narrato
-pensato-
"parlato sensei"
§parlato compagni§
Rixy aveva appena consegnato il compito quando il sensei cominciò a parlare
"Questi li correggerò dopo, ora usciamo fuori e rechiamoci al campo d'addestramento a sgranchirci un pò le ossa e fare pratica con il chakra."
una prova pratica! ecco cosa avrebbe fatto Rixy per rendersi ridicolo, una prova pratica.
inizialmente pensò di dileguarsi e lasciare tutti i suoi compagni li a vedersela con quel che sarebbe successo loro, ma decise infine di seguire questa prova e di fare, probabilmente, una delle sue scarse tecniche cominciò a pensare quale dovesse fare e optò per la trasformazione ma era troppo banale pensò per circa due minuti prima di arrivare, aveva deciso avrebbe eseguito il simulacro di spine.
ma usciti, dopo un bel sospiro all'aria fresca, guardò in alto e vide una grossa parete rocciosa alta pressoché 10 metri. quindi il sensei continuò dicendo che questa era la prima prova pratica, ma una parte del discorso lo stupì
"è quello di camminare su questa parete rocciosa alta circa 10 metri e scalarla fino in cima in posizione eratta con l'aiuto del chakra"
inizialmente Rixy sbuffo credendo che stesse scherzando
-come si fa a scalare una parete rocciossa in posizione eretta, è decisamente imp...-
si bloccò strabuzzando gli occhi vedendo che il sensei serio si apprestava a salirla. vedendo che il sensei ci riuscì Rixy pensò subito che era facile, ma vedendo un suo compagno proporsi e provare per primo, capì che non era affatto quello che sembrava, il suo compagno cadde due volte la prima perchè aveva preso la ricorsa, Rixy lo dedussse da lui che ci riprovò senza rincorsa fino ai kunai gli andò tutto bene ma, probaabilmente, troppo felice aveva gridato §ce l'ho fatta§ sicuramente sconcentrato cadde.
Rixy lo vide bianco in volto consapevole che si stava per rompere qualche osso per la terza volta riprovò e stavolta riuscì
-sbagliando si impara, dico io sperando che io non sbagli troppo-
poi fu preceduto da un'altro compagno che prima si fermò a guardare la parte e poi cominciò molto insicuro a salire la dannata parete, inizialmente cadde ma poi cominciò un altra volta e stette per qualche secondo fermo il che ,sembrò a Rixy, non era molto intelligente. continuò a salire fino quasi a toccare il kunai cadde e rimase un pò di tempo seduto a terra per contemplare la roccia, poi decise che era il momento di andare e questa volta ci riuscì.
lui si propose per terzo e cercò anche lui di salire questa ostinata roccia deciso a non fare troppe figuracce. Concentrandosi si apprestò a salire cercò di camminnare in verticale cosa che non era facile quanto vederla concentrare il chacra era difficilissimo per uno come lui alle prime armi e gia dopo circa due metri cadde facendosi un ficozzo bello grosso sulla testa che lo fece imprecare a voce alta cose che non voleva dire.
-merda non me le dovevo far scappare così facilmente,- alzandosi e contemplando la roccia per qualche attimo si decise -ci devo riuscire costi quel che costi, che figura ci farei se dopo centocinquanta volte il sensei mi dcesse che non sono portato e che devo tornarmene a casa a salire sul tavolo, gia mi immaggino mia madre ridacchiante-
ci riprovò correndo, scommettendo che questa era la tecnica giusta, questa volta raggiunti i sei metri ricadde dirompendo a terra con la schiena, si fece molto male non credeva di dover affrontare un colpo alla schiena dove era più debole, ma la cosa che lo fece sentire male era che, si immagginò, come tutti stavano ridendo di lui in quel momento che non riusciva a salire quella stupida roccia disconnessa.
decise che per lui era meglio prendere la rincorsa, quindi si allontanò di un paio di metri e spiccò una corsa verso la parete avvicinandosi credette di andarci a sbattere contro ma, non sapeva nemmeno lui come aveva fatto cominciò a salire, su sempre più su, fino al kunai, cercò di prenderlo ma questo lo distrasse dal chackra sui piedi e questa volta capì come si era sentito il ragazzo di prima, stava quasi per vomitare.
ci provò altre tre volte, tutte e tre sfiorò il kunai
-perché non mi dice che va bene così dopotutto ci sono arrivato molto vicino-
ma il sensei sembrò non accettare null'altro che la presa del kunai, decise di chiudere gli occhi e per l'ennesima volta cominciò a correre, questa volta con più audacia.
Si senti correre un ebrezza sulla mano destra, e un calore improvvisola invase, sì! aveva preso il kunai! ma dalla parte tagliente, la ferita gli faceva male ma lui trattenne l'ogetto con ferocia, l'aveva preso.
scese dalla roccia poco agraziato, perché nel mentre a circa metà strada mise un piede in fallo e scivolò, ma nulla poteva turbarlo ora aveva il kunai, con un sorriso da orecchio a orecchio consegnò il tanto cospirato oggetto al sensei che lo prese e lo depose nel portaogetti, non si lasciò scappare nessun urlo come aveva fatto il suo compagno perché intento a fasciarsi la mano trionfalmente ferita e dolorante. si massaggiò la schiena, cercando di farlo con la mano destra ma si rese conto appena in tempo che non era il caso, quindi si massagiò con la sinistra.
lacrimante ma felice si sdraiò vicino al suo compagno, porgendo anche ad esso un gran sorriso, e si assopì sul duro terreno quasi comodo dopo quella fatica per lui disumana, stranamente non si era assopito completamente entrando in una trance piacevole
-così almeno quando ci chiama posso ancora sentirlo-
ancora sorridente e pieno di felicità decise di non assistere alle prove future dei suoi compagni era piacevole stare li a terra.