (click to view)

Energia:Verde
Chakra:200/200----> 195/200
Stato mentale:
Frustrato
Stato fisico:
Ferita al fianco --->[da considerarsi lieve.]
Armi ed equipaggiamento:
Shuriken [x7]
Tatami Pieghevole [x1]--->Usato
Katana [x1]
Kunai [x2]
Blowgun:Cerbottana [x1]
Fukibari [x10]
Kama [x1]
Carta Bomba[x3]
Consumi:
5%:Tecnica del Tatami – Tatami Gaeshi


 
Top
GiacoTemari
view post Posted on 28/4/2008, 13:37




CITAZIONE
Narrato
Pensato
«Parlato»

CITAZIONE
Rumori diversi,così all’improvviso,avevano posto fine al pacifico silenzio regnante nel corridoio,facendo sì che tutti si mettessero in azione per svolgere coordinatamente l’un l’altro le proprie funzioni.Scariche di armi continue,continuavano a piovere dall’alto e dai lati,senza dare ai tre giovani ninja la possibilità di sapere quando,finalmente,avrebbero terminato di fare il loro corso.Due muri d’acqua,rispettivamente a destra ed a sinistra,ed una Tecnica del Tatami sopra,oltre ad un Byakugan ed uno Sharingan,sarebbero bastati a permettere al Team 5 di proseguire la prova,lasciandoli pressoché illesi?Sì,ognuno credeva con certezza nelle proprie capacità ed in ciò che stava facendo,anche Hinato,che solitamente aveva grossi problemi di fiducia in se stesso.Con molta attenzione si guardava attorno,utilizzando la vista telescopica per individuare eventuali aperture nel guscio da loro creato:non poteva permettersi di sbagliare,e se avesse individuato un qualsiasi foro,l’avrebbe annunciato con tempismo,di modo che Kakashi potesse,grazie alla capacità di previsione della sua innata,evitare che qualcuno si facesse seriamente del male.Dei membri del gruppo,colui che meno doveva rischiare di essere danneggiato era proprio lo Hyuga,poiché,finchè non fossero esaurite le prove in compagnia,il ninja medico aveva il dovere di curare tutti il più in fretta possibile,soprattutto in caso di ferite gravi.Era ansioso di poter usare la Tecnica delle Mani Curative,imparata in seguito a tanti sforzi assieme all’amica Misato Nara,anch’ella partecipante a questo difficile esame,tuttavia sperava anche di poter serbare le forze e che non ce ne fosse bisogno.Qualcosa però,fuori del previsto,andò storto:la tecnica basata sul Suiton si era sciolta,lasciando i lati totalmente scoperti.Erano in balia del nemico,delle punte di quelle armi affilate,senza poter fare più che cercare di evitarle o respingerle.Il tutto sembrava facile a dirsi,ma i dardi erano molto più numerosi,ed anche lo Sharingan del ragazzo dai capelli grigi faceva molta fatica ad anticiparli tutti,sia per proteggere se stesso che gli altri due.Muovendosi agilmente e con grande maestria nella precisione del lancio di armi,Hinato,correndo in tutte le direzioni a seconda di quale fosse la più propizia,riuscì a mantenersi illeso per un brevissimo periodo di tempo,in quanto due Kunai gli colpirono di striscio il fianco.Ne respinse uno che lo puntava alla testa,facendolo a sua volta andare a sbattere su un altro,dopodichè con una capriola laterale ne evitò altri due,che raccattò subito dopo per scagliarli addosso ad altrettanti,che altrimenti lo avrebbero preso allo stomaco.Furono due secondi di inferno,che sembravano non passare mai,ma alla fine,anche quella tortura aveva scoccato la fine.Ansimava per i moltissimi movimenti eseguiti in così poco tempo e senza neppure essersi preparato,ma non era ancora il momento di fermarsi a riprender fiato:doveva assicurarsi che tutti fossero in ottima forma.Con sguardo preoccupato,si girò per osservare la situazione circostante,e con piacere constatò che non c’era nulla degno di nota.Le sue ferite erano altrettante quelle di Kakashi,mentre Kisuke ne aveva riportata solamente una,pertanto potè tirare un sospiro di sollievo e mettersi l’anima in pace:per il momento non c’era nulla di cui seriamente preoccuparsi.Li raggiunse e sorrise,in segno di congratulazioni per avercela fatta,quindi attese ordini del caposquadra,affinché potesse mettersi nuovamente in atto.I tagli sul fianco destro,non assumevano un’entità tale da necessitare in maniera estrema di una cura,anzi non gli dolevano proprio per nulla,proprio come se non ce li avesse:erano un po’ come due cicatrici in più,delle tante che nel corso degli anni si ritrovava sul corpo,e segnavano una nuova battaglia,una nuova esperienza,una nuova vittoria;proprio così,quelle spiacevoli piaghe avevano dei significati importantissimi:rappresentavano ognuna una tappa diversa della propria vita,e col tempo chissà se sarebbero scomparse,o rimaste lì intatte.

«A-a quanto pare stiamo tu-tutti bene..Non vorrei sembrare egoista,ma a quanto ho visto,le ferite che abbiamo riportato sono pressoché nulle,quindi se volete posso curarvele,anche se sarebbe meglio risparmiare chakra in caso di maggiore pericolo:stiamo andando avanti di fase in fase e non sappiamo che ci aspetta..l’unica certezza è che la difficoltà andrà incrementandosi sempre di più e quindi anche l’improbabilità di uscire illesi.N-non saranno due tagli a fermarci..Che ne dite?»


Subito Hinato,come detto dal Nara,si dispose in cima alla fila,riprendendo a camminare lungo l’oscuro corridoio e mantenendo il Byakugan vigile su ciò che li circondava.Quest’ultimo sembrava non riuscire ad individuare nulla di sospetto all’interno delle pareti o sotto al pavimento;forse la prima fase era realmente terminata ed i tre potevano procedere rilassati sino all’uscita.Ciononostante,la sicurezza non era mai troppa e conveniva avanzare con cautela:dopo una trappola come la precedente,chiunque poteva pensare che non ci fosse altro,ma era proprio in quei casi che spesso si finiva col ricevere brutte sorprese,e lo Hyuga non aveva alcuna intenzione di rinunciare,ora che avevano appena iniziato.Qualche goccia di sudore era comparsa sulla sua fronte a causa della tensione e della poca aria che filtrava,ma riusciva almeno a mantenere il sangue freddo.

«Ra-Ragazzi..questa prova sembra terminata:il Byakugan non vede nulla di particolarmente strano:le pareti sono vuote e pure il pavimento ed il soffitto..dovremmo essere fuori pericolo.Prima di aprire la porta e passare nell’altra stanza permettetemi di analizzarla,non vorrei che nascondesse qualcosa…No,è ok,possiamo andare avanti senza temere nulla.Kisuke-Kun,prego,facci strada.»


Dopo aver compiuto il suo dovere,Hinato lasciò il posto al capitano del team,per permettergli di stare in testa ai restanti,svolgendo di conseguenza la sua funzione di leader.Attraverso l’innata,avrebbe potuto osservare quali misteri si celassero dietro quella fatidica porta,però aveva preferito condividere con gli altri le stesse sensazioni,evitando di doversi fingere sorpreso di ciò che si fosse trovato innanzi;perciò distolse lo sguardo da là,per fissare le pareti laterali,o meglio le ultime parti di esse,che ormai non avevano più trucchi,erano spente,proprio come se non ci fossero,perché dopo quei pochi secondi non le avrebbero mai più riviste.Il Genin deglutì,ed immobile nella sua postazione e nei suoi pensieri,non potè fare altro che aspettare che Kisuke premesse la maniglia con la sua mano,arrivando quindi,oltre che in una nuova stanza,ad affrontare un’altra prova.Si stava di nuovo agitando e facendo prendere dalla paura,anche se vedere gli sguardi sicuri e fiduciosi dei due compagni,lo faceva rasserenare,permettendogli di riuscire a rimanere tranquillo e non dare troppo nell’occhio.Strinse i denti non appena sentì un sonoro clac diffondersi per tutto il tunnel:era fatta,non si poteva più tornare indietro,erano già all’interno della seconda fase.Una bestia enorme si stagliò davanti a loro,infondendo sempre maggiore timore a chi riusciva a focalizzare bene l’immagine:un serpente,lungo circa una quarantina di metri e dietro di lui una porta,il loro traguardo da raggiungere.Sicuramente quel rettile non sarebbe rimasto immobile,ma non appena si fosse accorto della presenza di tre piccole prede,sarebbe passato all’attacco nel tentativo di stritolarle e poi divorarle.No,era una fine troppo indecorosa per dei ninja promettenti,le loro imprese non si sarebbero concluse così,ma con qualcosa di molto più grande che sarebbe passato alla storia:lo Hyuga per esempio,aveva intenzione di diventare il miglior ninja medico di Konoha ed inventare tecniche micidiali,sempre nell’ambito della cura delle persone,che sfruttassero il chakra posseduto dal quel particolare rango.Scosse mentalmente il suo ego interiore,per tornare ai fatti,lasciando da parte ciò che pensava,e stare bene attento a ciò che il capitano Kisuke aveva in mente di fare.Con una creatura del genere,ci sarebbe voluta una ferita abbastanza ingente per metterla al tappeto,e di certo non sarebbe stato facile arrecargliela,anche perché le tecniche possedute da dei Genin non potevano competere con la superiorità dell’animale,a meno che non avessero fatto uso di strumenti come bombe o simili.Già,proprio su quello dovevano puntare,come anche aveva constatato il Nara.Hinato avrebbe fatto da esca,il che era anche meglio data la sua velocità aumentata grazie al Byakugan,nel frattempo Kisuke lo avrebbe seguito,pronto a catturare il serpente con la sua ombra,ed a quel punto Kakashi avrebbe scagliato la carta bomba.Un piano che poteva sembrare proprio perfetto,nonostante il suo ruolo fosse quello più pericoloso e coraggioso.Il team era pronto a partire,ma a bassa voce,volle lo stesso dare delle precisazioni ai propri compagni,prive di qualsiasi presunzione,ma solamente per la riuscita del tutto in maniera eccellente.

«Kakashi-Kun..cerca di essere molto veloce e preciso nel colpire l’animale,perché ha un chakra molto più fluente e potente del nostro e non credo ci metterà molto a liberarsi dall’ombra di Kisuke.Inoltre presta attenzione al punto dove miri:io suggerirei la parte facciale,o poco sotto,in quanto lo metterebbero k.o. all’istante,in seguito all’irreparabile danneggiamento del sistema nervoso,oltre a quello circolatorio.Ah,un’ultima cosa e poi ho finito..considera che l’esplosione di una bomba ricopre circa due metri quadrati e mezzo di terreno,quindi occhio a chi o che cosa si trova attorno a quella zona:potremmo rimanere gravemente danneggiati anche noi,ecco..S-Scusate se mi sono intromesso..Kisuke-Kun,dammi il via per iniziare.»


CITAZIONE
Chakra:
166-5=161.
Stato Fisico:
Fianco Destro [2 Ferite Lievissime]
Stato Mentale:
Pronto.
Armi Utilizzate:
Kunai [1]
Tecniche Utilizzate:
Mantenimento Innata [5]

 
Top
.:[Lan Hikari]:.
view post Posted on 30/4/2008, 17:25




Title: Strategy


• Parlato
Narrato
Pausa [...]



Gli ultimi attimi di esistenza della barriera naturale stavano per giungere. Ulteriori armi stavano tentando di infrangere con le loro acuminate lame la robustezza difensiva offertami dal Muro d’Acqua. Gli occhi erano ambo puntati nella direzione dalla quale venivano scagliate le armi, pronti ad una contromossa rapida; la Katana saldamente brandita con la mano destra mi avrebbe supportato. Lo spruzzo liquido cessò, mi ritrovai di fronte ad uno shuriken ed ad un kunai. Il tempo nel quale la parete cristallina si era opposta al ferro forgiato. Mi costrinsi ad irrorare d’energia il rubino che vigile sorvegliava, ed a sfruttare l’unica e preziosa possibilità di preveggenza che la mia Bloodline mi conferiva. Quindi, bruciando il vantaggio offertomi e avvalendomi dei miei riflessi aumentati, fui in grado di sventare l’offensiva portata dai due dardi volanti. La prima era la stella a quattro punte, essa era diretta con traiettoria lineare a sinistra del mio ombelico, per evitare il contatto fu sufficiente spostare la mancina per far schiantare il proiettile contro la lamina del mio guanti. Esso cadde a terra, rimbalzò un paio di volte e si fermò. Mi concentrai sul pugnale, scagliai un poderoso fendente facendo cozzare la temprata spada ed il versatile coltello. C’era però un terzo elemento del quale m’accorsi solamente dopo i primi due; non potevo più usufruire dello Sharingan, ed esso era troppo vicino per permettermi di ritrarre la spada e difendermi, quindi non mi rimase che accennare uno scartamento laterale. Mi mossi, ma la mia risposta motoria non fu veloce abbastanza da rimanere illeso, la rotazione delle quattro punte mi danneggiò poco comunque, lasciando sulla cute un taglio di poco conto [Ferita Lievissima] appena percettibile dal mio sistema nervoso. Strinsi i denti, non per il dolore ma semplicemente per il fatto di essermi ferito per una mia svista e non per abilità altrui. Errare era una cosa che mi infastidiva non poco, ma commettere sbaglio su delle piccolezze era ancora peggio. Dovetti in breve sbollirmi, quell’accumulo m’avrebbe tolto lucidità, mi convinsi che in fondo avevo riportato un graffietto ed uno squarcio di pochi centimetri sulla maglietta, tutto sul fianco sinistro. Quell’arnese che s’era permesso d’offendermi cadde al suolo rumoreggiando, e si posò. Nonostante tutto, mi rasserenò il fatto di esser stato sufficientemente bravo da non permettere il passaggio a nessuna arma, eccezion fatta per l’ultima, che comunque non colpì le carni alleate.

La raffica furente di proiettili era finalmente cessata, non m’ero ancora voltato per constatare lo status fisico di Hinato e Kisuke, avevo notato che le mie spalle non erano state intaccate, dedussi quindi che anche loro avevano svolto il proprio lavoro con successo. Bene, avevo scoperto di essere stato collocato in un team composto da Genin di buon livello, il che avrebbe reso tutto più semplice. La dea bendata, colei che regala fortuna a chi incrocia la sua sconosciuta strada, mi stava gentilmente aiutando, avere dei partner abili era una cosa fondamentale per aumentare le probabilità di successo; inoltre, maggiori erano le capacità complessive, migliori erano le strategie che si potevano attuare e quindi vi era un accrescimento di possibilità di riuscire nella battaglia/quest.
Infradiciato a causa degli schizzi causati dallo scontro dei kunai e degli shuriken con il Muro d’Acqua, portai lo sguardo, girandomi quindi, sul leader e sullo Hyuga. Il primo riversava a terra, in seguito ad un tonfo si era steso sulla roccia, mentre il Tatami da lui stesso sfoderato cadde poco più in là; uno strappo sulla maglia era ben visibile. Il secondo invece sfoggiava ben due tagli sul vestiario superiore, ma non v’era parvenza di dolore sul suo viso. Risultato: c’eravamo difesi piuttosto bene, ma nessuno di noi era illeso. Prese parola il caposquadra, seguito dal giovane ragazzo dai capelli viola. Mancavo solo io all’appello.

• Mi sembra abbastanza inutile usufruire delle tue arti mediche, Hinato, per ripristinare ferite pari a graffi. Sarebbe solo uno spreco di chakra e tempo, quindi suggerirei di proseguire, a meno che non sentiate vero bisogno di curarvi. Kisuke-kun, mi scuso, ma mi pare strano che non abbiate ancora capito di che potere si tratti il mio, se vi dico Clan uchiha vi viene in mente qualcosa? Ebbene sì, io possiedo il dono dello Sharingan. Non sono un discendente della casata del Ventaglio bianco-rosso, ma possiedo comunque il loro occhio. Non vi sto a raccontare tutta la mia storia, che credo vi annoierebbe oltre a farci perdere minuti preziosi. Mettiamoci in marcia.

Conclusi, le mie idee erano state esposte. Ci riposizionammo nella formazione iniziale, ovvero me al centro preceduto dal Byakugan user e seguito dal capitano. Avanzammo lungo il tetro tunnel, la paura di essere nuovamente bersaglio di trappole mi martoriava la testa, non potevo nascondere di essere teso. Stavolta la mia abilità Innata nona mi avrebbe fornito ausilio. Ero il reale me stesso, comune ninja da comuni poteri. La previsione ereditata non m’avrebbe salvato la pelle un’altra volta, l’avevo già usata per evitare le ferite dei pugnali alla fine della prima sorpresa. Questa volta un bel gruzzoletto di ferite serie non me l’avrebbe levato nessuno. In marcia, passo dopo passo, ci ritrovammo d’innanzi ad una massiccia porta d’acciaio; chissà cosa si nascondeva, quale nuovo pericolo avrebbe ostacolato il cammino verso il successo? Passammo, gli occhi strabuzzarono di fronte alla visione che apparve. Un colosso squamato serpeggiava mostrando la sua lingua biforcuta, la nuova minaccia s’era rivelata. La parola per vincere era una sola: unione. Il lavoro di squadra avrebbe portato sicuramente la sconfitta all’enorme serpente. Ci abbassammo sotto segno del Nara, che iniziò ad esporre un piano d’azione. Seguito dal timoroso Hinato, risposi ad ambo i discorsi con sicurezza e calma.

• Non male come idea, devo ammetterlo, voi Nara non vi smentite proprio in quanto a strategie. Hinato, credo che una semplice Moltiplicazione del Corpo sia sufficiente per attirare l’attenzione della serpe. Mentre tu Kisuke, cerca di durare il più possibile, ed una volta che avrai bloccato i suoi movimenti, controllalo e fagli aprire la bocca. Un kunai munito di cartabomba in bocca gli farà saltare la testa, basterà per levarcelo dai piedi. Diamo il massimo.

Aspettando il via, estrassi un kunai ed un foglietto con la formula detonante impressa e l’arrotolai sul manico dell’arma. La impugnavo stretta nella destra, ero pronto a scattare ed ad agire il più velocemente possibile. La gloria mi attendeva oltre quella bestia, e non intendevo rinunciarci.


Chakra: 155/200
Consumi:
Bassissimo ---> Mantenimento Innata
Status Fisico: Ferita Lievissima sul Fianco Sx
Equip Svelato: Katana; Kunai-Bomba
 
Top
GiacoTemari
view post Posted on 6/5/2008, 19:27




CITAZIONE
Narrato
Pensato
«Parlato»

CITAZIONE
Era ora di cominciare a mettere in pratica il piano.Ognuno aveva detto la propria opinione riguardo al migliore dei modi per abbattere il rettile che avevano di fronte,e sembravano essere molto d’accordo sul da farsi:Hinato avrebbe fatto la parte dell’esca,per cercare di far distrarre il serpente dal resto del team,in modo che Kisuke potesse acciuffare la preda con sicurezza,immobilizzandola al suo volere;a quel punto sarebbe giunto il turno di Kakashi,il quale,approfittando delle tecniche di manipolazione dell’ombra del Nara ma anche del suo Sharingan se necessario,sarebbe ricorso ad una cartabomba per creare un’esplosione di potenza tale,da permettere loro di continuare ulteriormente questa fase dell’esame,eliminando la bestia.A parole sembrava facile e perfetto,ma chissà se i fatti avrebbero rispecchiato l’immaginazione.C’era chi diceva che,se per prima cosa ci si muoveva con la testa,nulla sarebbe potuto accadere,se non ciò che si era previsto,tuttavia in circostanze come queste c’era poco da fidarsi di qualche anziano saggio:stando a ciò che il Byakugan era capace di visualizzare,il sistema circolatorio del chakra del nemico era molto più sviluppato di quello dei tre Genin,e ciò implicava anche una certa superiorità nelle statistiche,alcune delle quali,come per esempio la velocità,potevano essere eguagliate grazie ai bonus delle rispettive abilità dei ninja.Silenzio tombale,nessuno osava più neppure respirare,almeno fino a che il capitano non avesse dato il via all’esposizione del piano.Il primo a dover partire era ovviamente il più timido ed insicuro di loro,difatti il ruolo che gli era stato assegnato non gli calzava di certo a pennello,ma sarebbe stata una sfida contro se stesso,per vedere se fosse stato davvero in grado di compiere una mossa come quella.Qualche brivido gli percorreva la schiena ogni tanto,assieme a qualche goccia di sudore che prendeva forma sulla sua pelle,impedendogli di trovare la giusta calma,ma lasciandogli la lucidità necessaria per ragionare ed elaborare un’ulteriore strategia con cui,allo stesso tempo,allontanare l’avversario dai compagni,e permettere a questi ultimi di poterlo raggiungere incolumi e senza correre il rischio di essere colpiti alla sprovvista.Era più difficile del previsto,specialmente perché tremava ed iniziava a sentire una tensione che non c’era stata al giro precedente e che chissà,se lo avrebbe portato alla vittoria oppure alla sconfitta.Quel poco che era riuscito a pensare,evitando i continui ripensamenti ed i continui dubbi,era di seguire il consiglio dell’Uchiha,ovvero di utilizzare una Bunshin No Jutsu,sparpagliandosi assieme ai suoi cloni e correndo verso l’altro capo della stanza,seguito dall’enorme rettile.I rischi che avrebbe corso erano moltissimi,quanti non ne aveva mai affrontati in passato,però non poteva ritirarsi:doveva continuare per sé e per gli altri due ragazzi,che sembravano avere molta fiducia nelle sue capacità.Sorrise da solo,senza la minima spiegazione e senza che l’occasione per delineare quell’espressione si fosse verificata,si sentiva felice,perché apprezzato dalle persone che lo circondavano;certo,non erano un’intera folla,ma due potevano anche bastare di avanzare per il momento.Adesso era sicuro,aveva non solo la forza esteriore,ma anche quella interiore per credere in sé e conseguire il suo obiettivo fino alla fine.Non avrebbe progettato nulla:era impossibile prevedere ciò che avrebbe fatto o meno il serpente,anche se un sesto senso gli faceva capire che al minimo utilizzo di chakra,si sarebbe riscosso,puntando chi gli si parava di fronte;restava dunque una cosa da fare:avvicinarsi velocemente e silenziosamente,ed eseguire la tecnica base non appena si fosse fatto vedere,il resto sarebbe venuto da sé.Sarebbe potuto durare ancora per molto senza la minima stanchezza,perciò non aveva nulla di cui preoccuparsi per quanto riguardava il pericolo di eccessivi malus fisici.Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo;Kisuke sembrava deciso a far partire l’operazione,ma allo stesso tempo leggeva una certa insicurezza nel promettente compagno dagli Occhi Bianchi.Fatto sta che era tardi per i ripensamenti e,di conseguenza,non c’era spazio per cambiamenti.Partito,bastò un semplice segnale con la mano affinché cominciasse silenziosamente a correre verso la creatura,apparentemente girata di spalle,esattamente nel centro dell’immensa stanza in cui si erano ritrovati.I passi di Hinato facevano pochissimo rumore,ma un animale non avrebbe potuto non accorgersene una volta raggiunta una certa distanza,e ciò implicava che il ninja potesse ricevere qualche attacco improvviso;elemento di vantaggio sarebbe risultata dunque la capacità di poter osservare il sistema circolatorio del chakra:un notevole e rapido aumento,avrebbe significato una reazione da parte dell’avversario.Il terreno da percorrere sembrava incolmabile,difatti,contando i passi,chissà se aveva perso il conto oppure se fossero davvero così tanti quanti ne aveva memorizzati.Nel frattempo,cercava di prestare parte dell’attenzione ai minimi particolari che lo circondavano e che avrebbero potuto tornargli utili in futuro,ma non ce n’erano molti,anzi nessuno:nonostante l’altezza e la larghezza dell’ambiente,aumentati notevolmente rispetto allo stretto corridoio contenente la trappola delle armi,il contenuto era vuoto,se non per la minacciosa creatura che incombeva,occupandolo in parte con le sue dimensioni corporali.Pareva ancora in stato di quiete,e l’esca non volle certo svegliarla prima del previsto,pertanto non emise il minimo respiro,ma trattenne il fiato,cercando di utilizzare il chakra sotto i piedi,tramite i punti di fuga di quella zona,per potersi muove ancora più velocemente,sfruttando a pieno quella statistica.Ormai mancava pochissimo,e,come previsto un anomalo aumento di circolazione del chakra caratterizzò il gigantesco rettile,che voltandosi per metà agitò la coda burrascosamente dall’alto verso il basso nell’intento di acciuffare la preda lì presente.Lo Hyuga non si era fatto per nulla cogliere di sorpresa,infatti era scattato di lato verso destra,iniziando a comporre i sigilli.La prima fase sembrava andata a buon fine:Kisuke e Kakashi non erano stati notati,e mentre Hinato si muoveva,correndo,in direzione opposta a loro,questi ultimi,avrebbero avuto tutto il tempo che volevano per svolgere il loro dovere,senza alcun rischio di essere beccati,poiché il bersaglio aveva già qualcun altro a cui pensare.Tre cloni identici,apparvero davanti all’utilizzatore della mossa,mandando in crisi il serpente per una buona manciata di secondi,il che concesse loro tempo per percorrere ulteriore terreno e distanziarsi l’uno dall’altro,prendendo direzioni diverse,ma sempre rivolti verso il capo della stanza opposto a quello da cui erano entrati.L’ira sembrava aver preso il possesso della bestia,tanto che,non riusciva più a restare ferma.Furiosamente allungò il capo verso l’Hinato che era più vicino,ma benchè fosse un clone,lo mancò di striscio,consentendogli di eseguire qualche altro passo fuggitivo e creando una crepa enorme nel pavimento;non ci mise nulla a riacciuffarlo e farlo svanire in una nuvoletta di fumo tramite l’ennesima testata al terreno,causandogli un’enorme buca,con tanto di polvere e detriti volanti,che non coinvolsero però nessun altro.Restavano solamente tre esche,distanti circa una decina di metri l’una dall’altra,e,a quel che credeva il ragazzo originale,impossibili da colpire contemporaneamente anche per una coda estesa al massimo.Ecco che a distanza di qualche secondo arrivò un’altra terribile offensiva,stavolta mirante per puro caso al vero Hinato;era incredibile come la bestia sembrasse aver capito che fosse sotto l’effetto di una tattica pre-studiata,difatti eseguì una concatenazione di due colpi assieme:per prima cosa riprovò una violenta testata,ma lo shinobi,colto un tantino dallo spavento per essere stato subito scoperto,saltò in avanti e riatterrò in piedi grazie ad una capriola,tuttavia le sorprese per lui non erano terminate.Il colpo andato a vuoto del serpente,aveva dato l’opportunità a quest’ultimo di eseguire un secondo attacco sfruttando il polverone ed il rumore del terreno che scricchiolava;il ragazzo infatti,nonostante l’utilizzo del Byakugan,aveva continuato a spostarsi in avanti,facendo accorrere le copie per mischiarcisi ed ingannare nuovamente l’essere vivente,senza il minimo sospetto di un fendente di coda alla propria schiena:avvertì il pericolo solo troppo tardi,quando ormai la parte finale del corpo nemico l’aveva quasi raggiunto,puntandolo all’altezza della schiena.In un attimo attivò la tecnica derivante dall’innata che aveva appreso dopo molto esercizio sul controllo del chakra:il Velo di Chakra.Avrebbe voluto tenersela per le fasi più difficili,quelle a scontro diretto con altre persone dello stesso livello,per stupirle con qualcosa che non avevano mai visto,ma l’occasione si era prestata adesso e,a meno che non volesse rompersi qualche costola,era necessario che vi facesse ricorso;se non altro gli altri ragazzi non l’avrebbero vista a causa della poca visibilità che ancora c’era.La paura dominava dentro di lui,ma non si fece battere da essa,e sfruttando i punti di fuga del torace,fece uscire tutto il chakra che potè,parando il colpo e buttandosi all’istante a terra,affinché la coda dell’animale tornasse dal suo proprietario senza aver portato vittime con sè.Rotolò per qualche metro,dopodichè si alzò in piedi e scattò ancora avanti con i due cloni rimasti.Se l’era cavata per un pelo,adesso doveva ricominciare tutto da capo,stando più attento a ciò che accadeva attorno a lui:neppure una tecnica potente come il Velo di Chakra aveva la capacità di resistere ad un urto del genere,pertanto cominciò a preoccuparsi un po’ e ad iniziare a chiedersi a che punto fossero le azioni dei compagni.Niente da fare,ancora il serpente era libero di muoversi come gli pareva,Kisuke non aveva ancora trovato occasione di immobilizzarlo.Strinse i denti,e si autoconvinse di dovercela fare per dimostrare di essere un vero ninja,contrariamente a ciò che gli veniva sempre detto dal padre;doveva convincere se stesso e gli altri,doveva mostrare il proprio talento,facendolo uscire proprio come il chakra dai punti di fuga.Fino ad ora,tutto sommato,non si era comportato male,anzi aveva eseguito un’ottima prestazione,ma non bastava:era giunto alla conclusione che doveva in qualche modo far fermare la creatura,cosicché il Nara potesse utilizzare il Controllo dell’Ombra.Guardò davanti a sé:la parete era vicina;ciò significava che aveva percorso quasi totalmente un lato della stanza.Corse più velocemente,col cuore che gli batteva forte,mettendo se stesso nel centro e il resto delle esche ai lati,sempre distanti dieci metri l’uno dall’altro.Il loro bersaglio non aveva ancora subito ferite,né pareva minimamente stanco,ma tra poco per esso sarebbe giunta la fine,una fine atroce ed inevitabile,perché la strategia pensata dai tre piccoli talenti di Konoha,non poteva fallire,anche se il gruppo,o parte di esso,si trovava in situazioni poco piacevoli.Lo Hyuga si guardava le spalle girandosi di profilo ogni tanto,ed avrebbe pagato oro per possedere in quel momento una abilità come lo Sharingan,che gli facesse prevedere e schivare ciò che sarebbe accaduto,però doveva arrangiarsi così,mettendo in gioco se stesso e tutte le sue qualità.Notò che,stranamente,il rettile si muoveva più lentamente ed il flusso di chakra era diminuito;che si arrendesse?Impossibile,tramava qualcosa:schiantò la coda a terra con tutto il suo peso,scatenando una tempesta di detriti contro i tre ragazzi di fronte a lui.I cloni fecero una brutta fine,come era ovvio che sarebbe successo,mentre l’originale estrasse al volo due Kunai,difendendosi come poteva.Erano troppi:ne respinse subito due,mandandoli addosso ad altrettanti,dopodichè si spostò leggermente a sinistra,dato che sembrava la zona meno pericolosa,parandone altri tre di fila e facendoli cadere a terra;vedendone altri tre dirigersi contro di lui,ne evitò uno alla testa,abbassandosi,e ne bloccò un altro ponendo le sue armi a “x”,tuttavia il restante gli lacerò di striscio il fianco sinistro.Una smorfia di dolore si delineò sul suo volto,ma non emise alcun grido,al contrario si gettò a terra eseguendo delle rullate per portarsi il più lontano possibile dal raggio d’azione delle pietre.Prontamente riacquistò la posizione di attacco,ritrovandosi il nemico a una decina di metri di distanza,ritto a leccarsi i baffi come se avesse chiuso un topo in trappola:il Genin era con le spalle al muro,non poteva procedere oltre.Il respiro era affannato,e le gocce di sudore copiose,quanto ancora avrebbe resistito?Quando sarebbero arrivati gli altri?Non si sarebbe arreso,ma da solo non poteva più continuare l’ottima prestazione.Ci fu un momento in cui credette di cedere,ma vedendo il serpente spalancare meccanicamente la bocca,capì che cosa stava succedendo,aiutandosi con la vista del Byakugan:cogliendo l’occasione dello schianto nel terreno,Kisuke doveva esserci avvicinato molto,ed una volta terminata la continua pioggia di detriti di pavimento ormai sbriciolato,aveva centrato l’obiettivo.Era proprio una bella soddisfazione vedere che il predatore diventava la preda e viceversa.Hinato sorrise ed osservò Kakashi piantare(per poi allontanarsi) la bomba all’interno della parte iniziale dell’apparato digerente dell’essere,dopodichè si gustò l’esplosione della testa di quest’ultimo,ed il conseguente accasciarsi del corpo privo di sostegno.Ce l’avevano fatta.La stanza era deformata in confronto a come l’avevano vista all’inizio,ma non importava,nulla più importava per questi pochi minuti di relax che i ragazzi potevano concedersi,specialmente colui che aveva fatto da esca,che non aveva fatto altro che giocare a flipper con il nemico.Raggiunse con tutta calma i suoi compagni,felice di averli aiutati a rendere un totale successo il piano per poter accedere alla fase successiva.Si abbandonò a terra,in ginocchioni,con il volto stanco,ma fiero di se stesso,attendendo che il capitano desse degli ordini.

«Bene..Capitano Kisuke,attendo i suoi prossimi ordini.. »


CITAZIONE
Chakra:
161-5-15-20+2.25+3=126.25 .
Stato Fisico:
Fianco Dx [2 Ferite Lievissime]
Fianco Sx [1 Ferita Lieve]
Stato Mentale:
Stanco,ma fiero di se stesso.
Armi Utilizzate:
Kunai [2/5]
Consumi:
Mantenimento Innata [5]

Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu [15=5x3]
image
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se, composti unicamente di chakra. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 10 metri, superata questa distanza si dissolvono. La resistenza agli urti è minima, infatti ciascuna copia è distrutta appena subisce un qualsiasi contatto. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 6 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 3 turni. I cloni creati con questa tecnica non possono attaccare ne simulare un attacco. Possiedono però la controparte illusoria di qualsiasi arma base in possesso del loro creatore. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche e non hanno forza. Se toccati svaniscono.
[massimo copie: Studenti 3, Genin 5, Chunin 7, Jonin 12, Sp Jonin 15]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo per Copia)

Velo di Chakra [20]
image
Per chi ha solo il Byakugan Livello I
E’ possibile utilizzare questa tecnica anche come via di mezzo fra la Rotazione Suprema e il Velo di Chakra. Tale tecnica è portata al fine di bloccare un attacco diretto, in quanto il chakra emesso in un unico momento viene reso tangibile e resistente, un pò come succede con la rotazione Suprema. Il suo scopo è però quello di deviare il colpo di un attacco fisico all’ultimo momento facendolo andare a vuoto utilizzando il Chakra espulso nella parte mirata così da far scorrere l'arma o l'arto su di esso. Semplicemente, un attimo prima di subire l’impatto sul proprio corpo da parte di un arma o a mani nude, il ninja espelle una discreta quantità di chakra dai punti di fuga dei pressi della zona che sta per ricevere l’impatto rallentando lievemente il colpo avversario. Contemporaneamente si sposta leggermente sul fianco in modo che la lama o il colpo scivoli sul velo di chakra emesso andando a vuoto. Si tratta di una difesa minima che risulta utile però negli scontri diretti o per schivare all’ultimo momento un attacco con armi a distanza quando normalmente si verrebbe colpiti.
(Livello: 3 / Consumo di Chakra: Medio)

Note:
Scusate il post di scarsa qualità,ma credo di aver fatto anche troppo in sole 24 ore per una serie di eventi che,tanto c’è chi lo sa,sono capitati a me e Lan..perciò perdonate eventuali sviste.

 
Top
.:[Lan Hikari]:.
view post Posted on 6/5/2008, 20:48




Title: Explosion

• Parlato
Narrato
Pausa [...]



Era il tempo, tempo di procedere con il piano appena creato, tempo di uccidere la feroce montagna squamata che non si destava dallo strisciar la pelle sulla roccia e dal far sibilare la lingua biforcuta in nostra direzione, quegli occhi con pupilla verticale, caratteristici dei serpenti, minacciavano una voglia di azzannar le prede cacciate non normale. Moveva la grande testa, avvicinandosi lentamente, sapevo che avrebbe voluto ingoiarci vivi, farci carambolare lungo le sue viscide interiora e soffocarci ed ucciderci con i suoi succhi. Ma non sarebbe andata così, io in primis non mi sarei fatto scappare il titolo di Chunin a causa di un rettile gigante. Gli altri due, chissà.
Fissai quell’essere dalla corazza mutevole dentro a quegli occhi gialli, mi riflettevo in quel nero taglio che navigava sullo sfondo dorato. Non m’intimorii, non provavo paura in quei momenti, ma solo compassione per un povero animale che entro breve tempo avrebbe cessato di vivere. Se mi madre fosse viva, le avrei donato una borsa in pelle nuova, credo avrebbe apprezzato. Sorrisi. Mi sentivo carico, non teso, nonostante avessi il compito di mettere la parola fine sull’esistenza del colosso evocato per ostacolarci il cammino. L’arma, apparentemente un normalissimo kunai, che m’avrebbe permesso d’uccidere con un unico colpo il malcapitato avversario senza zampe, rigirava fra le dita, non vedevo l’ora di detonare la cartabomba che era arrotolata nel manico. Sarebbe stato un tetro spettacolo, pezzi di carne rettile, sangue e liquidi vari, odori nauseanti si sarebbero sparsi per la stanza priva di finestre e di cambio d’aria. L’esalazioni causate dalla mia smania esplosiva sarebbero ristagnate a lungo in quel loco, la tomba della Serpe Gigante. Non era problema mio ripulire da brandelli freschi un pavimento coperto da un manto scarlatto seccato dall’atmosfera ed arieggiare uno spazio privo di rettangoli che davano l’accesso al fuori.

Kisuke fece cenno con la mano di andare. Subito Hinato, scattò per primo. Il ragazzo dal carattere timido era costretto a reprimere i propri deboli sentimenti, non doveva farsi sopraffare dalle proprie insicurezze. Non poteva, ci saremmo andati di mezzo io e il caposquadra altrimenti. Cercai di fidarmi dello Hyuga, sperando in bene per le nostre sorti. Si schierò davanti al mostro, e dopo aver composto velocemente quattro seal, venne affiancato da tre sua cloni. Una Bunshin no Jutsu, una tecnica semplice, dal basso costo di chakra, adatta per attirare l’attenzione oppure come diversivo. Una mossa facile, ma efficace allo stesso tempo; ma di basso livello o meno, era un dettaglio, l’importante era che funzionasse a dovere. Dunque, una volta accumulata compagnia, il Byakugan user scattò cercando di attirare su di se l’attenzione del mostro, scartò seguito dalle copie che l’imitarono nel gesto della corsa. Le pupille lucenti della serpente fissarono il moto, e con repentino stimolo muscolare, il corpo suo andò a cercare il gruppo di prede che. Il campo di vista del cacciatore escluse me ed il Nara, e quello fu il momento di agire con la seconda parte del piano. Il campo era libero, e dovevamo svolgere il tutto nel minor tempo possibile poiché non potevo calcolare quanto tempo Hinato&Friends sarebbero resistiti sotto gli assalti nemici.

Il caposquadra scattò nei pressi della coda avversaria, che rimaneva ancorata al suolo mentre il suo capo s’alzava e s’abbassava a fauci spalancate tentando di azzannare i diversivi. Era dietro, unificò le mani nel sigillo del Ratto, chissà qual era la sua idea. D’un tratto le movenze rettili s’arrestarono, un qualcosa aveva bloccato l’essere. Forse era stato un qualcosa legato a quel seal; m’alzai da terra, e vidi che a collegare la bestia vi era una striscia nera, allacciata al Leader. Nara, uno dei Clan migliori di Konoha, famosi manipolatori d’ombra: Bingo. Avevo in squadra un controllore di un abilità innata rinomata e nemmeno lo sapevo. Avrebbe dovuto informarci di questa sua abilità, così come io ed hinato avevano rivelato, chi prima e chi dopo, le nostre Bloodline. Comunque, non era il tempo di pensare alle cose fatte e non fatte, era il tempo di uccidere. Lentamente, la bocca, a comando di kisuke che comandava il gesto, si apriva. Capii che era il mio turno. Bruciai la distanza che mi separava dall’obbiettivo correndo al massimo della mia possibilità, portandomi al di sotto della bocca. Saltai, cercando di sbrigarmi, non potevo sapere quanto il controllo dell’ombra avrebbe tenuto. Atterrai direttamente sulla lingua, morbida talmente tanto che mi sentivo sprofondare, come se fossi sulle sabbie mobili. C’era un tanfo il quella trappola rosea, l’aria era irrespirabile; caricai il braccio, e con forza conficcai il mio kunai nel palato dell’animale, che reagì emettendo un verso stridulo, il dolore lo fece tremare, quella sensazione spiacevole l’aveva agitato, si stava per scatenare, a breve Kisuke avrebbe ceduto e la bestia m’avrebbe divorato. Quindi mi costrinsi ad utilizzare la mia preveggenza, irrorai di chakra il mio gioiello e mi fu permesso di notare che le pareti della bocca a breve si sarebbero chiuse, con me dentro. Scattai quindi, prima che il tutto avvenisse, e mi lasciai cadere. Avevo già attivato la detonazione della cartabomba, che ormai aveva quasi finito d’ardere nel corpo altrui.

KaBoOm



Un fragoroso ruggito spezzò l’aria, un’onda d’urto potente si sprigionò in seguito all’esplosione, essa accelerò la mia caduta al suolo, che toccai a gattoni. Il corpo esanime del rettile si accasciò al suolo, la sua testa piovve come piccole meteore sulla roccia, schizzi di sangue coprirono il pavimento. Non era un bello spettacolo, ma fu necessario per continuare. Sospirai, nonostante fu più facile di quello che credevo potesse essere. Avevo perso poche energia, alla fine mi ero limitato ad una corsa di breve distanza ed ad un salto, il fisico era ancora pieno d’energie. Soddisfatto, distesi ambo le labbra in un sorriso largo e piatto, mentre mi avvicinavo al capogruppo, dal quale attesi le prossime istruzione per avanzare ulteriormente.

• Visto che bello spettacolo Kisuke? Anche quest’ostacolo è stato superato con successo, e con pochi danni. Cosa facciamo adesso?



Chakra: 150/200
Consumi:
Bassissimo ---> Mantenimento Innata
Status Fisico: Ferita Lievissima sul Fianco Sx
Equip Svelato: Katana; Kunai-Bomba
Note: come il mio compagno, sono stato condizionato a causa di avvenimenti, chiedi scusa per il post.
 
Top
Shadow alkemist
view post Posted on 8/5/2008, 15:50




Post del giudice:



Hanno il permesso di proseguire: Giacotemari .:[Lan Hikari]:. ; ~ Kyubi ~ può proseguire con riserva: dovrà fare un post che contenga sia questo saltato,che il prossimo. Se non dovesse postare verrà bocciato
Conteggio danni: Kyubi ovviamente è illeso,Stesso dicasi per Kakashi. Mi è piaciuto molto come ha gestito la situazione Hinato ed anche il fatto che si è fatto colpire un paio di volte. Con la botta del serpente hai una ferita in quel punto pari a due leggere;niente sangue nè rottura di ossa,ma semplicemente una grossa botta. Mentre con i detriti hai una ferita medio-leggera(quella al fianco) con perdita di sangue ben poco copiosa ed altre due lievi e una lievissima da distribuirti a scelta sul corpo sempre a causa delle pietre. Ottima la tua azione,come anche quella di squadra
 
Top
GiacoTemari
view post Posted on 22/5/2008, 12:45




CITAZIONE
Narrato
Pensato
«Parlato»

CITAZIONE
Il peggio era passato.La missione si era conclusa in maniera,tutto sommato,eccelsa,se non per qualche ferita che Hinato aveva riportato durante l’impresa di fare da esca contro quel rettile che ormai aveva terminato di vivere:quattro ferite in totale,ovvero due al fianco,di cui una perdeva sangue ed andava curata velocemente se non avesse voluto riscontrare infezioni e complicazioni a livello circolatorio,una alla spalla destra e l’ultima alla spalla sinistra;come se non bastasse,la tecnica del Velo lo aveva riparato per un pelo dalla frattura di tutta la gabbia toracica,ma l’impatto tra chakra e coda,gli aveva lasciato un forte dolore alla schiena,a causa del quale,inizialmente,aveva avuto piccoli problemi di respirazione,ripristinatisi durante i secondi successivi.Un po’ gli dispiaceva osservare come gli altri,in confronto a lui,fossero quasi completamente illesi,ma fin ora la parte più difficile era toccata a lui,chissà se presto sarebbe stato il turno di Kakashi o di Kisuke.Cercò di resistere il più possibile,ricacciando il dolore e pensando che gli sarebbero potute accadere cose ben peggiori,prima e nelle prove successive,ma non ce la fece e dovette ricorrere all’arte medica che conosceva per ricucire almeno lo squarcio di maggiore entità che si ritrovava sul corpo.Era seduto,accanto agli altri due,concedendosi qualche istante di riposo prima di rimettersi in cammino,quando concentrò il chakra nella mano destra e se la pose sotto la canottiera nera,all’altezza del fianco;poteva sentire come,sempre di più,quella luce di colore verde dava sollievo alla pelle,riportandola gradualmente allo stato originario,e portando via con sé ogni preoccupazione ed ogni briciolo di stanchezza.La strada da percorrere sembrava ancora tantissima,infinita,una tappa di cui non si riusciva a scrutare la fine e nessuno poteva solo pensare di immaginarsi che cosa ci sarebbe stato dopo e poi ancora dopo,fino a giungere al momento decisivo:stavano correndo verso un obiettivo di cui,riflettendoci,non conoscevano nulla,ma forse era proprio questa la vera prova:saper dimostrare di sapersi adeguare ad ogni circostanza,sia favorevole che sfavorevole,mettendo in mostra tutti gli assi nella manica di cui si disponeva per fare bella figura e conquistarsi la carica di Chunin sotto le lodi di tutti.Lo Hyuga aveva le sue buone motivazioni per farcela e non aveva alcuna intenzione di rinunciare,poiché aveva tutte la carte in regola per andare avanti fino alla possibile fase finale di combattimento ad eliminazione diretta,così come i suoi compagni,altrettanto dotati di talento da vendere.Un possessore di Byakugan,uno di Sharingan e l’altro del Controllo dell’Ombra;parevano un team a dir poco perfetto,che aveva pochi punti deboli poiché l’uno supportava l’altro,compensandolo con le proprie abilità.Era veramente difficile sperare che tre persone del genere potessero abbandonare l’esame,o quanto meno fallire in qualche sessione;sarebbero stati ammirati da tutti per il loro comportamento ed il loro modo di agire,sempre prudente ma non troppo,dato che nella battaglia precedente avevano saputo rischiare in maniera eccellente,calcolando tutto nei minimi dettagli e riuscendo nell’intento.Il Genin,non patendo più alcuna sofferenza,si alzò in piedi e si stiracchiò per qualche secondo,passando poi a massaggiarsi i muscoli delle braccia e delle gambe,di modo da rilassarli ed allo stesso tempo prepararli a ciò che li aspettava al di là dell’ennesima porta da varcare,perché senz’altro non ci sarebbe stato un tavolo con tre ciotole di ramen fumante e appena cotto.Niente riposo,non potevano permetterselo,e nemmeno volevano concederselo:volevano vedere che cosa c’era oltre questo labirinto nel quale erano stati introdotti,se altri li avevano battuti sul tempo,se qualcuno ci aveva rimesso la vita oppure era in forma smagliante tanto da simboleggiare una sicura promozione.Tanti erano gli avvenimento all’esterno di questo posto,e loro non avevano la facoltà di essere al corrente di ciò che succedeva intorno,negli altro corridoio e nelle altre stanze.Era però certo,che non tutti sarebbero passati alla fase successiva e che,anzi,i giudici sarebbero stati alquanto severi nel porre giudizio sulle squadre;tuttavia Hinato non temeva niente e nessuno ora come ora,sembrava un’altra persona in confronto a quella che era giunta all’immenso castello la mattina stessa,tutta timida e tremolante,indecisa sul da farsi:la sua espressione era quella di un ninja deciso e disposto a tutto pur di arrivare al proprio traguardo,ed anche le molteplici ferite che riportava in varie parti del corpo non ne sminuivano la determinazione e la forza di volontà che trasparivano come non mai.Eseguì qualche ultimo esercizio per scaldarsi,dopodichè si mise sugli attenti di fianco al caposquadra,pronto a muoversi e a svolgere qualsiasi ordine,quando il Nara avesse voluto.Durante l’attesa non fece altro che guardarsi intorno,affinché il suo Occhio speciale potesse notare stranezze,se ce ne fossero state.Nulla.La situazione intorno a loro restava stabile;probabilmente per scatenare nuovamente l’inferno avrebbero dovuto mettere piede nello spiazzo successivo.
Ecco che avevano ripreso a camminare prudentemente verso l’uscita,che coincideva con una nuova entrata,riacquistando la stessa formazione utilizzata nel corridoio,che vedeva il ragazzo dagli Occhi Bianchi in testa.Teneva lo sguardo puntato in avanti,verso quella lastra di legno,scrutandola terribilmente,come se volesse leggere attraverso le scalfitture i misteri che le si celavano dietro,dall’angolo più lontano all’uscio,doveva sapere,doveva prepararsi,doveva combattere.Fermo,lì di fronte,fissava la maniglia.Poggiò lentamente una mano sulla superficie lignea e la tastò delicatamente,per constatare la presenza di tranelli o meno,e,contemporaneamente,facendo uso della sua abilità innata per vederci attraverso,proprio come aveva fatto col muro,individuando tutta la massa di armi.Esaminò con molta attenzione,ed impiegandoci tutto il tempo che occorreva per rassicurarsi,quindi fece cenno di assenso a Kisuke:tutto ok.Con cautela pose la mano destra sulle maniglia,e la strinse dapprima con leggerezza,aumentando sempre più di intensità fino a quando la serratura non scattò,rivelando una minima luce di tonalità diversa provenire dall’interno.All’improvviso la spalancò,ed i tre scattarono in avanti,rimanendo fermi in posizione di difesa a circa due metri dall’entrata:c’era una persona all’interno,ma non proferiva parola,stava aspettando qualcosa o qualcuno,ma l’interrogativo era chi fosse e che cosa volesse.Hinato irrorò ancora chakra negli occhi e lo osservò:anche quello sconosciuto possedeva un proprio sistema circolatorio,e da come scorreva e si estendeva pareva anche superiore a quello delle tre matricole.Il suo obiettivo era dunque comunicare qualcosa,oppure impedire al team di passare?Sicuramente la seconda ipotesi,poiché non appariva intenzionato a schiodarsi dal centro della stanza:immobile,a piè pari e braccia conserte,puntava i suoi occhi scuri contro prima uno e poi un altro dei Genin;forse voleva provocarli in quel modo ed indurli all’attacco.Beh,ci stava riuscendo,ma presto se ne sarebbe pentito.I ragazzi si avvicinarono l’un l’altro per studiare un piano che,come nella situazione precedente,riuscisse a farli risultare vincitori senza farli sprecare troppe energie:era impensabile di dare tutto quel che si aveva in un’unica manche,soprattutto se non si conosceva il numero di esse.Ad occhio e croce,il giovane dagli occhi Bianchi era colui che aveva consumato più chakra,ed anche colui che sin ora aveva provato maggiore fatica per i ruoli che gli erano stati assegnati,ma non se ne lamentava,al contrario,era quasi un onore perché significava che ci si poteva fidare di lui.Ogni volta che ci pensava gli spuntava il sorriso sulle labbra:nella sua vita non era mai stato apprezzato da qualcuno,se non da pochi compagni accademici,e sentirsi così pieno di attenzioni lo faceva stare bene,ed alimentava la fiducia in se stesso che solitamente gli veniva meno nel momento del bisogno.Questa esperienza stava assumendo le forme di una medicina avente l’effetto di curare i mali interiori del ragazzo e quindi stava avendo un’utilità che nessuno poteva immaginarsi;ma senz’altro questa sensazione non era solamente la sua,chissà in quanti si ritrovavano a riflettere sulle medesime cose.Nonostante sarebbe stato ore a rimuginare,era tempo di pensare ad altro,difatti si necessitava della sua opinione per approvare e mettere poi in pratica una strategia decente.Il tempo a loro disposizione non era poco,forse era addirittura infinito,infatti se la presero con calma,cercando allo stesso modo di non dormire eccessivamente sugli allori.Ci vollero circa cinque minuti e nessuno aveva più nulla da ridire.Tutto era stabilito,adesso però veniva la parte difficile:un po’ come ripetere la teoria di un esercizio..fin lì è facile,ma poi bisogna fare i conti con la pratica e,si sa,è sempre più facile a dirsi che a farsi.Lo Hyuga deglutì e prese fiato un’ultima volta:anche a questo giro la parte che gli era toccata non era delle più semplici,ma pur sempre attuabile.Avrebbe dovuto essere veloce e preciso nel tempo,perché sarebbe entrato in azione in una fase molto delicata,dove non poteva errare per alcuna ragione se non voleva mandare tutto a monte.Scosse la testa:sarebbe andata bene,non aveva nulla da temere.Il sudore riprese a formarsi sulla sua pelle,accompagnato da una certa ansia a causa del peso che sentiva gravare sulle sue spalle.C’era abituato,ormai non gli faceva più effetto,riusciva addirittura a mantenere la calma e la concentrazione.Guardò fugacemente Kakashi e Kisuke un’ultima volta,quindi quest’ultimo aprì le danze estraendo quattro armi differenti e scagliandole contemporaneamente contro il presunto shinobi ignoto:tre Kunai,disposti triangolarmente e ad una certa distanza tra da loro,tale che potessero contenere un Fuuma Shuriken nello spazio centrale.Immediatamente Hinato ed il Nara stesso,presero a risalire più velocemente che potevano le pareti,fino ad arrivare a percorrere il soffitto,mentre Kakashi,immobile al proprio posto e con l’innata attiva,continuò a fissare negli occhi l’attuale nemico.Quante delle armi avrebbe potuto evitare?Ma soprattutto quanti occhi poteva avere per riuscire ad immagazzinare tutto ciò che gli stava accadendo attorno?Due non bastavano,e neanche le sue capacità di reazione e di ragionamento sarebbero risultate sufficienti per alleviare le pene che si apprestava a subire:qualsiasi passo falso avesse mosso,lo Sharingan lo avrebbe visto prima,dando al possessore la facoltà di portarsi in vantaggio.Questo era il primo atto dei tre principali che componevano la strategia.In breve tempo,concentrando il chakra nei piedi,sia Hinato che Kisuke,avevano raggiunto il soffitto nel punto corrispondente in cui si trovava l’avversario.Era dura stare a lungo a testa in giù,ma d’altra parte non c’era altra soluzione per comporre un attacco altamente incisivo come quello che si apprestavano ad effettuare.Kakashi,attentissimo e senza battere ciglio,attese il momento propizio in cui il suo bersaglio avesse schivato,deviato o compiuto qualsiasi altra azione(tecnica della sostituzione compresa),per coglierlo alla sprovvista con un Taijutsu velocissimo e che rispondeva perfettamente alla tempistica che aveva a disposizione:l’Alzata della Foglia.In tal modo lo shinobi,avrebbe subito un danno che di per sé non era molto ingente,ma allo stesso tempo sarebbe stato scaraventato in aria,dove,senza la minima possibilità di capire in quale trappola fosse caduto,avrebbe dovuto fare i conti con lo Hyuga:quest’ultimo,pronto a svolgere l’incarico non appena avesse visto venire il bersaglio verso il soffitto,si sarebbe lasciato cadere di testa in direzione e traiettoria identica a quella dello sconosciuto:una volta a contatto l’uno con l’altro,il Genin di Konoha,lo avrebbe braccato avvolgendo le braccia attorno all’addome ed incrociando le gambe attorno al collo,cosicché non potesse muoversi.A questo punto,sfruttata la spinta,avrebbe tentato di capovolgere la loro posizione:fino ad ora era Hinato ad essere a testa in giù,ma concentrando il proprio peso in avanti,avrebbe fatto sì che si invertissero i ruoli,ponendo ulteriormente in svantaggio la vittima piazzandogli,di nascosto,una CartaBomba sulla schiena.Contemporaneamente l’Uchiha avrebbe percorso pareti e soffitto raggiungendo il Nara,ed i due avrebbero caricato un Ninjutsu ciascuno,su cui avrebbero contato proprio dopo.Il secondo atto dell’opera,doveva concludersi con un atterraggio molto pesante,che vedeva la testa del Chunin conficcata violentemente nel terreno ed il ‘braccatore’ che si allontanava da quella zona.Infine,sarebbero piombate sull’inerme vittima una Palla di Fuoco Suprema da parte di Kisuke ed una Pioggia di Fuoco da parte di Kakashi,le quali avrebbero anche fatto scattare il sigillo esplosivo che gli era stato depositato sulla schiena.Un piano infallibile,non c’erano dubbi.

CITAZIONE
Chakra:
126.25–5–25+3.75= 100.
Stato Fisico:
Fianco Dx [2 Ferite Lievissime/1 Medio-Leggera] {Curate}
Fianco Sx [1 Ferita Lievissima]
Schiena [2 Ferite Leggere]
Spalla Sx [1 Ferita Lieve]
Spalla Dx [1 Ferita Lieve]
Stato Mentale:
Tranquillo.
Armi Utilizzate:
Kunai [2/5]
Consumi:
Mantenimento Innata [5]

Tecnica delle Mani Curative (Chiyute no Jutsu - Healing Hands Technique) [25]
image
Tipo: Ninjutsu Medica
Villaggio: N/A
Convogliando il Chakra nella mano si crea un'aura di energia capace di curare le ferite. Il consumo di Chakra dipende dalla gravità della ferita e l'abilità del ninja medico, ma se il danno è elevato, come un organo interno disintegrato, la Tecnica non ha alcuna utilità.
(Livello Genin / Consumo: Variabile)
[ Ferita Leggera: Consumo Medio - 2 turni per guarirsi / Ferita Media: Consumo Medio-Alto - 3 turni per guarirsi / Ferita grave: Consumo Alto - 4 turni per guarirsi ]
(Livello Chunin / Consumo: Variabile)
[ Ferita Leggera: Consumo Medio - 1 turno per guarirsi / Ferita Media: Consumo Medio-Alto - 2 turni per guarirsi / Ferita grave: Consumo Alto - 3 turni per guarirsi / Ferita Critica: Consumo Elevato - 4 Turni per guarirsi ]
(Livello Jonin / Consumo: Variabile)
[ Ferita Leggera: Consumo Medio-Basso - 1 turno per guarirsi / Ferita Media: Consumo Medio - 2 turni per guarirsi / Ferita grave: Consumo Medio-Alto - 3 turni per guarirsi / Ferita Critica: Consumo Alto - 4 Turni per guarirsi ]
(Livello Sp Jonin / Consumo: Variabile)
[ Ferita Leggera: Consumo Basso - guarigione istantaneo / Ferita Media: Consumo Medio-Basso - 1 turno per guarirsi / Ferita grave: Consumo Medio - 2 turni per guarirsi / Ferita Critica: Consumo Medio-Alto - 3 Turni per guarirsi ]
[Richiede l'Abilità Conoscenze Mediche]
[Minimo Genin - Energia Verde]

Note:
Shad lo sai che ho pochissimo tempo.

 
Top
15 replies since 2/4/2008, 14:29   584 views
  Share